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1) Dizion. 5° Ed. .
MANDARE
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pag.772


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MANDARE.
Definiz: Att. Fare andare, Inviare, Spedire, alcuno in un luogo, o ad una persona, per alcun fine od effetto.
Dal lat. mandare, che vale Commettere, Comandare, e altresì Assegnare, Affidare, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 13: Io sono mandata a voi da parte d'una reina.
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 249: Spesse volte i compagni, fattori, e discepoli, i quali dimorano in diverse parti fuori di Firenze per fare e per procurare i fatti delle sue compagnie e di colui over di coloro per li quali e alle cui spese sono mandati, e stanno, fanno, e apprendono di fare de' fatti di loro amici e d'altre persone ec.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 236: E qui si considerano quattro cose: prima chi fue il mandatore? fue Iddio; il secondo, chi fu il mandato? l'Angelo; la terza, il luogo, dove fue mandato, che fue in Nazaret, nella provincia di Galilea; la quarta, a cui fue mandato? ad una Vergine ec.
Esempio: Dant. Inf. 2: Donna è gentil nel ciel, che si compiange Di questo impedimento, ov'io ti mando.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Voi potete andarne E ritrarre a color che vi mandaro, Che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 132: In Messina tornati, dieder voce d'averlo per lor bisogne mandato in alcun luogo; il che leggiermente creduto fu, perciò che spesse volte eran di mandarlo attorno usati.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 235: Mandiamo perciò uno cavallaro; per lui potrai rispondere ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 63: Gli narrò ch'ad esso Era mandata da colei che tanto Avea nel core il suo valore impresso.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 89: Se è vero che lo Imperadore l'abbia di già mandato (il figliuolo del Moro a Milano),... vi dovrebbe a questa ora essere.
Esempio: Giannott. Op. 2, 201: Nè li parendo fare profitto, deliberò levarmi di qua e mandarmi a Palermo, con forse MD ducati in panni e drappi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 115: El quale (lo Spedalingo de' Nocenti) me n'ha mandata qui una (balia) di circa anni 30 e di buona gente.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 4: Forniti noi ci siam di quel che d'uopo Più era a' nostri affari; E gravatone un fante, L'abbiam ciascun di noi Mandato a casa propria.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 34: Tal parola A quante madri s'ode uscir di bocca: Se non sei buono, oggi ti mando a scuola.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 56: Non gli dirò.... ch'io sappia da voi che v'ha mandato lui: fidatevi.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 146: I miei sospiri più benigno calle Avrian per gire, ove lor spene è viva; Or vanno sparsi; e pur ciascuno arriva Là dov'io 'l mando.
Esempio: Ciaper. Lett. 12: Sicchè rallegratevi, che avete mandato a vita eterna una figliuola tutta religiosa.
Esempio: Bern. Orl. 27, 47: Ogni stella del cielo era partita, Fuor che quella che 'l sol si manda avante.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 216: S'è risoluto a supplicare, se potessi da Sua Altezza Serenissima ottenere scudi 100, che supplica di questi civanzi, per lo straordinario; acciò facessi questo effetto di mandare questa figliuola al santo abito.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 553: Per meditar con attenzione e con assiduità, sarà buon senno il mandar l'animo fra le delizie del cielo più che fra l'angosce dell'inferno.
Definiz: § II. E con l'ellissi del termine designante la persona spedita. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 186: L'altra mattina seguente fu andato alla campana di casa Tornaquinci, dove sempre stanno beccamorti alla bottega d'uno speziale, ed appena che si vedesse lume, fu bussato, e detto che mandassino a casa gli Agli, che era morto Ugolotto.... Come i beccamorti sentirono questo, subito furono presti, e mandarono a spazzare a casa gli Agli, e porre le panche.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 115: Avendomi voi scritto iersera d'una balia, perchè no n'avevi, ho mandato qui a' ministri dello Spedale de' Nocenti.
Definiz: § III. E in particolare riferito ad ambasciatori, legati, nunzi, e simili, che per lo più s'inviano con forme solenni. –
Esempio: Stor. Pistol. 102: Tenne trattato colli Fiorentini, e ordinò che 'l Comune di Firenze mandò ambasciadori a messer Filippo.
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 55: I Romani vi mandarono uno legato, cioè uno ambasciadore, con grande balìa.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 8: Giunsi questo giorno qui circa a 22 ore, e sono stato con monsignore di Ciamont, e espostoli la cagione perchè io sono mandato al Re.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 281: Penseranno bene a tutto, e così a mandare li oratori, massime mentre intendono libero il passo.
Esempio: Cas. Pros. 3, 58: Io mando a Vostra Maestà Cristianissima il signor Annibale Rucellai mio gentiluomo, perchè le faccia reverenza da mia parte, e la ringrazi umilmente della memoria che le piace tener di me.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 19: Mandarono ambasciadori in Albania, non solo a nome loro ma d'altri Italiani, con doni a Pirro, e dicessero che ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 149: Questa legazione che si mandava così unita, per darli maggior efficacia e maggior peso, era grandemente molesta al Re ed alla Reina madre.
Esempio: Pap. L. Coment. 4, 32: Desiderando non inimicarsi per allora quel monarca, gli mandò ambasciatore il Garat, che ec.
Definiz: § IV. E nel medesimo senso, costruito con un Infinito, retto dalla particella A o Per, talora sottintesa, a denotare in modo espresso il fine, l'ufficio o il carico, pel quale alcuna persona viene spedita. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Io mando verso là di questi miei A riguardar s'alcun se ne sciorina.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 143, 24: Messer Corso Donati.... mandò alcuni fanti per fedire messer Simone Galastrone suo consorto.
Esempio: Bibb. N. 1, 121: Ed il Signore,... nel cospetto del quale io vo, manderà l'angelo suo teco a dirizzare la via tua.
Esempio: Machiav. Disc. 55: Bisognerebbe che fusse di tanta potenza, che mandasse ad abitare la Corte Romana, con l'autorità che l'ha in Italia, in le terre de' Svizzeri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 108: Vi giunse un messaggier del popol Moro, Di molti che per Francia eran mandati A richiamare agli stendardi loro I capitani e i cavallier privati.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 9: Perchè dovendosi.... mandare imbasciatori ad adorare come Vicario di Cristo in terra, e ad offerire di ubbidire, il nuovo pontefice, aveva Lodovico Sforza.... consigliato che ec.
Esempio: Dat. Lepid. 21: Il Piovan dell'Impruneta, sopraggiugnendoli forestieri, mandò in diligenza un contadino a comprar della neve a S. Casciano.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 1, 13: Uscì in campo a difenderla (la fede cattolica).... scrivendo un libro contro a non poche delle peggiori eresie di Lutero; e mandollo presentare in publico Consistoro a Leone X.
Esempio: Pap. L. Coment. 4, 56: Il generale francese mandò a quelle turbe di lazzaroni un suo ufiziale per proporre qualche accordo e arrestare lo spargimento del sangue.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 574: A ogni avviso, l'innominato mandava uomini a esplorare.
Definiz: § V. E con l'ellissi del termine designante la persona spedita. –
Esempio: Morell. Cron. 323: Avvenne che messer Gherardo d'Appiano, signore di Piombino, ci mandò a profferire il porto di Piombino, libero e sanza alcuna ispesa, eccetto che ec.
