Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMBECCATA,
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IMBECCATA,
Definiz: vale anche Infreddatura, Scalmana; onde. Pigliare l'imbeccata, o un'imbeccata, Prendere l'imbeccata, o un'imbeccata, Cogliere, e simili, l'imbeccata, o un'imbeccata, vale Infreddare. –
Esempio: Allor. A. Cap. 385: Perchè si piglia spesso una imbeccata, O qualche doglia che ti dura gli anni.
Esempio: Grazz. Comm. 92: So ch'io n'ho preso questa notte una imbeccata delle buone.
Esempio: Cecch. Dot. 3, 4: Se a posta di dua grossi che gli arebbe speso a farla rassettare, e' ne coglie una imbeccata, e' vi metterà l'aste e 'l torchio, e arà fatta la guadagnata.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 18: Chi, perchè giù non piglin l'imbeccata, Cuopre i capi con tegoli e mattoni.
Esempio: Not. Malm. 2, 697: Pigliare un'imbeccata è infreddare: e diciamo ancora: pigliare il male del castrone; perchè il becco ed il castrone ànno una tal raucedine, che par sempre che tossano, appunto come fanno gl'infreddati.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 65: Oh che gran buio scuro! Qui devo trovar Bruscolo, Tra la nebbia e 'l crepuscolo Io piglio un'imbeccata del sicuro.
Esempio: Fag. Rim. 5, 157: E il lor paggio di valigia, Serba il nappo Dove sta la sciarpa e 'l drappo, Per coprirle allora ch'escono Dal teatro un po' sudate, Che non piglino imbeccate.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 322: Entrate in casa, vi dico, chè questa brezza in quest'orto su quest'ora non vi faccia pigliar l'imbeccata; e io non mi sento di star più a questa serezzana.