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1) Dizion. 5° Ed. .
CAVALIERE e CAVALIERO.
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CAVALIERE e CAVALIERO.
Definiz: Sost. masc. Colui che cavalca, Uomo a cavallo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 2: Lo quale [Dardano] fue lo primo cavaliero del mondo, e che in prima cavalcò cavallo.
Esempio: Vill. G. 6: Il secondo figliuolo ebbe nome Dardano, il quale fu il primo cavaliere, che cavalcasse cavallo con sella e freno.
Esempio: Castigl. Corteg. 40: Voglio che 'l nostro Cortegiano sia perfetto cavalier d'ogni sella; ed oltre allo aver cognizion di cavalli, e di ciò che al cavalcare s'appartiene, ponga ogni studio ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 5: Grandi eran l'ale e di color diverso, E vi sedea nel mezzo un cavaliero, Di ferro armato luminoso e terso;.... Quell'era un negromante.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 77: Cade a terra il cavallo e il cavaliero: Lo preme l'un; lo tocca l'altro a pena, Che si leva sì destro e sì leggiero ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 723: Poi del vario vestir quello è più in pregio Tra i miglior cavalier, che più risembra Alla nuova castagna (parla de' colori del cavallo).
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 148: Stante che l'animale si dicea cavallo, nacque che il valersene non si diceva più equitare, ma cavalcare, e per conseguenza la persona che lo cavalcava non si diceva eques o equester, ma cavaliero.
Definiz: § I. Per Soldato a cavallo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 84: Mess. Guidotto dalla Torre, co' cavalieri accolti di Toscana, vi cavalcò.
Esempio: Dant. Inf. 22: I' vidi già cavalier muover campo, E cominciare stormo.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Nè già con sì diversa cennamella Cavalier vidi mover nè pedoni.
Esempio: Vill. G. 176: Furono tremila cavalieri tra Toscani e Tedeschi.
Esempio: E Vill. G. 384: Anzi che si partisse, ebbe presso a dumila cavalieri oltramontani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 37: E cominciò: Signor, io conducea Pedoni e cavalieri, e venia in campo Là dove Carlo Marsilio attendea Perch'al scender del monte avesse inciampo.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 35: S'era egli fermo, e si vedea davanti Passar distinti i cavalieri e i fanti.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 149: Certa cosa è che l'uso de' cavalli generosi e da guerra l'avessero solamente le persone primarie per nobiltà o per ricchezza; sì che l'esser cavaliere, cioè della milizia a cavallo, portava gran riputazione.
Definiz: § II. E in senso più particolare si disse Cavaliere a elmo, Cavalier di cavallate, dall'armatura del capo e dalla milizia a cui apparteneva. –
Esempio: Vill. G. 281: I Lucchesi fecero oste sopra i Pisani con aiuto de' Fiorentini, che v'andarono di Firenze 400 cavalieri di cavallate, e duemila pedoni.
Esempio: E Vill. G. 434: Mandò a loro soccorso il Conte da Gurizia.... con cinquecento cavalieri a elmo.
Esempio: E Vill. G. 440: E vennero a Firenze del mese di agosto 160 cavalieri a elmo, con altri e tanti balestrieri a cavallo.
Esempio: Tos. Sim. Ann. 160: All'uscita di febbraio, facendosi la mostra de' cavalieri delle cavallate di Firenze nel prato d'Ognissanti, fu morto a ghiado messer Betto de' Brunelleschi.
Esempio: Deput. Decam. 117: Ma non sempre nelle istorie di quella età è questo nome di grado e d'onore, perchè son anche così chiamati quegli che esercitavano il mestier dell'arme a cavallo, o semplicemente, o con l'aggiunta d'altro nome, come Cavalieri di cavallate, Cavalieri ad elmo ec.
Definiz: § III. Poeticam. per Guerriero. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 205: E quanto in arme fu crudo e severo, Tanto quel che 'l seguiva era benigno, Non so se miglior duce o cavaliero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 57: E volendo vietar che non se n'arme Cavalier paesan nè peregrino, Scrive nel verde ceppo in breve carme: Armatura d'Orlando paladino.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 51: Trattiamo il ferro pur noi cavalieri; Quest'arte è nostra, e 'n questa sol si speri.
Esempio: E Tass. Gerus. 3, 59: E non minor che duce, è cavaliero [Goffredo], Ma del doppio valor tutte ha le parti.
