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1) Dizion. 5° Ed. .
CAVALLO
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pag.705


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CAVALLO.
Definiz: Sost. masc., che al plur. fa anche Cavagli, Cavai, e per apocope Cava'; forme oggi proprie solo della poesia. Quadrupede domestico da sella e da tiro, che appartiene a' mammiferi, ed ha criniera, coda lunga e grossa, e piedi terminanti in un sol dito o zoccolo.
Dal lat. caballus. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 405: Alcuni cavalli si diputano a vettura, alcuni a coprire, alcuni a correre, altri al carro, i quali diversamente si deono addottrinare a' loro ufficj.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 34: Ed eccoti subitamente venire dalle predette terre uomini con somieri, cavalli, carri ec.
Esempio: Comp. Din. Cron. 15: Li volsono le lance per abbatterlo da cavallo.
Esempio: Machiav. Princ. Ded.: Si vede molte volte esser loro [a' principi] presentati cavalli, arme, drappi d'oro, pietre preziose, e simili ornamenti degni della grandezza di quelli.
Esempio: Ar. Sat. 1, 177: Meglio con la man dolce si raffrena, Che con forza, il cavallo.
Esempio: Bern. Orl. 15, 12: A caval non poteva già salire, Tanta è la gente, ch'addosso gli viene.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 10: Così il Tedesco, temendo la estimazion degli uomini, e oltre a ciò di grande animo anco egli, scese del cavallo.
Esempio: Grazz. Comm. 193: È andato fuori a procacciare i cavagli.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 253: Non tanto la metà, ma tutto lo 'ntero perdono d'essa consonante addoppiata, e ritengono la vocale: dalli, dai; cavalli, cavai; belli, bei; fratelli, fratei: e di quella anche talor fan dono all'apostrofo, e restano da' e cava'; e frate' miei disse più d'una volta il Boccaccio.
Esempio: Tass. Lett. 2, 273: Ho veduto il cavallo, e mi parve bellissimo, ma l'avrei voluto alquanto minor di vita.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 323: Ma il discorrere è come il correre, e non come il portare: ed un caval barbero solo correrà più che cento frisoni.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 368: Alla grande e ben rispondente fazione del corpo di quel cavallo arabo, e al bizzarro andar che faceva, sì come ammaestrato, e per natura vivacissimo, i cavalli giapponesi che gli venivano appresso, piccoli, di mal garbo, milensi, ancorchè de' migliori della stalla imperiale, pareano somieri.
Esempio: Leopard. Poes. 74: E de' cavai E delle rote il romorìo s'intese.
Definiz: § I. Cavallo da carretta, da carrettone, da mugnaio, dicesi di Cavallo vecchio e malandato, come sogliono essere quelli adoperati a così fatti servigj. –
Esempio: Not. Malm. 2, 842: Coloro che in Firenze tengono carrette a vettura, per portar mercanzie ed arnesi da un luogo a un altro, hanno sempre cavallacci vecchi, rifiniti e di poco valore: e però dicendosi cavallo da carretta, s'intende cavallaccio di tal sorta.
Esempio: Fag. Pros. 33: Come de' cavalli da carretta suol dirsi, che, senz'altro vedere, mangian col capo nel sacco.
Definiz: § II. Cavallo da monta o da razza, lo stesso che Stallone.
Definiz: § III. Caval di battaglia, dicesi Quello che serve a un principe o ad un capitano d'esercito nelle fazioni militari.
Definiz: § IV. E figuratam. dicesi di Ciò che alcuno fa o adopera più volentieri, ed in cui mostra tutta la sua valentia; e ordinariamente si applica a cantanti, comici, artisti e simili.
Definiz: § V. E pur figuratam. dicesi altresì di Ragione o Argomento capitale, e più volte ripetuto, che si produca a sostegno d'una disputa o controversia.
Definiz: § VI. Cavallo di maneggio dicesi Quello ch'è ammaestrato con esercizj di cavallerizza a fare tutti, anche i più difficili, movimenti voluti dal cavaliere. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 222: Cavalli non belli, non corridori, nè di maneggio come i nostri.
Esempio: Fag. Rim. 7, 47: Questi aveva un cavallo di maneggio, Il qual muoveva un passo ogni tre anni.
Definiz: § VII. Cavallo di pezza dicevasi di Cavallo di bella forma e di fine pelame, che serviva specialmente ad usi signorili; oggi direbbesi Cavallo fine, o di razza. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Di puledri e cavalli una gran geldra; Ma di cavai di pezza ci son buoni, In abbondevol numero i bertoni. E. Di che sorte mantelli? acciocch'io pensi ec.
Esempio: E Buonarr. Descr. Nozz. 3: Una banda di cavalleggieri veniva prima, e poscia la salmeria grandissima, e dopo molti cavalli di pezza dell'Illustrissimo.
Definiz: § VIII. Cavallo di rimeno e di ritorno. –
V. Rimeno e Ritorno.
Definiz: § IX. Cavallo di rispetto. –
V. Rispetto.
Definiz: § X. Febbre da cavallo o da cavalli o Medicina da cavallo, o da cavalli, dicesi familiarmente di Febbre violentissima o di Medicina assai gagliarda.
