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Dizion. 4° Ed. .
DIGRADARE
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DIGRADARE.
Definiz: | Scendere a poco a poco, o di grado in grado; ed in alcuni de' suoi sentimenti si usa talora nel signific.
neutr. e nel neutr. pass. Lat. gradatim descendere. Gr. βάδην
καταβαίνειν. |
Esempio: | Dant. Par. 32. Puoi tu veder così di soglia in soglia Giù digradar.
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Esempio: | G. V. 1. 36. 4. E di grado in grado sedeano le genti, al di sopra i
più nobili, e poi digradando secondo le dignità delle genti. |
Definiz: | §. I. Per metaf. Peggiorare. |
Esempio: | Lab. 158. L'orme di coloro, che la Reina degli angioli seguitarono, sono ricoperte,
e le nostre femmine digradando hanno il cammino smarrito. |
Definiz: | §. II. Per Derivare. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. L'accidia, quanto da se, non digradando altro peccato da
questo, è il minor peccato de' mortali. |
Definiz: | §. III. Per Dichinar dolcemente. |
Esempio: | Bocc. g. 6. f. 8. Le piagge delle quali montagnette così digradando, giù verso 'l
piano discendevano. |
Definiz: | §. IV. Per Lo diminuirsi, o scorciare degli spazj, de' gradi, o d'altro corpo. Lat. gradatim imminui. Gr. βάδην
ἐλαττοῦσθαι. |
Esempio: | Dant. Purg. 22. E come abete in alto si digrada Di ramo in ramo.
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Esempio: | M. V. 3. 74. E poi assottigliava, digradando con ragione infino alla
punta della coda. |
Esempio: | Cr. 2. 23. 13. Si metta per due, o tre dita un conio di ferro, ovvero d'osso, che
digradi infino al taglio. |
Definiz: | §. V. Per Privar della dignità, e del grado; e oggi in questo signific. si dice solamente degli
ecclesiastici, quando per alcun loro misfatto sono privati de' privilegj, e delle dignità chericali. Lat.
*degradare. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 36. Il terzodecimo si è, quando il cherico è ec. digradato.
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Esempio: | E Maestruz. 2. 37. I cherici falsarj debbono
esser digradati, e messi nelle mani della podestà, che gli purifica. |
Esempio: | Fr. Iac. T. E mettilo al flagello, Ch'io lo vo' digradare. |
Definiz: | §. VI. Per Dividere in gradi. Lat. in gradus dividere. Gr.
εἰς βασθμοὺς
βαθμοὺς
διαρεῖν. |
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