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Dizion. 5° Ed. .
ORECCHIO.
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pag.651
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ORECCHIO. Definiz: | Sost. masc. che nel plur. fa anche Orecchia, di gen. femm. Organo che negli animali serve all'udito; duplice, simmetrico, situato lateralmente al cranio; che nell'uomo e negli animali superiori è di struttura molto complicata e si compone di tre parti, dette Orecchio esterno, medio e interno. Comunemente però, parlandosi dell'uomo e dei mammiferi, prendesi per Orecchio esterno, e specialmente per quella parte più sporgente che si chiama Padiglione. |
È forma varia di orecchia. – Esempio: | Dant. Inf. 32: Ed un, ch'avea perduti ambo gli orecchi Per la freddura, pur col viso in giue Disse: ec. | Esempio: | Esop. Fav. S. 21: Andando la bestia colli grandi orecchi (l'asino) per la selva a diletto, trovò ec. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 179: Natan fece ad un de' suoi famigliari prendere il caval del giovane, ed accostatoglisi agli orecchi, gl'impose che ec. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 28, 10: Chi gli ha coll'unghie scarnate le gote, Chi gli avea tutte mangiate le orecchia. | Esempio: | Cellin. Vit. 438: In un tratto e' comparse un dei sua segretarj; il quale parlando all'orecchio di Sua Eccellenzia, per esser forse cosa di molta importanza, subito il duca si rizzò, ed andossene ec. | Esempio: | Buonarr. Tanc. 2, 1: E in cambio della falce e della marra, I guanti, il manicotto e' manichini Portare e agli orecchi i ciondolini. | Esempio: | Martin. T. N. 2, 238: E uno di essi ferì un servo del principe de' sacerdoti e gli tagliò l'orecchio destro. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 38: Un gran medico narrò Che agli Orecchi un dì parlò Sì la Lingua: ec. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 150: Come il cane che scorta una mandra di porci corre or qua or là a quei che si sbandano; ne addenta uno per un orecchio, e lo tira in ischiera; ec. | Esempio: | Lung. A. Cels. 532: Anche nell'orecchio avviene la frattura della cartilagine. | Esempio: | E Lung. A. Cels. 533: E di dietro all'orecchio mettere tanta lana soffice che riempia lo spazio fra l'orecchio e il capo. |
Definiz: | § I. E con relazione al senso dell'udito; anche usato con verbi ch'esprimono l'intensità della sensazione uditiva e i diversi effetti che se ne provano. – |
Esempio: | Dant. Inf. 8: Ma negli orecchi mi percosse un duolo. | Esempio: | E Dant. Inf. 17: Spesse fiate m'intronan gli orecchi, Gridando ec. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 43: In un'altra (camera) era il giovane ed un altro, il quale non fu senza orecchi a notare il detto del Sanese. | Esempio: | Buonarr. Oraz. I, 3, 240: Queste note invano moverebber l'aria per risvegliare gli orecchi, senza che l'intelletto vi avesse la
parte sua. | Esempio: | E Buonarr. Fier. 2, 4, 9: Udite, udite Ripigliar l'armonia; ma più rimessa, Discreti loro, a non sfondar gli orecchi Del doganier che sale. | Esempio: | Bart. D. Tens. 135: Questa isperienza del mercurio ne' cannelli.... poter essere alla filosofia come fu alla matematica l'armonioso battere de' tre martelli che Pitagora avvisò coll'orecchio, e discusse con la bilancia del peso. | Esempio: | Segner. Mann. lugl. 21, 2: Così fanno coloro che stanno in ozio..., così coloro, che non custodiscono gli orecchi. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 145, 2: L'orecchio è l'organo delle discipline, senza il quale è impossibile diventare uomo erudito. | Esempio: | Parin. Poes. 11: Innalza un grido Lacerator di ben costrutti orecchi. | Esempio: | Leopard. Poes. 146: Ma se un discorde accento Fere l'orecchio, in nulla Torna quel paradiso in un momento. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 409: Stando così immoto a sedere, sentì arrivarsi all'orecchio come un'onda di suono non bene espresso, ma che pure aveva non so che d'allegro. |
Definiz: | § II. Per Attitudine a gustare e tenere a mente la musica e a sentire ogni dissonanza: specialmente usato col verbo Avere orecchio. – |
Esempio: | Fag. Rim. 2, 322: Di ballar bene in vano s'assicura Chi non ha orecchio, e non intende il suono, Ch'è del retto ballar norma e misura. |
Definiz: | § III. E per Criterio, Giudizio, Giusto, così in relazione a cose letterarie, come a cose morali: specialmente nella locuzione Purgato orecchio. – |
Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 8: Io le fo vedere le mie cose più che volentieri,... essendo ella di tanto sincero giudizio, di sì purgato orecchio e.... di sì libera sentenza, com'è. | Esempio: | E Car. Trad. gr. 38: O l'espressiva è debole, o l'auditor non è capace nè di purgato orecchio. | Esempio: | Bart. D. As. 8, 6: I Giapponesi sono tanto dilicati d'orecchio, e tanto facili a risentirsi ad ogni lieve improprietà, o di vocaboli o di pronunzia, ne' forestieri, che ec. | Esempio: | E Bart. D. Miss. Mog. 15: Delicatezza non punto da orecchi duri, che non se ne risentirebbono, ma da purgati e sottili, come l'hanno uomini di perfezione che discernono ogni dissonanza, eziandio se sol di parole, che non ben in tutto s'accordano con la professione della vita. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 555: Altri rosolava di note il povero testo, dandosi a credere che un po' d'orecchio ci serva a giudicar di parole. |
Definiz: | § IV. E per L'uomo stesso, in quanto ode, ascolta, gusta, giudica, e simili; anche con espresso riferimento a determinata persona. – |
Esempio: | Bart. D. Op. mor. 28, 3, 77: Apollofane, per lusingare con una splendida adulazione gli orecchi d'Antigono Epitropo, disse ec. | Esempio: | Martin. T. N. 4, 25: Nè occhio vide, nè orecchio udì.... quali cose ha Dio preparate per coloro, che lo amano. | Esempio: | Pindem. Poes. 5, 8: Illustri detti e forti Bevea l'orecchio cupido. | Esempio: | Giust. Epist. 1, 55: Intronarono (certi poeti) di concenti celtici tutti gli orecchi che nacquero per sentire i versi di Dante e del Petrarca. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 473: Le cose poi che allora avevan sentite da quella bocca, erano bensì odiose a' loro orecchi, ma non false. | Esempio: | E Manz. Poes. 133: Inesausta di ciance è la sventura; Ma del par sofferente e infaticato Non è d'offeso vincitor l'orecchio. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 311: Non oso asserire che oggi il nostro popolo abbia tutta quella squisitezza di giudizio che all'occhio e all'orecchio dei Romani concedeva Cicerone. |
Definiz: | § V. Per Ascolto, Attenzione; spesso con espresso un aggiunto che determina meglio la disposizione d'animo di chi ascolta. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 136: Siate contenti adunque prestarci gli orecchi benigni. | Esempio: | Guicc. Stor. Gh. 1, 98: Da Carlo erano con più benigni orecchi uditi i Pisani. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 47: Or voi, Quiriti, Datene tutti attento orecchio: udite La ruinosa di sì stolta legge Conseguenza. |
Definiz: | § VI. Per Parte sporgente di un oggetto, di forma anulare, nella quale s'inserisce un manico girevole, o che serve direttamente per prendere o per fermare o per muovere l'oggetto stesso. – |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 182: Hanno tutt'a tre questi conj i loro orecchi, che avanzano fuori, del pari forati. | Esempio: | Galil. Op. VIII, 323: Alle quali (corde) era, per gli orecchi, attaccata un'altra simil secchia ec. | Esempio: | Lipp. Malm. 8, 20: Trova in ozio tutti gli strumenti.... Teglie e padelle, inutili ornamenti. Star appiccate al muro per gli orecchi. |
Definiz: | § VII. Parlandosi di aratro, o di coltro, vale Quella parte che serve a rovesciare la terra, via via tagliata e sollevata dal vomere. – |
Esempio: | Targ. Rag. Agric. 101: Altri vomeri sono piani, per i terreni docili...; altri con gli orecchi, per i terreni grossi e sassosi. | Esempio: | E Targ. Rag. Agric. appr.: Usano alcuni lodevolmente in terreni non sassosi, ma tenaci, un grosso ferro in forma di cultello fitto nella stiva dell'aratolo, il quale.... in certa maniera prepara la strada al vomere, che ha un solo orecchio, e manda la terra tutta da una parte. | Esempio: | Ridolf. Lez. Agr. 1, 315: L'orecchio dei coltri, che attualmente si fabbricano in Toscana in più luoghi, è giunto a produrre questo rovesciamento completo (della terra), in grazia della curvatura speciale che gli si è data. | Esempio: | Lambr. Elog. 126: Mi venne fatto di determinare geometricamente la curva, secondo la quale dovesse esser foggiato l'orecchio, acciocchè la fetta di terra tagliata dal vomere e dal coltello sia rovesciata. |
Definiz: | § VIII. E dicesi pure in genere a Parte sporgente di edifizio, macchina, od oggetto qualsiasi, la quale, o per la collocazione o per la figura, ricordi il padiglione dell'orecchio. – |
Esempio: | Magg. Fortif. 18 t.: Guancia si chiama quella parte, ove si trova l'orecchio, che copre l'aperto delle cannoniere. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 244: Posono a qual sì è l'una de le teste fuor de gli stipiti sotto il gocciolatoio.... certi orecchi.... ciò è mensole, e fu il disegno di questi orecchi simile a una S maiuscula lunga, che si accartoccia nelle sue teste.... E la grossezza di questi orecchi da capo fu quanto il festone de le frondi e da piede più sottile il quarto. La lunghezza di detti orecchi arrivò fino al principio del vòto. |
Definiz: | § IX. E per Piegatura, Arricciatura, di un angolo di un foglio di carta o di una pagina di un libro. |
Definiz: | § X. Parlandosi di carte da giuoco, vale Ciascuno dei due angoli superiori, pei quali i giocatori le tirano l'una di sotto all'altra per iscoprirle. – |
