Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Pronunziata coll'e stretta, particella condizionale in genere, e vale Caso che, Dato che, Posto che. Lat. si.
Esempio: Boc. Nov. 36. 16. Niuno di voi sia ardito di toccarmi, se io obbediente vi sono, ne da questo corpo alcuna cosa rimuovere, se da me non vuole essere accusato.
Esempio: E Bocc. Nov. 2. 7. Io son del tutto, se tu vuogli, ch'io faccia questo, di che tu m'hai cotanto pregato, disposto ad andarvi.
Esempio: Dant. Purg. 1. Grazie riporterò di te a lei, Se d'esser mentovato laggiù degni.
Esempio: Petr. Canz. 40. 7. Anzi la voce al tuo nome rischiari, Se gli occhi suoi ti fur dolci, ne cari.
Esempio: Dan. Inf. 30. S'io dissi il falso, e tu falsasti il conio [cioè io concedo, e non niego]
Definiz: §. Se: Congiunzion dubitativa. Latin. num, an, utrum.
Esempio: Boc. Nov. 34. 8. Ora si parrebbe, se fosse tanto valente huomo, quanto si diceva, e se cotanto l'amasse, quanto, ec.
Esempio: Petr. Son. 155. A cui non so se al Mondo mai par visse.
Esempio: Dant. Inf. 34. E s'io divenni allora travagliato, La gente grossa il pensi.
Esempio: Boc. Introd. n. 37. Non so se a voi quello se ne parrà, che a me ne parrebbe.
Definiz: §. Se: Per Così, in principio di locuzion pregativa, o disiderativa. Lat. sic, come quella d'Orazio, Sic te diva potens Cypri. E in Greco οὕτως, ovvero οὕτω.
Esempio: Boc. Nov. 39. 8. Se m'aiuti Iddio, disse il Cavaliere, io il vi credo.
Esempio: E Bocc. Nov. 90. 11. Se m'aiuti Iddio, tu se povero, ma egli sarebbe mercè, che tu fossi molto più.
Esempio: Dant. Inf. 29. Se l'unghia ti basti eternamente a cotesto lavoro.
Esempio: E Dan. Inf. appresso. Se la vostra memoria non s'involi, Ditemi chi voi siete.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 30. Se l'altro non ti ficchi Li denti addosso, non ti sia a fatica.
Esempio: Petr. Cap. 2. Or dimmi, se colui in pace vi guide, ec. Che coppia è questa?
Esempio: Boc. Canz. 10. 5. Se io non sia svisata, Pianger farolle amara tal follia.
Esempio: E Bocc. Nov. 76. 7. Se io non sia impiccato per la gola, che egli m'è stato imbolato.
Definiz: §. Se: Per Benchè, ancorchè, quantunque. Lat. quamvis, etiamsi.
Esempio: Boc. Nov. 65. 22. Di porti le corna, se tu avessi cent'occhi in testa.
Esempio: E Bocc. Nov. 38. 8. Si dispose, se morir ne dovesse, di parlarle esso stesso.
Definiz: §. Se: Per Poichè. Lat. quandoquidem, quoniam, si.
Esempio: Petr. Son. 233. Che mal per noi quella beltà si vide, Se viva, e morta ne dovea tor pace.
Definiz: §. Se: Quando è posta davanti alla particella Ne, o affissa, o non affissa col verbo, è lo stesso che 'l Si, che accompagna il verbo e fallo neutr. pass.
Esempio: Boc. Nov. 72. 5. Il sapeva sì fare, che Bentivegna del Mazzo non se n'avvedeva.
Esempio: E Bocc. appresso. Faccendo vista di non avvedersene.
Definiz: §. Se: S'accompagna nella stessa guisa, e opera lo stesso colla Ne riempitiva.
Esempio: Boc. Introd. n. 56. Li tre Giovani alle lor camere, ec. se n'andarono.
Esempio: E Bocc. Nov. 212. A nostra dama di Parigi, con lui insieme andatosene.
Definiz: §. Se: lo disse in vece di Quanto.
Esempio: Dav. Colt. E quel forte, che la vinaccia piglia di sopra, schiumala se tu sai, fa pigliare il fuoco al vino. Lat. sis, si sapis.
Definiz: §. Sed: si usa talora in concorso di vocale, in vece di Se, spezialmente nel verso.
Esempio: Dant. Rim. Sed ella non ti crede, Dì che domandi amor, sed egli è vero.
Definiz: §. Se: tronco avanti a consonante, contro l'uso comune, e contro la regola de' troncamenti.
Esempio: Bocc. Am. Vis. E s'tu non credi forse, che a salute Questa via meni.
Definiz: §. Se': segnato d'apostrofo: vale Se i, Se li, Se gli.
Esempio: Boc. Nov. 99. Se' vostri prieghi, ec.