Esempio: Ghibert. Comment. 13: La quale [statua] fu trasportata a Ferrara; ed uno figliuolo del Lombardo della Seta, a cui era stata lasciata dal padre, la mandò a donare al marchese di Ferrara.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 151: Col duca di Borbone, il quale, ritirato che fu l'esercito, aveva mandato in Castello a visitarlo, conchiuse l'accordo il vigesimoquarto dì di luglio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 194: È venuto sì secreto, che messere Teodoro non ha saputo nulla, Se non adesso, che, sbarcato a Pisa, E venendo in lettiga, l'ha da Empoli Mandato a dire al suo messer Alesso, Penso per alloggiar in casa sua.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 425: Ho io sentito che si manda a chiedere La Porzia.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 166: L'à mandata (certa trina) a chiedere.
Esempio: Parin. Poes. 261: Quando novelle a chiedere Manda l'inclita Nice.
Definiz: § VI. E reggente un sostantivo mediante la prep. Per, vale Fare andare, Inviare, alcuno, nella qualità od ufficio indicato dal compimento. –
Esempio: Vill. G. 263: Riformò (Guido da Montefeltro) tutta Romagna ad ubbidienza di Santa Chiesa; e mandovvi il Papa per conte messer Guiglielmo Durante di Proenza.
Esempio: Morell. Cron. 323: E non ci mandava mai per ambasciadore, se non il maestro Andrea, che ec.
Definiz: § VII. Pure per Inviare, Spedire, in alcun luogo, riferito a milizie, capitani, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 260: In aiuto del quale.... il re d'Inghilterra mandò molta gente sotto il governo di Perotto suo maliscalco.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 159: I Veneziani vi mandarono un loro capitano con alquante galee, piuttosto per mostrar la pompa loro, e d'avere osservata la fede, che per poter quello esercito passare.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 13: Non avere questo medesimo re mandato due volte contro a due pontefici gli eserciti con la persona del figliuolo infino alle mura romane?
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 184: Mandò adunque il pontefice Vitello con le genti sue ai danni dei Colonnesi, disegnando di abbruciare e fare spianare tutte le terre loro.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 79: Ch'oltra quei ch'ha Georgio armati, e Marco, Ne' viniziani e liguri confini, Altri Inghilterra e Francia ed altri Olanda, E la fertil Sicilia altri ne manda.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 118: I Cartaginesi.... mandarono a Reggio, venti galee con gli ambasciadori ec.
Esempio: Pap. L. Coment. 4, 116: Benchè il Macdonald mandasse rinforzi a quella parte, non potè riparare al disordine perchè i nemici ivi pure furono rinforzati.
Definiz: § VIII. E per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 619: Con tal sogliono industria a primavera Le sollecite pecchie al sole esposte Per fiorite campagne esercitarsi, Quando le nuove lor cresciute genti Mandano in campo a cor manna e rugiada, Del celeste liquor le celle empiendo.
Definiz: § IX. E riferito a falcone, si disse per Lasciarlo andare, Scioglierlo, dietro la preda, Lasciarlo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 565: Gli uccelli rapaci, se di buone carni si pascano a ore convenevoli, e non si faccia loro ingiuria, e non si mandino contr'agli uccelli oltre al lor volere, rade volte si parton da' lor signori.
Definiz: § X. Nel moderno linguaggio politico, in costrutto con un compimento, come Assemblea, Camera, Parlamento, Dieta, e simili, vale Eleggere e deputare, ovvero, parlandosi di governi, Nominare e inviare, come proprio rappresentante nel consesso indicato dal compimento. –
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 124: Deliberossi di chiedere ai rappresentanti del Comune che fosse convocata l'assemblea generale dei distretti per discutere sul veto, e sul richiamare o confermare que' membri che Parigi avea mandati all'assemblea nazionale.
Esempio: E Pap. L. Coment. 4, 92: Il governo francese fu nel tempo stesso invitato a mandare qualche suo deputato alla dieta in Ratisbona per comunicare ec.
Definiz: § XI. E con un compimento denotante magistrato, tribunale, e simili, vale Deferire, Rimettere, al giudizio di quel magistrato, tribunale, e simili. –
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 124: Che chiunque spacciasse false nuove o spargesse la paura nelle campagne e vi cagionasse perturbamenti, fosse mandato al tribunale rivoluzionario, e punito ec.
Definiz: § XII. E con un compimento denotante luogo di pena, supplizio o gastigo, vale Condannare e inviare al luogo di pena, al supplizio o gastigo, indicato dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Quando si parte l'anima feroce Dal corpo ond'ella stessa s'è disvelta, Minos la manda alla settima foce.
Esempio: Vill. G. 312: I Fiorentini.... preson la signoria della terra, e l'una parte e l'altra de' Cancellieri trassono di Pistoia, e mandarono a' confini in Firenze.
Esempio: E Vill. G. 866: Chi si trovasse eretico, mandarlo al fuoco.
Esempio: Pitt. B. Cron. 59: Misse a partito ch'io fossi mandato a' confini per XX anni.
Esempio: Varch. Stor. 3, 116: Sono stati o uccisi o tormentati crudelmente, o mandati in galea, senza aver rispetto alcuno alla lor nobiltà.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 39: Da che siamo qui, non ho delle vostre se non quella contra l'occisore di Paolino;... ne scrissi ben subito a Sua Eccellenza, la qual truovo ora risoluta a mandarlo in galera per 10 anni.
Esempio: Buonarr. Aion. Cod. 4: I facidanni Fe' mandare in galera.
Definiz: § XIII. E assolutam. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Giudica e manda secondo che avvinghia.
Definiz: § XIV. E per Fare andar via, Licenziare, Congedare, Rimandare; oggi comunemente Mandar via. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 45: E perchè il santo Bonifazio non aveva che dar loro, molto si lamentava, e dolevasi di mandargli senza limosina.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 399: Chi sarà quel che dica loro: Andatevene, Da trovarsi un pugnal poi nello stomaco? B. Ho io il modo in pugno da mandarli; bastati; E non ci sarà tanto di pericolo.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 413: E messer Giulio vostro, che ha la Fausta In casa, come resta? R. Su, mandiamola.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 27: È venuto qui con animo deliberato di dirmi volertene mandare, non li bastando più l'animo di sostenere li tua portamenti.
Definiz: § XV. Pur riferito a persona, in costrutto con un adiettivo, vale Farla andare, Farla essere o divenire, in quella, o di quella, tal condizione che è espressa dall'adiettivo; e usasi anche figuratam. –
Esempio: Vill. G. 632: Il Comune di Pisa, in accordo col conte Fazio, mandarono l'Antipapa preso a Vignone in su due galee proenzali.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 53: Poi forò il ventre a Bogio da Vergalle, E lo mandò del debito assoluto: Avea promesso alla moglier ec.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 44: Sceso di sedia poi colla figliuola, Gli fece (il re a Floriano) allor allor toccar la mano, Come nel bando avea data parola. Ond'ogni altro ne fu mandato sano: Ed ei.... Rimase quivi ec.
Definiz: § XVI. E riferito a persona appartenente a colui del quale si discorre, o dipendente da esso, e in costrutto con un adiettivo o con un avverbio, usasi a significare Acconciare, Mandar vestito, Far comparire, nel modo che l'adiettivo o l'avverbio indica. –
Esempio: Urban. 9: Ti farò a tua madre per moglie addomandare: e quando ella saprà l'esser mio, mi credo, anzi certo sono, che mill'anni parralle venirne al fine, con sommo desiderio: ed io, sforzandomi mandarti onoratamente fra l'altre donne, splendidissima ti ritroverrai.
