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Dizion. 5° Ed. .
MASCELLA
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pag.981
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MASCELLA. Definiz: | Sost. femm., che talora fa nel plur. anche Mascella. Ciascuna delle due parti ossee, l'una superiore e l'altra inferiore, della faccia dell'uomo e dell'animale, nelle quali sono impiantati i denti; Ganascia, Mandibola. |
Dal lat. maxilla. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 404: Gli si cavino della mascella di sotto, il più salvamente che si puote, quattro denti. | Esempio: | Strat. Mor. S. Greg.: La mascella attrita lo cibo; e così la santa Chiesa, per costui, attrita i vizj degli uomini iniqui. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 332: Questa novella diè tanto che ridere a tutta la compagnia, che niun v'era a cui non dolessero le mascelle. | Esempio: | Vill. F. Vit. 16: Con ossa larghe,... faccia tonda, larghe e pandenti mascelle, ec. | Esempio: | Machiav. Comm. 172: Io non dubito di cotesto; chè ben ch'io non abbia molti denti, io ho le mascelle che paiono d'acciaio. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 11, 38: Sì che nè più si puon calar di sopra, Nè alzar di sotto, le mascelle orrende. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 14, 45: Come tra' Filistei l'ebreo Sansone, Con la mascella che levò di terra, Scudi spezza, elmi schiaccia, ec. | Esempio: | Varch. Suoc. 3, 4: Era un vino che sgangherava altrui le mascella. | Esempio: | Segn. P. Demetr. 56: Dell'ingordigia de' Persi disse.... che portavano i buoi interi interi tra le mascella. | Esempio: | Lipp. Malm. 5, 64: Ma i cavalier famosi a quel plebeo, Che non profferì lor della rovella, Furon per insegnare il Galateo, Con battergli giù in terra una mascella. |
Esempio: | Not. Malm. 1, 434: Con battergli giù in terra una mascella. Dargli un taglio nel viso, e fargli cadere una ganascia. | Esempio: | Red. Lett. 1, 380: Tutti questi animaletti avevano i quattro denti dinanzi di sopra, e quattro di sotto più principali, assai grandi, pungenti e duri; e gli altri delle mascelle erano appena coperti da un sottilissimo tenerume, o velo di gengìa. |
Definiz: | § I. Figuratam. e poeticam., per Dente o Denti. – | Esempio: | Dant. Inf. 32: Non ti basta sonar con le mascelle, Se tu non latri? | Esempio: | Ar. Orl. fur. 43, 74: Un cavalliero.... d'antiqua e d'onorata gente, Che discendea da quel lignaggio altiero Ch'uscì d'una mascella di serpente. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 818: Non ti basta sonar con le mascelle; questo dice, perchè quivi era solamente stridore dei denti. | Esempio: | Bern. Orl. 24, 57: Dove Bavardo re fu seppellito Seminò le mascella velenose. | Esempio: | E Bern. Rim. burl. V. 56: E se voi avete mascelle valenti, Vi gioverà; chè qui si mangia carne Di can, d'orsi, di tigri e di serpenti. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., vale Guancia. – |
Esempio: | Dant. Inf. 12: Chiron prese uno strale, e con la cocca Fece la barba indietro alle mascelle. | Esempio: | E Dant. Inf. 28: Allor pose la mano alla mascella D'un suo compagno. | Esempio: | S. Grisost. Opusc. 19: Disse Cristo: Se ti percuote l'uomo nella una mascella, porgili l'altra. | Esempio: | Bocc. Filoc. 1, 84: Colla mano alla mascella, cominciò a pensare e a rivolgersi per la mente quanti e quali accidenti pericolosi potevano avvenire del nuovo innamoramento. | Esempio: | E Bocc. Amor. Vis. 36: Pon mente là a colui che sì vilmente Veste, e si tien la mano alla mascella, Mostrando sè nel sembiante dolente. | Esempio: | Sacch. Batt. 3, 6: Pendevano a quell'ombra i capellacci Canuti, e unti d'olio e di butiro; Gli occhi focosi e le vizze mascelle Avrebbon morto il diavolo a vedelle. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 51: Vestì di lunga barba le mascelle. E fe' crespa la fronte e l'altra pelle. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 34, 54: I crini ha bianchi e bianca la mascella Di folta barba. | Esempio: | Bern. Orl. 60, 35: Il brando scese Tra la farsata appunto e le mascelle, Sì che lo rase e non toccò la pelle. |
Definiz: | § III. Mascelle, si usò per Fauci. – |
Esempio: | Simint. Ovid. Metam. 2, 40: La bocca di me che parlo è sanza omore; le mascelle sono secche, e appena truova via la voce in quelle. | Esempio: | E Simint. Ovid. Metam. 2, 187: Io affiocai, come s'io avessi stretta la gola con tanaglie, e colle mie mani mi sforzai di diliberare le mie mascelle. | Esempio: | Medit. Alb. Cr. 78: Di quest'olio sacrato tu ci ungi, messere, e refocilla le nostre assetate mascelle. |
Definiz: | § IV. Mascella, per similit., parlandosi di vaso, trovasi per Bocca, Labbro. – | Esempio: | Bin. Rim. burl. 2, 214: I bicchieri han da esser così fatti, Corpacciutoni e alti di mascelle, Alti e fondi e non bassi come piatti. |
Definiz: | § V. Term. degli Armaiuoli, Si chiamò così nei fucili e nelle pistole a pietra Quella parte del cane, che stringeva e teneva ferma la pietra focaia. |
Definiz: | § VI. Dire trana alle mascelle. – | V. Tranare.
Definiz: | § VII. Immollare le mascelle, vale Bere del vino. – |
Esempio: | Firenz. Rim. 2, 408: Ma conciossia che tra le belle belle, E buone buone cose, e sane e liete, Sia la miglior l'immollar le mascelle. |
Definiz: | § VIII. Menare le mascelle, figuratam. e in modo basso, vale Mangiare; oggi più comunemente Dimenare le ganasce. – |
Esempio: | Cecch. Donz. 4, 4: Se tu Menassi così adagio le mascelle Come tu fai le gambe, guai a te. |
Definiz: | § IX. Raggrinzare le mascelle, vale Dar segno di scontentezza o di corruccio, corrugando la faccia. – | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 2, 25: Quando sentì quella protesta, tutta Raggrinzò le mascelle, e si fè brutta. |
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