1)
Dizion. 4° Ed. .
REO.
Apri Voce completa
pag.103
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
REO.
Definiz: | Sust. Male. Lat. malum. Gr. κακόν. |
Esempio: | G. V. 10. 84. 2. Per lo male stato del nostro comune ec. si rendeo per lo meno
reo. |
Esempio: | Dant. Inf. 30. Ricorditi spergiuro del cavallo ec. E sieti reo, che tutto 'l
mondo sallo. |
Esempio: | E Dan. Inf. 31. Tu vedrai Anteo ec. Che ne porrà nel fondo
d'ogni reo. |
Esempio: | But. ivi: D'ogni reo, cioè d'ogni retà. |
Esempio: | Nov. ant. 55. 1. Messer Brancadoria il vide; seppegli reo. |
Definiz: | §. Per Colui, che è accusato, o chiamato al giudicio, e convinto. Lat. reus.
Gr. ἔνοχος. |
Esempio: | Albert. cap. 15. Chi s'adira al suo fratello, sarà nel giudicio lo reo, cioè
quegli, che a corte è convenuto. |
Esempio: | E Albert. 32. Chi lo innocente condanna per sentenzia, sempre
è reo, cioè debitore. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 222. Disse lo santissimo Giacopo Apostolo: chi osservasse tutta
la legge, e offendesse pure in una cosa, è fatto reo, e debitore di tutto. |
Esempio: | Cosc. S. Bern. Non è reo chiunque è accusato, ma chi è convinto. |
Esempio: | S. Grisost. Chiunque si crucia col suo fratello, o prossimo, è reo di giudicio.
|
|