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DISPERARE.
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DISPERARE.
Definiz: Perdere la speranza; e si usa in signific. neutr. e neutr. pass. e talora nell'att. e vale Cavar di speranza, Fare uscir di speranza. Lat. diffidere, spem abiicere, spe privare, spe orbare. Gr. ἀφαιρεῖν τὴν ἐλπίδα.
Esempio: G. V. 10. 100. 2. I Fiorentini ec. però non si disperarono, nè si gittarono tra i vili, e cattivi.
Esempio: Petr. son. 156. Morta fra l'onde è la ragione, e l'arte, Tal ch'incomincio a disperar del porto.
Esempio: E Petr. 200. E l'alma disperando ha preso ardire.
Esempio: Dant. Purg. 1. Di cui le Piche misere sentiro Lo colpo tal, che disperar perdono.
Esempio: Omel. S. Greg. Non gli dovete seguitare, nè anche disperare.
Esempio: Dittam. 2. 23. Quì non si ponea dazio alla stadera Del pan, del vin, del mulino, e del sale, Che disperasse altrui, com'or dispera.
Esempio: Libr. Amor. Non mi rimane speranza di salute, se del tuo amore tu mi disperi.
Esempio: Morg. 21. 150. Tant'è, che spesso è util disperarsi.
Definiz: §. I. Disperare, neutr. pass. per Perder la pazienza, Darsi alla disperazione. Lat. impatientiae manus dare.
Esempio: Bocc. nov. 76. 9. Deh, perchè mi farete disperare, e bestemmiare.
Esempio: E Bocc. num. 16. Calandrino udendo questo, s'incominciò a disperare.
Definiz: §. II. Esser disperato da' medici, si dice del Perdere essi la speranza di poter sanare l'ammalato. Lat. desperari. Gr. ἀνελπίζεσθαι.
Esempio: Mirac. Mad. M. Infermò sì gravemente, che fu disperato da' medici.