Definiz: § XI. Errori da cavallo o da cavalli o che non li farebbe un cavallo, Spropositi da cavallo o da cavalli o che non li farebbe un cavallo, Cose da cavallo, o da cavalli, o che non li farebbe un cavallo; vale Errori, Spropositi grossolani, madornali, Cose bestiali. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 42: Fa nel giuoco con due palle fallo, Scambiando il color bianco per lo nero; Error, che nol farebbe anch'un cavallo.
Definiz: § XII. Cavallo trovasi anche per Cavaliere, Chi è a cavallo. –
Esempio: Poliz. Pros. 47: Lorenzo triunfa e fa triunfare la compagnia; chè ieri annoverai, della brigata era con Lorenzo, ventisei cavalli.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 318: Mi mandino tanti denari, che io possa dare le spese, almeno due o tre mesi, a tre cavalli che noi saremo, e anche da poter barattare, o cambiare un cavallo, quando mi mancasse.
Definiz: § XIII. Term. milit. Soldato a cavallo o di cavalleria; e usasi per lo più nel plurale. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 8: I Fiorentini accolsono l'amistà che feciono i Bolognesi con dugento cavalli, Lucchesi con dugento, Pistolesi con dugento.... Mainardo da Susinana con venti cavalli e trecento fanti a piè:.... sicchè fu il numero cavalli milletrecento, e assai pedoni.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 186: Diliberò il Senato, che sette compagnie di cavalli co' loro capi da Brescia richiamati.... a quella bisogna fornire mandati fossero.
Esempio: Varch. Stor. fior. 2, 301: Si combattè in Affrico da' cavalli del Bichi aspramente, e si mescolarono in guisa, che quattro cavalli del Bichi restarono prigioni.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 132: Cumano, udite queste cose, prese seco una squadra di cavalli, detta de' Sebasteni, che fossero in aiuto di coloro, ch'erano in tal guisa scorsi e saccheggiati.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 5: S'egli avverrà, che in pace Il buon popol di Cristo unqua si veda, E con navi e cavalli al fero Trace Cerchi ritor la grande ingiusta preda.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 424: Il seguente giorno il duca di Lungavilla ed il maresciallo di Aumont si congiunsero col Re, il quale.... era uscito con seicento cavalli e con due mila fanti ad incontrarli.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 219: Mandò innanzi qualche numero di cavalli con Fernando suo figliuol naturale, ch'aveva il carico della cavalleria.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 407: Là si congiungeva con lui la seconda schiera dei lanzi essiani e waldecchesi guidati dal generale Knyphausen, ed un reggimento di cavalli testè arrivato dall'Irlanda alla Nuova-York.
Definiz: § XIV. Cavallo leggiero, lo stesso che Cavalleggiero; ma oggi meno usato. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 334: Questo modo sendo buono.... mi parrebbe da imitare, mandando innanzi i cavalli leggieri come speculatori del paese.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 58: Per il sospetto de' quali [Colonnesi] stesser fermi in Roma dugento uomini d'arme del Papa, e una parte de' cavalli leggieri del Re.
Esempio: Varch. Stor. 2, 3: Verrebbe con un esercito di dumilaquattrocento uomini d'arme, e mille cavalli leggieri.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 171: Ed intanto i cavai leggieri, che m'avea mandato dietro, mi fallirono a Cremona di poco.
Esempio: Tass. Lett. 2, 405: Facendo ne le questioni strepito da ciascuna parte, si assomigliano a' cavalli leggieri o a gli stradiotti.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 56: Rimessi insieme i suoi cavalli leggieri, avea con grandissima strage rotti i cavalli leggieri spagnuoli e borgognoni, che nell'estrema parte dell'esercito chiudevano il retroguardo.
Definiz: § XV. Cavallo alla leggiera, lo stesso che Cavallo leggiero. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 41: Con trecento cavalli a la leggiera.
Definiz: § XVI. Cavallo grosso dicevasi il Soldato a cavallo di grave armatura, Soldato di cavalleria grossa, che anche si disse Cavallarmato. –
Esempio: Bemb. Stor. 24 t.: Con le loro compagnie di cavalli grossi,.... non eran venuti.
Esempio: E Bemb. Stor. 25: Di loro fece nuove schiere, delle quali cinque furono di cavalli grossi, e tre di fanti, e di cavalli leggieri una.
Esempio: E Bemb. Stor. 33 t.: Che volendo esso usare cavalli leggieri più che grossi, per quella porzione che egli volesse sottrar dei grossi, altrettanti e la metà più aver dovesse de' leggieri.
Esempio: Varch. Stor. 1, 218: Quanto a quello [esercito] della Lega, egli, se passava undicimila fanti, non aggiugneva a' dodicimila, e v'eran forse milledugento cavalli tra grossi e leggieri.
Definiz: § XVII. Esercito a cavallo, da cavallo e di cavallo, Gente a cavallo, da cavallo e di cavallo, Uomini a cavallo, che anche si disse da cavallo e di cavallo, vale Soldatesca o Soldati di cavalleria. –
Esempio: Vill. G. 95: E mandovvi il Comun di Firenze gente d'arme a piede e a cavallo assai.