Definiz: § XVII. Mandare, pure per Inviare, Spedire, ad alcuno, o in qualche luogo, riferiscesi anche a cose. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 78: Mandò una buona quantità di denari.... alla buona femina.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 19: Avendo già il Siniscalco gran pezzo davanti mandato al luogo, dove andar doveano, assai delle cose opportune, ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 236: Similmente ci scrive messer Luigi che a quella Signoria non pare che il danaio delle decime e ventesime si debbi mandare in Ungheria per lo vescovo deputato costì, ma indugiare ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 231: Io ho mandato a madama Isabetta non so che impiastrata.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 166: Mandovi uno rinvoltino di trina, cor (con) una lettera, quale vorrei che facessi che l'avessi madonna Lucrezia vostra suocera. Avendo commodità mi sarebbe grato gnene mandassi presto.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 276: lo ricevetti il fiasco del vino che mi mandate.... Ma di grazia, non pigliate disagio in mandarmene più, perchè ec.
Esempio: Tass. Lett. 3, 20: A lei sarà facile il mandarmi ogni cosa, a me grato il riceverla.
Definiz: § XVIII. E per similit. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 71: Bella è Zacinto. A lei versan tesori L'angliche navi; a lei dall'alto manda I più vitali rai l'eterno sole.
Definiz: § XIX. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 212: La prima bontà manda le sue bontadi sopra le cose con un discorrimento. Veramente ciascuna cosa riceve da questo discorrimento secondo il modo della sua virtù e del suo essere.
Esempio: Petr. Rim. 1, 198: Quel sempre acerbo ed onorato giorno Mandò sì al cor l'immagine sua viva, Che ec.
Definiz: § XX. E in particolare riferito a lettere, dispacci, o altra sorta di scritture. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 60: A questo sonetto fu risposto da molti e di diverse sentenze, tra li quali fu risponditore quegli cui io chiamo primo de' miei amici. E questo fu quasi il principio dell'amistà tra lui e me, quando egli seppe ch'io era quegli che gli avea ciò mandato.
Esempio: Ovid. Pist. 20: Onde Briseida gli manda questa lettera, riprendendolo com'egli sì leggermente l'abbandonò; e confortalo che per suo amore riprenda l'arme e riceva lei.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 16: Io scrissi alle Signorie Vostre da Vignone a dì 23 del presente, e lasciai la lettera a Giovanni Biliotti che la mandassi pel primo corriere.
Esempio: Varch. Err. Giov. 61: Sottoscriveva tutto quello che Malatesta, per non combattere, mandava in iscrittura alla Signoria e a' Signori Dieci.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 198: I' voglio ire a far a questa lettera Una coperta e indirizzarla al Golpe, E mandargliene poi per uno zana.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 100: Detta lettera vi mandai per via di maestro Baccio Tosini dipintore.
Esempio: Red. Lett. 1, 15: Pago quel debito che iersera all'Accademia contrassi, di promessa con V. S. illustrissima, cioè di mandarle questa mattina quei passi d'autori antichi da me osservati ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Al signor Principe scrivo per ragguagliarlo dell'operato insin qui in esecuzione de' suoi ordini: non ve la mando sotto coperta, essendochè nulla vi è di mio, e tutto è del padre Fabbri, come sentirete.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 275: Sigillata la lettera, la manda Per mezzo dell'amico a chi desia; E per l'amor di Dio si raccomanda, Che se il suo bene una risposta dia, Subito gliela rechi.
Definiz: § XXI. E riferito a citazioni, precetti, e simili, vale Far recapitare altrui coi mezzi e nelle forme volute dalla legge. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 312: Mostr'un po' qua. Oimè! queste son cedole Dell'Arcivescovado, e a voi vengano. D. Chi me le manda? N. Io non lo so, leggetela.
Definiz: § XXII. E per Inviare una cosa qualsiasi in dono, in regalo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 184: Messer lo Podestà, voi avete perduta una lepre; perocchè colui che non avete servito in quella sua domanda, è uno buon cacciatore, e avea disposto di mandarvi una lepre, se voi l'aveste servito.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 259: Li volea mandare de' suoi confetti.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 312: Parendole.... far un poco di segno a Sua Santità e alla signora Duchessa illustrissima della servitù sua, pensò di mandar a Genova una soma di quelle cose, che si può dire che a Lei nascuntur domi.
Definiz: § XXIII. Mandare, vale anche Dare, Concedere; e dicesi propriamente di Agente superiore. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 297: O vivo Giove, Manda, prego, il mio in prima, che 'l suo fine.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 57: Tu con lei stando, t'ingegnerai a tuo potere, servendola, d'acquistar la grazia sua insino a tanto che Iddio ti mandi miglior ventura.
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 217: E poi a quaranta giorni Idio gli manda la vita (al fanciullo nel ventre della madre): alcuna volta più tosto.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 70: Fortuna qua giù varia a vicenda, Mandandoci venture or triste or buone.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 250: Il ciel manda alle passere il panico, Manda l'uva alla vespa, all'ape il fiore, E manda il fieno agli asini ed ai buoi: Manderà qualche cosa ancora a noi!
Definiz: § XXIV. Onde la maniera, Dio ce la mandi, o me la mandi, te la mandi, ec., buona, o Dio ce la mandi buona e senza vento (sottinteso, figuratam., pioggia), per augurare che la cosa di che si tratta, e che ci fa temere, riesca a bene, o meno male che sia possibile. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 101: Io mi sono segnato più di sei volte, e pregato Iddio che me la mandi buona.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 58: Nell'allevare i figliuoli, non può cosa nessuna il giudizio di chi gli allieva; bisogna solo pregare Dio che te la mandi buona.
Esempio: Cecch. Diss. 3, 2: Dio ce la mandi buona.
Esempio: E Cecch. Diss. 4, 1: Eccolo, e' parmi assai allegro; Dio me la mandi buona.
Esempio: Magal. Lett. 111: Vi manderò.... la moneta di Landau in una scatoletta, stimandolo il miglior partito, e Iddio ve la mandi buona.
Esempio: Mont. Poes. 2, 351: I numi me la mandino Buona.
Definiz: § XXV. Detto di potenza sovrannaturale, e riferito a qualche fenomeno fisico, e propriamente di sinistri effetti, vale Fare che avvenga, si produca, intervenga, fra gli uomini. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 12: Noè fu prode uomo.... Credette in Dio ed amollo forte, tanto che Dio lo scelse per lo migliore uomo del mondo quando elli mandò el diluvio sopra la terra.
Definiz: § XXVI. Pur detto di potenza sovrannaturale, e riferito a pensiero, sentimento, ovvero risoluzione, o simile, vale Ispirare, Destare, nell'animo di alcuno. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 202, 18: Lo Imperadore del cielo provide e mandò nella mente del Papa e de' suoi Cardinali, di riconoscere come erano invilite le braccia di Santa Chiesa, che i suoi fedeli quasi non la ubbidivano.
Definiz: § XXVII. Mandare, vale anche Volgere, Rivolgere, Indirizzare, riferito a preghiere, voti, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 8: Incominciò col core e con la bocca, Inginocchiata, a mandar preghi a Dio.
Esempio: Fosc. Poes. C. 32: Quando Elettra udì la Parca Che lei dalle vitali aure del giorno Chiamava a' cori dell'Eliso, a Giove Mandò il voto supremo.
Definiz: § XXVIII. E riferito a saluti, augurj, e simili, vale Significare per lettera, o simile, o per altra persona. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 49: E più le raccomanda il suo Ruggiero, A cui per lei mille saluti manda.
