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MELA
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MELA.
Definiz: Sost. femm. Il frutto del melo; che è di figura rotondeggiante, di buccia non grossa e variamente colorita, carnoso e polposo, e di più o men grato sapore.
Ha origine comune con melo. –
Esempio: Pallad. Agric. 121: Le mele che si vogliono serbare, diligentemente si voglion cogliere e portare in luoghi oscuri, là ove non sia vento, in su i cannicci; mettendo prima della paglia di sotto, e poi in sulla paglia ammonticellando le mele secretamente, e non percotendole.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 65: Delle quali [enfiature] alcune crescevano, come una comunal mela, altre come uno uovo.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 258: Sono le mele di più varie e diverse spezie che si possi narrare, e però sono ancora varie di forma e di sapore.
Esempio: Red. Cons. 2, 18: Si rinfranchi la sua virtù lubricativa (della polpa di cassia) col mangiare nel fine del pasto qualche mela o qualche pera cotta.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 40: Resta da parlar delle mele, delle quali la nota somministra fino in cinquantadue specie.
Esempio: E Lastr. Agric. appr.: Le mele più delicate sono anche le più fallaci nell'allegare e reggere il frutto e condurlo alla maturità.
Definiz: § I. Figuratam., e in locuz. figur. –
Esempio: Savonar. Pred. 5: E' bisogna cavare el fracido di questa mela. El fracido è la cherica.
Esempio: E Savonar. Pred. 9: Àtti (Dio) mostrato la mela, come al fanciullo, perchè impari meglio la lezione.
Definiz: § II. Riceve varj aggiunti, che ne determinano la specie, come mela Appia e Appiuola, mela Borda, mela Casolana, mela Francesca, mela Cotogna, mela Lazzeruola, mela Mora, mela Musa, mela Renette, mela Rosa, mela Zuccherina, e altri molti, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Benciv. Mes. 15 t.: Cose brusche gravanti, come sono le mele cotogne e le pere.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 100: Giovane ancora di ventotto in trenta anni, fresca e bella e ritondetta, che pareva una mela casolana.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 23: Tutte le frutte, in tutte le stagioni, Come dir mele rose, appie, francesche,... Son buone, a chi le piaccion, secche e fresche.
Esempio: Car. Long. 20: Che bocca è questa che spira, che tal odor non hanno nè le mele appiole, nè qualsivoglia cespuglio di fiori?
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 260: In Toscana, oltre a tutte l'altre, sono in prezzo quelle che si chiamano [mele] appie, e quelle che chiamano mele rose.
Esempio: Bracciol. Schern. 12, 12: La sera porterò piene le sacche Dove sarà la mandra tua ridotta, Di nespole, castagne e lazzeruole, E di mele francesche e d'appiuole.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 14: La famosa fra noi di viva lacca Vergata mela.... Ha molti amici e cari.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 502: Testa vien detta dal lat. testa, vas testeum. Così le mele teste sono della medesima origine, e dal colore di terra cotta così dette.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 33: Confettura (il cotognato) di mele cotogne, con mèle e zucchero.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 40: Molte altre (specie di mele) ne son venute negli ultimi tempi, come la mela borda, ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 204: Nomi delle mele. S. Giovanni.... Appiola.... Carovella.... Francesca.... Musa.... Diacciata.... Lazzerola.
Definiz: § III. Mela, per estensione, e conforme a proprietà latina, trovasi per Frutto di qualsiasi altra pianta; Pomo. –
Esempio: Domen. Plin. 823: Producono (le mandragore) mele grandi quanto una nocciuola, e in esse è seme, come nelle pere, bianco.
Definiz: § IV. E in particolare pel Frutto del melagrano; comunemente Melagrana. –
Esempio: Pallad. Agric. 151: Ma chi 'l pone (il melograno) nella fossicella, e pogna tre petruzze intorno alla radice, provvede che poi le mele non si fendono.
Esempio: E Pallad. Agric. 152: Se si tolle argilla e creta, e quarta parte di gesso..., diventeranno le granella delle mele candidissime. Anche dice che diverranno le mele grandissime, se una pentola di terra si sotterri a piè dell'arbore ec.
Definiz: § V. Mela, per similit., vale Quel globo che si mette per finale sopra la cima delle cupole, dei pinnacoli, delle aste delle bandiere, e simili; comunemente Palla. –
Esempio: Vill. G. 39: Al tempo che 'l detto Duomo era tempio di Marti, non vi era l'aggiunta del capannuccio e della mela di sopra.
