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Dizion. 4° Ed. .
RENDERE.
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pag.102
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RENDERE.
Definiz: | Restituire, e Dar nelle mani altrui quel, che gli s'è tolto, o s'è avuto da lui in presto, o in consegna.
Adoprandosi in alcuni sentim. mostrati dagli esempli anche nel neutr. pass. Lat. reddere. Gr. ἀποδιδόναι. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 9. Egli mi conviene andar Sabato a Firenze a render lana, che io
ho filata. |
Esempio: | E Bocc. num. 14. Va' rendigliel tosto, che canciola te
nasca. |
Esempio: | E Bocc. nov. 75. 6. Io vi priego ec. che mi facciate rendere
un mio paio d'uose, ch'egli m'ha imbolate. |
Esempio: | Petr. son. 214. Ora fia giammai, che quel bel viso santo Renda a questi occhi le
lor luci prime? |
Esempio: | E Petr. son. 312. E le mie parti estreme, Alto Dio, a te
devotamente rendo. |
Esempio: | Dant. Purg. 31. Poi, quando il cuor di fuor virtù rendemmi, La donna, ch'io avea
trovata sola, Sopra me vidi. |
Esempio: | G. V. 6. 18. 5. Poco appresso, che Federigo fu tornato in Ponente, i saracini
ripresero Ierusalem, e quasi tutto 'l paese, che 'l soldano gli avea renduto. |
Definiz: | §. I. Rendere, per Pagare, Dare in contraccqambio, o l'equivalente. Lat. solvere. |
Esempio: | G. V. 5. 17. 1. Ebbe in dote il Reame di Cicilia, e di Puglia, con consentimento
del Papa, e della Chiesa, rendendone il censo usato. |
Esempio: | E G. V. 12. 52. 1. Dieci de' detti grossi pesavano una
libbra, soldi 11. e danari 8. ne rendea la zecca. |
Esempio: | Dant. Par. 11. Cotal moneta rende A soddisfar chi è di là tropp'oso. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 123. Rendile condegna mercede, e retribuzione in vita eterna.
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Esempio: | Gr. S. Gir. 2. Di tutti i beni, che noi faremo, e che noi diremo, Iddio ci
renderà guidardone. |
Definiz: | §. II. Rendere, per Fruttare, e si dice di poderi, di case, di censi, d'usure, e simili. Lat.
reddere. Gr. ἀποδιδόναι. |
Esempio: | Pallad. cap. 6. I campi più largamente, ma i colli più nobile vino rendono.
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Definiz: | §. III. E figuratam. vale Esser cagione di guadagno straordinario. |
Esempio: | Salvin. disc. 1. 75. Altri dell'amicizia fanno traffico, e mercatanzía,
coltivandola in apparenza, per farla rendere più, che possono. |
Definiz: | §. IV. Rendere, parlando di fortezze, città, e simili, vale Consegnarle, Darne il dominio, il possesso. Lat.
in manus dare. Gr. ἐκδιδόναι. |
Esempio: | G. V. 9. 105. 2. Castruccio ec. prese, e fulli renduto ec. il castello di
Cappiano. |
Esempio: | E G. V. appresso: I terrazzani per tradimento gliele
renderono addì 25. d'Aprile. |
Definiz: | §. V. Rendere, per Rappresentare. Lat. repraesentare, monstrare. Gr.
παρεμφαίνειν.
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Esempio: | Petr. son. 243. Sì breve è 'l tempo, e 'l pensier sì veloce, Che mi rendon madonna
così morta. |
Definiz: | §. VI. Rendere, si dice della penna, e vale Gettar bene la penna temperata l'inchiostro ad effetto di scrivere.
