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1) Dizion. 5° Ed. .
FIGURA.
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FIGURA.
Definiz: Sost. femm. Forma esteriore delle cose.
Dal lat. figura. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Togliea la coda fessa la figura Che si perdeva là, e la sua pelle Si facea molle, e quella di là dura.
Esempio: E Dant. Conv. 227: Perocchè altro senso sente quello, sicchè non si può dire che sia propiamente visibile, nè propiamente tangibile, siccom'è la figura, la grandezza, il numero, lo movimento, e lo star fermo, che sensibili si chiamano.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 142: Figura è la superficie, la circumscrizione, e il termine del corpo.
Esempio: Accolt. Prosp. 3: La grandezza, la figura, il sito, il novero, la distanza, la continuità, il moto, la quiete e simili, sono accidenti communi ad altri sensi ancora, ma la luce ed il colore sono al senso del vedere unicamente sottoposti.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 188: La figura di questi denti è a guisa di spina ec.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 107: Nelle diverse grandezze, e figure de' granelli del carbone io non ho trovato mai, che tutte le parti loro o simili sieno in ragione duplicata de' lati omologhi che in essi immaginar si possono, come ho trovato in quelli del grano buono.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 13: La prima fra queste [acque] ha una diafanità cristallina, che lascia distinguere con tutta la precisione i varj colori e figure delle piccole ghiaie che rivestono il fondo del suo cratere.
Definiz: § I. Poeticam. e figuratam. per la Cosa stessa in quanto ci vien rappresentata dalla sua forma. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Io vidi per quell'aer grosso e scuro Venir notando una figura in suso, Meravigliosa ad ogni cor sicuro.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Ficca dirietro agli occhi tuoi la mente, E fa di quegli specchio alla figura, Che in questo specchio ti sarà parvente.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 456: Nella fine del precedente [canto] ha dimostrato, come per lo segno fatto da Virgilio vedesse sotto l'acqua una figura, la qual notando veniva in su, cioè verso la sommità del fiume.... Descrive la forma della figura venuta,... dimostra, come salito sopra le spalle di quella figura, insieme con Virgilio fosse passato e trasportato del settimo cerchio dell'inferno nell'ottavo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 585: Così dice che in Saturno riluceva una figura che rappresenterà lo stato di quelle anime che sono state beate, seguitando ec.
Definiz: § II. Dicesi anche della esterior forma degli animali. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 42: Il Chizio portò varie figure e descrizioni d'efimeri detti anco emerobj, ma stranieri e diversi, e tutti aventi sei piedi.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 126: Tanta diversità di figure, al dir del Malpighi, non viene, se non dalla diversità degli effluvj del verme.
Definiz: § III. E per il Corpo umano, Persona. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 109: Vedut'ho la lucente stella Diana, Ch'appare anzi che 'l giorno renda albore, Ch'ha preso forma di figura umana.
Esempio: Dant. Purg. 3: Lo sol.... Rotto m'era dinanzi alla figura, Ch'aveva in me de' suoi raggi l'appoggio.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 556: E raguagliando tutta sua figura, In essa non si può dir mancamenti.
Esempio: E Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 650: Bustercio alquanto era di più bassezza; Tredici braccia era la sua figura.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 261: Le quali (le parti genitali) vogliono [altri] che sieno l'umbilico e 'l mezzo della nostra figura.
Esempio: Cellin. Vit. 82: Alla qual cosa il Papa, alzato le mane, e fattomi un patente crocione sopra la mia figura, mi disse, che ec.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 2, 60: Questa ai duri mestier volse la mente, E trattò l'armi in sull'età novella, Ed occupò nella milizia dura Sua dolce, vaga, angelica figura.
Definiz: § IV. E coll'aggiunto Morto figura morta, trovasi per Scheletro. –
Esempio: Lenz. Diar. 38: O voi, ch'entrate nel bel Cimitero Guardando per diletto le pinture, Bassate gli occhi alle morte figure Giù ne' sepolcri del terreno stero.
Definiz: § V. Pure per Persona, in quanto nell'esser suo fisico o morale ha del bizzarro, dello strano, del singolare, del tristo, e simili, secondo che è determinato da un aggiunto o compimento o dal contesto. –
Esempio: Gell. Err. 4, 4: Io vo' che tu le dia un po' noia; ella è la più fantastica figura che tu vedessi mai: deh sì! va' alla volta sua, e falla un po' marinare.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 254: E perchè io sono una certa figura, come dovete avere inteso dal Varchi, senza troppo stare in su' convenevoli, io mi vi do e dono per amicissimo.
Esempio: Cecch. Dot. 2, 5: Che è figura che non dorme al fuoco, e prima che dica di sì, vorrà cercare ec.
Esempio: E Cecch. Dot. appr.: Eh! i' credo che tu credi ch'e' sia un fanciullo; tu mostri di non lo conoscere: i' so ben io che figura egli è, che son parecchi anni che noi ci conosciamo.
Esempio: E Cecch. Stiav. 5, 8: Quest'altre.... non sono così gentil figure, che sopporti la spesa che voi soprastiate qui punto per vederle.
Esempio: Grazz. Comm. 41: Che figura affamata è quella? Oh! egli mi ha l'aria del bel poltrone!
Esempio: Crudel. Pros. 155: Non vi è figura più ridicola di un che non riesce nell'impegno, e rimane mortificato.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: Mi trovo per compagno uno strumento Che avea spogliato il Monte, una figura Segnato in fronte, e con cert'occhi torti ec.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 54: E sento dire Cose di voi che non van punto bene; Sento vantarsi ancor certe figure, Che vogliono spianarvi le costure.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 125: Dopo costui, continuarono a farsi vedere, di tempo in tempo, altre strane figure.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 227: Che diavolo! Tre figure come le vostre, e che vanno per i fatti loro, chi vuoi che non sia contento di lasciarle passare?
Definiz: § VI. E per Personaggio che alcuno rappresenta; ed altresì per Parte, Ufficio, assegnati ad alcuno. –
Esempio: Vai Rim. 42: Vedete là, che magre creature Sono in più corti gli aulici, che fanno Per un salario sol quattro figure.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 83: Il quale (il demonio) come osserva santo Agostino, ora vien chiamato leone, ed ora serpente: tanto fa bene l'una e l'altra figura.
Esempio: E Segner. Pred. Pal. ap. 73: Chi non avrebbe.... giudicato che due frattanto si fossero quei Franceschi che sosteneano figure così contrarie? E pur egli era uno solo.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 407: Che diversa figura da quella, che finora con tanta mia gloria ho sostenuta, sarà duopo ch'io sostenga!
