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1) Dizion. 3° Ed. .
VIRTÙ, VIRTUDE, e VIRTUTE
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VIRTÙ, VIRTUDE, e VIRTUTE .
Definiz: Latin. virtus.
Esempio: Albert. cap. 46. La virtù è abito della mente, ordinata a modo dell'umana natura, convenevole alla ragione.
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Virtù è buona qualità di mente, per la quale si vive bene.
Esempio: Amm. Ant. 4. 2. 14. La virtù è un'abito dell'animo ad eleggere ciò, che nel mezzo dimora.
Esempio: Cavalc. Discip. Spir. Diffinendo parimente la virtù S. Agostino, dice: ch'ella non è altro, che una egualità di mente, che da ogni parte sia conforme alla ragione.
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. appresso. E San Bernardo ancora discrive la virtù, così dicendo: La virtù è uso di volontà libera, secondo 'l comandamento della ragione.
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. di sotto. La virtù è un'abito volontario, il quale tiene il mezzo, onde ogni estremità è viziosa.
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. altrove. E S. Giovan Grisostomo: Virtù dice è dirittamente d'Iddio sentire, e dirittamente tra gli huomini vivere, e operare.
Esempio: S. Agost. C. D. La virtù è ordine d'amore.
Esempio: Albert. c. 46. Questo è proprio della virtude, riconciare gli animi degli huomini, e aggiugnergli a' suo' usi, cioè alle sue utilitadi.
Esempio: But. La virtù sola è quella, che fa la cosa degna di riverenza.
Esempio: Salv. Dial. Amic. La virtù è un bene intorno congiunto, e unito coll'anima per se stesso, in se stesso buono, e ad altri.
Esempio: E Salv. Dial. Amic. appresso. La virtù è un'uso elettivo, per dir così, che consiste nella mezzanità quanto a noi, con determinata ragione, e secondo che la prescrive l'huomo prudente.
Esempio: E Salv. Dial. Amic. altrove. Niuna cosa propriamente si può dir bella, se non la virtù: imperocchè bello tanto è a dire, quanto piacente, e niuna cosa perfettamente piace, se non la virtù.
Definiz: §. Virtù: Valore, eccellenza di buona qualità. Lat. virtus, praestantia.
Esempio: Boc. Nov. 84. 2. Se egli non fosse più che malagevole agli huomini il mostrare altrui il senno, e la virtù loro.
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 2. La vostra virtù, e degli altri miei sudditi, farà sì, ec.
Esempio: Petr. Son. 203. Voi con quel cuor, che di si chiaro ingegno, Di sì alta virtute il Mondo alluma.
Esempio: E Petr. Son. 211. Ma il Mondo cieco, che virtù non cura.
Esempio: Tav. Rit. E mosterrogli per virtù, e forza d'arme, com'io l'uccisi da liale battaglia.
Esempio: Cecch. Spir. 2. 1. Chi ha virtù è padron degli altri huomini.
Definiz: §. Virtù: Possanza, vigore, forza, e qualità naturata. L. vis, potentia.
Esempio: Bocc. Nov. 99. 43. Essendo la virtù del beveraggio consumata.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 23. Come voi sapete, le femmine, fanno perder la virtù a ogni cosa.
Esempio: E Bocc. Nov. 25. 14. Egli è per soverchia letizia, ec. si ogni mia virtù occupata.
Esempio: Petrar. Son. 120. Non può più la virtù fragile, e stanca Tante varietadi omai soffrire.
Esempio: Dan. Par. 1. Cen porta la virtù di quella corda.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 2. Una virtù sarebbe in tutte.
Definiz: §. Virtù: Un degli angelichi ordini del Paradiso. Lat. Virtutes.
Esempio: Com. Inf. 7. Sono questi detti ordini: il primo Angeli, il secondo Arcangeli, il terzo Troni, il quarto Dominazioni, il quinto Virtudi.
Esempio: Cavalc. Fr. Ling. Virtudi sono chiamati quegli spiriti, per li quali si fanno le virtù de' miracoli.
Definiz: §. Far della necessità virtù: Operar bene per forza di necessità.
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 86. Della necessità virtù facendo.