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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTARE.
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CONTARE.
Definiz: Att. Numerare progressivamente cose o persone, a fine di vedere quante esse sono, o se sono quante debbono essere; Riscontrarne il numero.
Dal lat. computare; col quale ha comune il significato di Numerare, onde crediamo sieno derivati, o per similit. o per estensione, tutti gli altri sensi, non escluso quello di Raccontare, che è un Enumerare narrando o descrivendo; non sembrandoci probabile l'opinione di alcuni, secondo i quali Contare nel senso di Raccontare deriva, del pari che Conto per Manifesto, Palese, dal lat. cognitus. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 432: Ho ricevuto per le mani di Ceccotto cavallaro 1500 ducati, secondo mi scrive il Quaratesi, perchè non gli ho conti.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 132: Ogni narice avea [un cavallo] talmente enfiata Ed ogni foro suo di modo aperto, Ch'ogni sua vena si saria contata.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 121: Non aspettar già che di quell'oste L'innumerabil numero ti conti.
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 4, 476: Ne' cataloghi delle annovali missioni all'Oriente ne ho contati (de' missionarj) fino a novantatrè, passati colà ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 152: Il mese scorso, che per la prima volta, dopo la disfatta degli ulivi, m'arrisicai d'andare in sul campo, non a contare ma semplicemente a vedere i morti.
Esempio: Fag. Rim. 2, 222: E dopochè averovvi fatto motto, Conterem quanti sabati ho mancato, Che credo certo sian da sette o otto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 391: Neghittoso i flutti Iva contando, che canuti e rochi Faticavano il lido.
Definiz: § I. Per Distinguere con numero, Assegnare il numero a checchessia. –
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 118: Avendo contato il luogo del corno destro, e poi il sinistro, tornava bene in acconcio il seguitare per ordine dalla banda sinistra verso la destra, finchè al luogo primo nel corno destro, d'onde era cominciato il contare, si pervenisse.
Definiz: § II. Riferito a singole persone o cose, Porre in un determinato luogo della serie a cui esse appartengono. –
Esempio: Salvin. Casaub. 76: Alcuni lo contavano [Tespi] per lo sedicesimo dal primiero autore del tragico poema; altri secondo il contavano, molti il primo.
Definiz: § III. Per Annoverare, Ascrivere. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 191: Egli è un bel caso quand'io non ho che dire pur una parola, e sono alle volte stanco; e pur vi voglio scrivere. Siami conto fra gli altri miei vizj.
Esempio: Segner. Incred. 188: Si può contare tra le più splendide favole degli antichi l'arte di cui si valse già Ulisse per rinvenire Achille travestito.... nella corte di Diomede.
Definiz: § IV. In modo figurato, detto di persona o di cosa a cui appartenga una data quantità o numero di checchessia, vale Avere, Poter risguardare come proprio. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 41: Conta costui per genitor latino Degli avi Estensi un lungo ordine e certo.
Esempio: Forteguerr. Cap. 297: Quanti conta capelli la sua chioma, Tanti lacciuoli sono.
Esempio: Fag. Rim. 2, 265: Quante l'Antella e Balatro contava Dame più vaghe, fer comparsa lieta.
Definiz: § V. E in locuzione passiva, riferito a più cose o persone esistenti in un dato luogo, vale Essere, Trovarsi in esso. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 316: Anticira.... ha una differente, ma impareggiabile prerogativa, d'essere lo spedale del mondo, e d'operarvisi tanti miracoli, quanti vi si contano infermi.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 196: Il tempio maggiore.... ha due portici interni, uno sopra l'altro, contandovisi in tutto il riguardevole numero di 68 colonne.
Definiz: § VI. Riferito a denari, vale Pagare, Sborsare. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 149: Non far come chi paga un debito che, conto ch'egli ha i danari al creditore, non ha più cura di quella somma o di quella moneta.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 47: Francesco Valesio re di Francia lo ricercò per molti mezzi, facendogli contare in Roma, ogni volta che volesse andare, tremila scudi per suo viatico.
Esempio: Allor. A. Cap. 420: Fo fede.... Ch'e' mi contò dieci scudi del mio Terreno.... Tutto a buon conto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 268: Dammi la mancia intanto. F. Quand'il medico Mi conterà il mio resto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 413: Non contandoli Quaranta scudi, ella ridice a Bartolo Tutta la storia.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 373: Avendo promesso al principe Casimirro e alle sue genti di contar loro cento mila scudi all'arrivare a' confini, nè trovandosi pronta non solo tutta la somma, ma nè anco minima parte del danaro ec.
Definiz: § VII. Per Calcolare, Computare, Ragguagliare; riferito a tempo, spazio, spese e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 37: Che s'al contar non erro, oggi ha sett'anni, Che sospirando vo.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 70: Se col cieco desir, che 'l cor distrugge, Contando l'ore non m'ingann'io stesso.
