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Dizion. 4° Ed. .
RAGIONAMENTO.
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RAGIONAMENTO.
Definiz: | Il ragionare, Favellamento. Lat. colloquium, sermocinatio. Gr.
συνομιλία,
κοινολογία. |
Esempio: | Bocc. nov. 70. 2. Io ieri la legge diedi a' nostri ragionamenti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 73. 4. A' quali ragionamenti Calandrino posto
orecchie ec. si congiunse con loro. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 13. E poichè in cotale ragionamento stati
furono alquanto, disse la donna. |
Esempio: | Dant. Purg. 18. Posto avea fine al suo ragionamento L'alto dottore. |
Definiz: | §. I. Aver ragionamento, vale Favellare, Parlare. Lat. sermonem
habere. Gr. ὁμιλεῖν. |
Esempio: | G. V. 10. 112. 1. Ebbono più consigli, e ragionamenti, e avvisi, come dovessono
riformare la città. |
Esempio: | Bocc. nov. 94. 13. I gentiluomini fra se avuti varj ragionamenti ec. A
Niccoluccio Caccianimico ec. commisero la risposta. |
Definiz: | §. II. Entrare in ragionamento, vale Cominciare a parlare. Lat. inferre
sermones. Gr. λόγου
ἄρχεσθαι. |
Esempio: | Filoc. 7. 433. Perchè io entrando in ragionamento con lui delle cose di que' paesi,
per avventura mi venne ricordato Lelio. |
Definiz: | §. III. Ragionamento, per Discorso, operazione dell'intelletto. Lat. ratio. Gr.
λόγος. |
Esempio: | Albert. cap. 45. La ragione ec. è comprendimento del bene, e fuggimento del male,
e indi è detto ragionamento, cioè della ragione trovamento. |
Esempio: | S. Bern. lett. Ragionamento è una inquisizione della ragione, cioè movimento
dell'aspetto suo per quelle cose, che vedere si debbono. |
Esempio: | But. Quando l'uomo non può operare alcuna virtù coll'atto, almeno la dee operare
col ragionamento, e col pensamento. |
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