Esempio: Stor. Pistol. 14: Poco tempo stette nell'oficio a sforzarsi di gente e da cavallo e da piedi.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. 100: Ogni dì mandava fuori sei milia uomini da cavallo, e sei milia da piè, ad attizzare i Romani.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 201: Minacciando venire a' nostri danni, con grande esercito da cavallo e da piedi.
Esempio: E Albizz. R. Commiss. 3, 231: Qui non ne ha [gente] nè da cavallo nè da piè, a chi noi possiamo liberamente comandare.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 44: Passar l'Alpi non può, ch'ivi le strade Chiude la gente, chi a caval chi a piede.
Esempio: Varch. Stor. 1, 391: Che il signor Malatesta Baglioni si conducesse per governatore generale di tutte le genti da piè e da cavallo della Repubblica fiorentina.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 433: Per l'occasione della distribuzione de' terreni,.... a gli uomini da piede furon consegnati cinquanta iugeri, cento a' loro centurioni, cento quaranta a gli uomini da cavallo.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 3, 37: Cento a caval con le zagaglie in mano, E mille fanti arcieri ei conducea.
Definiz: § XVIII. Tutti a cavallo; Ordine o Segno, dato ai soldati, con una particolare sonata di tromba, di montare a cavallo. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 32: Ma il gran frastuono che in quelle contrade D'armi, di bestie, e d'uomini rimbomba; Il sentir su pe' canti delle strade Tutti a cavallo risuonar la tromba,.... Lo fecero mutar d'opinione.
Esempio: Not. Malm. 1, 174: Tutti a cavallo. Così chiamano i soldati quella sonata di tromba, che fa intendere ai medesimi il montare a cavallo; la quale pare che esprima Tutti a cavallo.
Esempio: Red. Lett. 1, 377: Ieri,.... essendo una bellissima giornata, fu risoluto improvvisamente di far la caccia negli Escoli. Tocca tromba, butta sella, tutt'a cavallo (qui per similit. e in ischerzo).
Definiz: § XIX Cavallo, per similit. e in ischerzo, dicesi di Qualunque cosa sulla quale alcuno si ponga in atto di cavalcare. –
Esempio: Bocc. Lett. 324: Non estimò Socrate.... essere sconvenevole a lui.... con gli suoi piccioli figliuoli cavalcare sopra il cavallo della canna, come essi facevano per la casa.
Definiz: § XX. Cavallo dicesi Quel pezzo del giuoco degli scacchi che raffigura la testa e il petto del cavallo. –
Esempio: Burch. Son. 1, 14: Rocchi, cavagli, dalfini e pedone.
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 39: In questo giuoco nessuno scacco può saltare e andare sopra un altro, come fa il cavallo negli scacchi.
Definiz: § XXI. Dicesi anche Quella figura del giuoco delle minchiate, che rappresenta un Fante a cavallo. –
Esempio: Cecch. Spirit. 4, 7: E questi be' perlon che fanno il giorgio, E son l'alloro d'ogni festa, spesso Mostran d'aver il caval di danari, E gli hanno la fantesca poi di coppe.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 430: Facendo guerra D'assi, di re, di fanti e di cavalli.
Definiz: § XXII. È altresì nome dato a due Costellazioni dell'emisfero boreale, prossime fra loro; l'una detta più comunemente Pegaso, e l'altra Cavallino. –
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 104: Misurate le sue distanze da due stelle fisse, la trovai [la cometa] lontana dal primo cavallo gradi 39,47, e dalla polare gradi 45,40.
Esempio: E Marchett. Nat. Comet. 105: Potei osservare che il capo della cometa era lontano dalla stella polare gradi 50,4, e dal primo cavallo gradi 29,55.... La coda si distendeva direttamente verso il secondo cavallo, ed era lunga gradi 13 in circa.
Definiz: § XXIII. Per l'Onda del mare, o de' fiumi, agitata e crescente; che più comunemente dicesi Cavallone. –
Esempio: Colonn. Guid. 72: Commossi li cavalli del mare da' venti, si levano in grandi montagne.
Esempio: E Colonn. Guid. 109: Rinforzandosi la rabbia de' venti, enfia il pelago in grandissimi cavalli elevato.
Esempio: E Colonn. Guid. 319: Mentrechè le disavventurate navi s'avviluppavano tra gli ondosi cavalli, sopravvenne la tenebrosa notte.
Esempio: Ovid. Pist. 17: Portimmi dunque li tempestosi cavalli alli tuoi porti, sicch'io mi rappresenti agli occhi tuoi sanza sepoltura.
Esempio: Red. Ditir. 42: E per la lizza del ceruleo smalto I cavalli del mare urtansi in giostra.
Definiz: § XXIV. Per quella Massa di rena, che si raccoglie sullo sboccare de' fiumi in mare, per lo più in forma di mezza luna. –
Esempio: Castell. Acq. corr. 102: Quando un fiume sbocca in mare, sempre nel mare istesso si ritrova nella sboccatura quasi come una mezza luna, ovvero un trincierone di radunata d'arena sotto l'acqua, assai più alta che il rimanente della spiaggia; ed è chiamata in Toscana il Cavallo, e qua in Venezia lo Scanto.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 27: Prolungando 'l letto dentro quelli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena, che vi si creano.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 8: Le foci de' fossi saranno talmente rinterrate e rintasate dai capezzali e cavalli di rena, che il mare vi avrà di prima depositata, che la pigra acqua dolce de' fossi non le potrà riaprire e render pervie.
