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Dizion. 4° Ed. .
CREDERE
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pag.859
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CREDERE.
Definiz: | Aver fede altrui; e altre al sentim. att. s'adopera anche nel neutr. e nel neutr. pass. Lat.
credere, fidem adhibere. Gr. πιστεύειν. |
Esempio: | Dant. Par. 20. Io veggio, che tu credi queste cose, Perch'io le dico, ma non vedi
come; Sicchè se son credute, sono ascose. |
Esempio: | Petr. canz. 47. 6. Non errar cogli sciocchi, Nè parlar, dice, o credere a lor
modo. |
Definiz: | §. I. Questo verbo fu talora alterato dagli antichi in alcune delle sue voci talora V. |
Esempio: | Bemb. pros. lib. 3. Talvolta ne levarono la consonante medesima, da cui piglia
regola tutto il verbo, siccome fecero messer Piero delle Vigne, e Guittone nelle lor canzoni, i quali creo, e veo in
vece di credo, e di vedo dissero; e messer Semprebene da Bologna oltre a questi, che crio in vece di credo disse.
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Esempio: | Dant. Purg. 32. Sì passeggiando l'alta selva vota, Colpa di quella, che al
serpente crese, Temprava i passi in angelica nota. |
Esempio: | Bocc. Vis. 22. Essendo in gelosía di nuovi amori Crese, che l'aura forse allor
venisse. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 4. 28. 15. E per esser creso vile Soffrir volli villanía.
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Definiz: | §. II. Credere, per Avere opinione, Persuadersi, Darsi ad intendere. Lat. arbitrari,
censere, sibi persuadere. Gr. νομίζειν. |
Esempio: | Bocc. pr. 4. Nè passerà mai (la memoria de' benificj) siccome io
credo, se non per morte. |
Esempio: | E Bocc. Introd. 35. Faccendosi a credere, che quello a lor si
convegna ec. che all'altre. |
Esempio: | Petr. son. 28. Sicch'io mi credo omai, che monti, e piagge, E fiumi, e selve
sappian di chi tempre Sia la mia vita. |
Esempio: | E Petr. canz. 11. 3. Come cre', che Fabbrizio Si faccia lieto?
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Esempio: | Boez. Varch. 2. 3. Datti tu a credere, che nelle cose umane sia costanza, o
fermezza alcuna? |
Definiz: | §. III. Credere, passivam. per Essere in fede, Aver credito. Lat. bonum nomen
habere. Gr. καλόν
ὄνομα ἔχειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 7. Erano sommamente creduti da ogni mercatante. |
Esempio: | E Bocc. nov. 68. 19. Questo valente uomo ec. che si chiama
mercatante, e che vuole esser creduto ec. son poche sere, ch'egli non si vada inebriando per le taverne. |
Esempio: | G. V. 11. 87. 3. Ogni altro mercatante ne fu sospetto, e mal creduto.
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Definiz: | §. IV. Credere, per Ubbidire |
Esempio: | Petr. son. 39. E poi morrò, s'io non credo al disío. |
Esempio: | E Petr. canz. 21. 1. Mentre al governo ancor crede la vela.
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Definiz: | §. V. Credere, detto assolutam. vale Tener la fede cristiana. Lat. Christi fidem
tenere. Gr. τὴν τοῦ
Χριστοῦ πίστιν
κρατεῖν. |
Esempio: | Tes. Br. 7. 78. Quelli è dirittamente beato, che crede dirittamente. |
Esempio: | Dant. Par. 24. Tu vuoi, ch'io manifesti La forma quì del pronto creder mio.
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Esempio: | E Dan. Par. appresso: Ed io rispondo: io credo in uno Dio
Solo, ed eterno. |
Definiz: | §.VI. In modo proverb. Non credere dal tetto in su, vale Credere poco, o punto nelle cose della
nostra fede, Essere un mal cristiano. Lat. de religione non benè sentire. Gr.
περὶ τῆς
θρησκείας οὐκ
ὀρθοδοξεῖν. |
Esempio: | Capr. Bott. Con tutto, che e' mostrassono ancora essi di non creder molto dal
tetto in su. |
Definiz: | §. VII. Credere, vale anche Fidare, Dare a credenza. Lat. credere. Gr.
δανείζειν. |
Esempio: | Bellinc. son. 92. Tempi non son da creder senza pegni, S'e' lupi i panni portan
dell'agnello. |
Esempio: | E Bellinc. 96. Nella tua legge Non sarà chi più creda senza il
pegno. |
Definiz: | §. VIII. Creder sulla parola, si dice del Credere senza altra sicurtà, che della promessa di
parola. Lat. alicuius fidem sequi. Gr. πιστεύειν. |
Esempio: | Esp. P. N. Così come fae quegli onore all'uomo, che gli crede sopra sua semplice
parola. |
Definiz: | §. IX. Dicesi in modo proverb. Chi fa quel, che non dee, gl'intervien quel, ch'e' non crede. |
Esempio: | Stor. Pist. 29. Chi fa quello, che non dee, gl'interviene quello, ch'e' non crede.
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Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 96. Chi fa quel, che non dee, quel, che non crede Le più volte
gli avvien contro a sua voglia. |
Esempio: | Lasc. Parent. 4. 5. Egli è ben vero il proverbio, che per tutto si dice; chi fa
quel, che non debbe, gli intervien quel, che non crede. |
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