Esempio: E Vill. G. 252: Essendo l'Arcivescovo di Pisa in sul ponte vecchio, parato con tutta la chericeria, per fare all'armata la sua benedizione, la mela e la croce, ch'era sopra lo stendale, cadde in terra.
Esempio: Pucc. A. Centil. 24, 86: Allor cadde la mela colla croce Dallo stendale.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 222: La mela e la croce che era sopra l'asta dello stendale de' Pisani, nell'alzarlo su e rizzarlo, cadde in terra.
Definiz: § VI. Pure per similit., Mela dicesi Uno zoofito marino che ha la forma di quel frutto. –
Esempio: Vallisn. Op. 2, 286: V'è fra gli zoofiti la mela, la pera, il cocomero, il fungo, la penna, ec.
Definiz: § VII. Pure per certa somiglianza di forma, Mele si dicono in modo basso anche le Natiche o Chiappe. –
Esempio: Car. Dicer. 36: Non si vide mai corona meglio calzata della vostra, nè scettro meglio innestato che nelle vostre mani, nè seggio meglio empiuto che dalle vostre mele.
Esempio: Monet. Poes. 50: Sempre col nerbo in quelle mele grasse Batter vorrei, e con la sferza dura Mortificarvi.
Esempio: Fag. Rim. 1, 361: Chetossi Pluto; e l'assemblea fedele Chinò le corna in atto riverente, E dalle sedie sollevò le mele.
Definiz: § VIII. Mele, altresì per similit. si dicono Le gote dei visi carnacciuti e rubicondi, segnatamente dei bambini. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 96: Lo viso ritondo e le mele delle gote grosse.
Definiz: § IX. Acqua di mele, dicesi un Decotto che si fa con le mele per lo più appie o appiuole, ed ha virtù ammolliente; comunemente Melappio. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 211: Convien.... Bever acqua di mele e rosolacci, E pasticche biasciar d'orzo e d'altea Per salvare i polmoni e la trachea.
Definiz: § X. Mela di Media, o medica, conforme a proprietà latina, si disse Il frutto del cedrato, che ora dicesi Cedrato o Cedro. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 258: Le mele di Media, ovvero Cedromele, che da' Latini si chiamano citria.... hanno i loro alberi che in ogni tempo dell'anno portano i frutti.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 268: Le mele mediche, così chiamate per esserne state portate di Media, chiamiamo noi cedri e citroni.
Esempio: E Mattiol. Disc. 269: Questo frutto non più mela di Media, ma da tutti è al presente chiamato cedro.
Definiz: § XI. Mela canina, o Mela terrestre, trovasi detto il Frutto della mandragora. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1136: Ma perchè i frutti della mandragora si dimandano mele terrestri e canine, mi fanno venire alla mente quelle che si chiamano melanzane.
Definiz: § XII. Mela punica, e anche Mela rossa, si disse per Melagrana. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 233: Le mele puniche sono melagrane che sono assai note.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 8: Colse una rossa mela d'uno ripiegato albore, e colla bocca sua avea premute sette granella della pallida corteccia (il lat. ha: poeniceum pomum).
Definiz: § XIII. Mela rosa, che pur si scrive congiuntamente Melarosa, è nome che fu anche dato ad una Sorta di agrume. –
Esempio: Magal. Lett. 135: In quella (caraffina di essenza) di pomi, si sente tutta la fierezza dello zolfo, della scorza verde e della mela rosa...; ma poi, studiata con flemma, scopre incontrovertibilmente l'agrume, e tra gli agrumi l'acutezza, come dicevo, della mela rosa.
Definiz: § XIV. Da mele cotte, usato come aggiunto di persona, vale Goffo, Inetto, o simile. –
Esempio: Galil. Op. IX, 86: E quai più sciocchi lamenti farìa Beco alla sua Nencia!... Oh che innamorato da mele cotte!
Definiz: § XV. Rispondere mela e pera, quando uno dice mela; modo proverbiale, che significa Stare a tu per tu, Stare a repentaglio, o simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 328: Questo Bonanno avea una sua moglie molto diversa; e quando Bonanno dicea: Mela; ed ella dicea: Mela e pera, sempre borbottando e attraversando, e con lei non potea aver concordia.
Definiz: § XVI. Fave e mela con l'acqua allega; proverbio rusticano, denotante che I baccelli e le mele, per allegar bene, abbisognano di pioggie frequenti. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 234: Fave e mela Coll'acqua allega.