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Definiz: | §. VII. Rendere, usato co' nomi add. denota il Far diventare checchessia della qualità espressa nel nome. Lat.
reddere. Gr. ἀποδιδόναι. |
Esempio: | Bocc. nov. 10. 5. Questa ultima novella di quelle d'oggi, la quale a me tocca di
dover dire, voglio ve ne renda ammaestrate. |
Esempio: | E Bocc. nov. 12. 3. Rendendosi in ciò, che potevano, e
sapevano, umili, e benigni verso di lui. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 16. In niuno atto intendo di rendermi
benivola la tua mansuetudine, e 'l tuo amore. |
Esempio: | E Bocc. nov. 41. 20. Surgendo l'aurora, ed alquanto rendendo
il cielo più chiaro. |
Esempio: | E Bocc. nov. 63. 5. Credendosi, che altri non conosca ec.
l'orare, ed il disciplinarsi dover gli huomini pallidi, e afflitti rendere. |
Esempio: | Lab. 100. Delle quali ciascuna per se, e amendue insieme ti doveano render cauto,
e guardingo dagli amorosi lacciuoli. |
Esempio: | Amet. 35. Rendendo quinci gl'intelletti sani Così a' ben perpetui focosi, Com'eran
prima ad acquistare i vani. |
Esempio: | E Amet. 95. O diva Pegasea, o altre muse, reggete la debole
mente a tanta cosa, e gl'ingegni rendete sottili a contemplarla. |
Esempio: | Dant. Inf. 18. La parte, dov'e' son, rendon sicura. |
Esempio: | E Dan. Purg. 8. Quando io 'ncominciai a render vano L'udire.
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Esempio: | E Dan. Par. 13. E questi stolti, Che furon come spade alle
scritture In render torti li diritti volti. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 112. La sazietà del sonno rende la mente stupida, e pigra.
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Esempio: | Sagg. nat. esp. 144. Che tanto, o quanto non abbia delle disugluaglianze
bastanti, ancorchè minime, a render non così giuste le proporzioni, che si pretendessero cavare dall'altezze de'
cilindri d'acqua in esso contenuti. |
Esempio: | Cas. lett. 7. Rendendomi certo, che il lor comodo sia proprio commodo di questa
santa Sede. |
Definiz: | §. VIII. Render l'anima, lo spirito, o simili, vagliono Morire. Lat. animam
reddere, Virg. extremum vitae spiritum edere,
Cic. |
Esempio: | Guitt. lett. E 'l giovedì notte appresso rendè l'anima a Dio. |
Esempio: | Guid. G. Il quale tantosto tra li combattitori rendéo lo spirito. |
Esempio: | E Guid. G. altrove: Dopo il terzo giorno (Ulisse)
rendette l'astuta anima. |
Esempio: | Cron. Morell. 243. Chiuse gli occhi, e rendè nel proprio punto l'anima a Iddio di
pistolenza. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 287. E poi con gran consolazione, e pace rendette l'anima a Dio.
|
Definiz: | §. IX. Rendere aria, vale Somigliare . Lat. assimilari. Gr.
ὁμοιοῦσθαι.
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Esempio: | Varch. stor. 15. 621. Perchè, essendo tozzotto, e tangoccio, gli rendeva un po'
d'aria. |
Definiz: | §. X. Render ben per male, vale Giovare a chi nuoce. |
Esempio: | Dittam. 2. 6. A i suoi nimici rendea ben per male. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 39. Se noi non abbiamo tanta perfezione, che noi rendiamo bene per
male, almeno non rendiamo male per male. |
Esempio: | Lor. Med. canz. 53. 8. A voler far il dovere, Non si rende ben per male.
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Definiz: | §. XI. Render cenno, vale Rispondere al cenno. Lat. ad nutum
respondere. Gr. ἀποκρίνεσθαι.
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Esempio: | Dant. Inf. 8. Per duo fiammette, che vedemmo porre, E un'altra da lunge render
cenno. |
Esempio: | Lor. Med. canz. 58. 2. Una, ch'era innamorata, Rende il cenno all'amadore.
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Definiz: | §. XII. Render coplo per colpo, lo stesso, che Render pan per focaccia. Lat. par pari referre. Gr. ἴσων
ἴσον, ἴσῳ
ἐπιφέρειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 53. 5. Non intendendo a purgar questa contaminazione, ma a render colpo
per colpo, prestamente rispose. |
Definiz: | §. XIII. Render conto. |
v. CONTO §§. XXIV. XXV. e XXVI.
Definiz: | §. XIV. Render diletto, vale Arrecar diletto, Dilettare. Lat. delectare,
oblectare. Gr. τέρπειν.
