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TI.
Definiz: Particella, che serve per esprimere il terzo, o 'l quarto caso del pronome TU, e s'alluoga davanti al verbo, o s'affige ad esso, siccome la MI, SI, CI, VI.
Esempio: Bocc. nov. 42. 10. Gostanza, io ti menerò in casa d'una bonissima donna Saracina.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 12. Ma tuttavia ti vogliam ricordare, che per queste contrade ec. vanno di male brigate assai.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 38. Ed étti grave il costassù ignuda dimorare.
Esempio: E Bocc. num. 52. Insegnamegli, e io anderò per essi, e farotti di costassù scendere.
Esempio: Dant. Par. 2. Fa', che dopo 'l dosso Ti stea un lume, che tre specchj accenda.
Esempio: Petr. son. 12. Da lei ti vien l'amoroso pensiero, Che, mentre il segui, al sommo ben t'invía.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 15. Oggimai non ti temo.
Esempio: E Vit. SS. Pad. 33. Che vuoi tu, Antonio mio, che io ti faccia?
Definiz: §. I. Talvolta ha forza di fare il verbo di significazione neutra passiva.
Esempio: Bocc. nov. 18. 16. Se tu ti contenti lasciare appresso di me questa tua figlioletta ec. io la prenderò volentieri.
Definiz: §. II. Talora è particella riempitiva, posta per vaghezza, e per proprietà di linguaggio.
Esempio: Bocc. nov. 21. 11. Io non so, se tu t'hai posto mente, come noi siamo tenute strette.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 11. Che tu con noi ti rimanga per questa sera, n'è caro.
Definiz: §. III. Ti, si prepone alle particelle SI, CI, e si pospone a MI, SI, VI; come pure si pospone alle particelle IL, LO, LI, GLI, LA, LE.
Esempio: Bocc. nov. 26. 18. Io non so, a che io mi tengo, che io non ti ficco le mani negli occhi, e traggogliti.
Esempio: E Bocc. nov. 45. 14. Acciocchè io per questo dono possa dire d'avere ritenuto in vita il mio figliuolo, e per quello averloti sempre obbligato.
Esempio: E Bocc. nov. 64. 6. Abbi per certo, che tu non ci tornerai mai, infino a tanto che io di questa cosa ec. te n'avrò fatto quello onore, che ti si conviene.
Esempio: E Bocc. num. 8. Dio il ti perdoni; farai riporre questa mia rocca, che io lascio quì.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 19. Mai frate il diavol ti ci reca; ogni gente ha già desinato, quando tu torni a desinare.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 11. Farò stanotte insieme con Buffalmacco la 'ncantazione sopra le galle, e recherolleti domattina a casa.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 42. Se io vendicar mi volessi, riguardando a che partito tu ponesti l'anima mia, la tua vita non mi basterebbe togliendolati, nè cento altre alla tua simiglianti.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 14. Salabaetto mio dolce, io mi ti raccomando.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 8. Niuno è in questa contrada, che meglio di me cotesto ti sappia mostrare, e perciò, quando ti piaccia, io vi ti menerò.