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1) Dizion. 5° Ed. .
INTRONATO.
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INTRONATO.
Definiz: Partic. pass. di Intronare. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 117: Diedono al manganone la pinta, il quale di sotto quanti ne coperse, schiacciò o sbaragliò, e di sopra si tirò dietro i merli, la cresta del bastione, e una torre congiuntagli, intronata da' sassi.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 297: Si vagliono dell'urto traverso dello smeriglio e non d'altro, con cui raschiando la superficie percossa e intronata e smossa dalle bolse punte, vengono ad urtare le parti del porfido rese cedenti e trattabili.
Definiz: § I. In forma d'Add. Stordito, Sbalordito, Stupidito, sia per colpi ricevuti, sia per qualsivoglia altra cagione; detto di persona o della mente. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 75: Dormito che ebbono una pezza, si destaron tutti intronati.
Esempio: E Sacch. Op. div. 60: La lussuria accieca, la lussuria assorda, che pare l'uomo intronato, e così l'odorare, e così degli altri.
Esempio: Bern. Orl. 12, 74: Prasildo di dolor tanto s'accese..., Che le dolci parole non intese, E con la mente stordita, intronata, Un bacio solamente da lei prese.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 165: Del cardinal Salviati s'ha di poi che il suo male è pur d'importanza, e che n'è restato intronato di sorte, che se non ne seguisse altro, così non è più buono.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 147: Ma quantunque uomo di fresca età fosse e robusto e di vivace natura, se ne stette lunga pezza mogio, sbalordito ed intronato, come se fosse stato tocco dal fulmine.
Definiz: § II. Pur detto di persona, per Balordo, Stupido. –
Esempio: Machiav. Comm. 198: Avete la febbre? A. Intronata! Tu lo sai bene. M. Che cosa? A. Colei che m'ha morto.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 193: Quanto mi sarebbe caro ch'egli fusse un poco più diligente, nè avesse tanto dell'intronato, e che ec.
Esempio: Grazz. Comm. 32: Orsola, tu non odi? dormi tu? sogni tu? farnetichi tu, balorda, intronata! tu mi pari uscita fuor de' gangheri.
Definiz: § III. Detto di parti del corpo, vale Internamente commosso, Intormentito, sia per gravi percosse ricevute, sia per malattia, o altra causa. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 78: E come Orlando il colpo aveva dato, Gli rimbombava nel cuor la percossa, E par che 'l petto gli resti intronato, Come avviene all'infermo per la tossa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 124: Rodomonte per questo non s'arresta, Ma s'avventa a Ruggier che nulla sente, In tal modo intronata avea la testa, In tal modo offuscata avea la mente.
Esempio: Tass. Lett. 1, 101: Pur oggi, la Iddio grazia, sono quasi libero di febbre e col capo meno intronato.
Definiz: § IV. Detto di marmo, pietra, opere di muratura, e simili, vale Scosso e alquanto scollegato, Smosso, nelle sue parti, a causa di forti colpi o scosse. –
Esempio: Assed. Montalc. 378: Altro danno non fecero che ad alcune case, che restorno intronate fortemente dalle palle del cannone.
Esempio: Varch. Stor. 2, 263: Erano,... da' cantoni che rovinavano per se stessi a otta a otta dalla muraglia intronata e scommessa per tanti colpi, mirabilmente infranti e oppressi.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Or così 'l mondo, del suo perno uscito, Eccol tutto 'ntronato, Eccol per terra Sbalzato, e delle terre e delle torri, E d'ogn'altra eminenza sua scavezzo, Rotolar qua e là.
Definiz: § V. In forza di Sost. Persona stupida, balorda, e simili. –
Esempio: Ambr. Furt. 4, 1: Meco non stai tu, nè simili intronati vorrei per casa, ch'a ogni cosa rispondi a rovescio.