Definiz: § XXIX. Riferito a mali, sciagure, e simili, vale Augurare che vengano, Imprecare, e simili. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 191: Questi tali non poteva patir di vedere, e sempre li villaneggiava, e mandava loro guai, a mostrare che molto gli dispiacciono gli uomini doppj.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 93: Fai muovere i sassi col tuo pianto; e al figliuolo di Laerte mandi quello ch'egli ha meritato; e se Iddei sono, tu non prieghi cose vane.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 65: Oggi i bambin sono anticristi, Anzi io ne sentii uno iermattina, Che mandò il cacasangue.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 97: Ma fra le nostre preghiere saran sempre miste le più gravi maledizioni che manderebbe contra noi un nimico, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 122: Non sono parole semplici sparse al vento queste maledizioni che voi mandate; sono carboni, che non finiscon di spegnersi quasi mai.
Definiz: § XXX. E riferito a piante, vale Far andare o salire su tale o tal sostegno, o Educare in tale o tal modo. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 209: Sopra il festone si farà conficcare certe palle con i manichi lunghi un braccio in circa di legname, e su mandarvi quelli gelsomini che gli coprissero.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 229: Per sapere se si deono mandar alti, o tener bassi gli arbori del tuo giardino, ed intender d'accomodargli, si dee grandemente considerare ec.
Esempio: Dav. Colt. 524: Conservar le marze e' rami per mandar lontano. Conservansi le marze e' rami per mandar attorno in tre modi.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 150: La comune opinione degli agricoltori è che le viti non debbano mandarsi su i pioppi o loppi,... sennonchè nei terreni umidi e di pianura.
Definiz: § XXXI. E riferito ad acque, vale Fare andare o correre, Volgere, ed altresì Versare, Scaricare, e simili, in un dato punto o luogo; detto anche di canali e di terreni. –
Esempio: Dav. Colt. 488: Bisogna.... fare per la [acqua] piovana acquaj spessi attraverso a' campi, che dalle solga la piglino e mandino alle latora in fosse scoperte, e queste la mettano in chiassaiuole fatte con intendimento ne' luoghi opportuni, le quali la portino al fossato.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 257: Per meglio restar persuasi, che la possessione di Bellavista è nel sito bassissimo della campagna, e che in vece di poter mandare le sue acque addosso agli altri, resta oppressa e soffogata dalle acque degli altri, basta riflettere, che ec.
Esempio: E Targ. Valdin. 2, 582: Conosceranno subito se sia possibile che Bellavista.... possa mai ottenere di mandare addosso ai vicini la loro medesima e la sua propria acqua.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 227: Quando un terreno.... comincia ad essere esaurito,... ci mandano le acque, per qualche anno ci coltivano il riso, e il terreno in certo modo si riposa.
Definiz: § XXXII. Mandare, vale anche Spingere, Sospingere, riferito a cosa. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 80: Ed all'uscio della casa pervenuti, la donna, che arrabbiava, datovi delle mani, il mandò oltre, ed entrata dentro vide ec.
Esempio: Imit. Crist. 20: Siccome la nave senza timone è mandata di qua e di là dall'onde, cosi l'uomo tepido, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 53: Come nell'alto mar legno talora, Che da duo venti sia percosso e vinto, Ch'ora uno inanzi l'ha mandato, ed ora Un altro al primo termine respinto, ec.
Esempio: Falc. Istruz. 9: Lasciando quella (la zavorra) delle giare e alquanta nel mezzo sotto la bocca porta, e mandandola a poco a poco alla banda, secondo che si possa andare calefatando; e quando si è a un certo termine, perchè il vassello non trabocchi, non si deve mandare tanto la saorra alla banda, che corra risico di traboccare.
Definiz: § XXXIII. E riferito a persona; anche in senso figurato. –
Esempio: Imit. Crist. 157: Alcuna volta l'uomo fa alcuna cosa ch'ei desidera, ma quando perviene a quella, comincia a sentire quello che non pensava; imperocchè i suoi pensieri non sono durabili nè stabili, ma lo mandano da una cosa a un'altra.
Definiz: § XXXIV. E riferito a macchina, ordigno, e simili, vale Fare agire, Fare andare. –
Esempio: Giust. Vers. 1: Hanno fatto nella China Una macchina a vapore Per mandar la guigliottina.
Esempio: E Giust. Vers. 295: Perchè giri la ruota e giri bene, che la mandi il disordine conviene (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXXV. E per Lanciare, e anche Vibrare, riferito ad armi. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 58: E mandò inverso Achille una lancia che dovea passare lo ripiegato scudo.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. appr.: Achille scosse questa da sè; e da capo mandò la tremante lancia colla forte mano.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 74: Ma io mentre ch'egli s'apparecchia di spogliare l'armi a colui che giacea..., mandai lo coltello per gli fianchi di colui che spogliava.
Definiz: § XXXVI. Trovasi per Gittare, Avventare. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 173: Quindi ruppe due serpenti de' mezzi crini, e mandògli con mortale mano (il lat. ha: Pestiferaque manu raptos immisit).
Definiz: § XXXVII. Riferito a ombra, vale Gettare, Proiettare. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. Pref. 6: Dalle ombre che nel meriggio manda una torre, un muro, uno stile, risalgo alla strada che descrive il sole, al tempo che v'impiega, e ne deduco più altre conseguenze.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 1, 18: Sia un'asta di una canna di lunghezza, stabilmente e perpendicolarmente innalzata su di un piano perfetto. L'ombra che manderà a mezzodì, a cagion di esempio, li 21 marzo, sarà ec.
Definiz: § XXXVIII. Nel giuoco della palla o del pallone, vale Buttare, Gettare, Tirare, e simili, la palla o il pallone all'avversario. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 34: Io voglio usare una similitudine di Crisippo nostro, cavata dal giuoco della palla, quando si fa con ella a quel giuoco, che si chiama oggi dal mio e dal tuo, perchè non è dubbio che la palla cade, o per errore di chi la manda, o per errore di chi la riceve.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. appr.: Ed è necessario in questo giuoco, che uno de i giucatori sappia fare; altramente egli la mandarà sempre al compagno, o troppo lungo, o troppo corto.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 79: Ei s'elegge il corno Del mandator, vantaggio a lui non poco: Poi manda falso all'avvertito nume, E la palla, ove va, segue col lume.
Esempio: Pindem. Poes. 290: Non il fanciul che la dipinta palla Lancia e rilancia solitario in alto, Ma quello imita, che al fanciul compagno La manda, ond'ei rimandila.
Definiz: § XXXIX. Con un compimento retto dalla particella Da o Di, vale Gittar giù; ma non è comune. –
Esempio: Tav. Bit. 1, 396: E Tristano arditamente sì si difendeva, e ferie allora Lancialotto nel braccio, e Briobris mandò da cavallo, ed egli fue innaverato sotto lo scudo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 126: Ed ella in guisa a lui toccò l'elmetto, Che stordito il mandò di sella netto.
Definiz: § XL. E per Lasciar cader giù, Buttare o Calare a basso, e simili. –
Esempio: Leggend. Tob. V. 4: E riposandosi teneva gli occhi aperti, ed una rondina che avea il nido sopra il letto, sì mandò del suo sterco negli suoi occhi, laonde Tobia acciecò.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 261: Divisò di mandare uno spaghetto fuori della finestra della camera, il quale con l'un de' capi vicino alla terra aggiugnesse; e l'altro capo, ec.