Definiz: § IV. Figuratam. per Campione, Difensore, ed anche Sostenitore. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 33: Veramente questo si è il campo e lo esercito de' cavalieri di Dio.
Esempio: Collaz. SS. PP. 20: Eglino vi mandarono altri ch'erano più maliziosi; e lavorando quelli medesimi indarno, e ritornando voti, nientedimeno furono mandati contro il vittorioso cavaliere di Cristo altri più poderosi.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 12 t.: Risponde el cavaliere della carità Paulo apostolo, e dice a' Romani: alli amatori di Dio ogni cosa si converte in bene, cioè in merito.
Esempio: Deput. Decam. 109: Ne' Latini non è già così: onde si fanno cavalieri che la lor lingua distingua meglio cose tanto diverse, che non fanno i Greci.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 5: Proposto avendo già vietar l'acquisto Di Palestina ai cavalier di Cristo.
Definiz: § V. Si disse anche per Soldato in generale. –
Esempio: Giamb. Vegez. 10: L'usanza d'essere presto e leggiere fa essere buono cavaliere.
Esempio: Liv. Dec. 2, 11: Ora aveva bisogno la republica di cavalieri a piè.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 406: E con Fabio sono venuti meno di cinque milia cavalieri tra a piè e a cavallo.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 4: Il secondo [rubatore] è il cavaliere, quando toglie dalle persone oltra il soldo suo ordinato.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. altrove: Il cherico, che ha gli ordini minori, perde il privilegio chericale, se passò ad atto contrario all'ordine; verbigrazia, se si fece bigamo, o cavaliere.
Definiz: § VI. Cavaliere, presso i Romani, era Colui che apparteneva all'ordine equestre, cioè al secondo ordine della cittadinanza, distinto dal senatorio e dal plebeo. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 55: E per multiplicare il popolo romano d'ogni lato, egli [Tullo] ordinò dieci torme di cavalieri della gente d'Alba.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 189: Io ho nel teatro un luogo tra i cavalieri; non che io possa o venderlo o appigionarlo, o abitarvi, ma solo per istare a vedere la festa.
Esempio: Dav. Tac. 1, 56: Fu.... proveduto che.... codazzo o cerchio intorno a loro, uscenti in publico, romano cavaliere non facesse.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 79: Maggiore stato darsi a' senatori che a' cavalieri, non perchè diversi siano per natura; ma perchè come essi hanno luoghi, gradi e dignità degli altri maggiori, così s'adagino per contento dell'animo e sanità del corpo di cose maggiori.
Definiz: § VII. Cavaliere dicevasi nel medio evo Colui che era insignito d'alcuna dignità di cavalleria. Onde i modi Armare alcuno cavaliere, Creare alcuno cavaliere, Fare alcuno cavaliere, per Conferirgli quella dignità con particolari cerimonie. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 4: Sentenziò.... a quelli che sostenessono lo incarico de' confini, fusse dato dal Comune per ristoro del suo esilio alcuni danari il dì, ma meno al non cavaliere che al cavaliere.
Esempio: E Comp. Din. Cron. 9: La battaglia fu molto aspra e dura. Cavalieri novelli vi s'erano fatti dall'una parte e dall'altra.
Esempio: Vill. G. 896: Fecesi il detto tribuno far cavaliere al sindaco del popolo di Roma all'altare di san Pietro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 63: Il quale egli poco appresso con grandissimo onore fè cavaliere.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 12: In quattro modi son fatti cavalieri, o soleansi fare, che meglio dirò: cavalieri bagnati, cavalieri di corredo ec.
Esempio: Poliz. Pros. 89: Trovavasi capo di essa [famiglia] Iacopo de' Pazzi cavaliere.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 375: Andò su nel palazzo della Signoria a pigliare la bandiera, secondo la consuetudine di quelli che tornano cavalieri.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 150: Quindi seguì che si ripigliò in parte l'antica cerimonia; cioè, che per mano del principe, o del capitano dell'esercito, o di altro signore, si armassero solennemente, dando loro la spada e la croce, come segno di guerreggiare per la fede contro gl'infedeli, ed in questo modo si creavano cavalieri; ma.... non solea ciò seguire se non in persone nobili e del prim'ordine.
