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FORBIRE.
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FORBIRE.
Definiz: Att. Pulire, Nettare, Far divenire, o Far tornare, lucente, e propriamente per mezzo di strofinamento; e riferiscesi più spesso a strumenti e arnesi di metallo.
Dall'antico tedesco fürben, probabilmente per mezzo del provenzale e dell'antico francese forbir forbir. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 250: Anche se ugnerai gli arnesi del legno.... quando gli forbirai, diventeranno più belli. Anche se n'ugnerai ogni ferro, ma prima il forbirai bene.
Esempio: Ugurg. Eneid. 244: Parte forbono e fanno lucidi i belli scudi e li spiedi, arruotano le scuri, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 414: Forbì la lingua come strumento da persuadere il popolo con eloquenza ben conveniente e proporzionata al modo del suo vivere.
Definiz: § II. Riferito a cavallo, vale Renderne lucido il mantello strigliandolo. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 257: Appresso quivi sì era uno scudiere, il quale forbiva e conciava lo buono destriere di Tristano.
Definiz: § III. Per semplicemente Pulire, Nettare, Toglier via ciò che insudicia, imbratta, e simili; riferito tanto a cosa quanto a persona. –
Esempio: Dant. Inf. 33: La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a' capelli Del capo ch'egli avea diretro guasto.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 115: Vedevilo sputacchiato, e non lo potevi forbire.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 394: Una donna fue a Volterra, che si dilettò molto in avere bei denti: facevalisi spesso forbire a uno maestro.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 36: Item di radere e forbire tutte le carbonaie e ripe del detto castello.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 138: Fu detto che quando tu hai fatto il mestiero del corpo, che tu non ti dei poter forbire la cotal cosa.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 275: Quando andava per la città, e spezialmente a cavallo, che andava sì con le gambe aperte che tenea la via, se non era molto larga, che chi passava convenia gli forbisse le punte delle scarpette (qui in ischerzo).
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 88: Poi dentro l'apra, e con perfetta cura Purghi e forbisca pur con legno o ferro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 74: Scannano capre, e condottivi due giovanetti nobili, alcuni toccan loro la fronte con la spada insanguinata, ed altri gli forbiscon subito con fiocco di lana tinta nel latte.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 75: E 'l forbir con latte ci rappresenta il modo dell'allattargli.
Definiz: § IV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 222: Procurava di separarsi da' romori delle genti.... per potere più liberamente e più speditamente intendere a Dio, e forbire alcuna lordura, se gliene fosse venuta niuna per la conversazione degli uomini.
Esempio: Petr. Rim. 2, 179: Che vergogna con man dagli occhi forba.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 475: Ma.... quando gli avete in pugno (i plebei), dirozzateli, forbiteli, raffazzonateli, educateli; e non permettete che altri salga sul pulpito e all'altare, portandovi il costume dei baiuli o dei trecconi.
Definiz: § V. Per Asciugare, Tergere, riferito a lacrime, sudore, piaghe, ed altresì a viso, occhi, bagnati di lacrime, e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. 101: A queste cose forbendo Elena le lagrime, così rispose a Paris.
Esempio: E Colonn. Guid. 242: Alla per fine forbendo le sue lagrime, in spessi sospiri le convertì.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 33: Quando facea l'arte sua, continuamente si forbìa il naso col gomito.
Esempio: Liv. Dec. 1, 282: Allora si forbì la faccia, ch'era tutta piena di polvere e di sudore.
Esempio: Leggend. S. Elisab. 36: Alcuna altra femina, orribilmente lebrosa, raccettata, umilmente lavò; e forbendo e nettando le sue piaghe, la medicò, e nel letto la riposò.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 146: Per lo sudario si suole forbire il sudore di coloro che lavorano ed affaticansi.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 67: E forbendosi spesso il viso con uno sciugatoio, più per non essere conosciuto, che per sudore che avesse sul volto, si pose con grande affanno a sedere.
Definiz: § VI. In locuz. figur. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 146: De' Santi dice la santa Iscrittura: E forbirà Iddio ogni lagrima degli occhi loro.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 119: Il pianto tuo non ti fa nessun prode: e però lo senno e lo modo temperi lo tuo pianto; forbici gli occhi delle lagrime, e vedi che fai.
Definiz: § VII. Figuratam., e in ischerzo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 124: Il Saracin talvolta alza la mazza, E dice: aspetta ch'io ti forbo il nifo.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. forbirsi Pulirsi, Nettarsi; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Da' lor costumi fa che tu ti forbi.