Esempio: Segner. Pred. 451: Non si perdona a danaro per rendere il campo più fertile, l'abitazione più comoda;... e per rendere un figliuolo più costumato si conta tanto a minuto.
Definiz: § VIII. E per Mettere in calcolo, Tener conto di checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Lett. fam. 43: Ma acciò che tu sappia la ricchezza che m'è rimasa, sappia che tra tutto ciò che si truova de' beni di Sandro, non si truova, contando la dota di mia madre, il valere di mille fiorini.
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 19: Se così non scrive, non possa [il camarlingo] contare alla Compagnia quella cotale limosina.
Esempio: Pitt. B. Cron. 37: Trovàmi avere avanzati fr. X milia d'oro, che erano in lane, e nella casa, e masserizie, e cavalli, e arnesi, e contanti; non contando danaj assai, ch'io dovea avere.
Esempio: Cellin. Vit. 554: Le dette robe valevano molto più di cento scudi d'oro in oro, e io gli dava cento sessanta scudi, contando le gabelle.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 281: Quelli che favorivano l'intento della Regina, contendevano non doversi nella consecuzione degli onori e dignità contare l'età di momento in momento.
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 26: Sicchè, senza contare l'asserzione del Broggia,... si può anco ragionevolmente presumere, che la partita della cementazione non sia diversa.
Definiz: § IX. Pure per Calcolare, Computare, nel senso di Valutare, Stimare, checchessia per una data quantità o valore. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Quanto di qua per un migliaio si conta, Tanto di là eravam noi già iti, Con poco tempo, per la voglia pronta.
Esempio: Vill. G. 414: Fecesi una moneta in Firenze, ch'era quasi tutta di rame, bianchita di fuori d'ariento; e contavasi l'uno danari sei, che non valea quattro.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 103: Posto che io Odorigo mel ricontassi dal detto Nanni lire 30, non se le volle contare Piero più che lire 25.
Esempio: E Oderig. Cr. Ricord. appr.: Mi costò lire 3; contosselo lire 2, soldi 5.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 202: Si contentorno di tal pagamento, benchè e' pigliassero quelle robe a più vil pregio, che non erano state conte da' mercanti e da chi l'aveva credute loro.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 374: Si contenterà di pigliarle tutte.... per lo.... prezzo di 40 scudi, se ne volete tante gioie o lavori d'oro, che montassero a questa somma, offerendosi di contarle quel che vagliono bonamente.
Esempio: Tass. Lett. 2, 101: Gli fece a l'Ariosto (gli Argomenti).... l'Anguillara, e gli vendea mezzo scudo l'uno; sì che due stanze si contavano per un ducato.
Definiz: § X. Per Reputare, Stimare, Avere o Considerare checchessia per cosa di un dato valore o importanza, od anche per cosa di una determinata specie o qualità. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Non terra, ma peccato ed onta Guadagnerà, per sè tanto più grave, Quanto più lieve simil danno conta.
Esempio: E Dant. Conv. 66: Da due macole mondare intendo primieramente questa sposizione, che per pane si conta nel mio corredo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. Ant. G. 607: Lo giorno che 'l malvagio falla, contalo per perduto.
Esempio: Magal. Operett. var. 291: Tutto quello che è vetriato e maiolicato per di dentro o per di fuora, non si conti per bucchero. Altrimenti con qual ragione non riconoscere per buccheri tante stimatissime terre dell'Oriente?
Definiz: § XI. Pure per Reputare, ed anche per Imputare, con compimento retto dalla particella A. –
Esempio: Dant. Rim. 215: E se non che degli occhi miei 'l bel segno Per lontananza m'è tolto dal viso, Che m'have in fuoco miso, Lieve mi conterei ciò che m'è grave.
Esempio: Rim. Ant. G. Dant. Maian. 72 t.: Di voi mi stringe tanto lo desire,.... Che non affreno.... d'innorar lo vostro gentil core: E non mi dollio s'io n'haggio martire; Anti la pena contomi dolzore: Però non vi dispiaccia el mio servire Nè 'l meo laudar.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 11: Perdonatemi, fratelli miei, e pregate per me il Signore, che non mi conti a peccato quel che io ho fatto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 149: Mi conto a grandissimo favore, che m'abbiate messo in considerazione a signor così gentile.
Definiz: § XII. Riferito a persona, vale Stimare, Pregiare, Tenere in maggiore o minor conto, secondochè è espresso dall'avverbio di quantità, col quale per solito in tal senso si costruisce. Così diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Quel pover uomo, neanche in casa sua lo contan nulla. – Se a suo tempo vi foste fatto valere, ora vi conterebbero di più. – Se volete che vi contino, bisogna che vi diportiate in altro modo.