Esempio: | Bern. Comm. Cap. Prim. 378: Quando non fusse mai altro che il strazio che si fa loro in questo maladetto gioco con tanta indignità, pigliandole per l'orecchio, come si fanno i gatti o i cagnolini. | Esempio: | Fag. Comm. 2, 172: E' non s'ha paura a tienelle (le carte) in mano e tiralle pe ghi orecchi. | Esempio: | E Fag. Rim. 3, 51: Nel giuoco delle carte.... Vien detto di chi è immerso in simil gara: Oh, come attento là quel padron caro Le tira pegli orecchi, idest, succhiella, Su tirandole a forza in modo avaro! |
Definiz: | § XI. Orecchio di lepre. Nome volgare d'una pianta erbacea detta anche Lanciuola, e dai Botanici Plantago lanceolata. – |
Esempio: | Ridolf. Lez. Agr. Not. 1, 343 Not.: Ecco l'indicazione dei semi e delle proporzioni respettive occorrenti per seminare un ettare di prateria stabile.... Lotus corniculatus. Baccellina.... Plantago lanceolata. Orecchio di lepre ec. |
Definiz: | § XII. A orecchio, coi verbi Cantare a orecchio, Sonare a orecchio, e simili, vale Per sola reminiscenza di suoni uditi; ed altresì, Per pratica, parlandosi di persona che ha da natura buona disposizione, ma non cognizione dell'arte musicale. E dicesi pure di chi accompagni il canto o il suono altrui, improvvisando la parte dell'accompagnamento. – |
Esempio: | Giust. Epist. 1, 46: Tu sai che io scrivo come canterei un'aria di Bellini, cioè a orecchio e senza far professione di scrittore (qui figuratam.). |
Definiz: | § XIII. A orecchi tesi, vale Con tutta l'attenzione. – |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 115: Ogn'uno a orecchi tesi aspettava il gastigo di Pisone (il lat. ha: erectis omnium animis). |
Definiz: | § XIV. Con gli orecchi bassi, vale Con segni di umiltà, di avvilimento, di sottomissione, e simili. – |
Esempio: | Vill. M. 29: Ivi la mattina fermarono il campo, e stativi pochi dì, il
primo d'ottobre valicarono a Modena e tornarsi con gli orecchi bassi al loro Signore. |
Definiz: | § XV. Con questi orecchi, Coi miei orecchi, e simili, sono locuzioni usate coi verbi Sentire con questi orecchi o con i miei orecchi, Udire con questi orecchi o con i miei orecchi, e simili, per dare ad essi maggior efficacia. – |
Esempio: | Nell. Iac. Mogl. 1, 4: Ho sentito con questi miei proprj orecchi, in che maniera hanno parlato della mia persona. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 486: E raccontava d'aver perfino sentito più d'una volta co' suoi orecchi, rispondergli: messer sì, e messer no. |
Definiz: | § XVI. Nell'orecchio, o All'orecchio, In un orecchio, coi verbi Dire nell'orecchio, all'orecchio, in un orecchio, Parlare nell'orecchio, all'orecchio, in un orecchio, e simili, propriamente vale Accostando la bocca all'orecchio di chi ascolta, e pronunziando a bassa voce, in modo che egli solo ci senta: In segretezza. Ma figuratam. si riferisce a cosa che o per riguardo, o per prudenza, o altra simile ragione, sia da dirsi ad alcuno con ogni riservatezza. – |
Esempio: | Varch. Sen. Benef. 39: Certi ringraziano nascosamente chi gli benefica ed alla sfuggiasca in qualche cantone, o all'orecchio. | Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 158: Voglio dirvi una parola piano nello orecchio, che solo voi m'intendiate e non altri. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 43: Si bucinò questa cosa in Firenze, ma con la bocca piccina, piano nell'orecchio a qualche amico confidente, con il solito riservo di non lo dire ad altri. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 30: Questo compagnone Disse all'uom nell'orecchio: E chi è questa Ragione? |
Definiz: | § XVII. Abbassare gli orecchi, vale figuratam. Deporre la superbia, l'alterigia, e simili. – |
Esempio: | Car. Lett. ined. 2, 90: Non desistendo mai di far le loro invenzioni e magnificar le cose loro, corrono il campo come vogliono.... Pure speriamo in quel Nichetto, che farà presto abbassar loro gli orecchi. |
Definiz: | § XVIII. Allungare gli orecchi. – | V. Allungare, § XX.
Definiz: | § XIX. Ammettere uno agli orecchi di alcuno, vale Riceverlo in udienza. – |
Esempio: | Guicc. Stor. Gh. 2, 164: Mandorono due oratori nello esercito a trattare di darsi con capitoli convenienti; i quali, non ammessi agli orecchi del Re, furono uditi dal Cardinale di Roano. |
Definiz: | § XX. Andare checchessia per gli orecchi di alcuni, vale Divulgarsi ciò tra essi, Spargersene la notizia. – |
Esempio: | Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 8: Andando ciò per gli orecchi de' Bolognesi, molto sparlorono contro al crudele e disperato consigliatore. |
Definiz: | § XXI. Aprire gli orecchi a parole, detti, e simili, vale Rivolgere la propria attenzione ad essi, Accingersi ad ascoltarli. – |
Esempio: | Dant. Inf. 24: Apri gli orecchi al mio annunzio, ed odi. |
Definiz: | § XXII. Avere gli orecchi foderati di prosciutto. – | V. Foderato, § VII.
