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1) Dizion. 5° Ed. .
MIRA
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MIRA.
Definiz: Sost. femm. Quel segno posto presso la bocca delle armi da fuoco, e nella cima delle balestre, nel quale si affissa l'occhio per aggiustare il colpo contro l'oggetto o bersaglio che si vuol cogliere.
Da mirare. –
Esempio: Machiav. Princ. F. 24: Parendo (agli arcieri) el loco dove disegnono ferire troppo lontano, e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza, ma per potere ec.
Esempio: Galil. Op. VII, 204: E perchè io mi era immaginato che per còrre l'uccello fermassero (gl'imberciatori) la mira lontana dall'uccello, anticipando per certo spazio, e più o meno secondo la velocità del volo e la lontananza dell'uccello, acciò che sparando ed andando la palla a dirittura della mira, venisse ad arrivar nell'istesso tempo al medesimo punto, essa co 'l suo moto e l'uccello co 'l suo volo, e così si incontrassero; domandando ad uno di loro se la lor pratica fusse tale, mi rispose di no, ma che l'artifizio era assai più facile e sicuro, e che operano nello stesso modo per appunto che quando tirano all'uccello fermo, cioè che aggiustano la mira all'uccel volante, e quello co 'l muover l'archibuso vanno seguitando, mantenendogli sempre la mira addosso sin che sparano.... Bisogna dunque che quel moto, benchè lento, che l'archibuso fa nel volgersi, secondando con la mira il volo dell'uccello, si comunichi alla palla ancora ec.
Esempio: E Galil. Op. appr.: Il tener dunque la mira continuamente indirizzata verso lo scopo fa che il tiro va a ferir giusto: e per tener la mira a segno, se lo scopo sta fermo, ec.
Definiz: § I. E per L'atto del mirare con le armi; ed altresì La direzione che ad esse armi si dà mirando; anche in locuz. figur. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 43: Io son sempre il berzaglio a ogni mira, Ognun fa sopra me sue belle chiose.
Esempio: Galil. Op. VII, 204: Rispondo.... domandando se, aggiustata che si sia l'artiglieria al segno e lasciata star così, ella continua a rimirar sempre l'istesso segno, muovasi la Terra o stia ferma. Convien rispondere che la mira non si muta altrimenti, perchè, se lo scopo sta fermo, l'artiglieria parimente sta ferma, e se quello, portato dalla Terra, si muove, muovesi con l'istesso tenore l'artiglieria ancora; emantenendosi la mira, il tiro riesce sempre giusto.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XVIII, 171: Ora finalmente dovrò riconoscere questo guadagno dalle opposizioni del signor Liceti, posto però che la mia mira sia andata di rittamente a terminare nello scopo.
Esempio: Magal. Lett. 77: Non vi maravigliate della gran moderazione de' miei pensieri, e sappiate che, a volersi lusingare d'effettuargli, bisogna tenersi basso bene con le mire, essendoci quest'anno un ascendente formidabile.
Esempio: Manz. Poes. 113: È questo Di vostre mire il segno: un più ridente Splende alla mia; nè di toccarlo il vostro Vano clamor mi riterrà.
Definiz: § II. Detto, per estensione, di altre armi o istrumenti qualsiansi da offesa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 63: Zerbin dietro un gran fendente tira.... Non va la botta ove n'andò la mira, Non che però lontana vi si metta.
Definiz: § III. E figuratam., per Cosa, o Punto, Obietto, a cui si mira. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 19: E poscia l'arco tese con grand'ira Facendo de' due amanti una sol mira.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 123: Come Pandaro il vede si furente Scorrere il campo, e tutte a sè dinanzi Scompigliar le falangi, alla sua mira Curvò subito l'arco, e l'irruente Eroe percosse alla diritta spalla.
Definiz: § IV. E per similit., Ciascuna delle due parti erette della linda, diottra, e simili strumenti, poste a riscontro fra loro, pe' fori delle quali si traguarda lo scopo od obietto. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 1, 3 t.: Faccisi una linda che sia diritta, uguale e piana da per tutto..., e per la lunghezza di essa attacchinsi due mire che venghino a punto forate nel mezzo e corrispondino insieme con la linda, alla schianciana ec.