Definiz: § XIII. Contare, vale pure Raccontare, Narrare; costruito, per ellissi, anche con la particella Di. –
Esempio: Nov. Ant. C. 25: Qui conta d'una bella sentenzia che diè lo schiavo di Bari, tra uno borghese ed uno pellegrino.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 17: E sappiate che questo Carlomagno combattè molte volte con loro, sì come le storie di Roma dicono e contano.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 40: Or torneremo per tramontana, per contare di quelle provincie.
Esempio: Vill. G. 694: Conta di guerra tra Genovesi e Catalani.
Esempio: Bern. Orl. 1, 5: Non vi paia, Signor, maraviglioso Sentir contar d'Orlando Innamorato.
Esempio: Car. Eneid. 2, 825: Or per contarvi Qual di Priamo fosse il fato estremo ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 403: Il che espressamente si vede in Livio, che avendo conto diligentemente tutta la cirimonia, quando ec.
Esempio: Bart. D. As. 8, 26: Quel tanto fervente Paolo Giapponese, la cui conversione poco avanti contammo.
Esempio: E Bart. D. Cin. 2, 130: Conta il Ricci, che li vedeva far sopra ciò l'un verso l'altro le maraviglie.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 49: Tra questi conta del suo medesimo amico e domestico Giuda, del tradimento,... della sua riprovazione ec.
Definiz: § XIV. Peraltro nel senso surriferito non è oggi di uso comune se non quando si riferisca a cose o piacevoli, o comecchessia maravigliose o curiose, ovvero strane o poco credibili; e talvolta si usa semplicemente per Dire. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Ma io rimasi a riguardar lo stuolo, E vidi cosa, ch'io avrei paura, Senza più prova, di contarla solo.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 202: Alla loro crudelità hanno contrastato gli miracoli di Dio, de' quali uno te ne conterò.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 235: Acciò che ciascuno abbia spazio di poter pensare ad alcuna bella novella sopra la data proposta contare.
Esempio: Grazz. Comm. 280: E sta a cotesto modo appunto? P. Com'io ve l'ho conta, nè più nè meno. M. Oh, oh! appena che io lo possa credere.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 46: Chi sia Rinaldo è noto, e qui di lui Lunga istoria di cose anco si conta.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 230: Contateci Di grazia come vostra madre fece A campar da color, che la dovevano Ammazzar.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 301: O come diavolo Dato l'anello? o come l'ha la vedova Comportato? Ma i' ti veggo ridere, Qualcosa c'è. O conta su la storia.
Esempio: Bracciol. Schern. 18, 7: Taccone.... Mettesi il fiasco infra le gambe, e dice: Questo, caro signor, sia propter nosse, Resti il sale in comune e la radice. Bromio allor grida: Oh tu le conti grosse! Non sai tu che agli Dei non si disdice? Dammi il fiasco ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 218: Ber grosso sul fatto delle maraviglie che si contavano di quell'uomo.
Definiz: § XV. Per Riferire, Ridire; ed anche semplicemente Esporre: ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Nov. ant. C. 25: L'amico rispose: conta il patto. Lo romeo lo contò appunto. Ben dicesti, disse l'amico.
Esempio: Dant. Inf. 32: Va via, rispose, e ciò che tu vuoi, conta; Ma non tacer, se tu di qua entr'eschi, Di quel ch'ebbe or così la lingua pronta.
Esempio: Tav. Rit. 1, 518: Essendo gli due cavalieri davanti lo re Artù, sì gli contano loro ambasciata, e dànnogli le lettere.
Esempio: Petr. Rim. 1, 93: Nè giammai lingua umana Contar poria quel, che le due divine Luci sentir mi fanno.
Esempio: Liv. Dec. 1, 427: Avendo i cavalieri, ch'aveano cacciati i nemici, contato al Dittatore che tutti i Lavicani erano morti e presi,... egli menò al dimane l'oste a Lavico.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 137: Contavano gli ambasciadori, i Lavicani aver preso l'armi.
Esempio: Dav. Tac. 1, 296: Il contrario fecero i Bizantini, che, avuto udienza in Senato, lamentandosi delle troppe gravezze, si fecero da capo a contare della lega fatta con esso noi quando avemmo guerra co 'l Re de' Macedoni.
Definiz: § XVI. E per Far sapere, Manifestare, Far chiaro o manifesto; Dire come la cosa sta. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Qual sia quello stagno Tu il vederai: però qui non si conta.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Lo Duca.... disse: Mal contava la bisogna Colui che i peccator di là uncina.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Ora chi se' ti prego che ne conte: Non esser duro più ch'altri sia stato.
Esempio: E Dant. Conv. 67: Allo amico dee l'uomo lo suo difetto contare segretamente.
Esempio: Tav. Rit. 1, 486: Priegovi che mi contiate vostro nome.
