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Dizion. 2° Ed. .
ORRORE
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pag.564
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ORRORE.
Definiz: | Spavento, o eccessiva paura, che nasce da male, che sia quasi presente. Lat. horror. |
Esempio: | G. V. 12. 3. 14. Or non avemo noi in orrore udir quelle cose? |
Esempio: | Amm. ant. L'orror della morte, lo pericolo del giudicio, la paura dello 'nferno,
mai dagli occhj del cuor tuo non lasciar dileguare. |
Esempio: | Sal. Catell. R. E quivi è poi una camera fatta ad arcora, e a volte di pietra,
oscura di tenebre, e di mala puzza ripiena, e a vederla è un'orrore. |
Definiz: | ¶ Per oscurità, e tenebrosità spaventevole. |
Esempio: | Petrar. Son. 144. Un solitario orrore, D'ombrosa selva mai tanto mi piacque.
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Esempio: | E Petr. Son. 236. E 'n tenebroso orrore Cerco, parlando
d'allentar mia pena. |
Definiz: | ¶ Per abbominazione. |
Esempio: | Pass. c. 66. La penitenzia schifa l'avarizia, e ha in orrore la lussuria.
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