Definiz: | § XXIII. Avere gli orecchi lunghi e il creder corto, si disse per Esser pronto e paziente ad ascoltare e tardo o poco facile a credere. – |
Esempio: | Machiav. Leg. Comm. 1, 238: Rispose la Maestà del re essere prudentissima e avere li orecchi lunghi e il creder corto, e che la udiva ogni cosa, ma la prestava fede a quello che la toccava con mano esser vero. |
Definiz: | § XXIV. Avere il cece negli orecchi, vale familiarmente Esser sordo o Sentir poco bene. |
Definiz: | § XXV. Avere l'orecchio, o gli orecchi ad alcuno, o alle sue parole, o Tenere, l'orecchio, o gli orecchi, ad alcuno, o alle sue parole, vale Star attento ad essi. – |
Esempio: | Bocc. Amet. 58: Alcuna.... sopra il ravvolto mantello stanca si riposava; e nondimeno avevano gli orecchi al canto di Ameto. | Esempio: | E Bocc. Laber. 27: La quale per avventura alcuna delle compagne, che non la conoscea, con tanto piacer di me, che alle lor parole tenea gli orecchi, che dir non potrei, la dimandò: ec. | Esempio: | Car. Rim. 82: Prendi in man la tua sampogna; ch'io Avrò l'orecchio al canto. |
Definiz: | § XXVI. Avere l'orecchio, o gli orecchi, di alcuno, si usò per Avere facilità e comodità di discorrere con alcuno, Essere ammesso alla sua confidenza; e propriamente parlandosi di relazioni con alti personaggi. – |
Esempio: | Car. Lett. ined. 1, 127: Avete l'orecchio del Signore, e credo ben disposto verso di me. | Esempio: | Cellin. Vit. 99: E perchè gli aveva a sua posta l'orecchio del papa, accordatosi con un altro gioielliere.... cominciorno questi dua ec. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 12, 61: Il quale messer Pierfrancesco e Cristofano Rinieri, che avevano gli orecchi del duca, fecero sì fatto ufficio, che ec. |
Definiz: | § XXVII. Avere negli orecchi, vale Udire, Sentire: e si usa, trattandosi di suoni ripetuti o continuati o del perdurare d'un'impressione destata da essi; ed anche vale Conservare una vaga reminiscenza di parola, suono, e simili. – |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 391: Col tempo, s'era avvezzata a ciò che aveva tutto il giorno davanti agli occhi e negli orecchi. | Esempio: | E Manz. Prom. Spos. 637: Gli pareva d'aver negli orecchi que' sinistri tocchi a martello che l'avevan come accompagnato, inseguito, quand'era fuggito da que' luoghi. |
Definiz: | § XXVIII. Capitare agli orecchi di alcuno. – V. il § LXXXVII. |
Definiz: | § XXIX. Chinare l'orecchio. – V. il § XLVIII. |
Definiz: | § XXX. Chiudere gli orecchi a una persona, o a cosa detta, a voce o suono, ed anche Tener chiusi gli orecchi a una persona, o a cosa detta, a voce o suono o Serrare, gli orecchi a una persona, o a cosa detta, a voce o suono, e simili, vale Rifiutare di ascoltarli, Non prestare attenzione ad essi; anche con l'ellissi del compimento. – |
Esempio: | Dant. Conv. 256: Non chiudete gli orecchi a Salomone che ciò vi dice. | Esempio: | Petr. Rim. F. 207: Devea torcer li occhi Dal troppo lume, e di sirene al suono Chiuder li orecchi. | Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 347: A questa parte della sicurtà abbiamo serrati gli orecchi, per non uscir del mandato. | Esempio: | Lipp. Malm. 7, 59: Ma lascia dire, e tien gli orecchi chiusi, Non ti piccar di ciò, sta' pure al quia. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 45: Se in vece di far seco i pissi pissi, Chiudessero gli orecchi a tai sirene, Assorti non sarieno in varj abissi. |
Definiz: | § XXXI. Dare d'orecchio. – |
Esempio: | Crusc. Vocab. III: Dare orecchio.... Dare d'orecchio: Ascoltare così alla sfuggita e di nascoso. |
Definiz: | § XXXII. Dare negli orecchi. – |
Esempio: | Crusc. Vocab. III: Dare orecchio.... Dare negli orecchi: Offender l'udito.... E talora anche in buona parte Allettar l'udito, Piacere all'udito. |
Definiz: | § XXXIII. Dare orecchio, o orecchi a una persona che parla, o a discorso, parola, Dare l'orecchio, o gli orecchi, a una persona che parla, o a discorso, parola, e simili, vale Dare ascolto, Prestare attenzione, Prendere in considerazione; e anche Acconsentire, e simili. – |
Esempio: | Passav. Specch. Penit. 158: Ancora è cagione di tale cecitade dare volentieri orecchi alle lode de' lusinghieri. | Esempio: | Petr. Rim. F. 307: Tien pur li occhi, come aquila, in quel Sole; Parte da' orecchi a queste mie parole. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 195: Il valoroso uomo.... volentier diede orecchi alle parole del peregrino. | Esempio: | E Bocc. Amet. 92: Sedenti sopra le tenere erbe davamo gli orecchi a' canti de' varj uccelli. | Esempio: | Pucc. A. Guerr. Pis. 197: Vollesi arrender (il castellano) con alcun partito, Al quale il capitan non diè l'orecchio. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 1, 4: L'alto valore e chiari getti suoi Vi farò udir, se voi mi date orecchio. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 243: Egli è così. Io dettici Orecchio volentier, perchè la giovane, Per dirne il ver, mi piaceva. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 108: Se Aponiano cominciava a parlare, i soldati col gridare e picchiare, non lasciavano dir lui, nè altri: ad Antonio solo davano orecchi. | Esempio: | Lipp. Malm. 4, 30: Venga chi vuol, a tutti dà orecchio. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 47: I poeti sono stati quelli che per l'addietro (perch'io era più giovane e dava loro orecchio).... mi hanno fatto fare ec. |
Definiz: | § XXXIV. Entrare da, o per, un orecchio, ed uscire da, o per, l'altro, parlandosi di discorsi, vale Non essere ascoltato con attenzione, Non premere, Non stare a cuore, e perciò esser facilmente dimenticato. – |
Esempio: | Fag. Comm. 6, 128: Eh queste cose m'entran per un orecchio, e m'escon per l'altro. |
Definiz: | § XXXV. Entrare negli orecchi, parlandosi di persona,
vale Riuscir molesto, importuno: Entrare in tasca, come oggi più comunemente si dice. – |
Esempio: | Fag. Rim. 3, 50: Chi ha in odio uno dintorno, a dir si muove: Poh costui m'entra negli orecchi! ed è Compenso onesto, per non dire altrove. |
Definiz: | § XXXVI. Entrare una pulce nell'orecchio a uno. – | V. Pulce.