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 2: A ciascheduno la natura ha imposto un tale determinato personaggio, ed una particolare figura da rappresentarsi nella scena di questo mondo.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 110: La natura, raccomandando a i genitori la prole, impone loro la figura di maestro.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 149: S'egli avesse saputo a un tempo stesso Far più figure, come a dir sarebbe Podestà, cavalier, bargello e messo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 3: Crederei poter far altra figura, Che il sagrestano e il servo della cura.
Definiz: § VII. Figura, vale anche Aspetto, Sembianza; ed altresì Abito del corpo, Fattezze. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Ripiglierà sua carne e sua figura.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 360: E puossi predire, secondo la natura degli uomini, la loro complessione per costellazione, o sanguinea o collerica,... ed eziandio la figura, e la statura; dalli quali principj procede l'arte della fisonomia.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 268: Perchè Bosolino non avea mai veduto Aiolfo, non gli sapea dare la sua figura se none per udita.
Esempio: Petr. Rim. 1, 28: Ed ella nell'usata sua figura Tosto tornando, fecemi, oimè lasso, D'uom, quasi vivo e sbigottito sasso.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 223: Però s'i' tremo, e vo col cor gelato, Qualor veggio cangiata sua figura, Questo temer d'antiche prove è nato.
Esempio: E Petr. Rim. 321: Aspro core e selvaggio, e cruda voglia, In dolce, umile, angelica figura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 38: Fermossi in atto ch'avria fatto incerto Chiunque avesse vista sua figura, S'ella era donna sensitiva e vera, O sasso colorito in tal maniera.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 46: Uscir fuor d'una caverna oscura Un strano mostro in feminil figura.
Esempio: Bemb. Rim. 146: Non vi mandò qua giù l'eterna cura, A fin che senz'amor tra noi viveste; Nè vi diè sì piacevole figura, Perchè in tormento altrui la possedeste.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 482: Questo è un desiderio troppo ardito Con un ch'è avvezzo a veder cittadine, Che da vederle sono un appetito, E han quella figura di regine.
Definiz: § VIII. Figuratam. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 39: Certo, siccome voi non rimaso è che membra e fazione d'uomo,... non è a vostra terra che figura di città e casa, giustizia vietata e pace.
Esempio: Petr. Rim. 1, 161: Onde s'io veggio in giovenil figura Incominciarsi 'l mondo a vestir d'erba; Parmi veder in quella etate acerba, ec.
Definiz: § IX. E in particolare, per Aspetto sotto il quale alcuno, trasformandosi, comparisce, Sembiante che assume. –
Esempio: S. Ag. Solil. 63: Versuto e malizioso è, Signore, questo inimico,... nè leggermente si possono conoscere.... le varie spezie e figure del volto suo, se tu non ci dài lo tuo lume. Perciocchè ora è qui, ora quivi; or agnello, or lupo; or tenebre, or luce si dimostra.
Definiz: § X. Pure per Aspetto, Apparenza, che prendono via via certi pianeti a seconda della loro posizione rispetto al sole. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 365: Venere sotto il Sole si mostra falcata, e va puntualmente mutando sue figure nello stesso modo che fa la Luna.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 371: Da Giove si scorgerebbon falcate (le lune ovvero i satelliti di Giove), e in somma farebbero ai Gioviali le mutazioni stesse di figure che a noi terrestri fa la Luna.
Definiz: § XI. In senso particolare, e conformemente al provenzale e all'antico francese, vale Viso, Faccia, Volto, Lineamenti del volto. –
Esempio: Rim. Ant. P. Ben. Senn. 3, 436: Vidila andar baldanzosa e secura.... Talvolta scolorar la sua figura, Mostrando nella vista come il core ec.
Esempio: Cavalcant. Rim. 8: Avete in voi li fiori e la verdura, E ciò che luce, o è bello a vedere. Risplende più che 'l sol vostra figura; Chi voi non vede, mai non può valere.
Esempio: E Cavalcant. Rim. 30: Move, cangiando color, riso e pianto, E la figura con paura storna.
Esempio: Med. L. Op. 2, 141: Ell'ha un buco nel mezzo del mento, Che rimbellisce tutta sua figura.
Esempio: E Med. L. Canz. ball. 26 t.: Più bella è che la stella Dïana La tua gentil figura.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Mospi a rider mi vien sulla figura.
Definiz: § XII. E per Atto, Atteggiamento. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 195: Pausania.... descrive alcune statue di fanciulli.... che tenevano distese le destre in figura di far voti a Dio.
Definiz: § XIII. E per Immagine, Ombra, Fantasma. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 3: Allor mi par, che nella mente piova Una figura di donna pensosa, Che vegna per veder morir lo core.
Esempio: Dant. Vit. nuov. 58: Io discernea una figura d'uno Signore, di pauroso aspetto a chi lo guardasse.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 120: Questo possono porgere li demonj con finte figure alli animali concepenti.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 168: Consentendo di fare il peccato, stese le mani per abbracciare quella figura fantastica, la quale di subito sparì, e più non la rivide.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 185: Non posso altra figura immaginarmi, O di nud'ombra o di terrestre spoglia, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 35: Sì come avvien che d'una altra figura Trasformando repente il sogno mostri.
Esempio: Giust. Vers. 44: Crollò il ciborio, si divelse e sparve: E nel luogo di quello, una figura Magra e d'aspetto tisico gli apparve.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 329: Gli alberi che vedeva in lontananza, gli rappresentavan figure strane, deformi, mostruose.
Definiz: § XIV. Vale anche Immagine, sia di uomini, sia di animali, sia di cose, o scolpita o dipinta, o in altro modo ritratta. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 60: Cotanto è da pregiar ogni figura Quant'ella mostra in forma, ed anco in atti, Pura sembianza del suo naturale.
Esempio: Dant. Purg. 10: Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vedo giunger le ginocchia al petto, La qual fa ec.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Ed io: Sì come cera da suggello, Che la figura impressa non trasmuta, Segnato è or da voi lo mio cervello.
