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1) Dizion. 4° Ed. .
VIRTÙ, VIRTUDE, e VIRTUTE
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VIRTÙ, VIRTUDE, e VIRTUTE .
Definiz: Lat. virtus. Gr. δύναμις.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Virtù è buona qualità di mente, per la quale si vive bene.
Esempio: Amm. ant. 4. 2. 14. La virtù è un abito dell'animo ad eleggere ciò, che nel mezzo dimora.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Diffinendo parimente la virtù S. Agostino dice, ch'ella non è altro, che una egualità di mente, che da ogni parte sia conforme alla ragione.
Esempio: E Cavalc. Discipl. spir. appresso: San Bernardo ancora discrive la virtù, così dicendo: La virtù è uso di volontà libera, secondo 'l comandamento della ragione.
Esempio: E Cavalc. Discipl. spir. più sotto: La virtù è un abito volontario, il quale tiene il mezzo, onde ogni estremità è viziosa.
Esempio: E Cavalc. Discipl. spir. altrove: S. Giovan Grisostomo: Virtù, dice, è dirittamente d'Iddio sentire, e dirittamente tra gli uomini vivere, e operare.
Esempio: S. Ag. C. D. La virtù è ordine d'amore.
Esempio: But. La virtù sola è quella, che fa la cosa degna di riverenza.
Esempio: Albert. cap. 46. La virtude è abito della mente bene ordinata a modo dell'umana natura, convenevole alla ragione, la quale solo Iddio adopra nell'uomo.
Esempio: E Albert. appresso: Questo è proprio della virtude, riconciare gli animi degli uomini, e aggiugnergli a' suo' usi, cioè alle sue utilitadi.
Esempio: Salv. Dial. amic. 56. La virtù è un bene interno congiunto, e unito coll'anima per se stesso, in se stesso, e a se stesso buono, e ad altri.
Esempio: E Salv. Dial. amic. 68. La virtù è un uso elettivo, per dir così, che consiste nella mezzanità, quanto a noi, con determinata ragione, e secondo che la prescrive l'uomo prudente.
Definiz: §. I. Virtù, per Valore, Eccellenza di buona qualità. Lat. virtus, praestantia. Gr. ἐξοχή.
Esempio: Bocc. g. 9. f. 2. La vostra virtù, e degli altri miei sudditi farà sì, che io, come gli altri sono stati, sarò da lodare.
Esempio: E Bocc. nov. 84. 2. Se egli non fosse più malagevole agli uomini il mostrare altrui il senno, e la virtù loro, che sia la sciocchezza, e'l vizio.
Esempio: Petr. son. 202. Voi con quel cuor, che di sì chiaro ingegno, Di sì alta virtute il mondo alluma ec. Dovete dir.
Esempio: E Petr. son. 210. È sola un sol, non pure agli occhi miei, Ma al mondo cieco, che virtù non cura.
Esempio: Tav. Rit. Mosterrogli per virtù, e forza d'arme, come io l'uccisi da liale battaglia.
Esempio: Cecch. Spir. 2. 1. Chi ha virtù, è padron degli altri uomini.
Definiz: §. II. Virtù, per Possanza, Vigore, Forza, e Qualità naturata. Lat. vis, potentia. Gr. δύναμις.
Esempio: Bocc. nov. 25. 14. Egli e per soverchia letizia ec. ogni mia virtù occupata.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 23. Come voi sapete, le femmine fanno perder la virtù a ogni cosa.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 43. Essendo la virtù del beveraggio consumata ec. gittò un gran sospiro.
Esempio: Dan. Par. 1. Cen porta la virtù di quella corda.
Esempio: E Dan. Par. 2. Una sola virtù sarebbe in tutti.
Definiz: §. III. Virtù, dicesi anche Uno degli ordini angelici del Paradiso. Lat. virtutes. Gr. δυνάμεις.
Esempio: Com. Inf. 7. Sono questi detti ordini: il primo Angeli, il secondo Arcangeli, il terzo Troni, il quarto Dominazioni, il quinto Virtudi.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Virtudi sono chiamati quegli spiriti, per li quali si fanno le virtù de' miracoli.
Definiz: §. IV. Far della necessità virtù, vale Operar bene per forza di necessità, Fare per necessità ciò, che per altro non si farebbe, Cedere al tempo. Lat. parere necessitati, necessitatem sequi. Gr. τῇ ἀνάγκῃ ἕπεσθαι.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 12. La nona (legione) ec. fece della necessità virtù.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 4. L'aver cervello non vuol dir altro, che sapersi accomodare al bisogno, e fare della necessità virtù.
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 86. Della necessità virtù facendo.