Definiz: | § XXXVII. Esser sordo da quest'orecchio, o da quell'orecchio, Non sentirci, da quest'orecchio, o da quell'orecchio, vale Non volere sentir parlare di un dato argomento, per sfuggire a una discussione spiacevole, a un impegno, e simili. – |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 731: Le due anziane stavano alle velette, se mai venisse l'occasione d'entrar nel discorso essenziale: finalmente non so quale delle due ruppe il ghiaccio. Ma cosa volete? Don Abbondio era sordo da quell'orecchio. |
Definiz: | § XXXVIII. Essere tutto orecchi, vale Ascoltare con attenzione, Cercare di non perder nulla di ciò che si può sentire cogli orecchi. – | Esempio: | Card. Pros. 922: Mio fratello era tutto orecchi a sentire ciò che Agostino direbbe per bocca mia. |
Definiz: | § XXXIX. Far bocche, o la bocca, fino agli orecchi. – | V. Bocca, § LXV.
Definiz: | § XL. Fare i sordi orecchi ad alcuno, si usò, conforme a proprietà francese, per Non volere ascoltarlo, Fingere di non udire. – |
Definiz: | § XLI. Fare l'orecchio, o gli orecchi, a una cosa, vale Abituarsi a sentirne parlare o Adattare il gusto ad essa. – |
Esempio: | Bart. D. Ital. 3, 79: Come allora, altre volte il ridisse; ma tanto men creduto l'ultima che la prima, quanto e' v'avean fatto gli orecchi. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 231: Qualunque non abbia fatto l'orecchio a sentir discorrer di guerra, come si discorre in oggi ec. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 2, 49: Non bisogna tanto innamorarsi della rima, che in considerazione de' vantaggi, che possiede il verso sciolto,... l'uomo non abbia a far l'orecchio anco a questo. |
Definiz: | § XLII. Fare orecchi di mercante, o di mercatante. – | V. Mercante, § VII.
Definiz: | § XLIII. Ficcare una pulce, o la pulce, nell'orecchio a uno. – | V. Pulce.
Definiz: | § XLIV. Fischiare ad alcuno gli orecchi, o l'orecchio. – | V. Fischiare, §§ XV, XVI e XVII.
Definiz: | § XLV. Fischiare agli orecchi di alcuno una data cosa. – | V. Fischiare, § XIV.
Definiz: | § XLVI. Grattare gli orecchi ad alcuno. – | V. Grattare, § X.
Definiz: | § XLVII. Impeciarsi gli orecchi, o Impeciare, gli orecchi. – | V. Impeciare, § V.
Definiz: | § XLVIII. Inchinare l'orecchio o Chinare, Piegare, l'orecchio, con un termine di persona, vale, conforme a espressione biblica, lo stesso che Dare orecchio, o orecchi, ec. – |
Esempio: | Cavalc. Pist. Eust. 358: Inchina lo tuo orecchio a questo mio consiglio, lo quale io ti do. | Esempio: | Canig. Ristor. 85: Ah! umiliati a Dio.... E agli altri signor china la testa, E al pover gli orecchi sanza mora. | Esempio: | E Forteguerr. Ricciard. 30, 9: O te felice allor, quanto or meschina, E vie più quand'ei piegherà l'orecchio Per udire il tuo canto. |
Definiz: | § XLIX. Mettere negli orecchi di alcuno una cosa, o Spargere, negli orecchi di alcuno una cosa, vale Dargliene notizia, Fargliela apprendere, conoscere. – |
Esempio: | Cavalc. Att. Apost. 126: Potremo noi sapere la verità di questa tua dottrina, che, per verità, nuove cose pare che tu vogli mettere negli orecchi nostri? | Esempio: | Imit. Crist. 8: A questa (sapienza) s'appartiene eziandio non credere ad ogni parola, nè spargere subitamente negli orecchi altrui quello che l'uomo ha udito o vero creduto. |
Definiz: | § L. Mettere una pulce nell'orecchio a uno. – | V. Pulce.
Definiz: | § LI. Mettersi in orecchi, vale Raccogliere l'attenzione per udire. – |
Esempio: | Grazz. Pros. 54: Si mise in orecchi a canto a l'uscio per udire quello che colui facesse. |
Definiz: | § LII. Non avere nè lingua, nè occhi, nè orecchi. – | V. Lingua, § LX.
Definiz: | § LIII. Non avere nè occhi, nè orecchi. – | V. Occhio, § CCXXXVII.
