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1) Dizion. 5° Ed. .
MILLE
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MILLE.
Definiz: Add. numerale cardinale. Che contiene dieci centinaia, o Che è formato di cento diecine. Nel plurale fa comunemente mila, unito o soggiunto ad altri numeri.
Dal lat. mille, plur. milia. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 15: Montò a cavallo in compagnia di mille cavalieri e dumila pedoni.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 65: E 'l miglio (di Firenze) si fa mille passini.
Esempio: Dant. Inf. 5: Più di mille Ombre mostrommi, e nominolle, a dito.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Che fama avrai tu più, se vecehia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, Pria che passin mill'anni?
Esempio: Vill. G. 4, 226: Dalla detta porta di san Giorgio seguono le mura vecchie, fatte al tempo de' Ghibellini, scendendo verso levante alla postierla che va a san Miniato, si ha braccia mille.
Esempio: Bibb. N. 2, 164: Armato d'ogni tribù mille uomini, i quali siano mandati alla battaglia.
Esempio: Lett. fam. 43: Tra tutto ciò che si truova de' beni di Sandro, non si truova, contando la dota di mia madre, il valere di mille fiorini.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 276: Da ivi a pochi dì fu condennato in lire mille per lo primo delitto, ed in altre mille per lo cavalcare largo.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 44: Gli uni e gli altri son mille; e tutti vanno Sotto un altro Roberto insieme a stuolo.
Esempio: Galil. Op. VII, 27: È proverbio vulgato, che un solo uomo vaglia per mille, dove mille non vagliano per un solo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 27: Ho qui il sacchetto delle mille lire In conto della sportula, sentenza, Scritture, ec.
Definiz: § I. Mille, si unisce con gli altri numeri semplici e composti, e se ne formano le voci Milleuno, Milledue, Milletre, Millequattro ec., Milledieci ec., Milleventi, Millecento, e così di seguito fino a Millenovecentonovantanove. –
Esempio: Vill. G. 4, 226: Dalla detta porta.... salendo al poggio infino a una torre a cinque facce, che fa canto alle mura, ha braccia millecinquecento.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 85: L'imperadore.... mandò l'anno 1248 Federigo suo figliuolo con millesecento cavalieri tedeschi verso Firenze.
Definiz: § II. Scrivesi anche disgiuntamente dagli altri numeri semplici e composti, che gli fan seguito. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Mille dugento con sessanta sei Anni compièr che qui la via fu rotta.
Esempio: Petr. Rim. 1, 257: Mille trecento ventisette appunto, Su l'ora prima, il dì sesto d'aprile.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 68: Già erano gli anni della fruttifera Incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di mille trecento quarant'otto, quando ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 115: Gitteremo nel continovato corso del fiume, disopra quasi mille cinquecento passi..., alcune cose simili che vadino a galla.
Definiz: § III. Mila, plur., si soggiunge ai numeri semplici e composti, e ordinariamente si scrive congiuntamente con essi, come Duemila o Dumila, Tremila, Centomila ec.; ma può scriversi anche disgiunto, e, quando essi siano nel costrutto più di uno, unirsi soltanto coll'ultimo, restando sottinteso rispetto agli altri. –
Esempio: Vill. G. 379: I Fiorentini con loro amistà, in quantità di due mila cavalieri e popolo a piè grandissimo, si partirono di Firenze per andare ad oste ad Arezzo.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 65: Passava questo esercito il numero di dodici mila cavalli.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 35: Si calcolavano questi giuochi.... dalli cinquanta alli centomila grossi sesterzj.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 37: Oltre a dette case, si vede avere speso altri tredici o sedicimila fiorini in altri beni stabili in diversi luoghi.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 2, 18: È duo mila la somma delle genti.
Esempio: Galil. Op. VI, 309: Può essere ch'ella (la cometa) sia lontana dalla terra 50 o 60 miglia e forse manco, e non cento ventun mila settecento e quattro.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 662: Marciava in battaglia un corpo di quattordici o quindicimila Messicani.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 287: Esortava [il pontefice] con un breve caldissimo l'imperatore a mandare nove mila veterani.
Definiz: § IV. Mila, si pospone anche ad adiettivi pronominali di quantità, e specialmente a Molti, Parecchi, Pochi, Tanti; ma oggi è modo più che altro familiare. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 38: A Rinaldo il governo di Guascogna Diede, e pension di molti mila franchi.
Esempio: Car. Eneid. 5, 422: In un palco alteramente estrutto, Tra molti mila collocossi in mezzo.
Esempio: Sassett. Lett. 230: Voi avete messo in battaglia tutta l'ordinanza del regno di Napoli, e molti mila fanti e cavalli, e aspettate la guerra dalla coda ec.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 8: Univano gli Ungheri.... alle supplicazioni de' Transilvani le proprie, promettevano pur essi alcuni mila uomini per via dell'insurrezione personale.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 80: Videsi il primo d'agosto sull'alba uscir dal campo turchesco alcuni mila cavalli, che indussero a credere ec.
