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1) Dizion. 4° Ed. .
VALERE
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VALERE.
Definiz: Esser di prezzo, Costare. Lat. valere, constare. Gr. δύνασθαι, σωκοῦν σωκεῖν .
Esempio: Bocc. nov. 74. 7. Se le femmine fossono d'ariento, elle non varrebbon denaio, perciocchè niuna se ne terrebbe a martello.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 5. Potevan valere un cinquecento fiorin d'oro.
Esempio: E Bocc. num. 24. Duomila fiorin d'oro valeva, o più quello, che al presente aveva recato, senza quello, che aspettava, che valeva più di tremilia.
Definiz: §. I. Valere, per Aver valore, virtù, Esser valente. Lat. valere, pollere. Gr. ἰσχύειν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 32. Niuno era nel paese, che quello valesse, che egli.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 23. Come che sia gran tempo, che io, e le mie cose, e ciò ch'io posso, o vaglio, vostre state sieno ec.
Esempio: E Bocc. nov. 49. 9. Se io mai alcuna cosa valsi, per lo vostro valore, e per l'amore, che portato v'ho, m'avvenne.
Esempio: EBocc. nov. 79. 28. Tu non te ne avvedesti miga così tosto tu di quel, ch'io valeva, come ha fatto egli.
Esempio: Franc. Barb. 54. 13. Questo chi vuole onore, Intenda di fuggir dove non vale.
Esempio: E Franc. Barb. 298. 14. E non guardar, se grande Salario in lei si spande, Purchè tu l'abbi tale, Che sa valere, e vale.
Esempio: But. Purg. 28. 1. Dal quale (cielo) discende la influenzia della virtù, nella quale è valsuto.
Definiz: §. II. Per Meritare, Esser di merito.
Esempio: Bocc. nov. 91. 3. Gli parve, che esso ora ad uno, ed ora ad un altro donasse castella, e città, e baroníe assai poco discretamente, siccome dandole a chi nol valea.
Esempio: Borgh. Tosc. 315. Ne fuor di costoro due saprei nominare autore, che n'abbia scritto cosa, che vaglia il pregio a parlarne.
Definiz: §. III. Per Potere. Lat. posse.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 5. Nè a ciò, quantunque elle sien grandi, resistere varrebbero le forze vostre.
Definiz: §. IV. Per Giovare, Esser di profitto. Lat. prodesse, iuvare. Gr. ὠφελεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 31. 16. Nè l'un mi varrebbe, nè l'altro voglio, che mi vaglia.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 13. Gli venne nella mente, questa cosa dovergli molto poter valere.
Esempio: EBocc. nov. 73. 19. Niuna cosa valendole il chieder mercè colle mani in croce.
Esempio: Nov. ant. 83. 2. Quellino rivoleano i loro stracci, ma neente valse, che tutti li mise in un monte, e cacciovvi entro fuoco.
Esempio: Tes. Br. 2. 37. L'aria sostiene gli uccelli, quand'elli volano; che se l'aere non fosse spesso, non potrebbero volare, e l'ale loro varrebbero molto poco.
Esempio: Dant. Inf. 1. Vagliami il lungo studio, e 'l grande amore, Che m'ha fatto cercar lo tuo volume.
Esempio: E Dan. Purg. 20. Mentrechè la gran dote Provenzale Al sangue mio non tolse la vergogna, Poco valea, ma pur non facea male.
Esempio: Petr. canz. 4. 2. Ver cui poco giammai mi valse, o vale Ingegno, o forza, o dimandar perdono.
Esempio: E Petr. son. 203. L'alto Signor, dinanzi a cui non vale Nasconder, nè fuggir ec.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 28. Se i desiderj miei fossero valuti, dirai tu, e' sarebbono valuti anche nel bene.
Definiz: §. V. Farsi valere, vale Non si lasciar sopraffare, Mostrar la sua forza, e la sua virtù.
Definiz: §. VI. Farsi valere, vale anche Far fruttare a suo prò.
Esempio: G. V. 12. 8. 12. Faccendo i suoi decreti di fatto, e sotto suo suggello, il quale il suo cancelliere si facea ben valere.
Definiz: §. VII. Valer di meglio, vale Migliorare le sue condizioni.
Esempio: G. V. 10. 149. 3. La qual congiurazione fu scoperta segretamente al Legato per alcuno seguace de' congiurati, credendosene valer di meglio.
Definiz: §. VIII. Valer di meglio, vale anche Tornar meglio.
Esempio: Cr. 8. 3. 4. O vi si piantino, e varrà meglio, salci, od olmi.
Definiz: §. IX. Valersi d'alcuna cosa, vale Servirsene. Lat. aliqua re uti. Gr. χρῆσθαί τινι.
Esempio: Ambr. Furt. 4. 7. Cavar gli uomini qualificati delle case sotto ombra di voler valersi di loro, per mettergli poi in questi travagli eh?
Esempio: E Cof. 1. 2. Si trova un debito Di cento scudi con mona Laldomine, Di cui è stato attore, e valutosi È di certo suo monte.
Esempio: Fir. disc. an. 31. Udita la tua fama, gli è entrato gran desiderio di conoscerti, e valersi di te.
Esempio: Cas. lett. 27. Il quale ho mandato costì per farlo esequire, e valermi del mio.
Definiz: §. X. Valersene, l'usiamo in significato di Richiamarsene, cioè Andarsene alla ragione.
Definiz: §. XI. Valere, l'usiamo anche per Significare, trattandosi di concetti, o di parole. Lat. valere, significare. Gr. σημαίνειν.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 186. Il sì non è particella riempitiva ec. ma è sì per lo Latino sic, e vale così.
Esempio: E Salvin. pros. Tosc. 187. Ha la nostra lingua le particelle corrispondenti a' Latini mihi, tibi, sibi; e queste doppie, quando dicendo mi, ti, si, e quando me, te, se, che vagliono lo stesso.
Definiz: §. XII. Valere un mondo, vale Essere in pregio grandissimo.
Esempio: Bern. Orl. 2. 7. 1. Fra l'altre molte la tribulazione, La guerra, e finalmente tutto il male, Che tanto ci conturba, un mondo vale.
Definiz: §. XIII. Non valere un lupino, o simili, vale Non essere in verun pregio.
Esempio: Bern. Orl. 1. 22. 24. Egli era ricco di molto tesoro, Che senza quel non val senno un lupino.
Definiz: §. XIV. Valere. Termine di giuoco, che si usa quando si vuol, che la scommessa vada.
Esempio: Pataff. 9. E zara vaglia, tosto confermai.