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Esempio: | Nov. ant. 79. 2. Questo, che diletto vi rende? ditelmi. |
Definiz: | §. XV. Render favella, vale Rappacificarsi, Tornare a favellarre. |
Esempio: | Cron. Vell. 11. Rendémi favella quand'io gli bisognava. |
Esempio: | E Cron. Vell. altrove: E allotta con gran fatica gli rendè favella.
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Definiz: | §. XVI. Render fiamma, vale Fiammeggiare. |
Esempio: | Dant. Par. 14. Ma siccome carbon, che fiamma rende (cioè: fa fiamma)
|
Definiz: | §. XVII. Render frasche per foglie, lo stesso, che Render pan per focaccia. Lat.
par pari referre. Gr. ἴσων
ἴσον, ἴσῳ
ἐπιφέρειν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 74. Di chi dice male d'uno, il quale abbia detto male di lui ec. si
usa dire ec. più bocceccevolmente: rendere ec. pane per cofaccia, o frasche per foglie. |
Definiz: | §. XVIII. Render grazia, o grazie, vale Ringraziare. Lat. gratias
agere. |
Esempio: | Bocc. nov. 29. 24. Quelle grazie, che maggiori potè, alla contessa rendè.
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Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 338. Ogni uomo, che udì queste novelle, rendette grazia a Dio.
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Esempio: | Alam. Gir. 7. 136. E ve ne rendo grazie senza fine, Quali a sì gran guerrier
dovute sono. |
Definiz: | §. XIX. Render la grazia ad alcuno, vale Reconciliarsi con esso lui, Perdonarli l'ingiurie. Lat.
reconciliari, iniurias remittere. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 26. Tanto col Re adoperarono, che egli le rendè la grazia sua.
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Esempio: | E Bocc. nov. 92. 13. Santo Padre, quello, che io intendo di
domandarvi, è, che voi rendiate la grazia vostra a Ghino di Tacco. |
Definiz: | §. XX. Render grosso, Render sottile, si dice della Penna, quando fa le linee, o
troppo grosse, o troppo sottili. |
Definiz: | §. XXI. Render lume, vale Illuminare, Far lume. Lat. lumen
praebere. Gr. φῶς
παρέχειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 13. Aveva costei nella casa, ove il bagno era, una camera oscura
molto, siccome quella, nella quale niuna finestra, che lume rendesse, rispondea. |
Definiz: | §. XXII. Render merito, vale Rimeritare. Lat. remunerare,
remunerari. Gr. ἀνταποδιδόναι.
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Esempio: | Sen. ben. Varch. 5. 4. Dunque niuno può di cortesía essere vinto; ciascuno sa
d'essere debitore, se vuol renderne il merito. |
Esempio: | Cron. Morell. 345. Io cagione del tuo dolore, mi contristo, non conoscendomi
sofficiente a rendere gli dovuti meriti. |
Definiz: | §. XXIII. Rendere odore, vale Gettare odore. Lat. redolere, suaviter
olere. Gr. μυρίζειν,
ἀροματίζειν. |
Esempio: | Fir. As. 135. Già rende odor di divinità quella donna. |
Definiz: | §. XXIV. Rendere onore, vale Onorare con dimostrazioni estrinseche, Apportare, o Cagionare onore.