Esempio: E Bart. C. Misur. Dist. appr.: Questa linda finalmente debbe con il suo centro conficcarsi nel centro A, talmente che ella si possa mandare in su ed in giù, per la faccia dello instrumento liberamente, e che la linea della fede A F corra come si disse per mezzo delle mire, e vadia giusta a ciascuna delle già fatte divisioni, secondo che ci occorrerà.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 170, 2: Traguardo.... Strumento o regolo, con due fermi o due mire, che serve agli architetti per levar di pianta in campagna.
Definiz: § V. Vale anche poeticam. La facoltà visiva, Vista. –
Esempio: Bellin. Bucch. 29: Cosa che a chi non è di lunga mira, La non può riuscir così per fretta (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VI. Per estensione, e poeticam., trovasi a denotare Traccia, Segno, mediante il quale è comecchessia visibile alcuna cosa. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 116: E son già a Norimbergo, onde la mira Lontan si può veder della mon tagna, Che la Boemia serra da Lamagna.
Definiz: § VII. E figuratam., vale Fine, Intento, Intendimento. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 45 t.: Ben giunse a questa mira Sardanapalo e Roboam e molti, Ch'a seguir le lor voglie furon stolti.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 88: Di poi chi è imprigionato (per debiti) L'uscir per miserabil ha per mira, O almen d'accordo a un tanto per lira.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 24: Veri beni diverranno anche i beni della fortuna e le voluttà lecite, e fino le cose indifferenti, assegnandole a questo ultimo termine, e a lui volgendo la mira.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 474: Per tirare a fine la carità prin cipiata in pro di quell'anima, se n'andò dirittamente alla sagrestia, con la mira di darle pronto soccorso con una messa di requie.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 37: La sua principal mira è difendere, guardare, e mantener sano e salvo il cittadino.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 131, 7: Le quali revisioni dovranno continuarsi a fare annualmente, non solo per rilevare il rendimento di conti dei camarlinghi ed amministratori, ma anche con la mira speciale di verificare l'osservanza ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 58: L'uomo ambizioso è uom crudele. Tra le sue mire di grandezza e lui Metti il capo del padre e del fratello: Calcherà l'uno e l'altro.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 225: Ciò premesso, pel ben de' miei lettori, E non da mire pecuniarie mosso, Debbo avvisarvi che gli stampatori Quanto a delicatezza bevon grosso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 178: Ce n'eran molte (delle monache),... alle quali il pensiero di sacrificare una figlia a mire interessate avrebbe fatto ribrezzo.
Definiz: § VIII. A mira, posto avverbialm., e costruito coi verbi Tirare, Trarre, e simili, vale Mirando. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 166: Secondo ch'eron caldi dal vino, corrono a combattere all'impazata, tirando a vanvera nel buio; e i Romani a mira nell'oste allumato, e scoprendosi alcuno apparente per addobbamento o per ardire, te l'imberciavano.
Definiz: § IX. A mira certa, o A mira ferma, coi verbi Colpire, Tirare, e simili, vale Contro un bersaglio fermo, e quindi facile a colpirsi. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 107: Piantò ancora su l'erto d'un poggio vicino alcuni pezzi d'artiglierie, le quali d'alto, a mira certa, percotevano con gran danno i Francesi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 288: Durò questa fierissima battaglia ben tre ore con danno gravissimo dei repubblicani, con grave degl'imperiali, perchè i primi traevano contro di loro a mira ferma.
Definiz: § X. A prima mira, posto avverbialm., vale A primo aspetto, A prima giunta, e simili. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 60: Parve l'atto ad alcun poco decente, Che l'ebbero per maschio a prima mira.
Definiz: § XI. A quella mira, posto avverbialm., trovasi a significare Avendo l'occhio a un dato segno o punto, in senso però figurato. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 145: Corrisponde (l'epiteto almus) al Zeidoros aroura d'Omero, Terra donatrice di vitto. Laonde Lucrezio, a quella mira, disse sul bel principio terras frugiferentes.