Definiz: § XXV. Trovasi per Cavalletto da tettoia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 232: Essendo stato guasto quello del Carmine, perchè tirava giù i cavalli, che reggono il tetto.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 122: Fece dunque l'asticciuola del cavallo, che è lunga braccia trentotto da muro a muro, di più travi commesse insieme.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 261: Non che 'l Duca temesse la spesa, come s'è visto poi; ma il pericolo di alzare i cavagli del tetto tredici braccia sopra.
Definiz: § XXVI. Cavallo è anche nome di una Sorta di barbaro gastigo che si dava nelle scuole; e consisteva nel battere, con frusta o nerbo, un fanciullo posto a cavalluccio d'un altro; e per lo più è usato col verbi Dare, Toccare, Meritare e simili. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 316: Dicendo, e' si vorre' torre una sferza, E la mia figlia mi dessi un cavallo.
Esempio: Fiorett. C. Consid. Proem. 11: Quale con palmata, quale con cavallo, e quale con ispogliazza, e niuno senza gastigo ne rimanda in breve a sedere.
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi 6: Noi altri pedanti abbiam per peggio il dar in una sassaiuola allo svoltar d'un canto,.... che se noi toccassimo un cavallo a brache calate dagli scolari.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 3: Ci son rimaso ormai tante le volte, Che mi se ne verrebbe un gran cavallo.
Esempio: Magal. Lett. scient. 190: Sarebbe da darmi un cavallo, se io avessi a indugiare a saper su quest'ora, che niuno chiuse mai la bocca al compagno, il quale avesse voglia di contradire.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 131: Oh che solenne sproposito avevo cominciato a dire!.... Vi so dir che meritava un cavallo a calzoni calati.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 391: Che mi se ne verrebbe un gran cavallo. Cioè, meriterei un cavallo: termine de' grammatici,.... quando a guisa de' cavalli son frustati i ragazzi dal maestro: il che però si dice Dare un cavallo. E quando uno vuol dire d'un uomo accorto e ammaestrato, si dice: s'ei non sapesse, o non si fosse avveduto della tal cosa, sarebbe da dargli un cavallo.
Definiz: § XXVII. E figuratam. –
Esempio: Cecch. Masch. Prol.: In somma egli si crede Di non s'esser portato così male Nel fabbricar queste sue nuove Maschere, Che messer Aristotile, o maestro Orazio.... gli abbiano a Dar pure una palmata col camato, Non che un cavallo colla sferza.
Definiz: § XXVIII. E pur figuratam., per Riprensione aspra, fatta altrui con tuono di maestro. –
Esempio: Car. Comm. 30: Il Poeta dà un cavallo a Plinio, e agli altri letterati, che vogliono che 'l moro sia il più prudente arboro di tutti.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 337: Per lo che Pagol Beni gli dà..... un buon cavallo.
Definiz: § XXIX. Caval di san Francesco, o de' Cappuccini, dicesi familiarmente e in ischerzo la Mazza o il Bastone, sul quale uno camminando si appoggia; e per lo più si adopera nel modo Andare col cavallo o sul cavallo di san Francesco ovvero de' Cappuccini, Viaggiare, e simili, col cavallo o sul cavallo di san Francesco, ovvero de' Cappuccini, che significa Andare o Viaggiare a piede. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 168: Tu [o bastone] se' guida fedel de' viandanti Che, senza spender nulla in vetturini, Teco il cammino lor tirano avanti: Per tal ragion, perchè non han quattrini,.... Se' chiamato il caval de' Cappuccini.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Giacchè vedo che posso e ci riesco, Non vo' più che il caval di san Francesco.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 64: Me ne vo sul caval di san Francesco.
Definiz: § XXX. Cavallo tra le due selle, dicesi comunemente un Cavallo di mezzana statura.
Definiz: § XXXI. Cavallo fiumatico, trovasi per Ippopotamo, di cui è traduzione volgare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. L. 23, 42: Ipotaine è uno pescio, ched è chiamato cavallo fiumatico, però che elli nasce in del fiume di Nille (Nilo), e 'l suo dosso e li suoi crini e la sua voce è come di cavallo. (Probabilmente s'ha da leggere Ipotame, conforme all'antico franc. ypotami.)
Definiz: § XXXII. Cavallo marino, animale anfibio, chiamato propriamente Ippopotamo. –
Esempio: Red. Esp. nat. 55: E 'l medesimo, avendolo esperimentato, affermo de' denti e dell'ossa dell'ippopotamo, o caval marino.
Definiz: § XXXIII. Cavallo è anche aggiunto di una Specie di cacio cavallo che si fa specialmente nell'Italia meridionale, in forma d'una zucca. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 179: Io farò una investita di carne salata e di cacio cavallo.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 181: E così finì l'investita del cacio cavallo e della carne in salata.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 192: I Napoletani ancora ne fanno [del latte di bufala] quel cacio che chiamano cavallo, di figura tonda a guisa di palla; molto accreditato, sebbene alquanto duro.
