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NANO.
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Dizion. 5 ° Ed.
NANO.
Definiz: Sost. masc. Uomo mostruoso per piccolezza; ed altresì per estensione, Uomo di statura molto più bassa dell'ordinario.
Dal lat. nanus, e questo dal grec. νάνος. –
Esempio: Dant. Conv. 397: Chi dirà nobile per la buona generazione quelli che della buona generazione degno non è? Questo non è altro, che chiamare lo nano gigante.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 45: Più gravemente cade colui, il quale è formato di grandezza di giogante, che il nano, nel quale è posta brieve forma.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 113: E detto questo, il nano traeva grandi guaj, dicendo: Signor mio, dove t'ò io perduto!
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 45: Ecco venire Duo cavallier ch'avean per guida un nano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 28: E venia seco un nano piccolino.
Esempio: Nan. 1, 38: I nani tutti al fin delle parole Procaccian armi ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 158: Perchè de i giganti e de' nani e de' mostri tutti, che son generati per difetto o per abbondanza di materia, ci maravigliamo, convenevolmente miracoli possono essere addomandati.
Esempio: Red. Poes. 262: Io vo' cantare al suon d'un campanaccio La leggenda d'un nano impertinente.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Giord. Op. 2, 389: Sono celebrati gl'infortuni di Torquato Tasso: al quale comunque grande in quel secolo di grandi, e gigante a questa età di nani,... dirò superiore, in quanto poeta e in quanto filosofo, questo Leopardi.