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Dizion. 4° Ed. .
VALERE
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pag.188
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VALERE.
Definiz: | Esser di prezzo, Costare. Lat. valere, constare. Gr. δύνασθαι,
σωκοῦν σωκεῖν
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Esempio: | Bocc. nov. 74. 7. Se le femmine fossono d'ariento, elle non varrebbon denaio,
perciocchè niuna se ne terrebbe a martello. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 5. Potevan valere un cinquecento fiorin
d'oro. |
Esempio: | E Bocc. num. 24. Duomila fiorin d'oro valeva,
o più quello, che al presente aveva recato, senza quello, che aspettava, che valeva più di tremilia. |
Definiz: | §. I. Valere, per Aver valore, virtù, Esser valente. Lat. valere, pollere. Gr.
ἰσχύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. 32. Niuno era nel paese, che quello valesse, che egli.
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Esempio: | E Bocc. nov. 26. 23. Come che sia gran tempo, che io, e le mie
cose, e ciò ch'io posso, o vaglio, vostre state sieno ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 49. 9. Se io mai alcuna cosa valsi, per lo
vostro valore, e per l'amore, che portato v'ho, m'avvenne. |
Esempio: | EBocc. nov. 79. 28. Tu non te ne avvedesti miga così tosto tu
di quel, ch'io valeva, come ha fatto egli. |
Esempio: | Franc. Barb. 54. 13. Questo chi vuole onore, Intenda di fuggir dove non vale.
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Esempio: | E Franc. Barb. 298. 14. E non guardar, se grande Salario in
lei si spande, Purchè tu l'abbi tale, Che sa valere, e vale. |
Esempio: | But. Purg. 28. 1. Dal quale (cielo) discende la influenzia della
virtù, nella quale è valsuto. |
Definiz: | §. II. Per Meritare, Esser di merito. |
Esempio: | Bocc. nov. 91. 3. Gli parve, che esso ora ad uno, ed ora ad un altro donasse
castella, e città, e baroníe assai poco discretamente, siccome dandole a chi nol valea. |
Esempio: | Borgh. Tosc. 315. Ne fuor di costoro due saprei nominare autore, che n'abbia
scritto cosa, che vaglia il pregio a parlarne. |
Definiz: | §. III. Per Potere. Lat. posse. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 5. Nè a ciò, quantunque elle sien grandi, resistere varrebbero le
forze vostre. |
Definiz: | §. IV. Per Giovare, Esser di profitto. Lat. prodesse, iuvare. Gr.
ὠφελεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 16. Nè l'un mi varrebbe, nè l'altro voglio, che mi vaglia.
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Esempio: | E Bocc. nov. 48. 13. Gli venne nella mente, questa cosa
dovergli molto poter valere. |
Esempio: | EBocc. nov. 73. 19. Niuna cosa valendole il chieder mercè
colle mani in croce. |
Esempio: | Nov. ant. 83. 2. Quellino rivoleano i loro stracci, ma neente valse, che tutti li
mise in un monte, e cacciovvi entro fuoco. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 37. L'aria sostiene gli uccelli, quand'elli volano; che se l'aere non
fosse spesso, non potrebbero volare, e l'ale loro varrebbero molto poco. |
Esempio: | Dant. Inf. 1. Vagliami il lungo studio, e 'l grande amore, Che m'ha fatto cercar
lo tuo volume. |
Esempio: | E Dan. Purg. 20. Mentrechè la gran dote Provenzale Al sangue
mio non tolse la vergogna, Poco valea, ma pur non facea male. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 2. Ver cui poco giammai mi valse, o vale Ingegno, o forza, o
dimandar perdono. |
Esempio: | E Petr. son. 203. L'alto Signor, dinanzi a cui non vale
Nasconder, nè fuggir ec. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 28. Se i desiderj miei fossero valuti, dirai tu, e' sarebbono
valuti anche nel bene. |
Definiz: | §. V. Farsi valere, vale Non si lasciar sopraffare, Mostrar la sua forza, e la sua virtù. |
Definiz: | §. VI. Farsi valere, vale anche Far fruttare a suo prò. |
Esempio: | G. V. 12. 8. 12. Faccendo i suoi decreti di fatto, e sotto suo suggello, il quale
il suo cancelliere si facea ben valere. |
Definiz: | §. VII. Valer di meglio, vale Migliorare le sue condizioni. |
Esempio: | G. V. 10. 149. 3. La qual congiurazione fu scoperta segretamente al Legato per
alcuno seguace de' congiurati, credendosene valer di meglio. |
Definiz: | §. VIII. Valer di meglio, vale anche Tornar meglio. |
Esempio: | Cr. 8. 3. 4. O vi si piantino, e varrà meglio, salci, od olmi. |
Definiz: | §. IX. Valersi d'alcuna cosa, vale Servirsene. Lat. aliqua re
uti. Gr. χρῆσθαί
τινι. |
Esempio: | Ambr. Furt. 4. 7. Cavar gli uomini qualificati delle case sotto ombra di voler
valersi di loro, per mettergli poi in questi travagli eh? |
Esempio: | E Cof. 1. 2. Si trova un debito Di cento scudi con mona Laldomine, Di
cui è stato attore, e valutosi È di certo suo monte. |
Esempio: | Fir. disc. an. 31. Udita la tua fama, gli è entrato gran desiderio di conoscerti,
e valersi di te. |
Esempio: | Cas. lett. 27. Il quale ho mandato costì per farlo esequire, e valermi del mio.
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Definiz: | §. X. Valersene, l'usiamo in significato di Richiamarsene, cioè Andarsene alla ragione.
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Definiz: | §. XI. Valere, l'usiamo anche per Significare, trattandosi di concetti, o di parole. Lat. valere, significare. Gr. σημαίνειν. |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 186. Il sì non è particella riempitiva ec. ma è sì per
lo Latino sic, e vale così. |
Esempio: | E Salvin. pros. Tosc. 187. Ha la nostra lingua le
particelle corrispondenti a' Latini mihi, tibi, sibi; e queste doppie, quando dicendo
mi, ti, si, e quando me, te, se, che vagliono lo stesso. |
Definiz: | §. XII. Valere un mondo, vale Essere in pregio grandissimo. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 7. 1. Fra l'altre molte la tribulazione, La guerra, e finalmente
tutto il male, Che tanto ci conturba, un mondo vale. |
Definiz: | §. XIII. Non valere un lupino, o simili, vale Non essere in verun pregio. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 22. 24. Egli era ricco di molto tesoro, Che senza quel non val senno
un lupino. |
Definiz: | §. XIV. Valere. Termine di giuoco, che si usa quando si vuol, che la scommessa vada. |
Esempio: | Pataff. 9. E zara vaglia, tosto confermai. |
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