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1) Dizion. 4° Ed. .
CANZONA, e CANZONE.
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CANZONA, e CANZONE.
Definiz: Poesía lirica di più stanze, che servano per lo più il medesimo ordine di rime, e di versi, che la primiera. Lat. ode, cantilena. Gr. ᾠδή.
Esempio: Bocc. Introd. n. 33. Con disoneste canzoni rimproverandoci i nostri danni.
Esempio: E Bocc. g. 3. f. 5. Comandò, che la Lauretta una danza prendesse, e dicesse una canzone, la qual disse: signor mio, dell'altrui canzoni io non so.
Esempio: Petr. canz. 1. 9. Canzon, i' non fu' mai quel nuvol d'oro, Che poi discese in preziosa pioggia.
Esempio: Bemb. pros. 2. Nelle canzoni puossi prendere quale numero, e guisa di versi, e di rime, che a ciascuno è più a grado.
Definiz: §. I. Per Cantica.
Esempio: Dant. Inf. 20. Di nuova pena mi convien far versi, E dar materia al ventesimo canto Della prima canzon, ch'è de' sommersi.
Esempio: But. Della prima canzone, cioè della prima cantica.
Definiz: §. II. Canzone distesa, nome di Canzona così chiamata da' nostri antichi poeti.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 260. Compose molte canzoni distese, sonetti, e ballate assai, e d'amore, e morali.
Definiz: §. III. Canzone a ballo, Poesia, che si canta ballando; Ballata. Lat. hyporchema. Gr. ὑπόρχημα.
Definiz: §. IV. Mettere in canzone, Mettere in baia. Lat. fabulam facere. Gr. κωμῳδεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 50. 8. E peggio, che noi siam messe in canzone, e dicono ec.
Esempio: Libr. son. 97. Che il popol ti vorrebbe già in canzona.
Definiz: §. V. Ed essere in canzona, Essere in baia. Lat. fabulam esse, in fabulâ esse.
Esempio: Luig. Pulc. Bec. 1. Il suo Vallera ogni dì si millanta, Che la sua Nencia è 'n favola, e 'n canzona.
Definiz: §. VI. Dar canzone, o Dir canzone, vale Dar parole in vece di fatti. Lat. verba dare.
Esempio: Iac. Sold. Sat. 2. Vo' dir, che dà ancor egli a chi languisce, Come i medici fan, delle canzone.
Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 14. E noi restiamo Al nostro non far nulla, e dar canzone.
Esempio: Varch. Ercol. 73. Se alcuno ci dice, o ci chiede cosa, la quale non volemo fare, sogliamo dire: e' canzona, o e' dice canzone.
Definiz: §. VII. Diciamo proverbialm. Canzone dell'uccellino, o Favola dell'uccellino, che non finisce mai; che è, quando uno favellando ritorna sempre sulle medesime. Lat. tautologia. Gr. ταυτολογία.
Esempio: Varch. Ercol. 73. Il verso di ser Brunetto dice: La favola sarà dell'uccellino.
Esempio: E Varch. Ercol. appresso: Quando alcuno in alcuna quistione dubita sempre, e sempre o da beffe, o da vero ripiglia le medesime cose, e della medesima cosa domanda tanto, che mai non se ne può venire nè a capo, nè a conchiusione, questo si domanda in Firenze la canzone, o volete la favola dell'uccellino.
Definiz: §. VIII. E Canzone, diciamo assolutam. per modo d'interrompimento, quando altri non risponde per appunto a ciò, che noi domandiamo, ma volge ad altro il discorso. Lat. nugae.
Esempio: Tac. Dav. Post. 428. Replicò: dimmi, ti dico, quello, che tu ne senti: i testimonj, diss'io, s'esaminano contro a' rei, non contro a' condannati: Canzone, diss'egli, io vo' sapere, come tu credi, ch'egli l'intenda col principe.