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1) Dizion. 5° Ed. .
ORFANO.
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ORFANO.
Definiz: Add. Che è privo dei genitori o di uno dei due; e dicesi più propriamente di fanciulli. Spesso in forza di Sost.; usato anche con un compimento denotante l'uno o l'altro, o ambedue i genitori mancati.
Dal lat. orphanus. –
Esempio: Senec. Pist.: Credi tu tener sotto tua tutela, e sotto tua dottrina, l'orfano di quaranta anni?
Esempio: Plut. Vit. 18: Questo Cato rimase orfano di padre e di madre, col suo fratello Cepione.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 27: Noi siamo nell'ermo poveri abbandonati, e non possiamo consolare orfani, nè ricevere poveri, nè vicitare vedove.
Esempio: Leggend. B. Umil. 111: Io sono dinanzi dal mio Signore quasi vedova, e come orfana, e pupilla.
Esempio: Stor. Barl. 84: Egli giudicano a diritto le sentenze, e fanno bene a tutti, e non ch'altro a' loro nimici, e sostegnono le vedove, e l'orfane.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 39: Potre'io sapere, fratel mio, perchè tanta ira e tanto sdegno tu dimostri verso di me sventurata vedovella, e più tosto posso dire orfana, venendomi tu meno, che altro ricorso non ho?
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 34: Di vedovelle i gridi e le querele, E d'orfani fanciulli, e di vecchi orbi..., salir fuor di questi aer torbi.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 3: Io l'ho per carità meco raccolta, Orfana per le vie.
Esempio: Martin. T. V. 10, 45: Alla tua cura è rimesso il povero; aiuto dell'orfano sarai tu.
Esempio: Lambr. Elog. 122: Belle parole dell'orfano, il quale sentendo allora più forte la compassione per gli sventurati che non hanno famiglia o ne sono strappati..., accettò l'ufficio di direttore della nostra Pia Casa di Lavoro.
Esempio: Guast. Rapp. El. 329: Il sonetto agli sposi orfani, in cui la chiusa racchiude quel mesto pensiero, che dalla comune sventura nascono simpatie d'amore sublimi, direi che rammenta ec.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Ovid. Rimed. Am. 13: Se 'l tuo aspetto non è bugiardo, la tua figura è intagliata nel mio cuore; e parmi che la mia anima rimarrà tosto di te orfana.
Esempio: Sacch. Rim. V. 137: Orfana, trista, sconsolata e cieca, Sanza conforto e fuor d'ogni speranza (parla l'Autore alla sua Canzone).
Esempio: Leopard. Poes. 157: Voi, collinette e piagge, Caduto lo splendor che all'occidente Inargentava della notte il velo, Orfane ancor gran tempo Non resterete, chè ec.
Esempio: Tomm. Poes. 358: E chi guardare, e chi nutrir vorria L'orfana inferma giovanezza mia?
Esempio: Zanell. Poes. 1, 101: Orfana ancora Sull'orma tua (parla al Cavour), cui pari altra non vede, Italia plora.
Definiz: § II. È usato anche come aggiunto di una Sorta di ulive oliva orfana. –
Esempio: Legg. Tosc. 1, 217: Possino i sopraddetti descritti estrarre senza gabella niuna ulive orfane e vino.
Esempio: Legg. Abbond. 11: Gli abitatori del commissariato della Terra del Sole possino in mancanza di marroni estrarre olive orfane, cioè olive grosse da indolcire.