Definiz: § XXXIV. Pesce cavallo, è detto volgarmente l'Ippocampo. –
Esempio: Salvin. Opp. 181: Pesci cavalli, e veloci cuculi, E vermigli eritini, e cetre e triglie.
Definiz: § XXXV. A cavallo, posto avverbialmente, vale Sul cavallo; ed usasi per lo più nelle maniere Andare a cavallo, Essere a cavallo, Stare, o simili, a cavallo, che valgono Cavalcare; o coi verbi Combattere a cavallo, Montare a cavallo, Salire a cavallo, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 34: E 'l detto Alberto essendo a cavallo tra la brigata sanese, e bene armato, scese da cavallo, e misesi il cavallo dinanzi.
Esempio: Ros. Vit. 45: Andando [Dionisio] a cavallo per Cicilia,.... e con lui s'andava a spasso una sua bellissima figliuola, la quale era amata da uno giovane della terra.
Esempio: Mirac. Mad. 198: Disse il cavaliere alla donna: sagli a cavallo, che ci conviene andare alla lunga. La donna, non volendo disubbidire al suo marito, salì a cavallo.
Esempio: Poliz. Pros. 22: Ma per tuo fè, dimmi un poco, vai tu a cavallo?
Esempio: E Poliz. Pros. 50: Fatto una scaramuccia di parecchie miglia, finalmente e balestrieri a cavallo eran con detto messer Antonio ferono mirabil pruova.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 375: Montò a cavallo ed andò alla Parte Guelfa.
Esempio: Ar. Sat. 1, 158: A questo, ove gli piace, è andar concesso Accompagnato e solo; a piè, a cavallo ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 184: Salita a cavallo col Re medesimo e con gli altri figliuoli,.... si condusse la sera nella città di Melun.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 140: Tutti pomposamente a cavallo entrano nel palagio reale.
Esempio: Red. Lett. 1, 318: Io non ho preteso nè che vada a cavallo, nè che vada in calesse.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 56: Troppo chiaro il suo vantaggio vede, Combattendo a cavallo, e quegli a piede.
Definiz: § XXXVI. In locuzione figurata, con gli aggiunti Bene a cavallo o Male a cavallo, denota la Buona o Cattiva condizione in che uno si trova. –
Esempio: Magal. Lett. At. Ded. 3: Così male a cavallo, come io mi trovo, corro questa carriera, mandandovele [le lettere] in questa forma.
Definiz: § XXXVII. A cavallo, congiungesi mediante preposizione anche con nomi di altri animali che servano di cavalcatura, a significare lo Stare o l'Andare sopra di quelli, al modo stesso che si fa sul cavallo. –
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 150: Vennesene a Pisa a cavallo in su un asinello.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 24: Andiamo a Nisa, Dove fu Bacco su' tigri a cavallo.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Non mi son mai fermo in tutto quanto oggi, se non poco fa, che stetti un pezzuolo con un ciurmadore a cavallo in su una mula.
Esempio: Carl. Svin. 12: E al dotto Bietolone Fatto un gran coroncione Di farfaro intrecciato e di sambuco, Lo posero a caval sopra d'un ciuco.
Definiz: § XXXVIII. A cavallo, pur seguito da una preposizione, come A, Di, Su, usasi per similit. nel senso di A cavalcioni. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 71: Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò,.... ed a cavallo a quella.... si sostenne.
Definiz: § XXXIX. A cavallo a cavallo, posto avverbialmente, vale propriamente Seguitando a star sul cavallo, cioè Senza smontare o scendere dal cavallo, per amor di sollecitudine; e figuratam., Con qualche fretta, Con una certa speditezza, Senza troppo trattenersi. –
Esempio: Ros. Vit. 46: Andando [Dionisio] a cavallo per Cicilia,.... e con lui s'andava a spasso una sua bellissima figliuola, la quale era amata da uno giovane della terra; perchè egli non la potea così vedere a sua posta, prese uno cavallo, e così a cavallo a cavallo cominciò el cattivello a guardare a costei, e cominciogli a venire voglia di baciarla.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 193: Pur se venite in qua, se non a scotto: Siete forzato a cavallo a cavallo, Sol per poterlo dir, gustarne un gotto.
Esempio: Cecch. Esalt. 4, 3: Io lo senti' dir così passando A cavallo a cavallo.
Esempio: Sassett. Lett. 242: Così a cavallo a cavallo risponderò.... a due vostre gratissime lettere.
Definiz: § XL. A cavallo nudo, coi verbi Andare a cavallo nudo, Cavalcare a cavallo nudo e simili, vale Senza sella nè altro sulla schiena della cavalcatura, A bisdosso.
Definiz: § XLI. A ferro di cavallo, dicesi di Cosa che, nella forma o nella sua disposizione, abbia qualche somiglianza con quel guernimento di ferro che si mette sotto a' piè dei cavalli.
Definiz: § XLII. A pancia di cavallo, posto avverbialmente, e riferito all'altezza di acque correnti, d'inondazioni, e simili, vale Fino a tal punto da toccare la pancia d'un cavallo.
Definiz: § XLIII. A piè e a cavallo, posto avverbialm., e usato in senso figurato, vale Con tutte le forze, In qualunque modo. –
Esempio: Burch. Son. 200: Contro a chi mal ne dice, senza fallo Difender le vuo' a piè ed a cavallo.