Lat. honorem reddere, honorare. Gr. τιμᾶν. |
Esempio: | Petr. son. 41. Ingrata lingua già però non m'hai Renduto onor, ma fatto ira, e
vergogna. |
Esempio: | Dant. rim. 18. Ben deggio sempre amore Rendere a te onor, poichè desire Mi desti
ad ubbidire A quella donna, ch'è di tal valore. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 45. All'ultimo lodalo (Iddio) e ringrazialo, rendigli
onore, e grazie con lagrime. |
Esempio: | Vit. S. M. Madd. 7. Incominciando a credere in lui, e a rendergli un poco d'onore
per tante buone cose, quant'ella udiva, vennele umiltà nel cuore suo. |
Definiz: | §. XXV. Render l'onore, propriamente vale Dar le soddisfazioni opportune per risarcir l'altrui
offesa riputazione. |
Definiz: | §. XXVI. Render pan per focaccia, vale Corrispondere a chi t'ha fatto male con altrettanto,
Rispondere alle rime. Lat. par pari referre. Gr. ἴσων ἴσον, ἴσῳ
ἐπιφέρειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 78. 13. Voi m'avete renduto pan per focaccia. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 11. 13. Di vendicarsi ognun di lor procaccia, E rendonsi pan fresco
per focaccia. |
Esempio: | Varch. Ercol. 74. Di chi dice male d'uno, il quale abbia detto male di lui ec. si
usa dire ec. più boccaccevolmente: rendere ec. pane per cofaccia, o frasche per foglie. |
Definiz: | §. XXVII. Render tre pan per coppia, vale Render più del suo dovere. |
Esempio: | Malm. 4. 65. L'uccello anch'egli, che non ha paura, Gli rende molto ben tre pan per
coppia. |
Definiz: | §. XXVIII. Render la pariglia, vale Dare il contraccambio, Corrispondere altrui ne' medesimi modi,
e nelle medesime forme usate da esso. Lat. par pari referre, vicem reddere. Gr.
ἀνταποδιδόναι.
|
Esempio: | Varch. Ercol. 75. Di chi dice male d'uno, il quale abbia detto male di lui, il che
si chiama rodersi i basti, e gli rende, secondo il favellare d'oggi, il contraccambio, ovvero la pariglia ec. s'usa
dire: egli s'è riscosso. |
Esempio: | Malm. 6. 69. Sicchè del non tener la lingua in briglia Così si sente render la
pariglia. |
Definiz: | §. XXIX. Render parole, lo stesso, che Render voce. Lat. respondere,
responsum dare. Gr. ἀποκρίνεσθαι.
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Esempio: | Dant. Purg. 11. Le lor parole, che rendero a queste, Che dette avea colui, cu'
io seguiva, Non fur da cui venisser manifeste. |
Definiz: | §. XXX. Render partito, voto, o simili, Votare ne' partiti. Lat. suffragia
dare. Gr. ψῆφον
φέρειν. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 66. Così fu fatto il capitano allora Senza consiglio, o render di
civaia. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 3. 7. Di certe cose può anco un giudice ignorante rendere la sua
fava, come quando s'ha a sentenziare, se alcuna cosa è stata fatta, o no. |
Esempio: | Cron. Morell. 325. Già si vide in gran parte per esperienza, che chi si trovò a
rendere le fave, fu largo in tutte le persone da bene. |
Esempio: | Malm. 6. 105. Rendono (il capo avendo pien di baie) Male i partiti, e mangian le
civaie. |
Definiz: | §. XXXI. Rendere ragione, vale Amministrar giustizia nella curia. Lat. ius
dicere. Gr. δικαιοδοτεῖν.
|
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 28. Alle corti così si rende ragione a' cattivi, come a'
buoni. |
Esempio: | E Sen. ben. Varch. cap. 31. Nondimeno un uomo tanto
palesemente disonesto, e vituperoso facesti tu consolo, e lo ponesti a render ragione a banco. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 12. 158. Volle bene Agusto, che i cavalieri Romani reggenti in
Egitto rendessero ragione, e alle loro sentenze si stesse, come fossero date da' magistrati di Roma.
|
Definiz: | §. XXXII. Render ragione, vale talora Dar conto, Giustificarsi. Lat. rationem reddere. Gr. λόγον
δοῦναι. |
Esempio: | Bocc. nov. 74. 8. Io non ho marito, a cui mi convenga render ragion delle
notti. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 169. Un frate ec. vide le demonia render ragione dinanzi al
loro principe. |
Esempio: | E Vit. S. Pad. 210. Conciossiacosachè ec. i prelati sieno
tenuti di render ragione a Dio dell'anime de' sudditi. |
Esempio: | Vit. S. Margh. 236. Vanne maladetto a render ragione a Satanasso delle tue opere.