Definiz: | § LIV. Non sentirci da quest'orecchio, o da quell'orecchio. – V. il § XXXVII. |
Definiz: | § LV. Penetrare agli orecchi. – V. il § LXXXVII. |
Definiz: | § LVI. Pervenire agli orecchi. – V. il § LXXXVII. |
Definiz: | § LVII. Piegare l'orecchio. – V. il § XLVIII. |
Definiz: | § LVIII. Porgere orecchio, o l'orecchio, orecchi, o gli orecchi, o Porre, orecchio, o l'orecchio, orecchi, o gli orecchi, usato così assolutam. come con un termine di persona o con parola, detto, canto, o simile, vale lo stesso che Dare orecchio. – |
Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 177: Sentendo dentro le suore fare grande pianto, ristettesi di fuori, ponendo orecchi a quello che dicevano. | Esempio: | Libr. Eccl. 64: Non porre gli orecchi ad ogne parola che si dice. | Esempio: | Medit. Alb. Cr. 13: Poni gli orecchi a quelli dolci canti della celestiale melodia. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 412: Raccontando che i suoi erano Di buone genti dalla Spezie, subito Le pose orecchio, e trovò.... che lei è senza dubbio La sua figliuola propria. | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 2, 4: Sta'! ch'io n'ho vedut'uno Far capolino e porgerci l'orecchio. | Esempio: | Leopard. Poes. 109: Io.... D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 148: Torna indietro, va all'uscio di scala, guarda, porge l'orecchio: solitudine e silenzio. |
Definiz: | § LIX. Porterebbe acqua cogli orecchi, o per gli orecchi. – | V. Acqua. 5° sottotema, § LVIII.
Definiz: | § LX. Prestare orecchio, o orecchi, o l'orecchio, o anche, come si disse, gli orecchi a vettura, vale lo stesso che Dare orecchio, o orecchi, ec. – |
Esempio: | Guicc. Stor. Gh. 1, 155: Avendo Argenton.... scritto sopra il medesimo a' proveditori viniziani, ripetendo le cose cominciate a trattare con loro insino in sul Taro, essi prestando orecchi e comunicando co' capitani del Duca di Milano, finalmente.... mandorono a ricercare il Re. | Esempio: | Varch. Ercol. 137: Far tenore, o falso bordone a uno che cicali, è tenergli il fermo non solo nel prestargli gli orecchi a vettura in ascoltarlo, ma anch'egli di cicalare la sua parte. | Esempio: | Cellin. Vit. 459: Io non voglio mancare di non vi dire un mio pensiero, al quale se Sua Eccellenzia ci prestassi l'orecchio, io credo che e' sarebbe cosa molto utile. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 66: Quando non vide alcuno prestare alle sue parole orecchio, uscì.... dalla città. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 2, 113: Timoleone.... tentò con ragioni di persuaderlo (il fratello) a lasciar questo furioso e sventurato desio di dominare...; e non prestandogli orecchio, anzi tutto dispregiando Timofane, s'accontò ec. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 255: Sdegnò forse il nostro Arciconsolo di prestare l'orecchio a qualche effemeride, che mesi sono lo riprese d'avere ec. |
Definiz: | § LXI. Restare in orecchio, o in orecchi. – V. il § LXXIII. |
Definiz: | § LXII. Ribadire negli orecchi una cosa a uno, vale Ripetergliela più volte, perchè dia ad essa la dovuta attenzione, la capisca bene, e simili. |
Definiz: | § LXIII. Ricevere una notizia, una parola, e simili, nell'orecchio, vale Averla in segreto. – |
Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. 122: Ma la priego bene, si degni ricevere questo nell'orecchio, che non si sappi per nessuno che io vi abbi scritto così ec. |
Definiz: | § LXIV. Riscaldare gli orecchi ad alcuno, si disse per Rimproverarlo fieramente, Fargli una strapazzata. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 3, 83: Io gli credo per sì fatta maniera riscaldare gli orecchi, che egli più briga non ti darà. | Esempio: | Varch. Ercol. 104: Tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo...; dicesi ancora riscaldare gli orecchi. |
Definiz: | § LXV. E per Far parlar molto di sè, Far colpo. – |
Esempio: | Vell. Cron. 8, 46: Avrebbe fatto delle cose ch'avrebbe riscaldato gli orecchi altrui. |
Definiz: | § LXVI. Rizzare gli orecchi, vale Stare attento, per sentire ciò che venga detto. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 171: Che sarà poi? C. Rizza gli orecchi, Cleandro. |
Definiz: | § LXVII. Scoprirsi gli orecchi, vale Stare attento, per sentir bene. – |
Esempio: | Barber. Regg. Donn. 259: Ella.... menò suo' vita Com'io vi dirò (E qui si scovra ben gli orecchi ognuna). |
Definiz: | § LXVIII. Sentirsi fischiare agli orecchi una cattiva notizia, un rimprovero ec. – | V. Fischiare, § XX.
