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Dizion. 4° Ed. .
INTRONARE
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pag.898
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INTRONARE.
Definiz: | Offendere con soverchio romore l'udito; Stordire. Lat. aures obtundere. Gr.
καταμβλύνειν.
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Esempio: | Dant. Inf. 6. Cotai si fecer quelle facce lorde Dello demonio Cerbero, che 'ntrona
L'anime sì, ch'esser vorrebber sorde. |
Esempio: | Serd. stor. 3. 126. Gli spaventevoli tuoni intronavano gli orecchi. |
Esempio: | Varch. Ercol. 61. Quelli, i quali per esser la saetta caduta loro appresso ec. si
chiamano ancora intronati, perchè intronare appresso i Toscani è attivo, e non neutro, come appresso i Latini
intonare, e significa propriamente quel romore, che fanno i tuoni, chiamato da alcuni
frastuono. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 11. 43. Ognun si muove Addosso a lui, e co' sassi l'introna.
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Esempio: | E Ber. Orl. 1. 27. 14. Gl'introna il capo, e 'l cervel gli
avviluppa, Dico, che lo stordisce. |
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