Definiz: § XLI. Trovasi per Cacciar via, Togliere, Rimuovere. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 18 t.: E dassene (dell'olio) nove once caldo bollitovi dentro ruta per mandarne le doglie del corpo.
Definiz: § XLII. Mandare, vale altresì Versare, Esprimere da sè, Spinger fuori, riferito a sostanze liquide; e riferito a odore, calore, luce, e simili, vale Effondere, Emanare, Esalare, Rendere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 15: Ho notizia d'un'erba..., Che bollita con elera e con ruta..., E fra mani innocenti indi premuta, Manda un liquor, che ec.
Esempio: Salvin. Opp. 276: Fiammante acutissimo splendore Mandan dalle pupille.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 4: Questa insensibil pietra, Respingendo l'acciar che la percote, Manda faville.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 144: Il lucignolo, che moriva sul pavimento, mandava una luce languida e saltellante sopra Lucia.
Definiz: § XLIII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Menz. Sat. 116: Mira a dentro, e 'l vedrai fracido mezzo D'avara idropisia, che la ventraia Ne manda al naso abbominevol lezzo.
Esempio: Fosc. Poes. C. 148: Un moto, un atto, un vezzo Manda agli sguardi venustà improvvisa.
Definiz: § XLIV. E per Esalare, riferito a spirito o respiro; e riferito a sospiro, Fare uscir fuori del petto. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 50: Il dì mi lamento, spando lagrime, mando sospiri, graffiomi il viso, ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 50: Finalmente, consumato e disfatto, ne mandò colla marcia l'ultimo spirito.
Definiz: § XLV. Riferito a voce, grido, suono, e simili, vale Fare udire, o sentire, Cacciar fuori, e simili, e propriamente con forza. –
Esempio: Segner. Pred. 77: Niente più gli varrà nè mettere ululati, nè mandar urli, per cui speri di muovere a pietà i monti.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 64: Indi uno strale Liberò dalla corda, ed un ronzio Terribile mandò l'arco d'argento.
Definiz: § XLVI. E riferito a bestemmie, vale Proferire ad alta voce e con grande ira, e simili. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 97: E in cotal modo me medesima dimentendo, e quasi in su la prima speranza tornando, ove molte bestemmie mandate avea, con orazioni supplicava in contrario.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 365: Cacastecchi gli venga! D. Come cacastecchi, bestemmiatoraccio! R. E che bestemmia è cacastecchi, che la senti' mandare insino all'avol mio?
Esempio: E Firenz. Comm. appr.: I' ti prometto, che da qui innanzi ch'i' non dirò più nè cacastecchi nè cacasevo; che l'ho mandato a' miei dì mille volte, e non me ne son mai confessato.
Definiz: § XLVII. E poeticam. per Infondere, Far provare internamente; riferito a sensazione, commozione, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 42: Alzò (l'esercito) le grida, E de le trombe udir fe' il suono arguto; E con l'alto rumor ch'arrivò al cielo, Mandò ne l'ossa a' Saracini il gelo.
Definiz: § XLVIII. E per Germogliare, Produrre, detto di pianta. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 48: Il sesamo.... è una pianta erbacea, che manda un caule diviso in più steli, alto da terra 5 o 6 piedi.
Definiz: § XLIX. Mandare, nel linguaggio grammaticale, detto di verbi o di alcune particelle, usasi a significare la proprietà che hanno certi verbi o certe particelle di fare che il verbo che ne dipende venga adoperato nel Modo o congiuntivo o condizionale o infinitivo. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 49: L'oscurità, la quale si mostra nella tela di questa parte, da due cose deriva: prima, dal comechè, il quale il verbo che depende da lui suole (userem sempre, senza farne più scusa, per brevità i termini de' latini gramatici) mandare al subiuntivo; e qui al modo indicativo, cioè dimostrativo, il manda, come si vede: la seconda difficoltà vien ec.
Esempio: Menz. Pros. 3, 261: Se già, per mandarlo al congiuntivo, non interpretassimo ec.
Definiz: § L. Costruito con un gerundio, compone con esso una maniera, che equivale al verbo del gerundio stesso; onde, per esempio, Mandar dicendo, Mandar significando, Mandar pregando, e simili, valgono Dire, Significare o Far sapere, Pregare, e va' discorrendo, per mezzo di alcuna persona, o anche per lettera; lo stesso che Mandare a dire, a significare, a pregare, e simili, come dicesi comunemente. –
Esempio: Ovid. Pist. 20: Per la qual cosa mandòe dicendo ad Achille, che gli mandasse Briseida.
Esempio: Stor. Pistol. 137: Per suoi ambasciatori mandò loro dicendo, com'era venuto in Lombardia per racquistar le terre di Santa Chiesa.
Esempio: E Stor. Pistol. 144: Lo Conte.... mandò significando a messer Cane, come Padova e Vicenza se gli erano date, e però gli dovesse piacere ec.
Esempio: Vill. M. 169: E incontanente per lettera gli mandò comandando che da Brandizio si dovesse levare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 105: E' mi par d'or in ora udire il messo, Che Madonna mi mande a sè chiamando.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 118: Al re Guglielmo mandò significando ciò che fare intendeva.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 11: Madonna Francesca ti manda dicendo, che ora è venuto tempo che tu puoi avere il suo amore.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 14: E poi, secondo ch'ella ti manda rispondendo, torna da me e dimmelo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 259: Con una gran reverenza spuose dinanzi da lui, che uno gentiluomo fiorentino e suo amico.... lo mandava pregando caramente che ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 143: Andando liberamente e senza sospetto i cittadini, chiamati da Totila, nel palazzo del Campidoglio, dove egli gli mandava invitando per ammazzargli, furono avvisati ec.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 5, 68: Tutta casa Arondel,... e altresì la famiglia, mandaronsi citando per lo tal dì a comparire ; ma fuor che i padroni, v'ebbe a quella comparita pochi altri.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 26: Fatto questo, mandò significando Al proprio re per la più corta via L'impensata occorrenza, e supplicando Che comandasse quel che gli aggradia.
Definiz: § LI. Costruito con un termine retto dalla particella A ed anche In, compone insieme con esso una maniera, equivalente a un verbo corrispondente nel senso al termine stesso; come, per esempio, Mandare a compimento, per Compire, Mandare ad effetto o in effetto, per Effettuare, Mandare ad esecuzione, per Eseguire, Mandare in rovina o a rovina, per Rovinare, Mandare in precipizio, per Precipitare, e via dicendo. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 245: Siano tenuti i Consoli, in tutti i modi che potranno, mandare a esecuzione tutte e ciascune sentenze e condannagioni e comandamenti, dati e fatti, e che si daranno e faranno, per loro e per li loro antecessori.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 288: Commendato il consiglio di Pietro Canigiano, che apparve dal suo effetto buono, e la sagacità di Salabaetto, che non fu minore a mandarlo ad esecuzione, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 86: E come nell'animo gli venne, così senza indugio mandò ad effetto.
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 228: Su, Padre, mandate in effetto il proponimento che avete fatto.
Esempio: Lemm. Testam. 56: Co' quali due consoli predetti, tutte e ciaschedune cose faccino (i provveditori) e ad esecuzione mandino.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 215: Come pietoso esauditole de' miei prieghi, gli mandò ad esecuzione.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 16 t.: Ogne dato ottimo e ogne dono perfetto si è di sopra che discende dal Padre de' lumi, il quale comincia in noi quelle cose che sono buone, e mandale a compimento in noi.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 90: Parve loro che 'l tempo ed il luogo fusse più a proposito per mandare ad effetto i loro disegni.
