Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CALZA
Apri Voce completa

pag.411


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» CALZA
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CALZA.
Definiz: Sost. femm. Spezie di vestimento di gamba, oggi fatto a maglia, che dal piede arriva al ginocchio. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 4, 287: Un primario uffiziale de' nostri tempi si faceva vedere di tempo in tempo.... con una calza gialla e una nera.
Definiz: § I. Calza espulsiva, dicesi una Specie di calza tessuta ed elastica, o anche da affibbiarsi, che serve a comprimere le vene varicose delle gambe.
Definiz: § II. Calza di ferro, era una Specie d'armatura della gamba, più comunemente detta Schiniere. –
Esempio: Giamb. Vegez. R. 13: Dipo' tutte le schiere s'allogavano i triarj cogli scudi e cogli elmi e colle calze del ferro.
Esempio: Alam. L. Gir. 12, 93: L'elmo, il scudo e l'usbergo getta innante, E le calze di ferro al modo istesso.
Definiz: § III. Per similit., dicesi Calza quel Panno che si lega alle gambe de' polli per contrassegnarli. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 263: Conoscend'i miei polli senza calza.
Definiz: § IV. Calza dicesi anche a Quel tessuto di bambagia in forma di nastro, che si adopera per lucignolo in alcuni lumi, come quelli a cilindro.
Definiz: § V. E per Arnese di panno in forma quasi di sacchetto, ma più lungo e più stretto da piede, col quale si cola il vino o altri liquidi per purgarli dalle feccie o simili materie. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 101: Abbi una calza di panno lino, che stia sospesa sopra una catinella grande, capace; e per questa calza di panno lino cola tutta la tintura.
Esempio: E Ner. Art. vetr. appr.: Poi lava la calza da i peli della cimatura.
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 3: Ma chi pretende negli scritti suoi Di narrar fatti, chiari e conosciuti, Non ha bisogno nè di schizzatoi, Nè di calze o di pevere o d'imbuti.
Definiz: § VI. E per Quel pezzo di panno a guisa di borsa attaccato alle cornamuse, che piglia il vento. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § VII. Calza si disse anche la Gorbia, ossia Quel piccolo ferro rotondo e appuntato, nel quale si mette il piè del bastone: oggi comunemente Ghiera. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § VIII. Si diede il nome di Calza anche a Quell'arnese che oggi chiamasi Canna da serviziali. –
Esempio: Benciv. Mes. 156: Il primo è mundificare.... con quelle cose, che sono di mezzana purgazione, com'è acqua melata o vino,... fatto d'essi iniezioni l'una dopo l'altra con calza, o con altro che sia, come canale di penna ec.
Esempio: Franc. Son. 8: Farò della tuo' gola un degno cecco, E della lingua ad una calza il becco.
Definiz: § IX. Calza fu anche adoperato per Calzatura. –
Esempio: Domen. Plin. 5: L'Imperadore Augusto ebbe a dire come egli s'avea messa la calza manca in cambio della ritta quel giorno che fu quasi morto da' soldati ammutinati. (Il latino ha calceum.)
Definiz: § X. Calze, nel numero del più, si disse Il vestimento che dalla cintola scendeva o fino al ginocchio o fino al piede, e per lo più era stretto alla gamba; oggi Calzoni. Furono di varie fogge, come Sgambate, Intiere, Solate, Frappate, A campanile, A campanelle, Alla martingala, A radice, A vangaiuole e simili; che si dichiarano ciascuna al suo luogo. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 109: Senza riguardare ad un suo cappuccio,.... e alle sue scarpette tutte rotte e alle calze sdrucite, le disse ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 360: Veggono [i gabellieri] certo giallore venire giù per le calze, e dicono: questo che è? Noi vogliamo vedere le brache donde pare che venga questa influenza. Quegli si scuote un poco; un altro alza subito e dice: Egli ha piene le calze d'uova.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 115: Chi avesse o sapesse chi avesse Un paio di calze di messere Andrea Arcivescovo nostro, ch'egli avea Mandate a risprangar perchè eran fesse.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 21: Li putti maschi sin all'età d'anni dodici possin portare un solo saio;.... calze d'ogni sorte panno non proibito.... cucite con semplici impunture.
Esempio: E Legg. Tosc. appr.: Li maschi da dodici anni in su possino vestire giubboni di qual si voglia drappo non proibito,.... calze d'ogni sorte panno o cuoio e non d'altro.
Definiz: § XI. Legarsi le calze col salcio. Modo adoperato figuratam. e in ischerno, a significare che alcuno è di origine o di condizione contadinesca. –
Esempio: Menz. Sat. 8: Così di nobiltade il lungo tralcio Dimostra colle chiappe in verde giallo Chi già le calze si legò col salcio.
Definiz: § XII. Non aver calze in piedi, dicesi di Chi per gran miseria non ha quasi da vestirsi.
Definiz: § XIII. Tagliare le calze, vale Sparlare, Mormorare. –
Esempio: Bern. Orl. 56, 1: Che quel che me' di voi le calze taglia, Colui che più bestemmia orribilmente, Quello è miglior soldato e più valente.
Definiz: § XIV. Tirare le calze. Modo basso, che significa Morire. –
Esempio: Pataff. 3: Le calze egli ha tirate ed è basito.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 209: La regina Nasafica è stata per tirare le calze.
Esempio: Capor. Rim. 228: Le Parche scapigliate e scalze Son giunte a quelle camere a terreno, U' Mecenate vuol tirar le calze.
Definiz: § XV. Tirare su le calze a uno o Tirar su le calze a uno, vale Cavargli di bocca destramente ciò ch'e' non vorrebbe o non dovrebbe palesare; che anche si dice Scalzarlo.
Definiz: § XVI. Farsi trarre o tirare le calze, diciamo quando uno vuol essere pregato assai, prima di dire il suo pensiero. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 44: E qui fa [il Negromante] che in un subito apparisca Un spiritello; e il precetta di posta Che dica ove Despina sta nascosta. Il tristo si volea far trar le calze, E te l'infrancescava malamente, Dicendo ec.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 3, 2: Ella subito dirà: che gli è accaduto? Io mi farò tirare un po' le calze, mostrando non aver cuore da dirlo, finalmente gli spiattellerò la nuova.
Definiz: § XVII. Tirar su le calze con le carrucole. Modo proverbiale ed ironico, usato per indicare la semplicità e rozzezza degli antichi tempi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 339: Oh usavasi Tirar le calze su con le carrucole Allora; oggi è altro fare.
Definiz: § XVIII. Tu non avrai le calze; si disse ad uno quando non era il primo a dare una buona nuova; essendo costume di regalare un paio di calzoni a chi recava qualche desiderata novella. –
Esempio: Varch. Suoc. 5, 5: Tu berai bianco, Pistoia, e non arai le calze. Guasparri ci ha ragguagliato d'ogni cosa appuntino.
Definiz: § XIX. Quindi Nuova da calze od Ambasciata da calze, si usò per Buona novella. –
Esempio: Machiav. Comm. 167: Andiamne a casa, e fa' questa ambasciata tu a questa povera fanciulla, che non fia da calze. N. La fia da calzoni.
Esempio: Grazz. Comm. 311: O che nuova è questa! G. Da altro, che da calze e da giubboni.
Esempio: Cecch. Stiav. 4, 6: E dargli questa Nuova, che la terrà più che da calze.