Esempio: E Dant. Conv. 307: Nullo dipintore potrebbe porre alcuna figura, se intenzionalmente non si facesse prima tale, quale la figura essere dee.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 25: Iv'entro, non so se da natural vena o da artificiosa, per una figura, la quale.... gittava tanta acqua,... che di meno avria macinato un mulino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 96: Di sì belle figure è adorno il loco, Che per mirarle oblian la cena quasi.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 37: Sì come per levar, donna, si pone In pietra alpestra e dura Una viva figura, Che là più crescie u' più la pietra scema, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 131: È da considerare che tutte le figure di qualunque sorte si siamo, o intagliate ne' marmi, o gittate di bronzi, o fatte di stucco o di legno,... è di necessità che a volerle chiamar perfette ell'abbiano dimolte parti. La prima è che quando una simil figura ci si presenta nel primo aspetto della vista, ella rappresenti e renda somiglianza a quella cosa per la quale ella è parsa.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 2: Fermár nelle figure il guardo intento, Che vinta la materia è dal lavoro.
Esempio: Vai Rim. 39: Si è ristampata nuper in Lugduno, Colle figure in rame, in gran papiro, La vaghissima Istoria di Liombruno.
Esempio: Baldin. Lett. Prop. 17: Queste sono le regole, che io trovo essere state osservate da' migliori maestri nelle figure fatte d'invenzione.
Esempio: Red. Lett. 1, 332: Io.... ne avea abbozzata la figura col mio solito gentilissimo modo di disegnare.
Esempio: Giobert. Bell. 43: Questi varj affetti sono sensibili interiori, che hanno l'apparenza di certe passioni, come le figure ideali di un quadro vestono il sembiante di certi oggetti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 276: L'oste era a sedere sur una piccola panca, sotto la cappa del cammino, occupato, in apparenza, in certe figure che faceva e disfaceva nella cenere, con le molle.
Definiz: § XV. In senso particolare, usasi a significare L'immagine del corpo umano, o di un dato personaggio. –
Esempio: Vill. G. 120: Giugnendo a piè del Ponte Vecchio da lato di qua, appunto a piè del pilastro dove era la figura di Marti, el detto messer Buondelmonte ec.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 128: Tu vedi in sul fiorino dall'una parte la figura di S. Giovanni Batista, principe e duca de' Fiorentini, e dall'altra ec.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 54: Poi togli un poco di biacca pura, e va' su per certi gran rilievi, come richiede il nudo della figura.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 231: E dua panni dipinti ch'i' ho, l'uno è de' tre Magi,... o sono buone figure.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 82: I simulacri inferiori in mano Avean lunghe ed amplissime scritture, Ove facean con molta laude piano I nomi de le più degne figure.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 256: Nel quale si dimostra lo sbuffamento ed il fremito del cavallo, ed il grande animo e la fierezza vivacissimamente espressa dall'arte nella figura che lo cavalca.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 112: Deliberando la Signoria di Vinegia, che si facesse di bronzo la statua di Bartolommeo da Bergamo a cavallo, allogò il cavallo ad Andrea del Verrocchio fiorentino, e la figura a Vellano.
Esempio: Borgh. R. Rip. 118: Le figure la maggior parte degli scultori costuma farle di altezza nove teste.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 160: Oltre all'aver maldisposte tutte le figure, ha messo innanzi una gran femminaccia ignuda, che mostra tutte le parti di dietro.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 51: In Efeso fu veduta da Alessandro M. di mano del medesimo, non senza gran commozione d'affetti, la figura d'un Megabizzo.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 3, 437: Sopra al capo della Santissima Vergine sta una figura d'uomo attempato, con abito talare, con un pallio come i vescovi, e colle ali stese.
Esempio: Giord. Op. 2, 60: Lorenzo Bartolini celebrato scultore, per una delle sei nicchie nella regia cappella di Poggio Imperiale, ha modellato un gruppo di tre figure non molto maggiori del vero.
Definiz: § XVI. Pure in senso particolare si usò per Sacra effigie, Simulacro. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 7: Siano tenuti e debiano, che qualunque ora e quante fiate si levasse lo velo, o s'abbassasse, o si scoprisse la figura de la detta Nostra Donna,... di fare accendere sempre due torchj.
Esempio: Bocc. Laber. 97: Vidi in essa una lampana accesa davanti alla figura di Nostra Donna.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 231: El Volto santo serberò; che è una divota figura.
Esempio: Nard. Stor. 1, 66: Furon anche fatte molte singolare divozioni e pubbliche e private orazioni; avendo fatto venire in Fiorenza la figura di Nostra Donna di Santa Maria Impruneta.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 85: Ch'io facci orazione a questa figura, e vedrò lo Sposo, del quale m'ha parlato.
Definiz: § XVII. Mezza figura, nel linguaggio delle Arti del disegno, usasi a significare Una figura dal mezzo della persona in su. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 86: Lo partì, dico, per dritta misura, De le coste e de l'anche alle confine, E lo fe' rimaner mezza figura, Qual dinanzi all'imagini divine, Poste d'argento, e più di cera pura, Son da genti lontane e da vicine, Ch'a ringraziarlo e sciorre il voto vanno ec. (qui in doppio senso, e con un certo scherzo).
Definiz: § XVIII. Onde In mezza figura, a modo di aggiunto, dicesi di statua o ritratto che rappresenti la persona dal mezzo in su; e In tutta figura, pur a modo di aggiunto, dicesi di ritratto o statua che rappresenti tutta quanta la persona. –
Esempio: Zannon. Vas. Lic. 21: Sta in alto, ed in mezza figura, una Baccante che per sorpresa e timore ha rivolta la faccia al cielo e lasciato di percuotere il timpano che tiene nella sinistra.
Definiz: § XIX. Figura tonda, chiamano gli scultori Quella che è di tutto rilievo, onde le sue parti si possono vedere tutte finite, come si veggono nell'uomo, girandole intorno. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 132: Per essere tutta la figura tonda, è forza, che in faccia, in profilo e di dietro ella sia di proporzione uguale, avendo ella a ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta per tutto.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr$, 1, 134: E tali figure chiameremo tonde, purchè si possano vedere tutte le parti finite come si vede nell'uomo girandolo attorno, e similmente poi l'altre che da queste dipendono.
Definiz: § XX. Figura, dicesi per estensione Quella parte dello studio del disegno, che ha per oggetto la rappresentazione del corpo umano. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Scuola di figura, Studiare la figura.
Definiz: § XXI. Figura, nelle carte comuni da giuoco, chiamasi Quella carta sulla quale è rappresentato o il re, o la donna, o il fante. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 228: Doppo tante figure ho pure un asso.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 110: Avete in mano una figura, e credete d'avere un sette (qui in equivoco con la figura rettorica).
Esempio: Not. Malm. 2, 448: Tratto dal giuoco di primiera, quando uno, avendo buon punto, ed essendo per vincer la posta, un altro con figura fa una primiera, e gli leva la posta.
