Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Particella condizionale in genere, e vale Caso che, Dato che, Posto che, Posta, o verificata la condizione che. Lat. si. Gr. εἰ.
Esempio: Bocc. nov. 2. 7. Io son del tutto, se tu vuogli, che io faccia quello, di che tu m'hai cotanto pregato, disposto ad andarvi.
Esempio: E Bocc. nov. 36. 16. Niuno di voi sia ardito di toccarmi, se io obbediente vi sono, nè da questo corpo alcuna cosa rimuovere, se da me non vuole essere accusato.
Esempio: Petr. canz. 40. 7. Anzi la voce al suo nome rischiari, Se gli occhi suoi ti fur dolci, nè cari.
Esempio: Dant. Inf. 30. S'io dissi falso, e tu falsasti il conio (cioè: io concedo, e non niego d'aver detto falso)
Esempio: E Dan. Purg. 1. Grazie riporterò di te a lei, Se d'esser mentovato laggiù degni.
Definiz: §. I. Se, talora è Congiunzione dubitativa. Lat. num, an, utrum.
Esempio: Bocc. intr. 37. Non so, se a voi quello se ne parrà, che a me ne parrebbe.
Esempio: E Bocc. nov. 34. 8. Ora si parrebbe, se così fosse valente uomo, come si diceva, e se cotanto l'amasse, quanto più volte significato l'avea.
Esempio: Petr. son. 154. A cui non so se al mondo mai par visse.
Esempio: Dant. Inf. 34. E s'io divenni allora travagliato, La gente grossa il pensi.
Definiz: §. II. Se, Per Così, in principio di locuzione pregativa, o disiderativa. Lat. sic; come l'adoperò Orazio: Sic te diva potens Cypri. Gr. οὕτως, οὕτω.
Esempio: Bocc. nov. 39. 8. Se m'aiti Iddio, disse il cavaliere, io il vi credo.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 7. Se io non sia impiccato per la gola, che egli m'è stato imbolato.
Esempio: E Bocc. nov. 90. 11. Se m'aiuti Iddio, tu se' povero, ma egli sarebbe mercè, che tu fossi molto più.
Esempio: E Bocc. canz. 10. 5. Se io non sia svisata, Pianger farolle amara tal follía.
Esempio: Dant. Inf. 29. Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro.
Esempio: E Dan. Inf. appresso: Se la vostra memoria non s'imboli Nel primo mondo dall'umane menti ec. Ditemi chi voi siete.
Esempio: E Dan. Inf. 30. Se l'altro non ti ficchi Li denti addosso, non ti sia a fatica A dir chi è.
Esempio: Petr. cap. 2. Or dimmi, se colu' in pace vi guide (E mostrai 'l duca lor) che coppia è questa?
Definiz: §. III. Se, per Benchè, Ancorchè, Quantunque. Lat. quamvis, etiamsi. Gr. καίπερ.
Esempio: Bocc. nov. 38. 8. Si dispose, se morir ne dovesse, di parlarle esso stesso.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 22. Se voglia me ne venisse di porti le corna, se tu avessi cent'occhi, come tu n'hai due, e' mi darebbe il cuore.
Esempio: Franc. Barb. 299. 3. Leva chi falla adesso, E punisci ancor quegli, Se ti fusser frategli.
Definiz: §. IV. Se, per Poichè. Lat. quandoquidem, quoniam, si. Gr. ἐπειδή.
Esempio: Petr. son. 232. Che mal per noi quella beltà si vide, Se viva, e morta ne dovea tor pace.
Definiz: §. V. Se, in vece di Quanto.
Esempio: Dav. Colt. 160. E quel forzore, che la vinaccia piglia di sopra (stummiala, se tu sai) fa pigliare il fuoco al vino.
Definiz: §. VI. Sed, fu talora usato in concorso di vocale in vece di Se.
Esempio: Dant. rim. 2. Sed ella non ti crede, Di', che domandi Amor, sed egli è vero.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 103. Ordinò, che a lui non venisse persona, sed egli non mandasse per lui.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 13. Ecco sed io me n'andassi allo 'nferno, questa sarebbe la più bella giustizia, e la maggiore ragione, che mai fosse.
Esempio: E Vit. S. M. Madd. 39. Aspettiamo il Maestro, e sappiamo sed egli vuole, che cosíe si faccia.
Definiz: §. VII. Se, si trova talora presso gli antichi tronco, e unito al pronome Tu, dicendosi Stu in vece di Se tu.
Esempio: Dant. rim. 19. E stu mi dici, come 'l sai? che 'l sento.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. Guarti d'amor, se tu piangi, e stu ridi.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 19. Ma guarda, stu farai Com'io, ch'amando ho fatto più sonetti, Tu troverai in amar pochi diletti.
Esempio: Franc. Barb. 170. 4. Che stu savessi bene La donna chi ell'éne ec.
Definiz: §. VIII. Se', segnato d'apostrofo, vale Se i, Se li, Se gli.
Esempio: Bocc. nov. 99. 16. Se' vostri prieghi a ciò non ci strignessero.