Definiz: § XII. Di mira, e anche A mira, posto avverbialm., e usato col verbo Tirare, e per estensione anche Cogliere o Colpire, valeva Di punto in bianco. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 50: Hanno imparato tanto bene tutta l'arte del fondere, di temperare, di tirare a mira, che adoperano benissimo ogni sorta di cannoni grandi e piccoli.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 284: Erano feriti da ogni parte da' dardi e artiglierie di nemici tirate di mira.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 267: Finchè conoscendo quell'essere un bastione difficile ad espugnarsi, e cadendo molti de' loro, i quali scorsi tropp'oltre erano colpiti di mira dalle muraglie,... si ritirarono ec.
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 549: Ma giovò grandemente a' regj il baloardo occupato, donde essi signoreggiando il suddetto forte, coglievano i difensori di mira.
Definiz: § XIII. Alzare la mira, o anche Alzare la mira dei pensieri, a checchessia, o in checchessia, vale, figuratam., Aspirarvi, Intendervi la mente, Volgervi l'animo. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 37: Affinchè in vece di più buoni e naturali signori alzasser solo de' pensieri la mira ad un principe venuto d'altronde e straniero.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 22: Ben aveano gli Ateniesi alzata la mira, vivente ancora Pericle, alla Sicilia; ma vi miser mano dopo che fu morto.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 34: Seguitando le speranze che gli fecero varcare il mare, alzò la mira al conquisto dell'Africa, trovandosi aver molte navi, benchè senza ciurma.
Esempio: Fag. Rim. 3, 252: Girolamo Avian però in soggetti Maggiori alzò la mira, ed ebbe caro, ec.
Definiz: § XIV. E usato assolutam., vale Pretendere un guadagno maggiore, migliori condizioni, miglior trattamento, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 35: Non lo sai che questi vagabondi che vanno attorno vendendo certe cose, delle quali da noi non se ne sa la giusta valuta, alzan la mira, e chieggon degli spropositi, per veder se riesce loro il chiappare i minchioni.
Definiz: § XV. Avere in mira checchessia, vale, figuratam., Averlo per proprio obietto. –
Esempio: Capp. Econ. 353: Un manoscritto, ch'è appresso di me, contiene il prospetto delle miserie fiorentine nell'anno 1692; e per questo solo titolo potrebb'essere corredo non inutile al discorso del Bandini, che, più avendo in mira gli universali, si fa principalmente a considerare ec.
Definiz: § XVI. Avere la mira a checchessia, vale Por mente, Guardare, Stare attento, a checchessia. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 139: Abbiate sempre la mira.... non tanto a quello che gli uomini con chi avete a negociare doverrebbono fare per ragione, quanto ec.
Definiz: § XVII. Avere la mira a checchessia, Tenere, la mira a checchessia, Avere di mira checchessia, e anche Avere la mira di far checchessia, valgono, figuratam., Aspirarvi, Tendervi, Adoperatisi. –
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: Dove domine Tien la mira costui?
Esempio: Segner. Op. 4, 370: Sicchè ora dice ciò, che non si dovrebbe, portato a dirlo dall'intento suo principale, dove ha la mira; ora mostra di non averlo voluto dire.
Esempio: E Segner. Op. 4, 613: Quello che qual mercennaio ha egli sempre di mira davanti a gli occhi, non è il prò delle pecore, è la mercede.
Esempio: Red. Esp. Insett. 206: Chi non ha baldanza di tirannia non dovrebbe intorno alle naturali speculazioni, sdegnarsi di questa libertà di procedere nella republica filosofica, che ha la mira al solo rintracciamento della verità.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 414: E non ha la mira solamente rivolta a dilettare;... ma ha per suo principale riguardo il giovare insegnando.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 523: Non aveva mai avuta altra mira che d'istruirsi e di conoscere a fondo le pessime arti de' maliardi.
Definiz: § XVIII. Aver mira a checchessia, e anche di far checchessia, vale Averlo presente al pensiero, Pensarvi sempre, Porvi mente. –
Esempio: Rucell. Or. Operett. var. 120: Si sforzi e abbia mira, non solo di apparire eguale a queste cose, ma di superarle ancora con le sue buone arti.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 2: Però ne' casi avversi il saggio spera, E in grembo alle fortune ha mira a' guai.