Definiz: § XVII. E in maniera ellittica e scherzevole, Far conoscere, raccontando, alcuno come avente una data qualità. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 301: Entra in casa e vassene In sala ratto, che appena la vedova (E correndo anco) lo potè raggiugnere. Z. Oimè! tu mi conti un caval barbero, Là dove io lo stimavo men che un asino (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XVIII. Figuratam. trovasi detto di lettera, per Contenere, Dire. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 411: Gli donòe ginocchione la lettera. Subitamente lo re l'aperse, per sapere quello ch'ella contava; la quale lettera in questa guisa diceva, ec.
Definiz: § XIX. Trovasi per Indicare. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 41: Questo Soldano iscrisse segretamente una lettera a uno suo uficiale,... e dissegli nella lettera com'egli manderebbe il tale, e contollo per nome, e come costui giugnesse in Alessandria, gli fosse fatto grande onore.
Definiz: § XX. E trovasi pure per Descrivere. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 40: Ritorneremo per un'altra via alla città di Crema, la quale v'ho contato; perciocchè di quelle contrade ch'io vi voglio contare, non vi si puote andare se non da Crema.
Definiz: § XXI. Neutr. pass. contarsi Porsi in tale o tal luogo di un dato novero o serie. Così diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Fra quelli che hanno sperimentata la vostra beneficenza, io mi conto pel primo; e simili.
Definiz: § XXII. E per Reputarsi, Stimarsi, Pregiarsi. Così diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Colui si conta assai più di quel che vale; e simili.
Definiz: § XXIII. In forma di Neutr., Recitare ordinatamente i numeri, o una serie di numeri.
Definiz: § XXIV. Si usò per Fare i conti con alcuno; anche figuratam. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 9 t.: Nè punto non si provede di suo conto, nè di sua ragione, e ben sae che contare li converràe, e non sa quando, nè 'l giorno, nè l'ora.
Esempio: Vill. G. 754: Volendo il nostro Comune contare con loro, e pagarli di ciò che restassono avere.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 262: E chi voleva fuggir dalle poste, Convien che prima contassi coll'oste.
Definiz: § XXV. Neutr. Avere un dato valore, da potersi determinare e contare: e dicesi propriamente delle carte da giuoco. –
Esempio: Not. Malm. 1, 194: Nel quale [giuoco delle minchiate] si dicono cartaccie quelle che non contano, e che sono di niun valore.
Esempio: E Not. Malm. 1, 238: Nel qual giuoco [delle minchiate] si stimano ed apprezzano solamente le carte che contano.
Definiz: § XXVI. In senso più largo, usasi per Aver valore, Esser valido, Esser buono; e dicesi più specialmente di partite, giuochi, e simili. Come, per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Questa partita non conta, perchè mancava una carta; facciamo da capo. – Rifanno la corsa, perchè sono andate male le mosse, e questa non conta.
Definiz: § XXVII. E figuratam. –
Esempio: Alf. Trag. Ded. 5, 99: Benchè di tutte (le tragedie) il fonte Tu sola fossi, e il viver mio non conte Se non dal dì che al viver tuo si allaccia.
Definiz: § XXVIII. Detto di persona, vale Avere autorità, credito, potenza, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 245: E se io non volessi ch'e' vi pigliasse? F. Eh! in questo vo' contate poco; già egli ed io ci siamo intesi; è negozio fatto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 7: Gli altri uomini sarebber buona gente, Ma per disgrazia non contavan niente.
Definiz: § XXIX. Contare altrui i bocconi, dicesi familiarmente di persona avara e spilorcia, la quale mostri dispiacere che chi è da essa alimentato mangi quanto gli fa di bisogno.
Definiz: § XXX. Contare le sue ragioni ai birri. –
V. Birro, § I.
Definiz: § XXXI. Contarsi sulle dita, o col naso, o Potersi contare sulle dita, o col naso, o Esser da contare, o simili, sulle dita, o col naso; sono maniere familiari, che si usano parlando di ciò che sia in scarso numero, o sia unico. E nello stesso senso diciamo anche semplicemente Contarsi. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 92: C'è qualche dama, e sento ancora qualche cavaliere, anche fuori della nostra ristrettissima oligarchia, che debbono andare un pezzo in là; ma pensate che si contan col naso.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 163: Forse son da contarsi su le dita Le imperfezioni che vi dà natura?
Definiz: § XXXII. Contare quanto un asso ne' Tre setti, è maniera scherzevole che significa Contar più di tutti, Contar moltissimo; perchè nel giuoco dei Tre setti l'asso è la carta che rappresenta maggior numero di figure. –
Esempio: Casott. A. Celid. 7, 42: Gli promette Di far ch'egli sia ricco e si dia spasso, E conti quanto ne' Tre setti un asso.