Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MECO
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MECO.
Definiz: Forma pronominale derivata dal lat. mecum, che vale Con me, In compagnia di me, Insieme con me. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Dintorno mi guardò, come talento Avesse di veder s'altri era meco.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Chè questi che vien meco, per l'incarco Della carne d'Adamo, onde si veste, Al montar su, contra sua voglia, è parco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 317: Questo (pensiero), d'allor ch'i' m'addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco; E temo ch'un sepolcro ambeduo chiuda.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 45: Per man mi prese e disse: In questa spera Sarai ancor meco, se 'l desir non erra.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 278: Io mi voglio obbligare d'andare a Genova, ed infra tre mesi dal dì che io mi partirò di qui, aver della tua donna fatta mia volontà; ed in segno di ciò recarne meco delle sue cose più care.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 56: Siate contento d'esser meco a porme Ne le man sue: ch'io non avrò sospetto Quando voi siate meco, se ben io Poi ne morrò, che mora il signor mio.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Sempre meco sarai...; t'acquista il padre, Ti perde la repubblica.
Definiz: § I. E usato in locuzioni denotanti relazioni vicendevoli fra due o più persone, serve a indicare il termine di compimento dell'azione espressa. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Non t'incresca restare a parlar meco.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Se ti riduci a mente Qual fosti meco, e quale io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente.
Esempio: E Dant. Parad. 4: E poi potesti da Piccarda udire, Che l'affezion del vel Gostanza tenne, Sì ch'ella par qui meco contradire.
Esempio: Tav. Rit. 115 t.: Lancilotto si trae avanti dicendo: Tristano, voi avete mandato a dire, che volete meco battaglia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 160: Colui che del mio mal meco ragiona, Mi lascia in dubbio, sì confuso ditta.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 152: Or se costui l'ha finalmente meco, Questo rinnegataccio della Mea, Di grazia, fa' ancor ch'io l'abbia seco.
Esempio: Red. Lett. 1, 315: Se il Padre Atanasio tratterà meco con quella civiltà e con quella onorevolezza, con la quale io ho trattato seco, risponda egli pure quanto sa e quanto può, chè ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Confessatevi pur, buttate fuora Quanto avete sul cor: meco potete Tutto narrar.
Definiz: § II. E per In me, In cuor mio, Dentro di me; più che altro con verbi la cui azione non esce dal soggetto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Ma ben veggi'or, sì come al popol tutto Favola fui gran tempo: onde sovente Di me medesmo meco mi vergogno.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 255: Meco di me mi maraviglio spesso, Ch'i' pur vo sempre, e non son ancor mosso Dal bel giogo più volte indarno scosso.
Esempio: Bemb. Rim. 19: E già dicev'io meco: O stelle, o Dei, O soave concento!
Definiz: § III. Per maggiore efficacia a Meco si pospongono talvolta gli adiettivi Medesimo, Stesso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 57: Ho meco stesso proposto di volere.... alcuno alleggiamento prestare.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 61: Io alcuna volta meco medesima fingeva lui dovere ancora, indietro tornando, venirmi a vedere.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 3: Ho io più volte considerato meco medesimo di quanto lume sieno stati gli scrittori appresso degli antichi e de' moderni, per avere illustrate l'opere degli uomini singulari.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 17: E diceva meco medesimo: O viso di pazzo, tu avevi bevuto troppo, e imperò sognavi così gran pazzia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 44: Venni in dubbio meco stesso, e fui molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che ec.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 81: Quando io considero meco medesimo.... quale e quanta ne' tempi addietro sia stata la felicità e la grandezza della Casa nostra, ec.
Esempio: Galil. Op. VIII, 44: Mosso da questa inopinata ed inaspettata nuova, sono andato meco medesimo concludendo che ec.
Definiz: § IV. E secondo proprietà del volgare nostro, rimasta oggi nell'uso più familiare, e costantemente in quello del basso popolo e del contado, alla voce Meco si prepone pleonasticamente la prep. Con meco. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Pianger senti' fra il sonno i miei figliuoli, Ch'eran con meco, e dimandar del pane.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 229: Incontanente lascerebbe il principe e parlerebbe con meco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 43: Ma pur sì aspre vie nè sì selvagge Cercar non so, ch'Amor non venga sempre Ragionando con meco, ed io con lui.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 220: Farete pure che domane, o l'altro dì, egli qua con meco se ne venga a dimorare.
Esempio: E Bocc. Rim. 10: Per ch'io con meco dico: Forse esteso Si siede in quello il mio fervente Sole.
Esempio: Salvin. Odiss. 23: Se giammai il padre mio, il prode Ulisse, Fece ostilmente alcun male agli Achei, Di questo vendicandovi con meco, Mali fate ostilmente.
Definiz: § V. E talora, per vezzo di lingua, interponesi pleonasticamente il pronome indicativo con Esso meco tra Con e Meco; ma oggi non è comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 92: Di vero tu cenerai con esso meco.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 141: Io sono disposto.... ch'ella onestamente tua moglie divenga, e che in guisa di mio figliuolo qui con esso meco e con lei quanto ti piacerà dimori.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 276: Questi sono termini troppo generali, e non punto da usare con esso meco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 356: Di che ti duoli tu con esso meco?
Esempio: Gell. Ragion. 42: Di grazia, cena con esso meco.
Esempio: Cellin. Vit. 531: Vostra Eccellenza Illustrissima in un suo Rescritto dice, che non mai più quella non si vuole impacciare con esso meco.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 136: La particella meco, con l'altre sue compagne, non è altro che il con me con la preposizione addietro, e divenuto una voce: onde quante volte si truova con meco, con esso meco, con teco, con esso teco, con seco, con esso seco, avendo riguardo all'origine, avrebbe difetto nel favellare; ma l'uso vince, e leggesi molto spesso.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 463: Sta' su, e piglia insieme con esso meco la tuo' croce.
Definiz: § VI. Alla voce Meco insieme si usò talvolta preporre, o anche posporre, l'avverbio Insieme. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 208: La Caterina e Fiammetta meco insieme stiamo bene, e ci ricordiamo di voi.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 263: La Giovannina sta bene,... ed ogni dì vi aspetta insieme meco.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 344: Dice ancor la madre Priora, insieme meco, che vorrebbe sapere come voi vi contenteresti che avessi nome la Lessandra.
Definiz: § VII. A teco meco. –
V. Teco.