Definiz: § XIX. Avere in mira, riferito ad arma da fuoco, e anche a strumento ottico, vale Avere, Tenere, e simili, dirizzata essa arma, o esso strumento, all'oggetto che si vuol colpire, o vedere. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 64: Benchè vicin fossi e avessi il mio Occhiale in mira, pur nulla non vidi.
Definiz: § XX. Mettere la mira a checchessia, Porre, la mira a checchessia, vale Drizzargli il colpo, Mirarglielo. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 45: Se uno traitore dà in quel segno, dove egli aveva posta la mira, egli ha fatto l'ufizio del buono arciero.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 262: Gli posero la mira, e dato fuoco a un sagro, lo colsero per mala ventura nella coscia diritta.
Esempio: Cellin. Vit. 75: Posi la mira nel mezzo appunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri.
Definiz: § XXI. In locuz. figur. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 4, 51: Ulivier gli occhi alla donzella gira, Mentre Rinaldo in questo modo parla. Subito pose al berzaglio la mira, E cominciò cogli occhi a saettarla.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 277: Egli è certo, in tutti gli abiti.... ritrovarsi un certo segno, ove ponendo la mira chi ha la ragione, allenta ed intende l'arco.
Definiz: § XXII. E figuratam., vale Intendere ad avere, conseguire, e simili, checchessia.
Definiz: § XXIII. Mettere in mira, o a mira, Porre, e simili, in mira, o a mira, riferito ad arma da fuoco, usato anche assolutam., vale Drizzarla all'oggetto o punto che si vuol colpire. –
Esempio: Bern. Orl. 52, 56: Rinaldo passò lui dall'altro lato, Non fu mai meglio a mira posta lancia, Il codïon passògli per la pancia.
Esempio: Biring. Pirotecn. 572: L'altra (considerazione) è indrizzarle (le artiglierie) ove percoter si vuole, che si dice metterle a mira.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 575: Or, avendole così cariche e disposte da poterle tirare (le artiglierie), è bisogno, per poterle adoperare, metterle in mira, sì che la palla percuota a punto nel disegnato luoco.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 503: Smontò giù da cavallo, ed a bell'agio tirò su la ruota dell'arcobugio, e postolo in mira, sparò la sua archibugiata con grandissima sicurezza.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 93: La punta [della picca] dee dirizzarsi in mira della cintura dell'inimico, o del petto del cavallo, o del bottone della sella.
Definiz: § XXIV. Mettere ad alto la mira, Porre ad alto la mira, Togliere, e simili, ad alto la mira, o anche Prendere alta la mira, valgono, figuratam., Aspirare a cose grandi, a cose alte, e simili. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 67: Così la mira ad alto avendo messa, A' suoi frustamattoni un dì ricorsa, Bramar dice una grazia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 271: Troppo più alta prende.... la mira l'occhio di un limosiniere fedele qual noi cerchiamo. Non solo ha egli compassione del povero, ma glie l'ha per amor di Dio.
Esempio: Not. Malm. 1, 106: Porre ad alto la mira. Aspirare a cose grandi.... Quando uno, coll'archibuso, balestra o altro, vuole imberciare giusto, pone la mira più alta, secondo la distanza. E di qui si dice: Egli ha posto la mira alta; donde ne viene il presente detto Porre ad alto la mira.
Definiz: § XXV. E per Rappresentare checchessia, parlando o scrivendo, con frasi troppo alte, di difficile comprensione, e simili. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 51: Ora si potrebbe dire che il Burchiello, per rappresentare questo suo concetto, avesse, come si dice, presa la mira tropp'alto; ma che ei fareste voi, se faceva sua gloria il non essere inteso?
Definiz: § XXVI. Pigliare mira o la mira, Prendere mira o la mira, Togliere, e simili, mira, o la mira, usato sia assolutam., sia con un compimento, vale Drizzare l'arme al segno che uno vuol colpire. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 37: Par che sia stato un'ora a tor la mira.