Definiz: § VIII. E secondo la diversità delle cerimonie con che alcuno era fatto cavaliere, o delle occasioni nelle quali era fatto, o delle insegne di cavalleria ond'era rivestito, si distinguevano più specie di cavalieri: come Cavaliere armato, Cavalier bagnato o del bagno, Cavalier di corredo, Cavalier della banda, Cavaliere di scudo, d'arme, a spron d'oro ec. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 185: Il Comune di Fiorenza mandò in aiuto al re Carlo cinquanta cavalieri di corredo e cinquanta donzelli gentili uomini.
Esempio: Vill. G. 400: Erano d'una compagnia fatta di volontade de' più pregiati donzelli di Firenze, e chiamavansi Cavalieri della banda, portando tutti una insegna, il campo verde con una banda rossa.
Esempio: E Vill. G. 466: Ruberto di Brusco, cavalier di scudo, fattosi re delli Scotti.
Esempio: Vill. M. 383: Furono morti in sul campo.... più di mille dugento altri cavalieri a sproni d'oro, e banderesi, e cavalieri di scudo, e borghesi; tutta nobile cavalleria, però che non v'erano quasi soldati; tutti erano famigli di grandi signori, e uomini ch'erano venuti al servigio del loro re.
Esempio: Panz. Luc. Cron. 31: Il magnifico cavaliere messer Pandolfo de' Malatesti in nome e vigende del Comune e popolo di Firenze, mi fece cavaliere armato in sulla porta di Priori.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 12: In quattro modi son fatti cavalieri, o soleansi fare, che meglio dirò: cavalieri bagnati, cavalieri di corredo, cavalieri di scudo, e cavalieri d'arme. Li cavalieri bagnati si fanno con grandissime cerimonie, e conviene che sieno bagnati e lavati d'ogni vizio. Cavalieri di corredo son quelli, che con la veste verdebruna e con la dorata ghirlanda pigliano la cavalleria. Cavalieri di scudo sono quelli, che son fatti cavalieri o da' popoli o da' signori, e vanno a pigliare la cavalleria armati e con la barbuta in testa. Cavalieri d'arme son quelli, che nel principio delle battaglie o nelle battaglie si fanno cavalieri. E tutti sono obbligati, vivendo, a molte cose che sarebbe lungo a dirle.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 294: Andai con dieci cavagli, a fiorini cinque per dì; ch'ero già fatto cavaliere di popolo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 114: Questa [del Drago] fu particulare insegna d'una compagnia ed ordine di cavalieri detto del drago.
Esempio: Grazz. Pros. 21: Messer Mario Tornaquinci, cavaliero spron d'oro, assai ricco ec.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 378: Intromettendosi alcuni uomini religiosi e pii, e con essi m. Anton Giustiniano cavaliere a spron d'oro.
Esempio: Red. Ditir. A. 177: Il re d'Inghilterra Carlo, fratello del regnante, ne' giorni della sua coronazione, fece molti e molti cavalieri bagnati, o del bagno, colle solite antiche cirimonie.
Definiz: § IX. Oggi dicesi comunemente Cavaliere Colui ch'è ascritto ad alcuno degli ordini cavallereschi, che istituiti da prima per lo più a fine di carità, o di religione, o per combattere gl'Infedeli, sono poi stati conservati a solo titolo d'onorificenza. –
Esempio: Castigl. Corteg. 171: Io m'era deliberato.... di chiarir le cause di queste compagnie ed ordini di cavalieri, fatti da gran principi sotto diverse insegne, com'è quel di S. Michele nella Casa di Francia, quel del Gartier che è sotto il nome di San Giorgio nella Casa d'Inghilterra, il Toison d'oro in quella di Borgogna; ed in che modo si diano queste dignità, e come se ne privino quelli che lo meritano; onde siano nate, chi ne sian stati gli autori, ed a che fine l'abbiano instituite, perchè pur nelle gran Corti son questi cavalieri sempre onorati.
