Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GUSTO
Apri Voce completa

pag.702


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
» GUSTO
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GUSTO.
Definiz: Uno de' cinque sentimenti, per mezzo del quale si comprendono i sapori. Lat. gustus, gustatus. Gr. γεῦσις, γεῦμα.
Esempio: Teol. Mist. Lascia più ampia, e più certa cognizione per esso assaggiamento, che non era quella cognizione, che andava innanzi al gusto.
Esempio: But. Purg. 19. 1. O seguita l'amore lo diletto pur del gusto, e allora si cagiona la gola.
Esempio: Petr. son. 44. Che per disdegno il gusto si dilegua.
Esempio: E Petr. 158. Alcun d'acqua, o di fuoco il gusto, o 'l tatto Acquetan, cose d'ogni dolzor prive.
Esempio: Lab. 239. Sia più piacevole al gusto, e più sano allo stomaco.
Esempio: Bern. Orl. 2. 15. 60. Dalla radice stilla un'acqua chiara, Al gusto dolce, al cor malvagia, e amara.
Definiz: §. I. Per Assaggio. Lat. libatio. Gr. λοιβή.
Esempio: Dant. Par. 17. Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi, quando sarà digesta.
Esempio: Petr. son. 221. Ch'al gusto sol del disusato bene Tremando, ec. D'abbandonarmi su spesso intra due.
Definiz: §. II. Per Diletto, Piacere, Appetito. Lat. delectatio, voluptas. Gr. ἡδυπαίθεια, τέρψις.
Esempio: Dant. Inf. 13. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto.
Esempio: Guid. G. Questo è quel gusto, che con tanto diletto inganna gli amadori, il quale, come più da loro si riceve, maggiormente si disidera.
Definiz: §. III. Aver buon gusto, ed Esser di buon gusto, e simili; vagliono Essere assai intelligente, Intendersi del buono. Lat. rei alicuius peritiam habere, rem aliquam probè callere, acri in re aliqua iudicio pollere. Gr. ἐμπειρῶς ἔχειν, ἀκριβῶς γινώσκειν.
Esempio: Varch. stor. 8. 191. Molti, che per mio giudicio erano di miglior gusto, la chiamarono una filastrocca.