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Dizion. 5° Ed. .
AH e AHI.
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pag.329
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AH e AHI. Definiz: | Interiezione e Esclamazione, che serve ad esprimere diversi affetti e movimenti dell'animo. E quantunque si trovi spesso usata l'una forma per l'altra, pure l'Ahi è più propria ad esprimere tristezza e dolore. |
Lat. ah, grec. αἴ. − Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 132: Ahi. Questa voce è una parte d'orazione, che in grammatica si chiama interiezione esclamativa, e significa ira e corruccio. |
Definiz: | § I. In segno di ammirazione e di maraviglia. − | Esempio: | Dant. Inf. 9: Ahi quanto mi parea pien di disdegno! |
Esempio: | Poliz. Rim. 1, 15: Ah qual divenne! ah come al giovanetto Corse il gran fuoco in tutte le midolle! |
Definiz: | § II. In segno di brama, desiderio, ec. − | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. 40: Ahi cruda morte, come dolce fora Il colpo tuo, se spento un degli amanti, Così l'altro traessi all'ultim'ora. |
Definiz: | § III. In segno di aborrimento, ribrezzo, orrore, e simili. − | Esempio: | Dant. Inf. 21: Ahi quant'egli era nell'aspetto fiero, E quanto mi parea nell'atto acerbo. | Esempio: | E Dant. Inf. 22: Noi andavam con gli dieci dimoni, Ah fiera compagnia! |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 177: Ahi vituperio del guasto mondo! essi non si vergognano.... d'apparir morbidi ne' vestimenti, ed in tutte le cose loro. |
Definiz: | § IV. In segno di gioia, allegrezza. − | Esempio: | Fr. Guitt. Lett. 34: Ahi che gioioso gaudio, e che gaudiosa gioia in amorosi spirituali cuori. |
Definiz: | § V. In segno di lamento, rammarico. − | Esempio: | Dant. Inf. 19: Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote, Che da te prese il primo ricco patre. | Esempio: | E Dant. Parad. 25: Ahi quanto nella mente mi commossi, Quando mi volsi per veder Beatrice, Per non poter vederla, ben ch'io fossi Presso di lei. |
Esempio: | Petr. Rim. 2, 69: Ahi dispietata morte, ahi crudel vita! L'una mi ha posto in doglia,.... L'altra mi ten quaggiù contra mia voglia. |
Definiz: | § VI. In segno di dolore, tristezza. − | Esempio: | Petr. Rim. 2, 60: Ahi morte ria, come a schiantar se' presta Il frutto di molt'anni in sì poche ore! | Esempio: | Alam. Op. tosc. 1, 403: Ahi fortuna crudel, che il mondo spoglia, In un momento sol, di tanto onore. |
Definiz: | § VII. In segno di sdegno, ira, corruccio. − |
Esempio: | Dant. Inf. 33: Ahi Pisa, vituperio delle genti Del bel paese là dove il sì suona. E Purg. 6: Ahi serva Italia, di dolore ostello. |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 255: Ahi malvagia femina, dunque ci se' venuta! |
Definiz: | § VIII. In segno di minacciare. − | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 113: Tratte le spade fuori, gridaron tutti: ahi traditori! voi siete morti. | Esempio: | Zibald. Andr.: Ah, s'io ti posso aver nelle mani, spero che te ne farò pentire. |
Definiz: | § IX. In segno di riprendere, rimproverare, sgridare. − | Esempio: | Petr. Rim. 2, 5: Ahi orbo mondo ingrato, Gran cagion hai di dever pianger meco! | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 248: Ahi figliuol mio, dunque per questo t'hai tu lasciato aver male? |
Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 125: Ahi cattivella, cattivella, ella non sapeva ben, donne mie, che cosa è il mettere in aia con gli scolari. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 30, 61: Ah, disse a lui Ruggier, senza più basti A mostrar che non merti quella insegna. |
Definiz: | § X. In segno di eccitamento al fare. − |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 43: Ah, dicea, valentuomini, ah compagni, Ah fratelli, tenete il luogo vostro. |
Esempio: | Car. Eneid. 9, 1000: Visto il colpo Del vincitore arciero, in ver lui disse: Ahi buon fanciullo, in cui virtù s'avanza: Così vassi alle stelle. |
Definiz: | § XI. In segno di pregare, supplicare. − |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 286: Ahi, mercè per Dio! non voler divenire micidiale di chi mai non t'offese. |
Definiz: | § XII. In segno di commiserazione. − | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 147: Ahi quanto è misera la fortuna delle donne, e come è male impiegato l'amor di molte ne' mariti! |
Definiz: | § XIII. In segno di disapprovazione. − |
Definiz: | § XIV. Ah, suole frequentemente ripetersi: |
Definiz: | 1. In segno di compiacenza, sodisfazione, esultanza. − |
Esempio: | Varch. Ercol. 143: Io mi sono sdimenticato a qual parte io era. C. La lingua volgare essere una lingua da sè. V. Ah ah, sì. |
Definiz: | 2. In segno di riso, o di beffa, imitando quel suono che si manda fuori ridendo. − |
Esempio: | Machiav. Comm. 117: Chi non riderebbe?.... che diavolo ha egli in capo? E' mi par un di questi gufi de' canonici. Ah ah ah! |
Esempio: | Cecch. Stiav. 1, 5: Ah ah ah, bel garzonetto innamorato che è questo! | Esempio: | Grazz. Comm. 479: Ah ah ah! ancora mi rido; quando tu fistiavi al giudice, per mia fe' ti portasti bene. | Esempio: | E Nell. Iac. Vecch. 2, 12: Signora padrona, ridete, ridete, ah ah ah! I. Io ho piuttosto motivo di piangere. S. Ah ah ah! ridete, vi dico, ancor voi. |
Definiz: | § XV. Ahi, come Esclamazione di dolore, si riferisce spesso ad alcuni pronomi personali, preceduti o seguiti dalle parole Lasso, Misero, e simili. − |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 92: Ahi lassa me! che assai chiaro conosco com'io ti sia poco cara. | Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 148: Ahi misera te! che ad un'ora avrai perduto il male amato giovane e il tuo onore. | Esempio: | E Bocc. Filoc. 2, 193: Ahi dolorosa a me! perchè insieme con la mia madre, non morii quando nacqui? |
Definiz: | § XVI. E col pronome non espresso, ma sottinteso. - | Esempio: | Dant. Inf. 27: E pentuto e confesso mi rendei, Ahi miser lasso! e giovato sarebbe. |
Definiz: | § XVII. Talora per proprietà di lingua ad Ah o Ahi si soggiunge la particella Che. − |
Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 111: Non son questi ch'io miro Della natura i più graditi effetti? Ah, che pur son! | Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 440: Ah, che per calle di miserie estreme Infortunata passa alta ventura. | Esempio: | Menz. Poes. 1, 231: Ahi, che in quelle brillantuzze Pupilluzze La tua face, Amore, accendi! |
Definiz: | § XVIII. Ahi si usa anche in forza di Sost. per Grido o Voce di dolore, di sdegno, e simili. − |
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