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1) Dizion. 5° Ed. .
BRUTTO
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BRUTTO.
Definiz: Add. Mancante di proporzione e di convenienza; e quindi Spiacevole a vedersi o a udirsi; e dicesi tanto dell'opere della Natura quanto di quelle dell'Arte; contrario di Bello.
Dal lat. brutus nel senso di grave, tardo, inanimato; perchè le cose, nelle quali meno apparisce il moto e la vita, ci paiono brutte. –
Esempio: Dant. Inf. 34: S'ei [Lucifero] fu sì bel com'egli è ora brutto, E contra il suo fattore alzò le ciglia, Ben dee da lui procedere ogni lutto.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 83: Ma ella avea il più brutto viso.... che si vedesse mai.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 72: Donna sì laida, che la terra tutta Nè la più vecchia avea nè la più brutta.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 63: Accecato de gli occhi e de la mente, Brutta effigie, gli disse, anima nera, Va' canta ec.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 2, 179: I cipressi non vi provano, anzi vengono stentati e brutti.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 99: Mi metterò a guardar queste pitture.... Cosa son quelle due brutte figure? Han cera di Pasquino e di Marforio.
Definiz: I. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 1: Nè dagli antiqui par che si dipinga La santa fè vestita in altro modo Che d'un vel bianco che la cuopra tutta; Ch'un sol punto, un sol neo la può far brutta.
Definiz: § II. E detto di Componimenti o discorsi. –
Esempio: Red. Lett. 3, 4: Ve ne sono dei belli [dei sonetti] e ve ne sono de' men belli, dei brutti non ve n'è nessuno.
Definiz: § III. E detto di Cosa o di Azione, vale Sconvenevole, Disdicevole, Vituperoso. –
Esempio: Cic. Ufic. 54 t.: Già degli artificj e de' guadagni così quasi noi abbiamo inteso quali sieno da essere tenuti liberali e quali brutti.
Esempio: Machiav. Rim. 392: Perchè il pianto all'uom fu sempre brutto, Si debbe a' colpi della sua fortuna Voltare il viso di lacrime asciutto.
Esempio: Cas. Pros. 3, 33: Le quali cose benchè siano così brutte e indegne del nome cristiano ec.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 244: Rimproverarsi l'un l'altro i capitani la cagione di sì brutta e sì vile ritirata.
Esempio: Salvin. Odiss. 472: Tu quà dinne alle donne Che vengan, che fer pria le brutte cose.
Definiz: § IV. E detto di Persona, vale talvolta Vituperevole, Infame o simile. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Chè quantunque la Chiesa guarda, tutto È della gente che per Dio dimanda, Non di parente nè d'altro più brutto.
Esempio: Cavalc. Pungil. 192: Fuggi d'essere lodato da' brutti uomini, come d'essere lodato di fare le brutture.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 43: Si che 'l titolo mai più non gli adorna Ch'usurpato si avran quei villan brutti.
Definiz: § V. Brutto vale anche Imbrattato, Lordo, Sozzo; e usasi tanto assolutamente, quanto in costrutto colla particella Di. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Ed io a lui: s'io vegno non rimango; Ma tu chi se', che sì sei fatto brutto? Rispose: vedi, che son un che piango.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Perchè se' tu sì ingordo Di riguardar più me che gli altri brutti? (qui in forz. di Sost.).
Esempio: Bocc. Decam. 2, 105: Il domandarono che quivi così brutto facesse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 120: Di fango brutto e molle d'acqua vanne Tra il foco e i sassi e gli archi e le balestre.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 42: Che come porco di loto e di guazzo Tutto era brutto e volto e petto e schiene.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Colonn. Guid. 21: Dionigi ariopagita, sommo filosofo in natura,... avvegnachè fosse brutto di gentilitade non regolata, non per tanto ec.
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 35: Ma poi che di viltà sete unti e brutti ec.
Esempio: Ar. Sat. 1, 192: Di furti, stupri, ed omicidj brutto.
Definiz: § VII. Brutto dicesi anche per Pensieroso, Malinconico, Accigliato. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 63: Mentr'io mi figurava tante glorie, Tasto la borsa e nel trovarla asciutta, Mi son cascate tutte le mie borie, E fo la faccia veramente brutta.
Definiz: § VIII. Detto del Tempo brutto o della Stagione brutta, vale Cattivo, e più specialmente Annuvolato e piovoso. –
Esempio: Bern. Orl. 43, 10: Poi cominciossi a fare il tempo brutto E l'aria ad oscurarsi.... E il mar turbarsi.
Definiz: § IX. Brutto trovasi detto di Peso brutto, Somma brutta, per Quello che oggi comunemente dicesi Lordo, ossia Quello da cui non son fatte le necessarie detrazioni. –
Esempio: Salv. I. Cron. 195: Ha di salario il detto ufficio.... libbre 2400 brutte, che tornano nette circa libbre 2100.
Esempio: E Salv. I. Cron. 214: Ha di salario in sei mesi lire 2400 brutte, che restano nette circa a lire 2100.
Definiz: § X. Brutto generalmente dicesi di Tutto ciò che è cattivo e riesce altrui dannoso, molesto, spiacevole; come Brutto affare, Brutto annunzio, Brutto impiccio, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 102: Per molti sarà stato un brutto affare (parla di una burrasca).
Definiz: § XI. Brutto come il peccato, Brutto come il diavolo, e simili, è modo familiare col quale si esprime, che una persona è sommamente brutta ed esosa.
Definiz: § XII. Alle brutte, e anche Alle brutte alle brutte, posto avverbialmente, vale Nel peggior caso, Quand'anche accadesse il peggio possibile.
Definiz: § XIII. Colle brutte, posto avverbialm., vale Con cattive maniere, Con modi duri e aspri. –
Esempio: Salvin. Iliad. 668: Ond'ei fece i Troiani tutti quanti Disloggiar, colle brutte rampognandogli.
Definiz: § XIV. Farla brutta ad uno, vale Fargli un brutto tratto, una cattiva azione. –
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 3, 9: Io non vo' nè tanti discorsi nè tanta pace: Capurnio me l'ha fatta troppo brutta.
Definiz: § XV. Farsi brutto, lo stesso che Restar brutto. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 25: Tal la gente del Potta altera e vana, Trovar credendo un popolo corrivo, Quando sentì quella protesta, tutta Raggrinzò le mascelle e si fè brutta.
Definiz: § XVI. Restare brutto o Rimaner brutto, vale Restar confuso per cosa che sopravvenga inaspettata e cagioni danno e vergogna. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 6: Io credo pur che quello ambasciadore.... rimanesse brutto, Quando da prima s'ebbe a por le sbarre D'ordin del Podestà.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 32: Alza la spada, e quando vede il bello, Tira un fendente, e in mezzo gliela taglia [la pala]; Riman brutto Sperante, e per rovello Il resto che gli avanza all'aria scaglia.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 206: Le significherò le ridicolose scene con che hanno preteso di farmi paura, ed io gli ho fatti rimaner brutti vituperosissimamente.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 254: Quei ghiottoni degl'Inglesi voglion restar pur brutti, quando dopo tanto fracasso che han fatto per averci insegnato a mangiare i nidi delle rondini della China ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 15: Pensate or voi se si rimase brutto Il povero Rinaldo a quel boccone.
Definiz: § XVII. Venire alle brutte, vale Venire a rottura, a contesa. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Disse: si vien subito alle brutte.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 92: I cantanti,.... Non venendo alle brutte a dirittura, Muovono i passi misurati e lenti.