Definiz: § V. Mille, adoperasi ancora con senso di adiettivo ordinale, dicendosi L'anno mille, per L'anno millesimo, Il volume mille, per Il volume millesimo, e simili. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 6: Quando nel mese d'aprile dell'anno mille quattrocento novantadue sopravvenne la morte di Lorenzo de' Medici.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 175: Per la quai cosa, essendo nel principio della state dell'anno mille cinquecento sessanta sette arrivati in Francia seimila Svizzeri ec.
Definiz: § VI. Per le forme dell'adiettivo ordinale e partitivo di Mille, quando è congiunto con altri numeri, come, Millunesimo, Milleduesimo ec., Milletrecentesimo ec. –
V. Millesimo.
Definiz: § VII. Mille, adoperasi indeterminatamente a denotare Numero grandissimo di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Poscia vid'io mille visi cagnazzi Fatti per freddo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 217: Mille piaggio in un giorno e mille rivi Mostrato m'ha per la famosa Ardenna.
Esempio: Amor. Sacch. Nov. 1, 56: Sono assai che abbandonano in sì fatti casi quelli che doverrebbono mettere mille morti per la loro vita.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 60: La tua successïon perchè defraudi Del ben che mille volte io t'ho predetto?
Esempio: Gell. Circ. 63: Per ogni minimo disordine sentirei mille duoli.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 39: Mill'anni ti saresti affaticato, Nè preso avresti mai la nostra terra.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 390: Vi rispondo, che voi avete non una ragione, ma mille.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 14: Quella non par, che desiata avanti Fu da mille donzelle e mille amanti.
Esempio: Red. Esp. Insett. 34: E per conseguenza elle (le mosche) partorissero poi i vermi vivi e semoventi, come mille volte effettivamente ho veduto.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 284: A ogni poco si confondono insieme ambedue (la lingua e lo stile)...; e mille loro qualità e mille pregi o mancamenti, appena, e forse in niun modo,... si può distinguere e assegnare a quale delle due cose appartengano.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: Qui sonno simular conviene, E aver mille occhi e mille orecchi aperti.
Esempio: Lambr. Elog. 5: Stimoli e possa di libertà, la quale trae seco maggiori sollecitudini, e derivando in mille rivi i guadagni, distribuisce meglio ed accresce la generale ricchezza, ma scema la privata.
Definiz: § VIII. E nello stesso senso adoprasi Ben mille, Più di mille, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Più di mille Ombre mostrommi.
Esempio: E Dant. Inf. 8: Io vidi più di mille in sulle porte Dal ciel piovuti.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Si vid'io ben più di mille splendori Trarsi ver noi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 4: Per far una leggiadra sua vendetta, E punir in un dì ben mille offese, Celatamente Amor l'arco riprese.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 108: L'aura soave.... Poi mi condusse in più di mille scogli.
Definiz: § IX. E nel medesimo senso indeterminato, Mille ripetesi talora una o più volte, per aumentare la forza dell'espressione. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 297: Ma dolci baci, dolcemente impressi Ben mille e mille e mille e mille volte: E se potran contarsi, anco fien pochi.
Esempio: Galil. Op. VI, 287: Se la superficie sarà non eguale, ma sinuosa...., e come se dicessimo composta di gran moltitudine di piccoli specchietti locati in varie inclinazioni, in mille e mille modi esposte all'occhio, allora l'istessa immagine del Sole da mille e mille parti, ed in mille e mille pezzi divisa, verrà all'occhio nostro.
Esempio: Red. Lett. 3, 35: Abbraccio V. S. illustrissima, e le do mille e mille baci con abbondanza di lagrime di tenerezza sugli occhi.
Definiz: § X. E in forza di Sost., usato in senso astratto al modo dei Matematici; nel qual senso anche è declinabile nel plurale. –
Esempio: Dant. Conv. 172: Questo mille è il maggior numero, e più crescere non si può, se non questo multiplicando.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 82: Ed è mille numero sì grande, che sopr'esso con certa numerazione non si monta, se non si dinomina da quello, o infra quello.
Esempio: Galil. Op. VII, 27: Qual proporzione ha da uno a mille?
Esempio: Bellin. Disc. anat. 2, 198: Dividere il quattro o il dodici o il mille in due o più quattri, in due o più dodici, in due o più milli, ciascuno de' quali fosse minore del quattro intero, del dodici intero, perchè così ec.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 6: La settima lettera M rappresenta il mille.
Definiz: § XI. Mille, pure in forza di sost., vale anche Anno millesimo dell'Era cristiana; e quindi, seguito da altri numeri cardinali, le date dell'Era volgare dal mille al duemila. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 90: Sai che 'n mille trecento quarantotto Il dì sesto d'aprile, in l'ora prima, Del corpo uscio quell'anima beata.
Esempio: Bemb. Rim. 36: Nel mille cinquecento e dieci avea Portato a Marte il ventesimo giorno Febo.