Esempio: Tass. Lett. 1, 213: Il cavalier Salviati, gentiluomo de' più letterati di Fiorenza,.... a questi giorni passati mi scrisse una lettera molto cortese.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 370: Mentre.... in una delle camere del palagio del Lovero accoglie [il Re] i cavalieri, i quali, eletti a ricevere l'ordine dello Spirito Santo il primo dì dell'anno, gli facevano la solita riverenza, un giovane mercante ec.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 164: Federigo Folchi, ammiraglio della Religione di Malta, con tre fratelli e otto nipoti, tutti cavalieri Gerosolimitani.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 147: Tra gli ordini che diciamo cavallereschi.... vi è gran differenza, per esempio, tra quelli del Tosone e dello Spirito Santo, da quelli di S. Giacomo, o di Calatrava, e di Alcantara, o di Malta, e di S. Stefano, e de' SS. Maurizio e Lazzaro; ed anche per l'uso d'Italia gran differenza si scorge tra li cavalieri di Malta o di S. Stefano o de' SS. Maurizio e Lazzaro, ed alcuni cavalieri che particolarmente vediamo in Roma.
Esempio: Red. Lett. 3, 126: Non ho mancato di esagerare ancora lo stato della casa di esso sig. Cavaliere, numerosa di molti fratelli e sorelle, ed in procinto di maritarne una: onde ho avuto fortuna di aver servito felicemente il sig. Cavaliere e V. S. illustrissima insieme.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 41: Al cavalier Molara date per mia parte o un bacio o un pugno, secondo che vi tornerà più da mano o da bocca.
Definiz: § X. Usasi in significato di Personaggio che viva cavallerescamente, alla grande, con lustro, o che si comporti nobilmente, virtuosamente, sia o no cavaliere; Gentiluomo. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Non ti maravigliar s'io piango, Tosco, Quando rimembro.... Le donne e i cavalier, gli affanni e gli agi, Che ne invogliava amore e cortesia, Là dove i cuor son fatti sì malvagi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 182: Quanto tra' cavalieri era d'ogni virtù il Marchese famoso, tanto la donna tra tutte l'altre donne del mondo era bellissima e valorosa.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 229: Il Conte, il quale lealissimo cavaliere era, con gravissime riprensioni cominciò a morder così folle amore.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 286: Le cose militari ed il peso della difesa aveva [il duca di Mena] tutto riposto nel signore di Villars, cavaliere non solo di spirito e di valore grande, ma in tutto dipendente dal nome e dall'autorità sua.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 4: Nè feci alcun mestiero, E tenni col rispetto de' natali Vita di cavaliero.
Esempio: Red. Lett. 2, 224: Il sig. marchese Filippo Corsini.... è il più lindo cavaliere, e porta il masgalano nella proprietà dell'abbigliarsi.
Definiz: § XI. E per Cavaliere errante. –
Esempio: Tav. Rit. 1: E anco conta [il libro] e divisa dell'altre cavallarie che fatte fuoro al tempo dello re Artù e di valenti cavalieri della Taula nuova, e spezialmente di missere Tristano e di missere Lancilotto,.... e generalmente d'ogni altro cavaliere errante della Taula, e di cavalieri stranieri e di lontani paesi, ch'a quel tempo provaro loro persone in fatto d'arme.
Esempio: E Tav. Rit. 545: E così tutti altri cavalieri della Tavola vecchia o della Tavola nuova, ciascuno portava sua arma per sè.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 1: Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, Le cortesie, l'audaci imprese io canto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 1, 22: Oh gran bontà de' cavalieri antiqui! Eran rival, eran di fè diversi.... E pur per selve oscure e calli obliqui Insieme van senza sospetto aversi.
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 121: Or tutto 'l popol basso e i cavalieri, Ch'avean più volte udito il suo gran nome, Miran più che i lor colpi, volentieri Il suo bel volto e le dorate chiome, I celesti atti umilemente alteri, I lucenti occhi ec.
Definiz: § XII. Cavaliere, e Cavalier compagno, si disse Quel notaio o cancelliere che andava con il Rettore di una città, terra o castello. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 175: E fuvvi morto il cavaliere del podestà di Fiorenza.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 194: E da lui partitosi, se n'andò alla Signoria ed in segreto ad un cavaliere, che quella tenea, disse così ec.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 1, 7: Comandiamo.... che possiate stare e esercitare, e fare pienamente e liberamente il detto ufficio del cavaliere compagno, sanza alcuna pena, pregiudicio, o danno.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 120: Molto più fu ardito e più coraggioso Ribi buffone incontro a un cavaliere d'uno podestà, che 'l prese.
