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NIENTEMENO, che talora scrivesi anche disgiuntamente NIENTE MENO.
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NIENTEMENO, che talora scrivesi anche disgiuntamente NIENTE MENO.
Definiz: Congiunzione che vale quanto Niente di meno; ma oggi non è comune. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 73: Certo noi medesimi fummo stranieri, e nientemeno abbiamo avuta la signoria.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 93: Avvegna che la persona speri misericordia, e credasi d'essere assoluto, per la grazia di Dio, de' suo' peccati, nientemeno pur giova di recarlisi a memoria per averne vergogna.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 114: La qual cosa eglino udendo, vergognaronsi di contradire; ma, nientemeno, non volendo patire austerità di vita, occultamente fuggirono la seguente notte.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 163: Avvegna ched io sempre mi sia studiato con tutto mio sforzo di servare i comandamenti di Dio, nientemeno non mi affido, perchè son uomo.
Esempio: E Dial. S. Greg. 255: Ben sai tu, ch'io non sapeva parlare in lingua greca; e nientemeno parla tu in lingua greca, ed io ti risponderò.
Definiz: § Nientemeno! Esclamazione di maraviglia o di enfasi per cosa che si racconti o si affermi, la quale non parrebbe possibile, o facilmente credibile.