Definiz: | § LXIX. Serrare gli orecchi a una persona, o a cosa detta ec. – V. il § XXX. |
Definiz: | § LXX. Soffiare negli orecchi di alcuno, o Zufolare, negli orecchi di alcuno, vale Dire come in segreto ad esso, ed anche Insinuare maliziosamente. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 134: E non ci si vantino di non so che ciuffole e susurroni soffiati nelli orecchi di pochissimi. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 241: E' mi è stato zufolato anche negli orecchi un'altra cosa, che non importa poco. | Esempio: | E Firenz. Pros. 2, 107: Queste e altre simili parole soffiando negli orecchi di Venere, lacerava quel garrulo e soverchio curioso uccello il suo figliuolo. | Esempio: | Varch. Ercol. 104: Dicosi ancora zufolare o soffiare negli orecchi ad uno, cioè parlarli di segreto, e quasi imbecherarlo. | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 1, 113: Quando venne la guardia del fuoco per ispegnerlo, una persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio lasciasse stare. |
Definiz: | § LXXI. Spargere negli orecchi di alcuno una cosa. – V. il § XLIX. |
Definiz: | § LXXII. Stare agli orecchi di alcuno, trovasi per lo stesso che Avere gli orecchi di alcuno. – |
Esempio: | Bott. Stor. Amer. 1, 146: Si tenne a quei tempi, che lord Bute, il quale operava di straforo, ed era l'anima di tutto, perciocchè stava agli orecchi del re..., consigliasse vivamente ec. |
Definiz: | § LXXIII. Stare in orecchio, o in orecchi, o Restare, in orecchio, o in orecchi, e Stare a orecchi, o con gli orecchi, levati, o tesi, vale Stare attento per udire, Raccogliere tutta la propria attenzione per sentire. – |
Esempio: | Vill. M. 132: Li traditori come li sentirono, che stavano a orecchi levati, uccisono le guardie ch'erano con loro ec. | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 171: Giannello, il quale stava con gli orecchi levati per vedere se d'alcuna cosa gli bisognasse temere o provedersi, udite le parole di Peronella, prestamente si gittò fuor del doglio. | Esempio: | Machiav. Comm. 95: Da quel tempo in qua ella sta in orecchi, come la lepre. | Esempio: | Varch. Boez. 66: Ingordo d'udire e pieno di stupore, stava con gli orecchi tesi ed a bocca aperta per ascoltarla (la filosofia). | Esempio: | Grazz. Comm. 87: Quante volte gli diss'io ch'egli stesse alla posta, e in orecchi! | Esempio: | E Grazz. Comm. 389: Io starò più in orecchi ch'una lepre. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 24: Stavano la plebe e 'l popolo attoniti, ammutoliti, in orecchi a ogni strepito. | Esempio: | Lipp. Malm. 6, 74: Ma sta' in orecchi, che mi par ch'e' suoni Il nostro tabellaccio del Senato. | Esempio: | Fag. Rim. 2, 164: Sta [il gatto] in orecchi, se cangia luogo e dove Tenta il topo portarsi. | Esempio: | Panant. Paret. 50: Resta sempre in orecchio, e l'occhio a penna Per veder, per sentir se voce suona, Se un'aura spira, una frasca tentenna. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 630: Cominciò a stare, in orecchi, per sentire se il chirurgo arrivava; e quello sforzo d'attenzione sospendeva il sentimento del male. |
Definiz: | § LXXIV. Stopparsi gli orecchi, vale Fingere di non udire. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 4: Ad ogni cosa bisogna ber grosso: Ad ogni cosa stopparsi gli orecchi. |
Definiz: | § LXXV. Sturare gli orecchi ad alcuno, vale Fargli sentire cose che non vorrebbe sentire, Farsi intendere, Dirgli chiaramente il fatto suo. – |
Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 195: Vorrei che se Michele viene costì in Firenze, che voi gli sturassi bene gli orecchi, e che voi lo sollecitassi del pagarvi quanto voi mai potete. | Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. 205: Fece radunare gli Spagnuoli nella piazza d'arme,... e fatto a' più inquieti l'onore di mettersegli più da vicino per meglio sturar loro gli orecchi: Mi pare, disse, ec. | Esempio: | Forteguerr. Terenz. 272: In oltre averà questa insin ch'ei vive Materia da sturargli ogni or gli orecchi. |
Definiz: | § LXXVI. Sturarsi gli orecchi, vale Disporsi ad ascoltare con attenzione. – |
Definiz: | § LXXVII. E Sturarsi gli orecchi di checchessia, si usò nella forma imperativa, sia col soggetto di seconda persona, sia con un soggetto indeterminato di terza persona per intendere che non si ammette altra discussione su quel che diciamo. Oggi comunemente: Ci siamo intesi, o Intendi bene, o Hai capito? – |
Esempio: | Machiav. Comm. 157: Io voglio esser io signore di casa mia, ed ognuno se ne sturi gli orecchi. | Esempio: | Ambr. Bern. 5, 8: Ascoltatemi, Di dote non s'ha a ragionare: sturisene Gli orecchi ognuno. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 97: No, ch'io non voglio. No, ch'io non voglio, (ha' mi tu inteso?) no; E sturati gli orecchi. | Esempio: | E Cecch. Dot. 2, 4: Non odi tu ch'i' non vo' che tu la tolga, se la non ha tremila ducati d'oro di dota? e se tu fai altrimenti, io ti mostrerò l'error tuo: sturatene gli orecchi. |
Definiz: | § LXXVIII. Tendere l'orecchio, o gli orecchi, vale Raccogliere la propria attenzione per ascoltare. – |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 146: I giovinetti, sdraiati sul fenile, tendon l'orecchio. |
Definiz: | § LXXIX. Tenere chiusi gli orecchi a una persona, o a cosa detta ec. – V. il § XXX. |
