Lessicografia della Crusca in rete

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CUCCIOLO
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CUCCIOLO.
Definiz: Add. Aggiunto di cane cucciolo. Che non è finito ancora di crescere. –
Esempio: Salvin. Odiss. 184: Ma dando un lancio, su i compagni stese Le mani: e due chiappandone a un tratto, Quai cagnolini cuccioli per terra Battè.
Definiz: § I. In locuz. figur. e scherzevolmente. –
Esempio: Franc. Son. 134: Ma pure ancora è cucciola Suo' vera morte, e non lo trova al fiuto.
Definiz: § II. E figuratam., detto di persona, vale Inesperto, Semplice. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 94: Non si dice d'uno che sia semplice, puro e soro, egli è cucciolo?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 464: Eh, tu sei cucciola!
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 227: Al nostro bidello, che nel suo orrevol mestiero non è punto corrivo e cucciolo, e imperò chi compra dalla sua bottega è certo di non vi lasciar debito, perchè la mercanzia vi si paga fino ad un soldo.
Esempio: Fag. Comm. 4, 240: Quanto è pazza questa vecchia, tanto è cucciolo il mio figliuolo.
Esempio: E Fag. Rim. 4, 75: Questa, diss'io, non è persona cucciola.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 167: Per tale impresa tu sei troppo cucciola.