|
Definiz: | §. XXXIII. Render ragione, vale anche Pagare il fio. Lat. poenas luere. |
Esempio: | Dant. Inf. 22. Quivi mi misi a far barattería, Di che i' rendo ragione in questo
caldo. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 3. O monaco, considera, che ti converrà rendere ragione d'ogni parola
oziosa, che sarà uscita della bocca tua. |
Definiz: | §. XXXIV. Render ragione, usato in occasione de' brindisi, vale Bere secondo l'invito avutone. |
Definiz: | §. XXXV. Render la ragione, vale Assegnar la cagione, Dare i motivi. Lat. alicuius rei rationem reddere. Gr. λόγον τινός
ἀποδοῦναι. |
Esempio: | Cronichett. d'Amar. 46. Molto commendò Salustio lo reggimento de' consoli, e
rendenne questa ragione. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 74. Per render la ragione di questo effetto, considerano ec.
|
Esempio: | Gal. Gall. 237. Cessi per tanto il sig. Buonamico di voler render ragioni d'un
effetto, che non è. |
Definiz: | §. XXXVI. Render risposta, vale Rispondere. Lat. respondere, responsum
dare. Gr. ἀποκρίνεσθαι.
|
Definiz: | §. XXXVII. Render sospetto, vale Indur sospetto, Dar materia di sospetto. Lat.
in suspicionem adducere. Gr. εἰς
ὑπόνοιαν ἄγειν.
|
Definiz: | §. XXXVIII. Render lo spirito. v. §. VIII. |
Definiz: | §. XXXIX. Rendere suono, e Rendere assolutam. parlandosi di strumenti di suono, vale lo stesso,
che Sonare, come: Render suono acuto, e simili. |
Definiz: | §. XL. Render testimonianza, vale Attestare, Far fede. Lat. testari, fidem
facere. Gr. μαρτυρεῖν. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 6. Secondochè di ciò quasi tutto il mondo può rendere
testimonianza. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 10. Io debbo rendere testimonianza, e far fede del vero a
questo uomo da bene. |
Definiz: | §. XLI. Render voce, vale Rispondere. Lat. respondere, responsum
dare. Gr. ἀποκρίνεσθαι.
|
Esempio: | Dant. Par. 10. Così vid'io la gloriosa ruota Muoversi, e render voce a voce in
tempra. |
Definiz: | §. XLII. Render voto. v. §. XXX. |
Definiz: | Lat. suffragia dare. Gr. ψῆφον φέρειν.
|
Definiz: | §. XLIII. Rendersi, per Arrendersi. Lat. se dedere, deditionem
facere. Gr. ἐκδίδοσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 30. 5. Senza troppi assalti voltò le spalle, e rendessi per vinto.
|
Esempio: | G. V. 8. 20. 1. Essendo al conte d'Artese già renduta la villa di Berghe alla
marina. |
Esempio: | E G. V. 9. 110. 1. E più castella, e terre della Riviera gli
si renderono. |
Esempio: | E G. V. cap. 271. 1. Il qual Cardinale non avendo forza di
soccorrerli, si rendero, salvo le persone, e l'avere. |
Esempio: | Tass. Ger. 6. 32. Renditi vinto, e per tua gloria basti, Che dir potrai, che
contra me pugnasti. |
Definiz: | §. XLIV. Rendersi in un luogo, vale Andarvi, Condurvisi. Lat. aliquo
properare. Gr. ποῖ
σπεύδειν. |
Definiz: | §. XLV. Rendersi in colpa, vale Dichiararsi, o Confessarsi colpevole. Lat. crimen suum fateri, crimini se obnoxium fateri. Gr. ὑπαίτιον τὸ
καθ'ἑαυτὸν
ὁμολογεῖν. |
Esempio: | But. Purg. 10. 2. Ciascun si picchia rendendosi in colpa. |
Esempio: | Dial. S. Greg. Rendendoglisi in colpa del danno, che avea fatto. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 55. Ma umilianci, e rendiamoci in colpa. |
Definiz: | §. XLVI. Rendersi monaco, religioso, o simili, vagliono Vestir l'abito d alcuna religione. |
Esempio: | G. V. 1. 19. 3. Fu disposto del reame da' suoi baroni per sua misera vita, e
rendessi Monaco a santo Dionisio. |
Esempio: | E G. V. 2. 14. 2. Ed elli si rendéo monaco in san Marco in
Sansogna. |
Esempio: | Com. Par. 9. Rendè se colla sua moglie, e due de' suoi figliuoli nell'ordine di
Cestello. |
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