Esempio: Legg. Tosc. 1, 31: El capitano di Pietrasanta et il podestà di Castiglion Fiorentino [menino et di continuo tenghino al servizio de' detti loro officj] un giudice, un cavaliere, un notaio, tre birri.... E' vicarj di Valdarno di sotto e Valdinievole, un giudice, un cavaliere, un notaio, quattro birri.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 13: O che aspiravi a qualche gran faccenda? Siete esaudito: già son cavaliere, Ma di quei cavalier senza commenda.
Definiz: § XIII. Cavalier d'amore, o Cavaliere d'alcuna donna, vale Amante d'alcuna donna. –
Esempio: Libr. Mott. P. N.: Era cavalier d'amore della Marchesa.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 263: Vogliamo che colui prendiate per marito, che noi vi daremo, intendendo sempre, non ostante questo, vostro cavaliere appellarci.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 267: Perciò che, mentre visse, sempre s'appellò suo cavaliere.
Definiz: § XIV. Cavalier di corte, era Titolo di un ufficio nelle corti de' principi e delle signorie italiane del medio evo, ma che talora si usò a significare Uomo di corte, ed anche Giullare, Buffone. –
Esempio: Vill. G. 385: Approvossi la risposta di messer Maffeo, la qual fece per cavaliere di corte, come raccontammo addietro.
Esempio: E Vill. G. 913: Ciascuno di detti ambasciadori, per ordine del Comune, si vestiro di roba di scarlatto....; e oltre a ciò, ciascuno al meno due donzelli, e chi tre, vestiti d'un'assisa d'una partita, e con loro due cavalieri di corte.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 144: Messer Bernabò chiamò un suo cavaliere di corte, e disse: va al luogo de' Frati minori ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 27: Messer Dolcibene fu, secondo cavaliere di corte, d'assai quanto alcun altro suo pari.
Definiz: § XV. Cavalier del dente, dicesi per ischerzo di Persona solita a tirare a pranzi signorili, e camparne; Scroccone, Parassito. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 62: È uno spiantato, un cavalier del dente.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 72: Si desteranno i cavalier del dente.
Definiz: § XVI. Cavalier d'industria, dicesi di Persona che, spacciandosi per ricca e nobile, s'introduce nelle case signorili e nelle conversazioni, per farvi a proprio vantaggio de' brutti tiri; Raggiratore.
Definiz: § XVII. Cavaliere di ventura, dicevasi Colui che militava volontariamente, nè era sottoposto alle regole ordinarie della disciplina; Avventuriere: ma si usò anche per Cavaliere errante. –
Esempio: Bern. Orl. 27, 32: Qual saria quel Tristano o quel Galasso, Qual cavalier errante, e di ventura, Ch'a tanto travagliar non fusse lasso?
Definiz: § XVIII. Cavaliere errante, fu nome dato, specialmente ne' romanzi e ne' poemi cavallereschi, a Ciascuno de' cavalieri che armati giravano pel mondo in cerca di nobili e perigliose avventure, e specialmente in difesa o di donne o dei deboli e degli oppressi. –
Esempio: Tav. Rit. 99: Li mastri delle storie pongono, che al tempo che 'l torniamento fue fatto in Irlanda alla corte dello re Languis, arrivaron quattro cavalieri, e lo re Languis fece loro grande onore perch'erano cavalieri erranti.
Esempio: E Tav. Rit. 544: E qui pone fine il nostro libro e a tutte storie e cavallerie ed avventure e battaglie e torniamenti che fatte furono per li cavalieri erranti.
Esempio: Nov. ant. B. 61: Andando un giorno questo cavaliere senza paura, a guisa di errante cavaliere, disconosciutamente, trovò suoi sergenti, che molto l'amavano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 52: Vanno per quella [selva] i cavalieri erranti, Incliti in arme, di tutta Bretagna E de' prossimi luoghi e de' distanti Di Francia, di Norvegia e di Lamagna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 62: Orlando prega uno di lor, che vada E dica al re ch'un cavaliero errante Disia con lui provarsi a lancia e a spada.
Esempio: Bern. Orl. 9, 52: E certo egli era tal, che d'alto ardire, E di valor tra' cavalier erranti Fu raro esempio ec.
