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Dizion. 2° Ed. .
GOZZO
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GOZZO.
Definiz: | Ripostiglio, a guisa di vescica, che hanno gli uccelli a piè del collo, dove si ferma loro il cibo, ch'e' beccano,
e di quivi, a poco a poco, si distribuisce al ventríglio. Latin. iugulus. |
Esempio: | Passav. 137. La colomba bianca, ec. versò nel calice, traendosi dal gozzo, tutto
'l liquor del sangue. |
Definiz: | ¶ Per gola. Lat. gula. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Il Diavolo vide quello, che con bocca potea pigliare, ma non vide
quello, che gli doveva forare il gozzo. |
Esempio: | Pallad. Scelgansi i becchi, ch'abbian due bargiglioni sotto 'l gozzo. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 9. Cérbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta ancor pelato il
mento, e 'l gozzo. |
Definiz: | ¶ Per un certo enfiamento di gola, a guisa di gozzo di colombo, o di pollo. Lat. struma. |
Esempio: | Cr. 9. 73. 1. Sotto la gola nasce alcuna volta gozzo, per abbondanza d'umori.
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Definiz: | COZZO GOZZO diciamo anche a un vasetto di vetro, il quale ha il collo lungo, e il corpo
tondo, a guisa di gozzo, è senza piede, che forse si potrebbe dire in lat. guttus.
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Definiz: | ¶ Da GOZZO SGOZZARE, che, dicendosi degli uccelli, val cavar loro il gozzo: trattandosi d'altri
animali, che non abbian gozzo, vale scannare. Lat. iugulare. |
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