Definiz: § XXII. Term. di Geometria. Superficie o solido terminato o circoscritto da tutte le parti. Riceve varj aggiunti, come piana figura piana, solida figuira solida, curvilinea figura curvilinea, rettilinea figura rettilinea, mista figura mista, regolare figura regolare, irregolare figura irregolare, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Dant. Parad. 30: E si distende in circular figura.
Esempio: E Dant. Conv. 170: Il punto è principio di quella (della Geometria), e secondo ch'e' dice, il cerchio è perfettissima figura in quella, che conviene però aver ragione di fine.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 266: Feceli tondi (gli occhi), a cagione che con quella figura, la quale è di tutte l'altre capacissima, la vista pigliasse li obbietti che se le offerivano, più largamente: dove essa natura conobbe eziandio un'altra comodità, con ciò sia che questa figura sferica, non essendo impedita da alcuna sorte d'anguli, può guardare in tutte le bande.
Esempio: Galil. Op. 1, 230: Se figura alcuna si può dare a un solido, la sferica è la facilissima sopra tutte le altre, siccome è anco la semplicissima, e tiene tra le figure solide quel luogo che il cerchio tiene tra le superficiali: la descrizion del qual cerchio.... è stata giudicata dai matematici degna d'esser posta tra i postulati attenenti alle descrizioni di tutte l'altre figure.
Esempio: Accolt. Prosp. 15: Figura apparente è quella, che ci viene rappresentata dalla prospettiva nella sezione della piramide, ove in scorcio viene per lo più dintornata.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 181: La fabbrica è regolare o irregolare: quella ha per soggetto le figure d'angoli o di lati uguali, sempre simile a sè stessa e invariabile; ed è norma di questa, che, dalle figure irregolari, irregolare vien detta e denominata.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 60, 2: Figura in termine matematico, o è superficiale, o è solida. Se superficiale, è quella superficie che è contenuta da uno o da più termini lineari: se solida, è quel corpo che è contenuto da uno o da più termini superficiali.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 61, 1: Figura rettilinea, quella che è contenuta da linee rette.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 10: Una figura piana dicesi rettilinea, quando vien terminata da linee rette.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. 18: Le figure terminate da quattro linee rette che comprendono fra loro quattro angoli, si chiamano quadrilateri, ec.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 5: Le figure.... contenute da linee rette chiamansi rettilinee, delle quali la più semplice è quella che da tre linee rette comprendesi, e si chiama trilatera figura, ovvero triangolo.
Esempio: E Grand. Instit. geom. 5: Due sole rette linee non possono fare una figura, perchè, ec.
Definiz: § XXIII. E per il Disegno delle figure stesse. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 399: E aperto il suo libro, mi venne per le mani la figura che egli cita a car. 303.... per cavar da essa i lati dei corpi regolari, e segnarli sopra lo strumento, ec.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: Interrogatolo quello che intendeva di fare con quella figura, niente ebbi per risposta;... pur finalmente, dopo altre interrogazioni, disse che quella era una figura di Euclide per trovare i corpi regolari.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 408: Gli domandai qual colpa poteva avere lo stampatore o compositore in una figura intagliata in legno, e prima sopra il medesimo legno dalla sua propria mano, ec.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 359: Per la difficultà che gli arrecava la sua cecità nell'esplicarsi dove occorreva usar figure e caratteri.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 139: Una palla.... grossa quant'è il profilo accennato nella figura.
Definiz: § XXIV. Si usò per Tavola dimostrativa. –
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 246: Vedesi per la figura ciascuno artefice dover pigliare in ricompenso l'opera dell'altro, ec.
Esempio: E Segn. B. Etic. volg. 275: Avvertisca qui chi legge, che questa figura seguita doppo al comento, ec.
Definiz: § XXV. Term. d'Astrologia. Rappresentazione dello stato del cielo, ossia della disposizione delle stelle e de' pianeti in un determinato punto di tempo. –
Esempio: Vill. G. 848: Ella è grave congiunzione, e per la propinquità di Marti, e sì per l'eclissi procedente dalla Luna, e sì per la figura annuale a ciò concordevole, e sì ancora ec.
Definiz: § XXVI. E in senso particolare, Oroscopo. –
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 289: Alzommi la figura un indovino, E disse, ch'io sarei sempre sgraziato.
Definiz: § XXVII. Per Forma che un'aggregazione di persone o di cose vien pigliando nel disporsi in tale o tal guisa. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Sì dentro a' lumi sante creature Volitando cantavano, e faciensi Or D, or I, or L, in sue figure.
Esempio: E Dant. Parad. appr.: Illustrami di te, sì ch'io rilevi Le lor figure, com'io l'ho concette.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 525: Lo nostro autore finge che avendo udito di quelli beati spiriti nel pianeto Iove cantare e fare varie figure di sè,... elli invocasse Pallade, la dia della sapienzia, che lo illuminasse sicchè elli intendesse quelle figure ch'elli aveva veduto.
Esempio: E But. Comm. Dant. 526: Rilevi Le lor figure, cioè intenda e dia ad intendere quello che significano le figure di quelli spiriti.
Esempio: E But. Comm. Dant. 527: E perchè il merito loro è stato l'amore de la iustizia, però finge che dimostrino tali figure.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Li altri che erano rimasi in su l'emme a modo di gilli di corone, che in sì fatte figure s'erano posati, vedea seguitare la figura dell'aquila incominciata dalli altri.
Esempio: Caran. Elian. 35: Le quali figure come che siano più lunghe per diritto, e strette per larghezza, nondimeno si chiamano quadrate.
Esempio: E Caran. Elian.appr.: Altri fecero il numero di quelli che sono ordinati per lunghezza di modo ch'egli fosse triplicato, rispetto quelli che si stanno per larghezza; avisando di far a questo modo la figura quadrata.
Definiz: § XXVIII. Parlandosi di terreno, suolo, paese, ed altresì di qualsivoglia luogo o spazio, vale Configurazione. –
Esempio: Domen. Plin. 370: I nervi.... quando sono tondi, quando larghi, come richiede la figura del luogo.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 1: Questo tratto ha una figura irregolare, ritirandosi in dentro qua e là, per formare seni di mare, o sporgendo in fuori, per fare promontorj.
Definiz: § XXIX. Figura, nel linguaggio degli Aritmetici, vale Segno de' numeri; oggi comunemente Cifra. –
Esempio: Abbac. P. Regol. 11: Se vuoli rilevare molte figure, a ogni tre farai un punto, cominciando dalla parte ritta inverso la manca.
Esempio: E Abbac. P. Regol. appr.: Se vuoli partire in 10, subito leva la prima figura.