Definiz: § XIX. Cavaliere errante, dicesi in ischerzo di Persona che per passatempo, per ufficj, o per altro, vaghi di luogo in luogo, nè abbia stabile dimora. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 212: La vostra lontananza da Milano è stata ancora a me, non solamente di dispiacere, ma di disagio, mancando di quei commodi e di quei spassi, che m'avete dati altre volte in cotesta città. Pur pazienza: siamo ambedue cavalieri erranti; ci riscontreremo e ci goderemo quando che sia.
Definiz: § XX. Cavalier servente, dicevasi nel secolo scorso, ed anche su' primi del nostro, l'Amico d'una signora, il quale, secondo gli usi d'allora, la corteggiava pubblicamente, l'accompagnava al passeggio, agli spettacoli, e si arrogava pure una certa ingerenza nelle faccende domestiche. E si diceva anche assolutamente Cavaliere. –
Esempio: Parin. Poes. 72: A lato poscia Di lei tu siedi: a cavalier gentile Il fianco abbandonar della sua dama Non fia lecito mai.
Esempio: E Parin. Poes. 138: O tu che porti La dama e il cavalier dolci mie cure, Primo di carri guidator qua volgi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 74: Ci deve esser l'amante favorito.... Il cavalier servente.
Definiz: § XXI. Cavaliere, trovasi anche scherzevolmente in senso disonesto. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 329: Io so che voi siete divenuto un pro' cavaliere poscia ch'io non vi vidi.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 74: Pensando che cavaliere, non agnolo, esser gli convenia la notte.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 162: Ed oltre a ciò gli stimate miglior cavalieri, e far di più miglia le lor giornate, che gli uomini più maturi.
Definiz: § XXII. È anche nome dato, nel giuoco degli scacchi, a Quel pezzo che oggi dicesi Cavallo. –
Esempio: Vill. G. 795: Ma messer Malatesta trovò il rocco a petto al cavaliere.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 152: Ristrinse adunque Filocolo il re del castellano nella sua sedia con uno de' suoi rocchi, e col cavaliere.
Esempio: E Bocc. Filoc. appr.: Filocolo, a cui giucar conveniva, dove muover doveva il cavaliere suo secondo per dare scacco matto al re,.... mosse il suo rocco.
Definiz: § XXIII. Cavaliere, termine di fortificazione militare, dicesi un Rialto di terra o di muro, fatto per lo più su' bastioni, a fine di dominare la campagna o difendere meglio alcuna parte minacciata; od anche nelle fortificazioni d'offesa, per assicurare le trincee, scoprire e battere le opere della piazza assediata. –
Esempio: Guicc. Stor. 3, 382: Non perdendo mai un minimo punto di tempo di tormentargli,.... ora col fare mine e trincee, ora col far cavalieri grandissimi di terra e di legname.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 85 t.: Le fu da indi innanzi una rocca, o un cavalier munitissimo, a difesa di quella porta.
Esempio: Lorin. Fortif. 156: Giudicarono esser utile il cavaliere; chè cavaliere dimandarono un monte di terra circondato da una muraglia, dove in cima era una piazza capace, con le difese del parapetto, a tenervi le artiglierie per potere difendere più da presso le fronti de' baluardi B C, con la piazza di detto cavaliere A, posto nel mezzo della cortina.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 16: Già s'erano.... impadroniti quei di fuora della rottura del muro, quando si scoperse di dentro un cavaliere alzato nel convento de' padri Carmelitani, dal quale tirando molti pezzi d'artiglieria minuta, e percotendo il sito che avevano occupato gli assalitori,.... furono costretti in poco spazio d'ora d'abbandonarlo.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 148: Volendo offendere e travagliare il nemico alla campagna, e da lontano, fa di bisogno che abbiamo altri corpi di difesa, li quali essendo più rilevati degli altri, possano meglio scoprire e dominar la campagna. Per questo sono stati ordinati i cavalieri, li quali altro non sono se non alcuni luoghi dentro della cortina, che s'innalzano sopra essa e gli altri corpi di difesa.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 18: Spiccavasi dalla porta di Tongre un buon rivellino; ed in alto dal terrapieno un gran cavaliere.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 192: Rimpetto alle altezze si formano baloardi ripieni, con cavalieri sopra che le battono.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 177: Non metterò dunque.... piattaforma,.... nè cavaliere, benchè venuto dal vecchio uso nostro di dir d'essere a cavaliere, quando si è al di sopra; perchè plat e cavalier son vocaboli anche franzesi.
