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Dizion. 4° Ed. .
GUAZZO
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GUAZZO.
Definiz: | Luogo pieno d'acqua, dove si possa guazzare. Lat. vadum, lacus. Gr.
πόρος, τὰ
βραχέα, Arist. |
Esempio: | Bocc. nov. 99. 11. E fatto venire i suoi falconi, ad un guazzo vicin gli menò.
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Esempio: | Dant. Inf. 12. Poi si rivolse, e ripassossi il guazzo. |
Esempio: | E Dan. Inf. 32. Onde mi vien riprezzo, E verrà sempre de'
gelati guazzi. |
Esempio: | Bemb. Asol. 2. L'altra colomba, per la paura schiamazzatasi nella fonte, e quasi
dentro perdutane, pur al fine riavutasi, e malagevolmente uscita fuori, sbigottita, e debole, e tutta del guazzo grave,
sopra i vizi della riguardante compagnía, il meglio che poteva, battendo l'ali, tutti spruzzandoli, lentamente s'andò
con Dio. |
Definiz: | §. I. Per similit. vale Umidità, come d'acqua versata. |
Esempio: | Malm. 7. 99. Piangono i servi, e piangon gli animali, Onde il guazzo per terra è
tale, e tanto, Ch'e' portan tutti quanti gli stivali. |
Definiz: | §. II. Passare a guazzo o fiume, o altro luogo pien d'acqua, vale Passarlo senza aiuto di nave.
Lat. vadare. Gr. διαπερᾶν. |
Esempio: | Segr. Fior. As. 3. Magnifico, e spazioso era lo spazzo, Ma bisognò, per arrivar a
quello, Di quel fossato passar l'acqua a guazzo. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 4. 338. Eravi carestía di viveri, guardie per tutta la riva, per
non lasciar passare a guazzo i Germani (quì il Lat. ha ut vado
arcerent) |
Definiz: | §. III. E perchè il passare i fiumi a guazzo molte volte è cosa pericolosa, diciamo per metaf. di Cosa, che si
faccia inconsideratamente, Passarla a guazzo. Lat. agere aliquid
obiter. Gr. ἐν παρέγγῳ
πραγματεύεσθαι.
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Esempio: | Salv. Spin. 2. 3. E' ci corron dimolte cose da non passarle così a guazzo.
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Esempio: | Varch. Suoc. 4. 7. Io non la voglio passare a guazzo questa cosa.
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Definiz: | §. IV. A guazzo, o Dipignere a guazzo, o simili, lo stesso, che
Dipignere a tempera. |
Esempio: | Varch. Lez. 215. Oltra le diverse maniere, e modi di lavorare, e colorire ec. a
tempera, a colla, a guazzo, la pittura fa scorciare una figura ec. |
Esempio: | Buon. Tanc. 1. 4. Ella m'aveva dipinto a pennello, Ma 'l color fu a guazzo, che
non tiene. |
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