Definiz: | § LXXX. Tenere gli orecchi aperti a cosa che si dica, vale Essere disposto ad ascoltarla, Stare a sentirla. – |
Esempio: | Machiav. Rim. 429: E le sue genti d'ogni invidia piene Tengon desto il sospetto sempre, ed esso Gli orecchi alle calunnie aperti tiene. |
Definiz: | § LXXXI. Tenere l'orecchio, o gli orecchi, ad alcuno, o alle sue parole. – V. il § XXV. |
Definiz: | § LXXXII. Tirare gli orecchi ad alcuno, vale Fargli delle osservazioni in tono grave ed aspro. – |
Esempio: | Varch. Ercol. 104: Tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo. |
Definiz: | § LXXXIII. E si disse anche per Vendere a uno a caro prezzo. – |
Esempio: | Crusc. Vocab. III: Orecchio.... Tirar gli orecchi a uno: si dice dell'Essere stato a colui troppo rigoroso nel prezzo. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 50: Tirar gli orecchi ad uno si suol dire, Metterlo in mezzo e fargli costar cara Quella cosa di cui si vuol fornire. |
Definiz: | § LXXXIV. Togliere gli orecchi ad alcuno, vale Stordirlo importunandolo. – |
Esempio: | Bern. Rim. burl. V. 125: Io non gli ho invidia di quelle sue scritte Nè di color che gli tolgon gli orecchi. | Esempio: | Franz. M. Rim. burl. 3, 100: Onde ogni giorno più la m'innamora (la caccia dello scoppio), E mi dà un martel, ch'io son forzato Tòrvi gli orecchi almanco un terzo d'ora. | Esempio: | Varch. Ercol. 115: Dar seccaggine, significa infastidire, o tòrre il capo altrui col gracchiare...; dicesi ancora, tu m'infracidi.... tu m'hai tolto gli orecchi. |
Definiz: | § LXXXV. Togliersi dagli orecchi, riferito a persona molesta, vale Allontanarla, Fare che non si presenti più. – |
Esempio: | Bern. Dial. Poet. 240: Se se li togliesse dalli orecchi (certuni), Spacciandoli per il generale come meritano,... piglieriano partito ben presto. |
Definiz: | § LXXXVI. Tornare agli orecchi, o a orecchi, ad alcuno, vale Venire a sapersi da esso. – |
Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 268: E per parole dette per alcuni, si sparse boce pe' seggi che questi del Papa cercavano che tutti gli usciti tornasseno nel Regno.... tanto che tornò agli orecchi a questi del Papa. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 149: Se ne fecero tra gli suoi più stretti molti ragionamenti e varj, i quali tutti mi sono tornati agli orecchi. | Esempio: | Cellin. Vit. 29: Tornando loro a orecchi, si vantorno di farmi pentire assai di tal parole. |
Definiz: | § LXXXVII. Venire agli orecchi di alcuno, Pervenire agli orecchi di alcuno, Penetrare agli orecchi di alcuno, Capitare, e simili,
agli orecchi di alcuno, parlandosi di cosa rapportata, divulgata, e simili, vale Venire ad alcuno fatto di sentire tale cosa, Riceverne notizia. – |
Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 246: Figliuolo mio, m'è venuto agli orecchi, che se' un poco austero contro agli tuoi servi. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 315: Pervenuto agli orecchi a messer Ricciardo dove la sua donna fosse, con ardentissimo disidero.... esso stesso dispose d'andar per lei. | Esempio: | E Bocc. Decam. 6, 281: Se più nulla ce ne viene agli orecchi, noi ti pagheremo di questa e di quella. | Esempio: | E Bocc. Rim. 16, 145: Cadde, nè sentisse Pria ch'alle sue orecchia, ad altro sorde, Pervenne: tiemmi. | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 139: La novella venne agli orecchi dell'altra parte, che di questo non facea contesa. | Esempio: | Guicc. Stor. Gh. 1, 290: Qualche mese innanzi era penetrato agli orecchi suoi avviso di questa fraude. | Esempio: | Cellin. Vit. 47: Queste parole vennono agli orecchi di papa Clemente. | Esempio: | Car. Eneid. 2, 137: Non so se, ragionandosi, a gli orecchi Ti venne mai di Palamede il nome. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 1, 402: Ma fattole io capitare certe false novelle agli orecchi, che non era cotanto ricco quanto ella credea, ec. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 506: Quelle ed altre voci si sparsero anche nel territorio di Lecco, e vennero per conseguenza agli orecchi d'Agnese. |
Definiz: | § LXXXVIII. Zufolare negli orecchi. – V. il § LXX. |
Definiz: | § LXXXIX. Un par d'orecchi straccano, o straccherebbero, o seccano, o seccherebbero, cento, o anche mille lingue; proverbio che si usa a significare che il silenzio è il modo migliore per far tacere i maldicenti. – |
Esempio: | Crusc. Vocab. I: Orecchio.... In proverbio Un paio d'orecchi seccherebbon mille lingue. Dicesi di chi stracca i maldicenti e gl'importuni col far vista di non sentire o non farne stima. | Esempio: | E Crusc. Vocab. IV: Orecchio.... Un paio d'orecchi straccherebbon mille lingue; proverbio che vale che Col far vista di non sentire o non fare stima di ciò che si sente, si straccano i maldicenti, o gl'importuni. | Esempio: | Galil. Op. Cart. Div. X, 21: Se si dice, lasciate dire, ch'un paio di orecchi seccono cento lingue. | Esempio: | Fag. Comm. 2, 192: Chi vuol dir dica; un par d'orecchi seccan cento linguacce. | Esempio: | E Fag. Rim. 3, 45: Un pover uomo, il qual resti confuso, Perch'abbia in casa sua donna loquace,... Di figli un branco impertinente audace: Di servi turba querula.... Del far il sordo se il valor distingue, Gli passerà ben presto ogn'umor negro; Chè un par d'orecchi seccan cento lingue. |
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