Definiz: § XXIV. Cavaliere a cavallo; opera di fortificazione che si piantava sulla cortina tra un bastione e l'altro, e che aveva due piazze basse per difendere la fossa, ed una alta per iscoprire e battere la campagna. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 148: Altri architetti, con miglior provvidenza, hanno ordinato alcuni cavalieri, li quali abbiano l'uno e l'altro uso, cioè di difendere la fossa e spazzar la campagna; e però li hanno posti tra l'uno e l'altro baloardo, con una parte d'essi fuori della muraglia, e l'altra dentro,.... facendovi nelle parti di fuori due piazze basse per difesa della fossa; ed alzandoli sopra la cortina, la piazza da alto scuopre la campagna. Questa parte esterna è simile alla piattaforma nella figura, e nell'uffizio, il quale è difendere la cortina e le faccie de' baloardi. Si fanno ancora dalle parti di dentro due altre piazze,.... le quali servono per difesa della ritirata.... E sono così fatti corpi di difesa domandati cavalieri a cavallo.
Definiz: § XXV. Cavaliere di frisia, è nome dato a un Grosso pezzo di legno, nel quale sono conficcati bastoni armati di punte di ferro, e del quale si servivano per trattenere le cariche della cavalleria nemica, per munire il piè delle mura o il fosso, e chiudere o contrastare l'accesso. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 166: Si copra un fianco della marcia con fiumi, argini, monti, carra, catene, cavalieri di frisia o con altri vantaggi.
Esempio: E Montecucc. Op. 1, 210: Moltiplicare gli ostacoli con barriere, palizzate, cavalieri di frisia, ponti levatoj ec.
Definiz: § XXVI. A cavaliere, posto avverbialm. coi verbi Essere a cavaliere, Porre a cavaliere, Stare a cavaliere, e simili, vale Al disopra: ed acquista forza di preposizione, quando è seguito dalla particella A o Di. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 299: Avevano fortificato Sant'Erasmo, posto nella sommità del monte di San Martino, per torre ai Franzesi, essendo a cavaliere a Napoli, la comodità di poterlo danneggiare con l'artiglieria.
Esempio: Varch. Stor. 2, 147: Era a cavaliere in guisa, che poteva battere tutta quella parte di Firenze.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 261: Avuto adunque dal signor Duca commissione di condurvi quelle [acque] della Petraia, che è a cavalier a Castello più di 150 braccia, e sono in gran copia, e buone, fece fare un condotto simile all'altro.
Esempio: Dav. Tac. 2, 117: Fece assaltar le trincee da tutte le parti: prima si combattè da lontano con frombole, con saette, ove i Flaviani andavan col peggio, essendo i nimici a cavaliere.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 344: Erano alloggiate le fanterie del Re nell'abitato del borgo; e perchè il posto alquanto basso era comandato a cavaliere da un colle, nella sommità del quale erano alcune case, il colonnello Moncassino.... vi aveva collocato un grosso corpo di guardia.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 5, 26: Giudicando l'impresa difficile e di troppa dilazione, occupò un altro colle, che dominava a cavaliere il fiume.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 137: Cacciarono i nimici d'un colle, che è a cavaliere alla città.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 42: A cavaliere del Forno Volastro.... si vede un monte altissimo, e ripidissimo.
Definiz: § XXVII. E figuratam. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 174: La fortuna mia non è tale, che abbia a muovere nè voi nè altri pure a pensar di me; nè io son tanto imprudente, che creda d'esserle a cavaliere.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 65: Ma che gracch'io? Forse che tai preghiere Mi faran, dopo così gran disdetta, Vincer la posta o porre a cavaliere?
Definiz: § XXVIII. A cavaliere, si disse un tempo da' cacciatori Quando la lepre si coglie a covo, per significare che chi avea cane in guinzaglio s'accomodasse con vantaggio alle poste. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 229: Spesso ancora, quando da' cacciatori è trovata la lepre nel covo suo, si suol dire ella è a cavaliere:.... e benchè non si possa render ragione certa perchè si dica cavaliere alla lepre sola,.... nondimeno si stima che siccome nella guerra ha nome cavaliere quel luogo che stando in alto signoreggia le parti basse, così nella caccia si chiama cavaliere quando il cacciatore sopraggiunge la lepre, perchè trovandola ferma la signoreggia a modo suo.