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1) Dizion. 3° Ed. .
INGIURIA
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INGIURIA.
Definiz: Offesa volontaria contra il dovere. Lat. iniuria.
Esempio: But. Ingiuria è ogni atto, fatto contr'a ragione, onde ben disse, quando disse: ingiurie son quelle, che ovvero con villanie offendono gli orecchj, o con percotimento offendono lo corpo, o con altra sozzezza macchiano la vita altrui.
Esempio: E But. altrove. Ingiuria è fine d'ogni peccato, che procede dalla malizia, e che è odiato da Dio: e questa ingiuria si fa, o con forza, o con froda.
Esempio: Albert. cap. 27. Rimedio delle ingiurie è dimenticarle.
Esempio: Boc. Nov. 77. 31. Ma nella mente tornandosi, chi egli era, e qual fosse l'ingiuria ricevuta.
Esempio: Lab. n. 5. Parendomi oltraggio, e ingiuria, senza averla meritata, ricevere.
Esempio: Dan. Inf. 11. D'ogni malizia, ch'odio in Cielo acquista, Ingiuria è il fine.
Esempio: Petr. Son. 20. Ma quella ingiuria già lunge mi sprona.
Esempio: Dant. Parad. 7. E così nulla fu di tanta ingiuria [qui per la rima]
Definiz: §. Per Ingiuria: anche diciamo Sopruso: che è Ingiuria soperchievole.
Esempio: Spin. S'io fossi provvisto, come se tu, tu non saresti huomo da farmi questi soprusi.
Esempio: Fir. Disc. Anim. Io accecato dal dolore, e dal sopruso, che mi veggo fare, non iscorgo verso, che a buon fine mi conduca.