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1) Dizion. 4° Ed. .
ASINO
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ASINO.
Definiz: Animal noto, Ciuco, Miccio. Lat. asinus. Gr. ὄνος.
Esempio: Cr. 9. 59. 1. Qualunque vorrà far buona generazion d'asini, dee ec. guardare, che prenda maschi, e le femmine in buona età.
Esempio: Bocc. nov. 21. 8. Poscia messogli l'asino innanzi, con suoi cenni gli fece intendere, che a casa ne le recasse.
Esempio: E Bocc. nov. 72. 6. Scontrò Bentivegna del Mazzo, con un asino pien di cose innanzi.
Esempio: Nov. ant. 2. 2. Cotanto vi dico, che 'l cavallo è nutricato a latte d'asina.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 115. Tocca gli asini forte, e pure: arri.
Esempio: Albert. 24. Cibo, e verga, e incarico all'asino; e pane, e disciplina, e opera al servo.
Definiz: §. I. Aggiunto ad uomo per metaf. Zotico, Di rozzi costumi, Scortese. Lat. inhumanus, rusticus, asinus.
Definiz: §. II. Talora si dice ad altrui per ingiuria.
Esempio: Bocc. nov. 15. 25. Asino fastidioso, ed ebriaco, che tu dei essere.
Esempio: Ar. Cas. 1. 5. Che questi miei gaglioffi, che quest'asine Puttane faccian cosa, ch'a far abbiano.
Esempio: E Ar. Cas. 2. 1. Bisogna sempre, asino, Ch'io t'abbia dietro il bastone, o lo stimolo.
Esempio: Ambr. Cof. 4. 11. In quà dico, asino, Non odi me?
Definiz: §. III. Esser l'asino, vale Esser aggravato di fatiche, Durar fatiche da asino.
Definiz: §. IV. Andar sull'asino: Esser condotto sull'asino per ignominia, e per gastigo.
Definiz: §. V. Legar l'asino, in proverb. vale Addormentarsi.
Esempio: Bocc. nov. 40. 10. Egli aveva a buona caviglia legato l'asino.
Esempio: Pataff. 3. Egli ha legato l'asino il cuculo.
Esempio: Malm. 1. 12. E fatto un chiocciolin su l'altro lato, Le vien di nuovo l'asino legato.
Esempio: Buon. Fier. 3. 3. 12. Poco, e di culla Uopo, e di cantilene, E di lusinghe di mamma, e di tata, Per farli legar l'asin ec.
Definiz: §. VI. Usasi parimente in proverb. Qual asin dà in parete, tal riceve; e si dice, quando uno riceve la pariglia d'ingiuria, che egli ha fatto. Lat. qui malum dat, malum accipit. Gr. ὁπποῖον ὁποῖον κ'εἴπησθα εἴπῃσθα ἔπος, τοιόνδ'ἐπακούσης ἐπακούσῃς.
Esempio: Bocc. nov. 19. 4. A fare a far sia: qual asino dà in parete, tal riceve.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 2. >Assai dee bastare a ciascuno, se qual asino dà in parete, tal riceve, senza voler soprabbondando, oltre la convenevolezza della vendetta ingiuriare.
Esempio: Lab. 285. Ne è però esente, come egli si crede, dal volgar proverbio, il quale voi usate dicendo: quale asino dà in parete, tale riceve, se egli gli altrui beni lavora, e' viene da altra parte chi lavora i suoi.
Definiz: §. VII. Pure in proverb. Com'asino sape, così minuzza rape, e vale, Che ognuno fa quel ch'e' può, e quel ch'e' sa.
Esempio: G. V. 6. 83. 4. Com'asino sape, così minuzza rape.
Definiz: §. VIII. Chi non può dare all'asino, dia al basto: e vale per esemplo, che Chi non può vendicarsi con chi e' vorrebbe, si vendica con chi e' può.
Definiz: §. IX. Lavare il capo all'asino, Far beneficio a chi nol conosce, e non ne fa capitale. Lat. laterem lavare. Gr. πλίνθον πλύνειν. Flos 104.
Esempio: Salv. Granch. 5. 3. Sì sì, a ogni modo egli è come Lavare il capo all'asino.
Definiz: §. X. Gli asini si conoscono a' basti, cioè Le qualità d'uno si conoscono dall'esterno. Lat. cauda de vulpe testatur. Gr. ἡ κέρκος τῇ ἀλώπεκι μαρτυρεῖ.
Esempio: Lasc. Gel. 3. 10. Voi conoscete gli asini a' basti, Non fu mai il più viziato, So che egli è tristo bene.
Definiz: §. XI. Far come l'asino, che porta il vino, e bee l'acqua, Affaticarsi in pro d'altri. Lat. ut asinus balneatoris. Flos 103. e Flos410.
Esempio: M. Bin. rim. 292. L'asino ec. Per se bee l'acqua, e porta agli altri il vino.
Definiz: §. XII. Far come l'asino, che dove egli inciampa una volta, più non vi passa; cioè Non ricadere negli stessi falli.