Esempio: Carell. Son. 12: Io [Arismetrica] per queste figure e uno O tondo Multiprico.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 2: Questo si prova col zero,.... cioè la decima figura dell'aritmetica.
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 126: Chiamansi ancora numeri composti, overo mescolati, quando due figure o più si mettono insieme, come 12, 15, 30, ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 238: Del numero proposto leva via le due ultime figure, che dinotano le unità e le decine.
Esempio: Cavalier. Reg. Triang. 5: Perchè poi i logaritmi di sei figure posti in dette tavole, hanno le differenze picciole verso il fine del quadrante, ho cercato di ovviare alla difficoltà che porta tale picciolezza di differenze.... con il soggiongere ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 1, 131: Siete nulla sperto nell'aritmetica, per almen quanto sia poter leggere una riga di venti, trenta, cinquanta figure, e comprenderne il significato e 'l valore?
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 29, 1, 18: Come chi dovendo.... rappresentare un milione di cose, segnasse un milione di unità separate: potendo.... spacciarsene con sette figure, una sola unità e sei zeri.
Definiz: § XXX. E per Forma delle lettere alfabetiche, vale Carattere. –
Esempio: Dant. Rim. apocr. 285: O tu che sprezzi la nona figura, E sei da men della sua antecedente, Va, e raddoppia la sua susseguente, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 317: E' fora mestiero trovare per ogni vocale dieci figure, almeno differenziate l'una dall'altra.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 318: Io non so come io mi abbia a pronunziare generatione, avendo quel t doppia pronunzia, e non avendo doppia figura.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 91: Gli dichiarerei.... tutti gli accidenti della lettera, che sono quattro: il numero,.... l'ordine, cioè quale s'ha a porre prima e qual poi nell'alfabeto, cioè nella a, bi ci, e ultimamente la figura; cioè, in che modo segnare e scrivere si debbano.
Definiz: § XXXI. E nel linguaggio Musicale, chiamasi Ciascuna delle note, ed altresì l'Unione di note uguali e miste fra loro. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 103: Il che si trova fatto nello incrociamento della prima figura o nota di una parte acuta, con la seconda figura o nota di una parte grave; ovvero tra la prima della parte grave, e la seconda della parte acuta. Là onde tal relazione si trova sempre tra quattro figure o note, e non meno.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 104: Questo valore non è altro, se non il fermarsi più o meno che facciamo in una voce, o in un tuono, secondo il significato delle note, che sono le figure, onde al canto ne è venuto il nome e la spezie di figurato; poichè il canto fermo propiamente parlando non ha figure di diverso valore. E però, bene usando di queste figure, ove giungasi ad un salto di quinta falsa, o pur di tritono, per evitarne la noia, basta, dopo la prima noia, porre una figura di tanto valore, che ec.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 2, 252: Da cinque in sei secoli, da che è stata introdotta nella nostra musica tanta diversità di figure, sembra che l'arte metrica e ritmica debba esser giunta ad una singolar perfezione, perchè con la varietà di tali figure abbiamo tanti mezzi per esprimere qualsisia sorta di ritmo e di metro.
Definiz: § XXXII. E per Immagine simbolica, Simbolo. –
Esempio: Dant. Conv. 393: E che queste due cose convengano a questa età, ne fa figura quello grande poeta Lucano nel secondo della sua Farsaglia, quando dice che Marzia tornò a Catone.... Per la qual Marzia s'intende la nobile anima; e potemo così ritrarre la figura a verità.
Esempio: Vill. G. 113: La quale visione fu figura, e profezia, come per loro si dovea sostenere santa Chiesa.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 16: Che tutti i lavori della natura sien come delineazioni e figure che dimostrano alcuna cosa di Dio.
Esempio: Segner. Pred. Pref.: Troppo da ciò mi hanno spaventato un Ugone, un Beda, un Basilio,... che per figura di una predicazione anche scandalosa adducono francamente quella rea femmina, che per disio di allettare a sè, specialmente la gioventù,... si era provveduta di tappezzerie, non da' fondachi della sua Palestina, ma dell'Egitto.
Definiz: § XXXIII. E in senso particolare, Simbolo, Allegoria, Significazione che hanno copertamente in sè le cose narrate nelle sacre Scritture; Mistero. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 28 t.: Sicchè le dette quattro figure, se noi vogliamo, ritorniamo in una medesima cosa, che una medesima Jerusalem si possa pigliare per quattro maniere.
Esempio: E Collaz. SS. PP. R. appr.: La quale sposizione recando alla figura del corpo e del sangue di Cristo, che noi prendiamo cutidianamente, tiene in sè la ragione della figurale sposizione.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 16: Il corso... della Città di Dio, ove pervenne alli tempi delli re,... diede figura, significando e prenunziando per le cose fatte,... della mutazione delle cose future, che appartiene a due Testamenti, il vecchio e il nuovo, ec.
Esempio: Segner. Mann. dic. 29, 1: Quegli affari stessi erano tutti figura di ciò che dovea poi farsi da Cristo o da' suoi seguaci.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 45: Che più? i riti, i sagrifizj, gli ordinamenti del culto,... tutto era figura del Redentore.
Definiz: § XXXIV. Per Fatto, Storia cavata dal vecchio Testamento, e propriamente in quanto ha un senso allegorico. –
Esempio: Rob. Recit. 305: E fra Cipriano lo confortava, esponendo figure brevemente del vecchio Testamento, e sentenze della Scrittura.
Definiz: § XXXV. Trovasi per Modello, Esemplare, detto figuratam. di Persona che si proponga all'altrui imitazione o ammirazione. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 512: Ahi morte crudele e traditrice! chè bene ti puoi glorificare di tua grande possanza, quando tu ài messo al disotto Tristano, lo quale era la figura del mondo.
Definiz: § XXXVI. Term. di Rettorica. Forma di dire che si discosta dal comune ed ordinario uso, e che serve a dare o maggior grazia, o più vivacità, o più forza, al discorso. Le Figure soglionsi comunemente distinguere in grammaticali figura grammaticale e rettoriche figura rettorica, e queste in Figure di parola figura di parola e in Figure di pensiero figura di pensiero. –
Esempio: Dant. Conv. 70: Intendo anche mostrare la vera sentenza di quelle [canzoni], che per alcuno vedere non si può, s'io non la conto, perch'è nascosa sotto figura d'allegoria.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 278: Dicendo aria semplicemente, per figura di antonomasia,... e' s'intende della buona.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 287: Diciamo adunque che figura sia una maniera di parlare, la qual si parte dal modo comune, e che prima e naturalmente ci si offerisce. Onde si può comprendere che la figura è quasi un abito del quale il parlare si veste e s'adorna.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 288: Dividonsi le figure in due parti, l'una delle quali contiene le figure de i concetti, l'altra quelle delle parole comprende. Queste due sorti di figure sono distinte tra loro per questo, che le figure de i concetti sono tali che, mutando le parole e l'ordine di quelle, esse nientedimeno rimangono; le figure delle parole per la mutazione ed alterazione di quelle si guastano.