Esempio: Dav. Tac. 2, 86: L'imperio non aver mezzo: mandare in cielo, o in precipizio.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 564: Ma quanto erano più manifesti gli stimoli di questo suo affetto, tanto gli conveniva procedere con più cautela, per mandarlo ad opera con intero onor d'amendue.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 423: Con porger ardimento agli altri.... di sconvolgere e mandar a ruina quanto s'era edificato.
Esempio: Segner. Mann. ott. 23, 4: Iddio potrebbe scaricarti addosso gragnuole, pioggie, procelle, che ti mandassero in nulla le tue fatiche.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 37: Per tal modo ordinato il disegno, si mandava ad esecuzione.
Definiz: § LII. Mandare per una persona, o per una cosa, vale Spedire alcuno per chiamare quella persona e farla venire a sè, o a prendere quella cosa, ovvero provvedersene. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 207, 26: Fermò l'assedio: mandò per maestri; ordinò edificj, ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 106: Per fare quivi sacrificj avea mandati i compagni per l'acqua.
Esempio: Stor. Rinaldin. Montalb. 214: Mandò in terra per uno medico, col quale prese compensamento e consiglio del suo male.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 18: Impetrò che per Martellino fosse mandato, e così fu.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 38: Egli mandava per gli cittadini, ed onoravagli, e facea loro doni e mangiari ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 152: Io ti prego per Dio, che tu mandi per li panni mia a Peretola.... E così fu mandato per li suoi panni.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 3: Mandai il fanciullo per tre saggiuoli de' tre vini a monna Margherita.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 74: Manda pel prete, e fa' trovare i moccoli.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 133: Il perchè, qualunque, così di fuori come nella città, che avesse a fare cosa nessuna d'importanza o d'edificj pubblici o privati, o sacri o profani, o di fortezze o di qualunque generazioni di muramenti o di macchine da essi, o di qualunque altra cosa simile, mandavano per lui.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 95: Dov'egli ha saputo che sia libro ignuno degno, o in Italia o fuori d'Italia, ha mandato per essi.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 210: Venuta a Firenze la nuova della presa di Pagolo,... la Signoria volendolo a Firenze, mandò subito per lui Filippo Buondelmonti ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 423: Cenni semplice Se l'è bevuta, e via dolcione e facile Ha mandato per lei e per le tattere.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 100: Detta lettera vi mandai per via di maestro Baccio Tosini dipintore, che penso ne arà fatto buono servizio: se no, mandate per essa.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 195: Vi ringrazio del vino; e vi dico che m'à un poco riauta, che mi piace più che il nostro vino assai: farò a sicurtà di mandare qualche volta per esso.
Definiz: § LIII. E nel medesimo senso, usato con ellissi del compimento. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 359: Dov'è la bestia? Per le prestanze?... Che fu quell'indiscreta dell'Angelica? B. La mandò ieri, e disse rimandatami Questa mattina.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 102: Quanto al zucchero,... n'ho bisogno di iij casse.... Ed essendo domani sabato, so non ci potrete attendere; ma avvisatemi se potrò mandare mercoledì, che non mancherò.
Definiz: § LIV. Mandare per aiuto, per soccorso, e simili, vale Addomandare aiuto, soccorso, per mezzo d'inviati. –
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 1: Come i Fiorentini mandarono per aiuto al re Ruberto, e non l'ebbono.
Definiz: § LV. Mandare a dire, vale Significare, Far sapere, ed anche Riferire, per mezzo di persona inviata. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 27: E mandarono a dire queste parole per Giuliano Difensore, il quale fu poi vescovo di Savina.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 14: E mandale a dire come tu se' suo servidore.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 83: Voi m'avete, signor, mandato a dire Che del vostro Gradasso un'opra faccia: Io son contento, io vi voglio ubbidire.
Esempio: Nard. Stor. 1, 227: Gli fu mandato a dire che attendesse a difendersi, o vero accordarsi col duca Valentino.
Esempio: Cellin. Vit. 250: Il cardinale tornò a casa, e mandommi subito a dire.... come il papa mi rivoleva nelle mane.
Esempio: E Cellin. Vit. appr.: Il cardinale mi mandò a dire che io non mangiassi nulla di quelle vivande che mi mandava il papa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 129: L'arebbe voluto che voi l'avessi lasciata star qui insino a che la vel mandava a dire.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 225: Mandatelo a dire ogni volta che volete, che lo faremo volentieri.
Definiz: § LVI. E Mandare, si usò assolutam., conforme a proprietà provenzale, per lo stesso che Mandare a dire, Far sapere per altrui mezzo o per lettera. –
Esempio: Nov. ant. C. 18: L'angelo li parlò, e disse così: Salamone, per la tua colpa tu se' degno di perdere lo reame. Ma così ti manda lo nostro Signore, che per li meriti della bontà di tuo padre, elli nol ti torrà nel tuo tempo, ma per la colpa tua lo torrà a figliuolto.
Esempio: E Nov. ant. C. 27: Udendo Aminadab che la città non si potea più tenere, e che l'avrebbe di corto, mandò al re David, che li piacesse di venire all'oste con moltitudine di gente, perchè dottava del campo.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 104: Allotta mandò Naiam a Caydu, ch'era gran signore, e era nipote del Gran Cane, ch'egli venisse dall'una parte, e egli andrebbe dall'altra, per torgli la terra e la signoria; e questo Caydu disse che ben gli piaceva, ec.
Esempio: Lett. fam. 22: Al fatto di Giovanni Angiulieri, non ti maravigliare perchè io no ti mandi, o abbia mandato, come sta il fatto.
Definiz: § LVII. Mandare a Calcinaia, modo foggiato scherzevolmente a significare Percuotere con calci, Prendere a calci; dal nome di un luogo in Toscana. –
Esempio: Cecch. Donz. 4, 7: O, ecco 'l Traspa che M'arà sentito: lasciami riporre Il zimbello, acciochè non mi mandasse (Come spesso e' suol fare) a Calcinaia.
Definiz: § LVIII. Mandare a confine, o a' confini. –
V. Confine, § VIII.
Definiz: § LIX. Mandare a ferro e fuoco. –
V. Ferro, § LIV.
Definiz: § LX. Mandare a fil di spada. –
V. Filo, § XCII.
Definiz: § LXI. Mandare a fuoco e a sacco. –
V. Fuoco, § CXXXIII.
Definiz: § LXII. Mandare a gambe levate. –
V. Gamba, §§ XXII, XXIII, XXIV, XXV e XXVI.
Definiz: § LXIII. Mandare a guadagno. –
V. Guadagno, § VIII.
Definiz: § LXIV. Mandare a leggere. –
V. Leggere, § XXIV.
Definiz: § LXV. Mandare a Legnaia, dicesi scherzevolmente per Legnare, Bastonare: dal nome di un borgo presso Firenze. –
Esempio: Not. Malm. 2, 791: Si dice anche Cacciar la mosca da dosso,... Scuotere e Scardassar la lana,... Mandare a Legnaia.... E tutti hanno lo stesso significato di Percuotere.