Definiz: §. XIII. L'asino, o l'asinino ec. non conosce la coda, se non quando e' non l'ha, vale Non conoscere il bene, se non quando l'uomo n'è privo. Lat. malo accepto, stultus sapit. Gr. πασθὼν παθὼν δέ τε νήπιος ἔγνω.
Esempio: Lor. Med. canz. Che la coda par conosca L'asinin, quand'e' non l'ha.
Esempio: Bellinc. Che l'asinel conosce allor la coda, Quando e' non l'ha.
Esempio: Morg. 22. 118. E fai, come si dice l'asinello, Che sempre par, che la coda conosche, Quando e' non l'ha, che se 'l mangian le mosche.
Definiz: §. XIV. L'asino non va, se non col bastone, si dice di Chi non si muove ad operar, se non con asprezze, e scortesie. Lat. malus, nisi malo coactus, rectè facere nescit.
Definiz: §. XV. Raglio d'asino non arrivò mai in cielo; e significa, che Le preghiere degli sciocchi, e 'ndiscreti non sono udite.
Definiz: §. XVI. Lega l'asino dove vuole il padrone, e s'e' si scortica, suo danno legare l'asino dove vuole il padrone, e s'e' si scortica, suo danno; Fa quel ch'e' t'è commesso, e pensivi chi commette. Lat. ut homo est, ita morem geras.
Esempio: Salv. Granch. 1. 2. Io poi alla fine ho a legare l'asino, Dove vuole il padrone.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 18. Per legar l'asin dove il padron vuole.
Definiz: §. XVII. Asin bianco gli va a mulino, e dicesi di Chi è agiato delle cose del mondo.
Esempio: Salv. Granch. 2. 4. L'asin bianco Ti va a mulino.
Esempio: Varch. Ercol. 72. Uno, che è bene stante, cioè agiato delle cose del mondo, e che ha le sue faccende di maniera incamminate, che se gli può giustamente dire quel proverbio, asin bianco gli va al mulino.
Definiz: §. XVIII. Metter l'asino a cavallo, si dice del Mettere una cosa vile sopra una di pregio.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Sarebbe proprio, come il voler metter l'asino a cavallo.
Definiz: §. XIX. Tirar dietro all'asin suo: Mantenersi nella sua ostinazione, e caparbietà.
Definiz: §. XX. Trotto d'asin poco dura, e Trotto d'asino assolutamente, si dice di Chi si mette a far qualche cosa oltre al suo potere, che non può durarla.
Esempio: Cecch. Incant. 1. 3. Amor di giovani, trotto d'asino.
Definiz: §. XXI. Alla prova si scortica l'asino, vale Al cimento si conosce l'uomo. Lat. magistratus virum ostendit. Gr. ἡ ἀρχὴ τὸν ἄνδρα δείκνυσι.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 2. Voi sapete il proverbio, Che alla prova si scortica l'asino.
Definiz: §. XXII. Far come l'asino del pentolaio: dicesi di Chi si ferma a cicalare con chiunque trova; perchè l'asino del pentolaio si ferma ad ogni uscio.
Esempio: Pataff. 6. L'asino fatto par del pentolaio.
Esempio: Morg. 6. 19. A ogni casa apiccheremo il maio, Che come l'asin fai del pentolaio.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 2. E cotest'altro, Che non istà contento a venti dame? L'asin del pentolaio, ancorchè questo È vizio della nazione.
Definiz: §. XXIII. E nel proverbio, ch'i Latini dissero: asinus ad lyram. Gr. ὄνος λύρας.
Esempio: Boez. Varch. l. 1. p. 4. Intendi tu [disse ella] queste cose? sentileti tu scorrere al cuore, e fermare nell'animo? o pure sei, come dicono i Greci per proverbio, quale è l'asino al suono della lira?
Definiz: §. XXIV. Pure in proverb. si dice: E' va più d'un asino a mercato; e dicesi contra chi crede esservi alcuna cosa unica al mondo.
Esempio: Dep. Decam. 77. Non credon che sia per questa cosa altra voce al mondo, e non sanno, come ha quel proverbio materiale, e grosso, ch'e' va più d'un asino a mercato.
Definiz: §. XXV. Disputar dell'ombra dell'asino, dicesi in proverb. quando si disputa di cose frivole, e di poca importanza. Lat. de lanâ caprinâ. Gr. περὶ ὄνου σκιᾶς.
Esempio: Varch. Ercol. 17. Che se mai si disputò dell'ombra dell'asino, come è il proverbio Greco, o della lana caprina, come dicono i Latini, quella è quella volta.
Definiz: §. XXVI. Dare ad intendere, che gli asini volino, vale Dare ad intendere una cosa impossibile.
Esempio: Lor. Med. Arid. 3. 1. I putti farebbon lor credere, che gli asin volassero.
Esempio: Cecch. Incant. 5. 7. Ben mi vorresti dare a credere, che gli asin volassero.