Esempio: Car. Apol. 79: La poesia non va con l'archipenzolo, o con la squadra a punto; ma con l'iperboli, con le similitudini, con le metafore, e con certe altre figure, che non son di matematica.
Esempio: Speron. Op. 1, 177: I versi hanno i lor piedi, loro armonia, lor numeri: le prose, il lor flusso di orazione, le lor figure, e le loro eleganzie di parlare.
Esempio: Tass. Lett. 2, 220: Potrebbe alcun ridur questa figura sotto la metonimia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 414: Non ebbe terso o fiorito linguaggio con grazia vana e pomposa, ma concettoso con figure e profondità di sentenze.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 269: Difiniscono i grammatici variamente la figura.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 268: Di figura usciamo: Scrivasi aperto.
Definiz: § XXXVII. E lo stesso vale Figura di locuzione, o Figura di dire, o del dire. –
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 326: Quanto alla locuzione, una parte di lei sta in considerare le figure d'essa, le quali s'appartengono a sapere all'arte istrionica.
Esempio: E Segn. B. Poet. volg. 327: Nel principio, dove e' dice: La figura della locuzione s'appartiene all'arte istrionica, significa che li modi del parlare stanno bene di considerarsi da coloro che sono instrumenti della poesia.
Esempio: Car. Apol. 103: Tanto è che si dica: Questa figura di dire è mal detta, perchè Vergilio disse in un altro modo.
Esempio: E Car. Apol. 104: La grammatica e le figure del dire si son ben cavate da l'osservazioni de' buoni autori.
Definiz: § XXXVIII. Term. di Logica. Modo onde sono disposti i termini nelle proposizioni delle quali è formato il sillogismo. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 84: E perciochè il termino mezano è quello che regge e fa procedere il sillogismo, congiugnendo gli estremi,... la sua varia disposizione fa variare ancora gli altri termini, e la maniera del sillogismo, e, come dicono i logici, la figura. E conciosia che il termino mezano possa essere posto in tre modi, fa tre figure di sillogismi: la prima, quando egli è soggetto nella maggiore proposizione e predicato nella minore; la seconda, quando in ambedue le proposizioni è predicato; la terza, quando in ambedue è soggetto.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Ora trattiamo della prima figura [del sillogismo], la quale è quando tre termini sono in tal modo disposti, che la minore estremità è soggetto del termino mezano affermativamente, ed il mezano soggetto della maggiore estremità affermativamente o negativamente.
Esempio: Tass. Dial. 3, 536: Veramente sa colui, il quale sa applicare gli universali a' particolari, e sillogizzare in tutte le figure. Gli altri che argomentano solamente con le proposizioni universali, sono somiglianti a logici imperfetti, che non sanno ridurre tutte le forme de' sillogismi a la prima.
Definiz: § XXXIX. Nel linguaggio degli antichi Grammatici si usò per similit. a significare Accidente delle parole, il quale consiste nella particolar forma che assumono per gli elementi onde sono composte. –
Esempio: Carell. Son. 9: Genero, caso, numero e figura Concordo [io, Grammatica]; e so dottrina e 'ntendimento D'Ortografia.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 92: Cominciando dal nome, e divisolo in sostantivo e in agiettivo,... dichiarerei tutti i suoi accidenti, i quali sono sette: Genere, Declinazione, Numero, Caso, Persona, Spezie e Figura.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 132: L'ultimo affetto è la figura, la quale si piglia in questo luogo per forma, sembianza, immagine o aspetto. Perchè figura è una certa qualità intorno alla superficie del corpo, procedente da concorso di lineamenti. E perchè il nome o è formato semplicemente, come duca, vescovo, grande, o è composto di più d'una parola come granduca, arcivescovo; il primo si dice di figura, cioè di forma, di sembianza, o immagine, o aspetto semplice; il secondo, di figura composta.
Definiz: § XL. Si usò per Forma solenne, Apparato, detto di lite, di tribunale, e simili; e propriamente nella formula notarile Senza strepito e figura di giudizio. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 441: Sommariamente e di piano, e sanza strepito o figura di piato.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 98: Nelle spesse visitazioni che facea de' conventi regolari non voleva mai compagnia di notaio, nè figura di tribunale.
Definiz: § XLI. Figura usasi per Forma, o Maniera di procedere, cattiva, trista, sconveniente, e simili, Azione non buona; e usasi più spesso col verbo Fare figura. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: Date io m'era per te tante premure, E tu mi avevi a far queste figure?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 290: Questa è un'opera buona, dare un letto a un buon figliuolo; ma quella figura che m'hai fatta, sul nome e cognome, quella non era da galantuomo.
Definiz: § XLII. A figura di checchessia, vale A modo, A somiglianza di esso. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 433: Certi legni coloriti a cero son portati, come a figura d'offerta, su certe barelle.
Definiz: § XLIII. In figura, posto a maniera di avverbio, vale Per via di simboli, In forma allegorica. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 127 t.: La qual cosa in figura sostennono coloro i quali usciti dello Egitto e entrati nel diserto delle virtudi desiderarono, ec.
Esempio: E Collaz. SS. PP. appr.: E ciò fu anche comandato nella Legge in figura.
Definiz: § XLIV. Per figura, maniera avverbiale, che significa Per esempio. –
Esempio: Segner. Op. 4, 524: Se voi, per figura, dite al popolo vostro, che le occasioni cattive hanno da fuggirsi, il popolo ec.
Esempio: E Segner. Crist. Instr. 1, 452: Mirate un poco.... che sarebbe di noi.... se, per figura, l'occhio dicesse alla mano che i carboni sono fiori, che i fiori sono carboni.
Definiz: § XLV. Sotto figura, posto avverbialm., vale Velatamente, Usando parole figurate; ed altresì Per via di allegorie e di simboli. –
Esempio: Dant. Conv. 266: E perocchè in questa canzone s'intende a rimedio così necessario, non era buono sotto alcuna figura parlare.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 3: Noi sporremo alcune cose istorialmente, e con allegoria, alcune cose investigheremo sotto figura.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 634: E così figurando 'l Paradiso; cioè sotto figura dimostrando la beatitudine dei Santi, che non è altro che paradiso.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Teologia senza carità seppe e sa l'antico serpente, come di ciò sotto figura parla Ezechiel profeta.
