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VILTÀ, VILTADE, e VILTATE
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VILTÀ, VILTADE, e VILTATE .
Definiz: Astratto di Vile in signific. di Timido: codardia, pusillanimità, dappocaggine. Latin. timiditas, inertia, turpitudo.
Esempio: Dan. Inf. 3. Che fece, per viltade il gran rifiuto.
Esempio: Boc. Nov. 98. 11. La quale mi fia più cara, che 'l vivere con rimembranza della mia viltà.
Esempio: E Bocc. Nov. 48. 8. Gran viltà è d'un Cavaliere armato volere uccidere una femmina ignuda.
Definiz: §. Per Abbiettitudine, meccanichità d'animo, detta da alcuni in Latin. *pusillanimitas.
Esempio: Bocc. Nov. 71. 5. Sdegnato, per la viltà di lei, la quale egli credeva, che fosse una valente donna.
Esempio: Nov. Ant. 2. 7. Allora il Re riconobbe la sua viltade, e trasselo di prigione, e donolli molto riccamente.
Definiz: §. Per Bassezza, tapinità. Lat. humilitas, obscuritas.
Esempio: Vit. Cr. D. Fu da avergli compassione, imperocchè nacque in tanta povertà, viltade, e miseria.
Esempio: Boc. Nov. 16. 15. Sdegnando la viltà della servil condizione.
Esempio: Pass. 249. Non può meglio mostrare il savio ecclesiastico la viltà dell'umana natura, che, ec.
Definiz: §. Per Bassezza di pregio.
Esempio: G. V. 11. 66. 3. Valse lo staio del grano colmo sold. 8. ec. che fu disordinata viltà al corso umano.