Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ANZI CHE
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ANZI CHE.
Definiz: Vale Prima che, Avanti che. Lat. priusquam, antequam. Gr. πρίν.
Esempio: Bocc. nov. 19. 21. Anzi che tu m'uccida, dimmi, di che io t'ho offeso, che tu uccider mi debbi.
Esempio: E Bocc. nov. 34. 2. Il quale Ruggieri, anzi che 'l padre morendo, lasciò un figliuolo, nominato Gerbino.
Esempio: G. V. 1. 14. 2. E ciò fu anni quattrocentotrenta, anzi che si cominciasse Roma.
Esempio: Petr. canz. 8. 7. E non so s'io mi speri Vederla anzi ch'io mora.
Definiz: §. E talora vale Più tosto che. Lat. potiusquam. Gr. μᾶλλον ἤ. Ed in questo sentim. fra le due particelle ANZI, e CHE, si frappone per lo più alcuna voce.
Esempio: Dant. Purg. 20. O buon Fabbrizio, Con povertà volesti anzi virtute, Che gran ricchezza posseder con vizio.
Esempio: Bocc. nov. 60. 10. Postosi presso al fuoco a sedere, cominciò con costei, che Nuta avea nome, ad entrare in parole, e dirle ec. che egli avea de' fiorini più di millantanove, senza quelli, che egli avea a dare altrui, che erano anzi più, che meno.
Esempio: E Fiamm. 1. 105. E chi sarebbe quella sì poco savia, che una cosa, che amasse, non volesse, anzi che lontana, vicina?
Esempio: Albert. 3. 193. Al savio uomo appartiene anzi di tacere, che di parlare.