Definiz: § XLVI. Dipingere in figura, fu maniera usata per Effigiare, Ritrarre, e simili. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 205: E sappiate che innanzi che messer Tristano si partisse, egli fece dipignere in figura la bella Isotta la bionda, per la grande volontade ch'egli avea di vederla.
Definiz: § XLVII. Figura del Callotta, dicesi scherzevolmente e familiarmente di Persona goffa e ridicola; presa la maniera dalle figure grottesche che disegnava e incideva, Giacomo Callot, artista che fiorì nel secolo XVII.
Definiz: § XLVIII. Figura da cembali. –
V. Cembalo, § I.
Definiz: § XLIX. Esser figura di rilievo, è maniera che si usò scherzevolmente per Aver delle busse, Buscarne. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 529: Basta ch'io fui figura di rilievo.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 67: Perch'egli, quanto ogni altro suo allievo, È tutto il dì figura di rilievo.
Esempio: Not. Malm. 1, 308: Per Rilevare intendiamo Buscare, Conseguire, Ottenere.... Onde sebbene Figura di rilievo vuol dire Statua di marmo o di altro materiale, noi intendiamo Rilevare, cioè Buscare, e qui intende Buscar mazzate.
Definiz: § L. Esserci una cosa per figura, Starvi una cosa per figura, o Mettere una cosa per figura, Tenere, e simili, una cosa per figura, vale Esservi, Starvi, o Metterla, Tenerla, e simili, per mera bellezza, ed altresì per semplice apparenza.
Definiz: § LI. Ed Esserci per figura, Starvi per figura, Trovarsi, per figura, dicesi familiarmente di persona, a denotare che poco o nulla partecipa all'opera, a cui dovrebbe attendere insieme con altri.
Definiz: § LII. Essere in figura di alcuno, Farsi, in figura di alcuno, vale poeticam. Essere, Divenire, simile ad esso, Renderne immagine, o sembianza; e Porre alcuno in figura di altri, vale Far che esso sia, apparisca, si mostri, simile ad esso: anche figuratam. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 16: Amor non t'assicura In guisa, che tu possa di leggiero Alla tua donna sì contare il vero, Che morte non ti ponga in sua figura.
Esempio: E Cavalcant. Rim. 22: L'altra pietosa piena di mercede Fatta di gioco in figura d'Amore, Disse, ec.
Esempio: E Cavalcant. Rim. 33: Questi sono in figura D'un che si more sbigottitamente.
Definiz: § LIII. Far figura, seguito da qualche epiteto, o da qualche compimento, detto di persona, vale Apparire, Mostrarsi tale, quale l'epiteto o il compimento significa. –
Esempio: Menz. Sat. 204: Come sta bene in quella positura! Convien ch'ogn'altro qualche zolla egli abbia, Se vuol far come lui nobil figura.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 132: Assistè Ferdinando a queste funzioni come un particolare di quella repubblica, facendo per allora figura privata tra il rimanente del popolo.
Esempio: Magal. Lett. At. 31: De' maestri veri maestri da uno in fuori, io credo di poter dire d'aver trattato con tutti;... e so che tutti hanno fatto una povera figura in questo mondo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 66: E questa è la ragion, ch'i sui nipoti Fanno sì bella e sì rara figura.
Esempio: Fag. Pros. 107: Si pone in impegno di.... dovere in tutt'i modi far sempre un'infelice figura, o di mendico con reputazione, o di benestante senz'essa.
Definiz: § LIV. E detto di cose tanto materiali, quanto morali. –
Esempio: Segner. Incred. 57: Al confronto di quelle sfere [celesti] il globo della Terra.... svanisce a un tratto, e non fa più figura maggior di un punto.
Esempio: Red. Lett. 1, 17: Scrivo.... al nostro Sig. Menagio, e gli mando alcune baie delle mie poesie.... Non so qual comparsa faranno in Parigi sotto gli occhi di quel valentuomo; e non so ancora che figura faranno sotto gli occhi di monsieur Cappellano.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 176: Dopo tali colpe.... divoratrici della salute, le altre ancora, in qualche maniera, e considerate partitamente a una a una, dimostrano la loro condizione, e fanno la lor figura nell'idolatria.
Esempio: Crudel. Rim. 109: Oh Dio, dicea, che povera figura Fa quella porta!
Esempio: Bracc. R. Dial. 208: Voi dunque vedete che bella figura facciano in bocca vostra i passi della Glossa.
Esempio: Bottar. Dial. 154: Che figura credete voi che avrebbe fatta una filza di finestre in quella forma sciancate?
Esempio: Targ. Disam. 51: Laonde neppure il fosso vi può far una bella figura, come vorrei.
Definiz: § LV. Far figura, o la sua figura, detto di persona, vale Far bella mostra di sè, Apparir bello così nel corpo, come nel portamento, negli atti, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 133: Gli ho fatto subito provveder una parrucca, perchè faccia la sua figura nel modo migliore.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Fo sellare il Baiardo, e in quest'arnese Vo a far la mia figura nel paese.
Definiz: § LVI. Pure per Far bella mostra, detto di cose. –
Esempio: Magal. Relaz. 65: La palma fa una gran figura.
Definiz: § LVII. Pur detto di cose da servirsene pei bisogni della vita, e specialmente di cibi, vale lo stesso che Far comparsa.
Definiz: § LVIII. E Far figura, o la sua figura, o anche grande figura far grande figura, e simili, detto di persona, con relazione alle sue qualità intellettuali e morali, vale Far bella prova, Essere rinomato, Essere in onore, Aver fama. –
Esempio: Pallav. Lett. 3, 219: Nè penso che quella nobile religione.... si rechi a gran disavvantaggio quel mio silenzio d'un suo vescovo presente al sinodo, che non fece quivi poi gran figura.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 62: Vago di fare nella republica anch'egli la sua figura.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 245: Non gli fu di poco giovamento la concorrenza di Bramante, che in que' tempi faceva gran figura.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 143: Diede segno di tanto spirito nelle cose dell'arte, che il cavaliere Giuseppe d'Arpino, che allora faceva in Roma gran figura, ebbe di lui non poca gelosia.
