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GRATICOLA.
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GRATICOLA.
Definiz: Sost. femm. Quell'arnese, composto di verghette di ferro o d'altro metallo intrecciate tra loro, che suol mettersi alle piccole aperture nei muri per dare aria o luce alle stanze, o per impedire il passo ad animali nocivi.
Dal lat. craticula.
Definiz: § I. E per Lavoro di metallo o di legno, fatto a guisa di graticola, e posto per ornamento o difesa a checchessia. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 12: La scala onde si va alla camera verde, con graticole di legno dallato.
Esempio: E Uff. Cast. Fort. Fir. 12 t.: Item nella camera del Conte una lettiera con cassepanche da due lati, uno armario di legno lavorato con due cassepanche, uno cassone grande, uno soppidiano grande,... una carriera tonda, una panca al fuoco con graticole lavorate per arte con quattro campanelle.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 378: Prese a fare il Susini per la stessa chiesa la graticola di bronzo per darsele luogo davanti all'altare, sotto il quale riposa il corpo del glorioso martire san Giuliano.
Definiz: § II. Per similit., Qualsivoglia altra cosa fatta a guisa di graticola. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 499: Quando s'ode il mormorio grande e poco, conosciamo non essere sofficienti a mietere le graticole de' fiali.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 31: Anche le vespe s'industriano a contrafare il magistero delle api, tessendo certe aride e vuote loro graticole, che sembrano, ma non sono veramente fiali.
Definiz: § III. Figuratam., trovasi detto per Carcere. –
Esempio: Burch. Son. 2, 161: In questa ferrea graticola Lo stentar tanto a torto mi rincresce.
Definiz: § IV. Graticola, vale pure Quell'arnese che si adopera nei fornelli a sostenere il fuoco, e che oggi dicesi comunemente Gratella. –
Esempio: Cellin. Pros. 190: Sotto alla detta graticola [del fornello] si deve fare una fossa la qual sia larga un braccio e mezzo, e profonda dua braccia, e di lunghezza cinque o sei braccia, in verso quella parte che la detta volta deve porgere il vento per la graticola al fornello della sopradetta fornace.
Esempio: E Cellin. Pros. 191: Le brace che cascano fanno sì gran monte sotto alla detta graticola, che alcune volte le sono cresciute tanto in su, ec.
Definiz: § V. Si usò per Quella relatura, di cui servonsi i pittori per trasportare i disegni dal grande al piccolo, o viceversa. –
Esempio: Lorin. Fortif. 28: Per esser tutto il suo corpo (del disegno in profilo della fortezza) misurato con la proposta graticola fatta a quadretti.
Definiz: § VI. Graticola, vale altresì Quell'istrumento da cucina, detto comunemente Gratella. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 418: Che io non possa mai più mangiare.... coda di mannerino insù la graticola con il pepe e con lo aceto rosato, se io non me ne vendico a misura di carboni.
Definiz: § VII. E per Quell'istrumento, su cui con barbaro supplizio si arrostivano vive le persone. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 196: Anche san Lorenzo.... stando in su la graticola, disse: Grazie ti rendo, messer Gesù, che m'hai fatto degno d'esser tua ostia in su questo fuoco.
Esempio: Vill. M. 338: E ordinata per lui una graticola di ferro tonda, a modo d'una botte, con manichi da volgere, là dentro vi fece mettere il sacerdote.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 8: Fece vedere scolpita di sua mano la figura di san Lorenzo sopra la graticola.
Definiz: § VIII. Monte delle graticole, si chiamò Il Monte comune fiorentino; detto così dai cancelli che munivano la parte anteriore dei banchi degli ufficiali, ai quali cancelli si appiccavano i bandi che lo concernevano. –
Esempio: Red. Lett. 1, 284: Il signor Bastiano Dottori aveva avuta la grazia di esser promosso alla Cancelleria del Monte delle Graticole.