Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
INTRONATO
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INTRONATO.
Definiz: Add. da Intronare; E parlandosi d'uomo vale Balordo, Stupido, e Che non sappia ciò, ch'ei si faccia; detto così da quella stupidità, che induce l'intronamento in altrui. Lat. stolidus, stupidus, caudex, stipes, asinus plumbeus, Terent. Gr. βλάξ.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 114. La lussuria assorda, che pare l'uomo intronato.
Esempio: Lasc. Gelos. 2. 2. Orsola, tu non odi, dormi tu? sogni tu? farnetichi tu, balorda, intronata? tu mi pari uscita fuor de' gangheri.
Esempio: Ambr. Furt. 4. 1. Meco non stai tu, nè simili intronati vorrei per casa, che a ogni cosa rispondi a rovescio.
Esempio: Bern. Orl. 1. 12. 74. E colla mente stordita, intronata Un bacio solamente da lei prese.
Definiz: §. Per Incrinato, Smosso.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 309. E di sopra si tirò dietro i merli, la cresta del bastione, ed una torre congiuntagli, intronata da' sassi.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Or così il mondo del suo perno uscito Eccol tutto intronato, eccol per terra Sbalzato e delle terre, e delle torri.