Esempio: E Bemb. Rim. 128: In questa uscio de la sua bella spoglia Nel mille cinquecento e trenta cinque L'anima saggia.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 440: Oltre a ciò dopo il mille (fors'anche prima) cominciarono i sommi pontefici e i vescovi, allorchè si faceva qualche dedicazion d'una chiesa, a rimettere a i popoli concorrenti una parte, tenne nondimeno, delle penitenze.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 85: Il giorno quindici settembre del millesettecentonovantadue Dumourier.... conchiuse ec.
Esempio: Capp. Longob. 189: A tale effetto pareva buona la risurrezione dell'impero, ed era forse infinchè l'Europa non si ebbe tolte inverso il mille forze novelle, e le nazioni adulte non cominciarono l'una dall'altra a separarsi.
Esempio: E Capp. Longob. 195: Era il secolo dopo al mille, e ogni cosa risorgeva.
Definiz: § XII. Altresì in forza di Sost., usasi sottintendendovi persone, denari, o altre cose, delle quali si parli o alle quali si alluda. –
Esempio: Caran. Polien. Strat. 57: Perchè egli diè le condutte di mille e di tre cento a quelli ch'erano restati ec.
Esempio: Alf. Trag. 4, 219: Di te cantavan d'Israel le figlie: Davidde, il forte, che i suoi mille abbatte; Saul, suoi cento. Ah! mi offendesti, o David, Nel più vivo del cor. Che non dicevi? Saul, ne' suoi verdi anni, altro che i mille, Le migliaia abbatteva.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 279: Mi consola il dottor col dir che mille Furon soggetti a malattia nervosa.
Definiz: § XIII. Mille cotanti, Mille tanti, Mille tanto, e simili. –
V. Cotanto, § IX, X, XI, e Tanto.
Definiz: § XIV. Mille volte mille, vale propriamente un Milione; e indeterminatamente, Un numero infinito. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 86: Quindi li trasse per casali e ville.... E de le miglia mille volte mille Tratti gli avrebbe con pene e con guai, Fin ch'avesse trovato ec.
Definiz: § XV. A mille a mille, posto avverbialm., vale A migliaia; e più spesso, indeterminatamente, In grandissima quantità. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Dintorno al fosso vanno a mille a mille Saettando quale anima si svelle ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 252: E la povera gente sbigottita Ti scuopre le sue piaghe a mille a mille.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 100: Gettano l'arme in sin al ciel scintille, Anzi lampadi accese, a mille a mille.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 17: S'io avessi le lingue a mille a mille, E fussi tutto bocca labbra e denti, Io non direi ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 128: A mille a mille gli vorrei frustare.
Esempio: Varch. Boez. 12: M'asciugò gli occhi, Che gittavano lagrime a mille a mille.
Esempio: Cellin. Poes. 392: Predicendo a ciascun: Ecco il Signore, Parate ormai le strade; e a mille a mille Battezzava ciascun sciolto d'ammanto.
Esempio: Alf. Trag. 1, 217: A mille, a mille Vendicatori insorgeranno in Tebe.
Esempio: E Alf. Trag. 2, 223: Aspri rimorsi a mille a mille il core Squarcianle il dì.
Definiz: § XVI. E mille! esclamazione usata a denotare una certa noia o impazienza, quando altri mostra di non credere o di non curare ciò che noi affermiamo, o quando ei ripete inutilmente cosa detta più volte. –
Esempio: Grazz. Comm. 77: Io sono Lazzero in carne e 'n ossa, in anima e 'n corpo, Lazzero, dico, tuo padrone; e mille! che ti venga il vermocane!
Esempio: E Grazz. Comm. 236: Sai tu quel che vuol dir Foligno? E. Non io. G. Come disse già il Carafulla: Fune e legno, tu sarai impiccato: e mille! F. E voi sarete arsa: e mill'una!
Definiz: § XVII. Per ridurre le mille in una, vale Per abbreviare il discorso, Per venire presto alla conchiusione. Comunemente: Per non andar per le lunghe. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 155: E finalmente, per ridurre le mille in una, non vogliono gli amici difendere, nè possono offendere i nemici.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 191: E per ridurre le mille in una, immaginati che ec.
Definiz: § XVIII. Stare sul mille, o Stare in sul mille, è modo proverbiale, che significa, Tenere una certa gravità negli atti e nell'aspetto, spesso più che non convenga. Comunemente Stare sul grande, Darsi grand'aria, e simili. –
Esempio: Varch. Ercol. 120: Stare in sul grande, in sul grave, in sul severo, in sull'onorevole, in sulla riputazione, e finalmente in sul mille, significano quasi una cosa medesima; cioè, così col parlare come coll'andare, tenere una certa gravità conveniente al grado, e forse maggiore.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 175: Qui maestro Calfuccio non è qua Di quei che stanno sul mille, ed a chi Bisogni andare per punti di luna E colle man piene di scudi attorno.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 110: E se pur voi vi siate Resoluto a fermarvi qua e prenderci Moglie, vi mancheranno e ricche e nobili Quanto costei, e che l'aran di grazia, Nè staranno sul mille come questa.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 25: Bene detto alla Sandra grazie rende Da parte di Ghirone, e l'ammuina; Ella stassi sul mille, e non s'arrende Con un parlare in punta di forcina.