Lessicografia della Crusca in rete

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TROPPO
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TROPPO.
Definiz: Avverb. che significa Eccesso; e vale Di soverchio, Più che 'l convenevole; E co' nomi d'ogni genere, e numero, e co' verbi, e cogli avverbj si pone. Lat. nimio, nimis, nimiopere. Gr. λίαν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 27. Troppo fidandosi di ciò, che non le doveva venir fatto, nella forma, nella qual già seco pensava, liberamente rispose.
Esempio: Petr. canz. 4. 1. Poi seguirò, sì come a lui ne 'ncrebbe Troppo altamente.
Esempio: E Petr. son. 266. A cader va chi troppo sale.
Definiz: §. I. In vece di Molto. Lat. admodum, multum. Gr. λίαν, κομιδῇ.
Esempio: Nov. ant. 83. 2. Vi trovò tanto oro, e tanto argento strutto, che valse troppo più, che tutta la spesa.
Esempio: Bocc. nov. 15. 29. In parte ti toccherà il valere di troppo più, che perduto non hai.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 35. Egli è troppo più malvagio, ch'egli non s'avvisa.
Esempio: Coll. SS. Pad. Questo dichiara troppo bene l'esemplo de' dieci lebbrosi, che furon curati insieme.
Esempio: G. V. 12. 45. 3. Si cominciò a rivolgere, e rinnovare la coperta del marmo del Duomo S. Giovanni, e la cornice dintorno troppo più bella, che non era in prima.
Esempio: Dant. Purg. 14. Ch'or mi diletta Troppo di pianger più, che di parlare.
Definiz: §. II. Troppo, talora vale Senza alcun fallo, Sicuramente, Fermamente.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 83. Dice Tommaso: ben la pisceremo; o perchè terrei io l'orinale, s'io dovessi uscir del letto? Dice il Toso: e' mi par, ch'e' ci sia pisciato troppo.