Definiz: § XLIV. Andar via come un cavallo, Correre, e simili, come un cavallo; dicesi familiarmente di persona, per Camminare con molta celerità.
Definiz: § XLV. E figuratam. dicesi per Procedere molto speditamente e senza fatica in far checchessia. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: Negli sciolti vo via come un cavallo.
Definiz: § XLVI. Essere a cavallo, dicevasi degli uccelli di rapina, quando hanno presa la preda e tengonla fra gli artigli. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § XLVII. Essere a cavallo, vale figuratam. Essere in buona e sicura condizione, Essere in vantaggio rispetto ad una data cosa o persona, Essere sicuro del fatto proprio. –
Esempio: Morell. Cron. 309: E qui adornò e riscaldò sì questo fatto, che a noi parve essere a cavallo.
Esempio: Bern. Lett. fam. 31: Ora che ho un tale attacco, che a domandarlo a bocca non arei saputo eleggere il maggiore, mi pare essere a cavallo.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 68: Sono a cavallo, Perchè al veder costor non posson nulla, E se ne stan come dal giel rappresi.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 206: Servirò come devo, Pongo gran carne al fuoco, Sono a cavallo, se tutta la cuoco.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 424: Se riesce ben l'opra, Son a cavallo. V. Io non ci ho un dubbio al mondo.
Definiz: § XLVIII. Essere a cavallo d'una cosa, vale Esserne giunto a capo, Averne superate le difficoltà.
Definiz: § XLIX. Essere a cavallo del fosso o Stare a cavallo del fosso. –
V. Fosso.
Definiz: § L. Essere su buon cavallo, che anche trovasi Essere sopra un caval grosso, vale Trovarsi bene o in buona condizione rispetto a checchessia. –
Esempio: Cecch. Incant. 3, 4: Bè se la cosa consiste costì, io sono su 'n un caval grosso.
Definiz: § LI. Levare alcuno a cavallo, vale Indurre maliziosamente alcuno a fare, dire, o credere cosa per la quale e' ne sia beffato, o ne abbia danno; e Lasciarsi levare a cavallo, vale Muoversi leggermente a fare, dire, o credere cosa ridicola o impossibile, ovvero dannosa; ma sono maniere oggi non molto usate. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 197: Chi conversa con grandi, non si lasci levare a cavallo dalle carezze e demostrazioni superficiali, con le quali loro fanno comunemente balzare gli uomini come vogliono e affogarli nel favore: e quanto è più difficile a difendersene, tanto più debbi strignerti, e col tenere il capo fermo, non ti lasciare levare leggiermente.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 341: Uguccione, accorgendosi d'esser levato a cavallo, ha fatto come savio, che s'è procacciato, e va questa sera impalmare la sorella d'Alessandro Amadori.
Esempio: Varch. Ercol. 103: Tor su, o tirar su alcuno, il che si dice ancora levare a cavallo, è dire cose ridicole e impossibili, e volere dargliele a credere per trarne piacere, e talvolta utile; come fecero Bruno e Buffalmacco a maestro Simone da Vallecchio.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 305: Accusando la leggerezza sua, che.... si fosse lasciato una volta piegare con lusinghe da Iaz che era sprovveduto, e di nuovo poi levare a cavallo da consigli de' mercatanti.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 9: Quanti per questa vana opinione Si son lasciati levar a cavallo, E coltasela al fin verso Girone?
Definiz: § LII. Mettere alcuno a cavallo o Porre alcuno a cavallo, vale propriamente Collocarvelo sopra; ma si usa anche per semplicemente Accompagnarlo e aiutarlo a salirvi. –
Esempio: Vill. G. 354: Furonli morti a' piè parecchi gran borgesi di Parigi, ch'aveano l'ufficio di metterlo a cavallo.
Esempio: Bocchin. Ricord. 9: Ricordo, come addì 2 di gennaio ci cavorno di casa il detto Conte, e messanci a cavallo, mio padre e me, incatenati per i piedi.
Definiz: § LIII. Mettere alcuno a cavallo, dicesi familiarmente per Insegnarli l'arte del cavalcare; e per lo più usasi nei Tempi passati.
Definiz: § LIV. Mettere a cavallo, detto di spade, lance, canne di schioppi o di pistole, pezzi d'artiglieria, vale Acconciare co' suoi arredi e fornimenti, Porre sull'elsa o sulla cassa, che più comunemente oggi dicesi Montare. –
Esempio: Red. Esp. nat. 24: Si poteva farne la prova con una lama di spada armata de' suoi fornimenti, o, come la dicono, messa a cavallo.
Definiz: § LV. Portare a cavallo alcuno, usato figuratam., vale Accompagnare alcuno per viaggio alleggerendogliene la noia con piacevoli ragionamenti. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 32: Un cavaliere dice a madonna Oretta di portarla con una novella a cavallo.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 35: Madonna Oretta, quando voi vogliate, io vi porterò gran parte della via che ad andare abbiamo, a cavallo, con una delle belle novelle del mondo.
Esempio: Varch. Ercol. 95: Portare a cavallo si dicono coloro, i quali essendo in cammino, fanno con alcuno piacevole ragionamento che il viaggio non rincresca.... Anco i Latini dicevano in questa sentenza: Comes facundus in itinere pro vehiculo est.
