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Dizion. 3° Ed. .
ESCA.
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ESCA.
Definiz: | Cibo, ma proprio degli uccelli, e de' pesci, benchè si dica anche talora di quel dell'huomo. Latin.
esca. |
Esempio: | Dan. Purg. 2. Subitamente lasciano star l'esca. |
Esempio: | Cr. 3. 6. 4. Il seme suo è ottimo per gli uccelli, e volentieri lo beccano, e
piglian per esca. |
Esempio: | G. V. 12. 72. 2. E quasi non rimasono colombi, e polli, per difetto d'esca.
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Esempio: | Petr. Son. 133. Ch'i' non curo altro ben, ne bramo altr'esca. |
Definiz: | §. Per metaf. Inganno; dal mostrar, che si fa l'esca a questi animali, con essa allettandogli, per pigliargli.
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Esempio: | Lab. num. 117. Avendo nell'esca nascosto l'amo. |
Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. Cautamente convien pensare il lacciuolo occulto, e l'amo posto
nell'esca del diletto. |
Esempio: | Petr. Canz. 8. 4. Che mi conduce all'esca, Onde 'l mio dolor cresca. |
Esempio: | Tass. Gerus. 4. 26. Prendi s'esser potrà Goffredo all'esca De' dolci sguardi,
ec. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 4. 68. Acciò s'alcun tirato dagli odori, E dalla vista del liquido
giaccio, Venisse all'esca, ancor uscisse fuori. |
Definiz: | §. Per Quella materia, che si tiene sopra la pietra focaia, perchè vi s'appicchi 'l fuoco, che se ne cava col
focile. Lat. fomes. |
Esempio: | Dant. Inf. 14. Onde la rena s'accendea, com'esca, Sotto 'l focile. |
Esempio: | Capric. Bott. Che vuole egli dire, che tu peni tanto a accender codesta
esca? |
Definiz: | §. Per metaf. in questo sent. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 736. I Legati lo disconfortarono dal gittare una tal favilla
in tempo, che vi era tanta esca da prender fuoco. |
Esempio: | E Pallav. Stor. Conc. 521. Che non avevano [gli
Ambasciadori] al petto l'esca della passione, non preser fuoco. |
Esempio: | Disc. Calc. 33. E porge a' giovani, i cui sangui ribollono, l'esca, e 'l focile
del far la rissa. |
Esempio: | Bern. Orlan. 3. 6. 5. Troppa esca avea, troppi mantici al core Di sdegno, di
ragion, d'ardir, d'amore. |
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