Lessicografia della Crusca in rete

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INCANTO
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INCANTO.
Definiz: Arte, colla quale s'opera soprannaturalmente per virtù di parole. Lat. incantamentum. Gr. γοητεία .
Esempio: Petr. canz. 48. 5. E più non ponno Per erbe, o per incanti a se ritrarlo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 8. Onde faceva incanti, e medicine, E lattovarj, e impiastri senza fine.
Definiz: §. I. Guastar lo 'ncanto, figuratam. vale Rompere il disegno altrui. Lat. consilium frangere.
Definiz: §. II. Andarvi, come la biscia, o la serpe allo 'ncanto, vale Condursi malvolentieri a far checchessia. Lat. nolenti animo aliquid agere. Gr. ἀκοντὶ ποιεῖν τι .
Esempio: Varch. Ercol. 105. Ben conosco, che voi traete alla staffa, e ci andate di male gambe, e non altrimenti, che le serpi all'incanto.
Esempio: Malm. 3. 46. Colà n'andrò, ma (come si suol dire) Come la serpe quando va all'incanto.
Definiz: §. III. Incanto, per Pubblica maniera di vendere, o comprare checchessia, per la maggiore offerta; onde Mettere all'incanto, Vendere all'incanto, Comprare, o simili all'incanto, vale Comprare, Vendere ec. per la maggiore offerta. Lat. vendere sub hastâ, auctionari. Gr. ἀποκηρύττειν.
Esempio: M. V. 9. 103. Chi arebbe per passato considerato la grandezza della corona di Francia, potuto immaginare, che ec. fosse a tanto ridotta, che quasi, come all'incanto, la propria carne vendesse?
Esempio: Fir. As. 256. E 'l giorno dipoi condotto in un mercato, fui messo allo 'ncanto un'altra volta.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 245. Essendo per tutta la città venditori, e offeritori all'ncanto, una sola allegrezza vi avea, che ec.