Definiz: § LXVI. Mandare a male. –
V. Male, sostantivo, § LXXV.
Definiz: § LXVII. Mandare a memoria o alla memoria. –
V. Memoria.
Definiz: § LXVIII. Mandare a mente. –
V. Mente.
Definiz: § LXIX. Mandare a monte. –
V. Monte.
Definiz: § LXX. Mandare a morte. –
V. Morte.
Definiz: § LXXI. Mandare a partito. –
V. Partito.
Definiz: § LXXII. Mandare a sacco. –
V. Sacco.
Definiz: § LXXIII. Mandare a spasso. –
V. Spasso.
Definiz: § LXXIV. Mandare a specchio. –
V. Specchio.
Definiz: § LXXV. Mandare a terra, e Mandare in terra. –
V. Terra.
Definiz: § LXXVI. Mandare a zonzo. –
V. A zonzo.
Definiz: § LXXVII. Mandare al badalone. –
V. Badalone, § V.
Definiz: § LXXVIII. Mandare al bordello, o in bordello. –
V. Bordello, § VIII.
Definiz: § LXXIX. Mandare al diavolo, Mandare a casa 'l diavolo, Mandare all'inferno, e simili, sono maniere imprecative contro persona a cui si auguri o si minacci il maggior male possibile, o contro cosa estremamente molesta, gravosa, odiosa. –
Esempio: Pitt. I. Vit. Giacom. 153: Fece dare il giuramento alla franzese, prima a' capitani, poi a' caporali, in ultimo a' fanti; che la minore cosa è mandarli a casa il diavolo.
Definiz: § LXXX. Mandare al diavolo, per Mandare in perdizione, in malora, o per Mandar via, lontano. –
V. Diavolo, § XXIII.
Definiz: § LXXXI. Mandare al fondo, o a fondo. –
V. Fondo, § CXI.
Definiz: § LXXXII. Mandare al fuoco. –
V. Fuoco, § LXXXI.
Definiz: § LXXXIII. Mandare al palio. –
V. Palio.
Definiz: § LXXXIV. Mandare all'altra vita, nell'altro mondo, Mandare con gli angioli a cena, Mandare in paradiso, o anche, come si trova, Mandare a paradiso, Mandare tra' più, sotterra, al rezzo, e simili; maniere proverbiali, che valgono Far morire, Uccidere. –
Esempio: Panz. Luc. Cron. 65: E poi traemo Ugo ed io, e mandamolo a paradiso.
Esempio: Bern. Orl. 4, 90: E disperatamente un colpo mena, Che se non era l'elmo di Mambrino, E' lo mandava cogli angeli a cena.
Esempio: Car. Eneid. 7, 1175: L'inventore Di cotal arte, che d'Apollo nacque, Fulminando mandò ne' regni bui.
Esempio: Grazz. Pros. 76: Tutti quanti uno dopo l'altro mandò sotterra, e solo una fantesca vecchia vi rimase viva.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 229: Li quali (i malumori) potrebbono.... darci la terzana, la quartana, o la continova, la quale, di gala dandoci la stretta senza licenza, ci manderebbe tra' più senza processo.
Esempio: Bard. P. Avinav. 7, 13: Ed in un colpo i due compagni forti, Andromedo il peloso e 'l biondo Artù Spezzò, sminuzzolò, mandò fra i più.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 51: La bestia gli volea tornare addosso; Ma Paride..., Presa la spada, la tagliò pel mezzo, Pensando di mandarla un tratto al rezzo.
Esempio: Not. Malm. 2, 775: Mandarla un tratto al rezzo. Mandarla subito nell'altro mondo.... Ammazzarla.
Esempio: E Not. Malm. 2, 825: Lo manda all'altra vita.
Definiz: § LXXXV. E lo stesso valgono le maniere Mandare a Buda, a Patrasso, a Scio. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 27: Non altrimenti il numeroso stuolo.... Concorre tutto quanto contr'a un solo Per mandarlo in minuzzoli a Patrasso.
Esempio: E Lipp. Malm. 11, 51: Ei risponde: Questo è pensier mio; E dàgli un colpo, e te lo manda a Scio.
Esempio: Not. Malm. 2, 704: Per mandarlo in minuzzoli a Patrasso. Mandare a Patrasso.... Far morire. E perchè significa il medesimo che Mandare a Buda, o a Scio, credo, che derivi da' soccorsi mandati in diverse occasioni e tempi a' detti tre luoghi, da' quali non essendo tornato veruno di quelli,... forse si cominciò a dire: Egli è andato a Buda, a Scio o a Patrasso, per intendere: Egli è andato in luogo, donde non tornerà mai più.
Esempio: E Not. Malm. 825: Lo manda a Scio. Lo manda all'altra vita; ed è lo stesso; e si dice per la medesima ragione, che Mandar a Patrasso o a Buda.
Definiz: § LXXXVI. Mandare a Scio, si disse anche, con maniera scherzevole, per Licenziare dal servizio, Mandar via. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 309: Esser non vogl'io Creduto un servitor, quando diventa Cattivo, onde il padron lo manda a Scio.
Definiz: § LXXXVII. Mandare al bosco o alla frasca, riferito ai bachi da seta, vale Portarli o Porli presso al bosco o frasca, affinchè vi salgano sopra e vi facciano il bozzolo. –
Esempio: Lambr. Bach. Set. 58: Vi toccherà custodire ciascuna brigata (di bachi), come ella vuol essere custodita, cioè in diversa maniera; quale governare, quale no; quale governare di più, quale meno; quale mutare di letto; quale lasciare in riposo; quale mandare alla frasca.
Esempio: E Lambr. Bach. Set. 148: Quando poi li mandate (i bachi) al bosco, procurate anzi che il termometro salga a 18 e 19 [gradi].
Definiz: § LXXXVIII. Mandare all'aria. –
V. Aria, §§ XI e XIII.
Definiz: § LXXXIX. Mandare all'erba. –
V. Erba, § XXXI.
Definiz: § XL. Mandar alla pari, a una stregua. –
V. Pari e Stregua.
Definiz: § XCI. Mandare alla pastura. –
V. Pastura.
Definiz: § XCII. Mandare alla sepoltura o a sepoltura. –
V. Sepoltura.
Definiz: § XCIII. Mandare alle Ballodole; modo familiare e scherzevole, che vale Mandare in rovina, in perdizione, e talora anche Mandare all'altro mondo; dal nome di un loghicciuolo presso Firenze, dove era un piccolo camposanto.
Definiz: § XCIV. Mandare all'Uccellatoio alcuno, vale Uccellarlo, Prendersi giuoco di lui. –
Esempio: Varch. Ercol. 69: Dicesi ancora tenere a loggia, gabbarsi d'alcuno, e da un luogo così detto sopra Firenze..., del quale fece menzione Dante,... mandare all'Uccellatoio.
Definiz: § XCV. Mandare all'uscio. –
V. Uscio.
Definiz: § XCVI. Mandare alcuno con Dio. –
V. Dio, § XX.
Definiz: § XCVII. Mandare da Erode a Pilato, dicesi proverbialm. per Menare in lungo alcuno, mandandolo da una a un'altra persona, senza concedergli ciò che chiede o gli è dovuto, o senza venire ad alcuna conclusione rispetto a ciò che a quello importa. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 165: E' sono qui e' fuorusciti di Furlì, molto male contenti, e pare loro essere mandati da Erode ad Pilato.
Esempio: Varch. Ercol. 137: A uno che, per trastullare un altro e aggirarlo colle parole, lo manda ora a casa questo, ora a casa quell'altro per trattenerlo, si dice: abburattare, e mandar da Erode a Pilato.
Esempio: Galil. Op. IX, 129: A che proposito.... mandar questi poveri omini da Erode a Pilato a pigliare un foglio e una bacchetta? non gliela poteva dare il solitario Pietro?