Definiz: § LVI. Rimettere alcuno a cavallo, vale figuratam. Restituirlo in buona condizione di fortuna, in potenza, in grado e simili. –
Esempio: Rep. Fir. Dec. Diec. Bal. 4, 95: Gli mostrerai ch'esso ha veduto per pruova se l'abbiamo amato, o no; però che quando fu rotto a Zagonara, noi lo rimettemmo a cavallo, prestandogli danari, e ivi a poco gli crescemmo ventuna lancia.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 75: Aveva [il Duca di Milano] rotto con il Conte ogni ragionamento d'accordo, e con grande diligenza rimise Niccolò a cavallo; e faceva qualunque altro provvedimento, che per una futura guerra si richiedeva.
Definiz: § LVII. E Rimontare a cavallo, pur figuratam., vale Tornare in buona fortuna, in potenza e simili. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 73: Questo disordine, e perverso modo di milizia fece che Niccolò Piccinino era prima rimontato a cavallo, che si sapesse per Italia la sua rovina; e maggior guerra faceva dopo la perdita al nemico, che prima non aveva fatta.
Definiz: § LVIII. Conoscere i cavalli alle selle, vale proverbialm. Far giudizio degli uomini o delle loro qualità da' segni esterni. –
Esempio: Bern. Lett. fam. 17: Per mia fe, anche voi conoscete i cavalli alle selle come me!
Definiz: § LIX. Essere come il cavallo del Ciolla o del Ciolle, vale Esser pieno di guidaleschi; e dicesi proverbialmente di Persona piena d'incomodi o di malanni.
Definiz: § LX. Essere come tenere cavalli al vento; maniera proverbiale, che si usò a significare Aspettare inutilmente, e con proprio danno, la risoluzione d'una cosa; Fare fondamento in una persona o cosa senza ragionevole speranza, e con perdita di tempo. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 8, 108 t.: Et mandammo al detto Niccolò pel prefato suo figliuolo: risposeci, non ce lo potea largire, se prima non avea certa risponsione da Nostro Signore. E comprendo il fatto suo essere come tenere cavalli al vento, se altrementi non si dispone la Santità di Nostro Signore; il quale, secondo compresi da Niccolò detto, dice che a lui udì dire, aspettarglisi essere uomo di mezzo in queste faccende, e non partigiano.
Definiz: § LXI. Fare come il caval grosso, che mangiata la biada dà dei calci al vaglio; dicesi proverbialmente di Chi corrisponde con ingratitudine a' beneficj ricevuti. –
Esempio: Grazz. Comm. 311: No, no; non pensar, Giannin mio, che io faccia come il caval grosso, che poi ch'egli ha mangiato il vaglio dà de' calci alla biada (qui, per balordaggine di chi parla, sono scambiati i termini della locuzione).
Definiz: § LXII. Fare come il cavallo del Ciolle o Pascersi come il cavallo del Ciolle, si disse proverbialmente per Perdersi o Trattenersi in vani pensieri, disegni, speranze, o simili, senza poter nulla conchiudere. –
Esempio: Bellinc. Rim.: Come il caval del Ciolle oggi mi pasco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 423: Oh quanti ce ne sono di questi perdigiorni,.... che si pascono peggio che il caval del Ciolle.
Esempio: Varch. Ercol. 95: Di quelli che si beccano il cervello, sperando vanamente che una qualche cosa debba loro riuscire, e ne vanno cicalando qui e qua, si dice che fanno come 'l cavallo del Ciolle, il quale si pasceva di ragionamenti; come le istarne di Monte Morello, di rugiada.
Esempio: Fag. Comm. 1, 329: Di grazia, non mi proibite, che nè anche non ne discorra, di mangiare. Lasciatemi almeno fare come il caval del Ciolle, che si pasceva di ragionamenti.
Definiz: § LXIII. Fare il latino a cavallo, si disse proverbialmente per Ridursi a fare una cosa per forza e contro il proprio genio; tolta la figura da quella punizione che s'infliggeva ai fanciulli nelle scuole, e che si chiamava Cavallo. –
Esempio: Varch. Stor. 3, 263: Avendo il Baglione detto fuor di proposito:.... Questi Medici abbaiano per la fame; messer Rinaldo aveva risposto, ciò non esser vero; e di più.... messer Ambrogio, suo primo segretario [del Papa], andava dicendo tra l'altre cose: Cosimo vuol fare il latino a cavallo.
Definiz: § LXIV. Mettersi sul caval grosso o Salire sul caval grosso, parlandosi di alcuna contrattazione, vale proverbialmente Pretendere condizioni molto vantaggiose, e più particolarmente Domandare alto prezzo della cosa che si contratta.
Definiz: § LXV. Parere ad alcuno d'essere sul cavallo d'Orlando, o Credere alcuno, d'essere sul cavallo d'Orlando, dicesi proverbialmente di Persona che presuma d'essere in florido stato, in alta condizione, da non abbisognare, nè temere di nessuno. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 94: E arrivato ad aver tanto comando, Gli sembra d'esser sul caval d'Orlando.