Esempio: Magal. Lett. scient. 130: Era anche un pezzo, che mi stimava fuori del caso di certe compiacenze segrete, delle quali soglion patire i giovani, dal lusingarsi d'arrivare a fare al mondo qualche figura in riga di filosofi.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 190: La cognizione delle leggi, particolarmente delle non iscritte, cioè de' costumi, degl'instituti e degli usi dell'altre città, e di quella in cui l'uomo nobile fa figura, si può in certo modo ridurre a una specie di storia.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 60: Un intagliatore di medaglie chiamato Rey, che viveva in Roma intorno a cinquant'anni fa, vi doveva fare una maggior figura.
Esempio: Cocch. Asclep. 1: Uno de' più eccellenti e più fortunati uomini dell'antichità.... fu certamente il medico Asclepiade,... che fece gran figura a Roma.
Definiz: § LIX. Figuratam. e scherzevolm., detto di cosa. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 167: I ceci non pretendan far figura, ec.
Definiz: § LX. Fare figura, detto di persona, vale Esser distinto per autorità; Primeggiare. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 239: Ogni qual volta Fai qui tanta figura, e a te sol lice Sopra una causa aver doppio giudizio, ec.
Definiz: § LXI. Far figura di chicchessia, vale Sostenerne la parte, Farne le veci, Rappresentarlo. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 111: Sono tutti ministri ed esecutori generali della divina Provvidenza, e col distretto rigore della giustizia fanno figura del giustissimo Iddio.
Definiz: § LXII. Far figura di checchessia, parlandosi di cose, vale Parere che faccia ufizio di quello, o che serva da ciò che è determinato dal compimento. –
Esempio: Targ. Disam. 8: Il quale dalla troppo bassa impostatura de' suoi archi, fa conoscere abbastanza di esser posteriore alla demolizione della vicina steccaia, ed il quale in oggi fa figura piuttosto d'argine che rattiene le piene dell'Arno.
Definiz: § LXIII. Fare buona, bella, ovvero brutta, cattiva, trista figura, sia con relazione a un dato atto o fatto, sia indeterminatamente, vale Apparire, Mostrarsi in una data cosa buono, valente, ovvero tristo, dappoco, secondo il modo com'uno s'è comportato o condotto. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 46: Che invidia? replicai, voi v'ingannate; Io cerco farvi far buona figura.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 8: Ditegli pure che ve l'ho dett'io, Nè al certo ci farò figura trista.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 234: Per quanto noi desideriamo di far fare buona figura al nostro povero montanaro, la sincerità storica ci obbliga a dire che il suo primo sentimento fu di piacere.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 476: Un fatto così strepitoso, in cui s'era vista la mano del cielo, e dove facevan buona figura due personaggi tali?
Definiz: § LXIV. Far la figura del babbeo, del minchione, dello sciocco, del furfante, e simili, vale Apparire tale quale il compimento significa.
Definiz: § LXV. Far la prima figura, detto di persona, vale Vincer gli altri di pregio, Primeggiare, e simili; ed altresì Sostenere in alcun negozio la parte principale e più importante. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 355: Quelli che fra sì gran numero di discepoli del Gian Bologna faceva la prima figura era il Francavilla.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 204: I più bizzarri, i più faceti [giovani], e non so s'io mi dica, quegli che sapean farsi fra loro più ingegnose bischenche, facevano la miglior figura.
Esempio: Red. Lett. 2, 384: Nondimeno la parte contraria, nella quale fa apparentemente la prima figura un certo abate, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 14: Egli è segretario dell'Accademia Francese,... dove ei fa la prima figura per la sua autorità, e per la schiettezza del suo retto giudizio.
Definiz: § LXVI. E figuratam. –
Esempio: Bottar. Dial. 146: Se a questo avesse posto mente chi adornò la fontana di Trevi in Roma, avrebbe facilmente compreso.... che doveva accomodarsi e adattarsi a fare che l'acqua facesse non solo la prima figura, ma la facesse con la maggior pompa possibile.
Definiz: § LXVII. Farla di figura ad alcuno, vale scherzevolm. e figuratam., Fargli un'ingiuria grandissima, una solennissima burla: la qual maniera è tolta dal giuoco della primiera. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 6: A' diavoli da' quali ebbe il suo resto, E che gliel'hanno fatta di figura, Vuol ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 328: O Florante, Florante, tu me l'hai fatta di figura: e pure non lo posso credere.
Esempio: Not. Malm. 2, 448: Gliel'hanno fatta di figura. Le hanno fatto un'ingiuria grandissima, una solennissima burla. Tratto dal giuoco di primiera, quando uno, avendo buon punto, ed essendo per vincer la posta, un altro con figura fa una primiera, e gli leva la posta.
Definiz: § LXVIII. E Farla doppia di figura, o di figure, ad alcuno, Attaccarla, doppia di figura, o di figure, ad alcuno, è maniera tratta per similit. dal giuoco della primiera, e che vale Fare un inganno a doppio, ossia a due persone ad un tempo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 238: Non vi fidate Troppo di lui ch'e' ve l'attaccherà E doppia di figure.
Esempio: E Cecch. Stiav. 5, 3: Ora io disegno Di farla doppia di figure a i vecchi.
Definiz: § LXIX. Fare più figure in commedia. –
V. Commedia, § V.
Definiz: § LXX. Porre figura, si usò per Addurre, Porre, ad esempio, più che altro nella maniera Pognamo figura. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 93: Sei pa' di scarpe, pognam figura, si proverà un galant'innamorato,... avanti ch'e' ne trovi un paio che s'affaccian al suo piede.
Esempio: E Allegrf. Lett. ser Poi 1: Pognam figura, gli speziali empion le botteghe di scatole dipinte, ec.
Definiz: § LXXI. Render una persona o una cosa figura o la figura di checchessia, vale Porgere aspetto, Rendere immagine di esso, Rassomigliare a quello. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 108: Rimagno come statua d'ottono, Ove vita, nè spirto, non ricorre, Se non che la figura d'uomo rende.
Esempio: Dant. Inf. 18: Quale, dove per guardia delle mura Più e più fossi cingon li castelli, La parte dov'ei son rende figura: Tale imagine quivi facean quelli, ec.
Definiz: § LXXII. Tener figura di checchessia, vale Simboleggiarlo. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 673: Ben procede l'autore nella sua fizione: imperò che santo Piero, che tiene figura di fede, fece, ec.
Definiz: § LXXIII. Oggi in figura, domani in sepoltura; sentenza proverbiale di chiaro significato. –
Esempio: Segner. Mann. genn. 9, 2: Oggi in figura corteggiato da tutti, amato, adorato; dimani sarai pascolo ai vermini in sepoltura.