Esempio: Not. Malm. 2, 768: Questo Palleggiare metaforico in altra maniera si dice: Mandare da Erode a Pilato, per la similitudine dell'ingiusto giudizio di questi due giudici nella causa del Salvadore.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: Sempre mi mandan da Erode a Pilato.
Definiz: § XCVIII. Mandare d'oggi in dimani. –
V. Dimani, § XII.
Definiz: § XCIX. Mandare di pari. –
V. Pari.
Definiz: § C. Mandare in bando, in esilio. –
V. Bando, §§ VIII e IX; Esilio, § XVI.
Definiz: § CI. Mandare in capperuccia. –
V. Capperuccia, § IV.
Definiz: § CII. Mandare in dimenticanza. –
V. Dimenticanza, § III.
Definiz: § CIII. Mandare in dimenticatoio. –
V. Dimenticatoio.
Definiz: § CIV. Mandare in fumo. –
V. Fumo, §§ XXXVII e XXXVIII.
Definiz: § CV. Mandare in giro. –
V. Giro, § XLVI.
Definiz: § CVI. Mandare in guadagnata. –
V. Guadagnata, § II.
Definiz: § CVII. Mandare in luce. –
V. Luce, §§ XXXVI e XXXVII.
Definiz: § CVIII. Mandare in lungo, Mandare per le lunghe, e anche Mandare in lunga, o a lunga. –
V. Lungo, adiettivo, §§ XCII, XCIII e XCIV.
Definiz: § CIX. Mandare in malora o alla malora. –
V. Malora, §§ VII, VIII e IX.
Definiz: § CX. Mandare in pezzi. –
V. Pezzo.
Definiz: § CXI. Mandare in Piccardia, maniera scherzevole che vale Fare impiccare, Mandare alla forca. –
Esempio: Bern. Orl. 50, 42: Dassi commessïone al re Grifaldo, Che finalmente il mandi in Piccardia.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 27: Perch'uno, che il soldato a far s'è messo, Mentre dal campo fugge e si travia, Sendo trovato, vien senza processo Caldo caldo mandato in Piccardia.
Esempio: Not. Malm. 1, 352: Caldo caldo mandato in Piccardia. Impiccato, subito preso senza far processo Piccardia, provincia della Francia. Scherza colla similitudine della parola, per intendere impiccare.
Definiz: § CXII. Mandare in posta. –
V. Posta.
Definiz: § CXIII. Mandare in quel paese o a quel paese. –
V. Paese.
Definiz: § CXIV. Mandare in villa. –
V. Villa.
Definiz: § CXV. Mandare in visibilio. –
V. Visibilio.
Definiz: § CXVI. Mandar bando, il bando o un bando. –
V. Bando, § XVI.
Definiz: § CXVII. Mandar consiglio. –
V. Consiglio, § XLIV.
Definiz: § CXVIII. Mandare il cervello a processione, Mandare ad alcuno il cervello a zonzo. –
V. Cervello, §§ XXXIV e XXXV.
Definiz: § CXIX. Mandare il foglio bianco, Mandare carta bianca. –
V. Foglio, § XXI, e Carta, § XXXIII.
Definiz: § CXX. Mandare l'acqua al mare. –
V. Mare.
Definiz: § CXXI. Mandare avanti o innanzi. –
V. Avanti, § XXII, e Innanzi, §§ LXXXIII e CIV.
Definiz: § CXXII. Mandar fuori. –
V. Fuori, §§ CXLVII, CXLVIII, CXLIX, CL e CLI.
Definiz: § CXXIII. Mandar giù. –
V. Giù, §§ XXXVI, XXXVII, XLV, XLVI, XLVII, XLVIII, LV e LVI.
Definiz: § CXXIV. Mandar giù buffa, Mandar giù la visiera. –
V. Buffa, § IV, tema secondo, e Visiera.
Definiz: § CXXV. Mandare indietro. –
V. Indietro, §§ XLI e XLII.
Definiz: § CXXVI. Mandar male. –
V. Male, avverbio, §§ XXXVII, XXXVIII, XXXIX, XL e XLI.
Definiz: § CXXVII. Mandar sotto. –
V. Sotto.
Definiz: § CXXVIII. Mandar sottosopra. –
V. Sottosopra.
Definiz: § CXXIX. Mandar via, riferito a persona, vale Non voler più presso di sè, o ai proprj servigi, Licenziare, Congedare, e anche Rimandare. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 60: Dove.... era usato un figliuolo del detto Niccolò.... di menar talvolta alcuna femina a suo diletto, e tenervela un dì o due e poscia mandarla via.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 27: Oh! pargli una cosaccia, Che avendo condottolo Luigi Vostro in questo paese, voi vogliate Mandarlo via così tra 'l dire e 'l fare, Senza cagione.
Esempio: Capp. Econ. 389: Il contratto dura solamente un anno: il proprietario può mandar via il contadino in un determinato tempo d'ogni anno.
Definiz: § CXXX. E per Discacciare; anche figuratam. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 38: Argo, pieno d'occhi, manda via lui che piangea così fatte cose, e mena in diverse pasture la figliuola tolta al padre; ed egli sì n'andòe in su uno alto monte, onde, sedendo, puote ragguardare in ogni parte.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 65: Poi cacciata via l'avarizia, sì manda via la tristizia.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 18: Avendo appena regnato tre mesi, fu dal zio Pertarito scacciato, sì come egli dal suo padre Grimoaldo era stato mandato via.
Definiz: § CXXXI. E riferito a cosa, per Togliere, Levare; e in particolare a macchie, per Fare sparire, Cancellare. –
Esempio: Imit. Crist. 132: Spargi l'acqua della tua grazia sopra la terra del cuor mio, acciocchè ogni siccitade ne sia mandata via (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 234: Nel corpo suo apparve una macula fatta a guisa d'un dragone, la quale ella non potette mai per modo alcuno mandar via.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 79: Quando tu ricomincerai a murarvi, gettavi molta e molta acqua chiara, fino a tanto che la si inzuppi bene (la muraglia), e che le polveri si mandino con l'acqua via, acciochè non vi restino fomenti da generare fichi salvatichi.
Definiz: § CXXXII. Trovasi scherzevolmente per Far cadere, Recidere, Spiccare. –
Esempio: Bern. Orl. 17, 57: Tagliolli il petto, e non par che lo tocchi, Le braccia tutte due gli mandò via.
Definiz: § CXXXIII. Come il cielo la manda o la mandava, o Come Dio la manda, o la mandava, riferito a pioggia, grandine, e simili, è maniera usata a significare la violenza con la quale piove o grandina, o pioveva o grandinava. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 105: Come, al cader del vento, nel forte della burrasca, un albero agitato ricompone naturalmente i suoi rami, e riceve la grandine come il ciel la manda.
Definiz: § CXXXIV. Non mandarla a dir dietro ad alcuno, o Non mandarlo, a dir dietro ad alcuno, significa Dirgli il proprio sentimento in faccia, e non dietro alle spalle. –
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 280: Or se la cicalata non vi piace, non ve lo mando a dir dietro, lamentatevi di lui, e non di me, che, per piacere all'amico, tiro sassi alla mia colombaia, e non posso legar l'asino dove vorrei.
Definiz: § CXXXV. Ogni giorno che Dio manda in terra. –
V. Giorno, § LXIV.
Definiz: § CXXXVI. Chi vuole vada, e chi non vuole mandi. –
V. Volere, verbo.