Esempio: Varch. Comp. past. 13: Ond'io, che 'n mano avea l'arco e la freccia, Presa la mira,... Lo fei di voce privo, e di vita orbo, Rotolando cader dentro una seccia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 219: E 'l dardo scocca, Ch'a ferir dritto sibilando aspira Là dove l'occhio avea presa la mira.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 2, 246: Nel primo che trovò la mira prese, E la saetta l'occhio e l'arco tese.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 510: I cannonieri del duca presero la mira così bassa, che tutte le palle si ficcarono nel terreno.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 16: E di grand'arco armossi La man sinistra, e con la destra il tese Quanto poteo più forte, E preso mira, e disfidommi a morte.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 159: Sono i loro cannoni tanto grossi nel capo che nella culatta; il che pur serve a ricoprir meglio il bombardiere allor che piglia la mira.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 2, 21: Non vede lume, e sempre dà nel petto, Non piglia mira, e mai non tira invano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 42: Riconosceva lo scellerato, spianava lo schioppo, prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere e dare i tratti.
Definiz: § XXVII. Pigliare di mira chicchessia o checchessia, Prendere di mira chicchessia o checchessia, Togliere, e simili, di mira chicchessia o checchessia, vale Mirarlo; Volgergli, Aggiustargli, l'arma per colpirlo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 31: Dal traditor fu in mezzo gli occhi colto, Che l'avea di lontan di mira tolto.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 53: Non v'ha cacciatore sì esperto, che lassi il colpo se prima il bersaglio non toglie di mira.
Definiz: § XXVIII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 191: Amore ha pigliato di mira il mio cuore, e l'ha colpito colle sue freccie in maniera che ec.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 3: Io mi sono accorta, ch'ei non solamente prende di mira la robba della padrona, ma ancora il di lei cuore.
Definiz: § XXIX. Vale altresì, figuratam., riferito a cosa, Considerarla attentamente, Prenderla come obietto di studio o di esame. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 218: Ci avveggiamo esser queste notizie assai ordinarie, e per avventura non del tutto nuove, come quelle, che non sono state prese di mira in una determinata applicazione di lavorare intorno alla calamita, ma o sono state rinvenute incidentemente, o ricercate, ec.
Definiz: § XXX. Pur figuratam., riferito a persona, vale Prendere comecchessia a perseguitarla; che anche dicesi Fare di chicchessia bersaglio. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 114: Pensa un poco chi è quello che tu pigli di mira co' tuoi furori, e quanto è degno d'ogni gloria quel nome sopra ogni nome, che tu maltratti.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Pigliare.... Pigliar di mira, vale Aver fisso l'occhio e l'attenzione a cosa particolare; e trattandosi di persona, s'intende per lo più in mala parte, cioè per Nuocere.
Esempio: Giust. Vers. 18: Ballottato così di mano in mano, Da una fitta d'arpie preso di mira, Ebbi a soffrire un Gallo e un Catalano Che si mossero a fare a tira tira.
Definiz: § XXXI. Porre la mira addosso a uno, figuratam., vale Rivolgere ad esso l'animo, il pensiero, Farvi i suoi disegni sopra. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 135: M'accorsi già che cotesta Cangenova.... Non era forse manco accesa di Alessandro, che ei fusse di lei; Ma per amor di voi, a cui suo padre Avea posto la mira addosso, stava In contegno.
Definiz: § XXXII. Porre la mira in fallo, vale figuratam. Errare, Trovarsi deluso, e simili. –
Esempio: Machiav. Rim. 402: Alfin convien che si consumi, E ponga sempre la sua mira in fallo Chi ha buone leggi e cattivi costumi.
Definiz: § XXXIII. Prendere chicchessia per mira, vale altresì, figuratam., Togliere chicchessia ad esempio. –
Esempio: Machiav. Disc. 88: Pigliare (deve il nuovo principe) per sua mira Filippo di Macedonia, padre di Alessandro, il quale con questi modi di piccolo re diventò principe di Grecia.
Definiz: § XXXIV. Stare alla mira di chicchessia, trovasi per Osservarlo attentamente, Tenerlo d'occhio. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 177: Il fanciullo, stando attento a' comandamenti del padre, stette tutta quella mattina alla mira di ciascheduno, e in brieve e' s'accorse che ec.