Definiz: § LXVI. Saltare sul cavallo del matto, vale proverbialmente Andare in furia, Imbestialire: ma è maniera oggi poco usata. –
Esempio: Bern. Orl. 1, 77: Di poca cosa gli facea mestiero A far saltarlo in sul caval del matto.
Definiz: § LXVII. Sapere quanto corra il cavallo d'alcuno, vale proverbialmente Sapere fin dove possa arrivare l'abilità di esso, ed anche Sapere quanto alcuno possa spendere secondo la propria condizione.
Definiz: § LXVIII. A caval donato non si guarda in bocca, ed anche Caval donato non si guarda a' piedi; proverbj che significano: La cosa che non costa, non bisogna guardarla così minutamente; La cosa regalata si deve ricever qual'è, senza cercarne i difetti o esaminarne il pregio. –
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 2, 25: Caval donato non si guarda a' piedi.
Esempio: Cecch. Dot. Prol.: A caval donato, Dice il proverbio, non guardare in bocca.
Definiz: § LXIX. A cavallo che non porta sella, biada non si crivella; proverbio che vale: Non si fanno le spese a chi non ci renda alcun servigio.
Definiz: § LXX. A tempo di guerra ogni cavallo ha soldo; proverbio che vale: In estrema necessità, ogni cosa è buona a servirsene. –
Esempio: Vill. F. 5, 226: Appresso condussero il conte Artimanno con mille ragazzi, verificando il proverbio: a tempo di guerra ogni cavallo ha soldo.
Definiz: § LXXI. Buon cavallo giunge e passa; dicesi in proverbio, Quando alcuno sopravviene a un desinare già cominciato, e continuando gli altri a mangiare, egli in breve li raggiunge.
Definiz: § LXXII. Buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, Buona femmina e mala femmina vuol bastone. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 117: Il quale [consiglio] niuna, che di tal medicina degna non sia, reputi ciò esser detto per lei, comecchè gli uomini un cotal proverbio usino: Buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, e buona femina e mala femina vuol bastone.
Definiz: § LXXIII. Caval vecchio non muta andatura, o ambiatura; ed anche, ma più raramente, Caval vecchio mal imprende ad ambiare; proverbj che significano: Che l'uomo, per invecchiare ch'e' faccia, non sa correggersi de' proprj difetti, od anche Non sa mutare le proprie consuetudini. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 170: Ed è proverbio, che cavallo vecchio mal imprende ad ambiare, e che legno secco mal si può piegare.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 7, 56: Or ritorniam dov'io lasciai Falcone Che in porto sopra le navi si sta, E non era guarito del fellone, E sempre a' tradimenti pon l'orecchio; Chè non muta andatura il caval vecchio.
Definiz: § LXXIV. Chi ha cavallo, o buon cavallo, in istalla, può ire a piede; proverbio che dicesi di Chi per sua volontà lascia di valersi della comodità ch'e' potrebbe avere. –
Esempio: Varch. Ercol. 93: Di quelli, che hanno il modo a vestir bene, e nondimeno vanno mal vestiti, si dice: Chi ha 'l cavallo in istalla può andare a piè.
Definiz: § LXXV. E' cade un cavallo, che ha quattro gambe; proverbio che significa: Talvolta erra chi meno dovrebbe o si crederebbe. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Egli erra il prete all'altare, e cade un cavallo, ch'ha quattro gambe.
Definiz: § LXXVI. È meglio perdere la sella che il cavallo; proverbio che significa: Di due mali s'ha da eleggere il minore.
Definiz: § LXXVII. Il cavallo fa andar la sferza; proverbio che vale: La cosa cammina a rovescio.
Definiz: § LXXVIII. Il fatto de' cavalli non istà nella groppiera; proverbio che si usò a denotare: Il fondamento delle cose non consiste nell'apparenza.
Definiz: § LXXIX. La sella adorna non fa migliore il cavallo; proverbio che significa: Gli accessorj non accrescono pregio alla sostanza delle cose. –
Esempio: Bambag. Tratt. Sent. 24: In vanità non è gentil valore, Nè adorna sella fa caval migliore.
Definiz: § LXXX. Le mosche si posan sempre addosso a' cavalli magri; proverbio che significa: I danni o I travagli toccano sempre a chi per la propria condizione più ne risente, o che meno li merita. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Io non l'ho veduto [vostro padre] da iersera, che io lo misi a letto, in qua; e dubito d'averne a toccare un buon rabbuffo, per vostro amore: saranno de' miei guadagni questi! chè le mosche si posano sempre su' cavagli magri.
Definiz: § LXXXI. L'occhio del padrone, o del signore, ingrassa il cavallo; proverbio che significa: La vigilanza che uno abbia sulle proprie cose è il miglior modo per farle prosperare; A' proprj affari bisogna badarci da sè. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 94: Come si dice, L'occhio del signore ingrassa il cavallo.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 43: Nulla più che l'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
Definiz: § LXXXII. Tristo a quel cavallo che tira contro sprone; proverbio che vale: Tristo a colui che vuol contrastare con chi può.
Definiz: § LXXXIII. Uomo a cavallo, sepoltura aperta; proverbio che, in modo alquanto iperbolico, significa: Chi va a cavallo mette a qualche pericolo la propria vita.