Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CIANCIA.
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CIANCIA.
Definiz: Beffa, Burla, Scherzo, Bagattella, Fraschería, Cosa di poco valore. Lat. nugae, gerrae, nugamenta, deliramenta. Gr. λόγοι, λῆροι.
Esempio: Bocc. g. 4. pr. 3. Dicono, ch'io farei più saviamente a starmi colle Muse in Parnaso, che con queste ciance mescolarmi tra voi.
Esempio: E Bocc. nov. 11. 8. Ma sa meglio, che altro uomo ec. far queste ciance di contraffarsi in qualunque forma vuole.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 14. Facendosi talvolta dare, siccome dimandato dalla sua donna, quando un pettine d'avorio, e quando una borsa, e quando un coltellino, e cotali ciance.
Esempio: Dant. Par. 5. Non prendano i mortali il voto a ciancia.
Esempio: E Dan. Par. 29. Non disse Cristo al suo primo convento: Andate, e predicate al mondo ciance.
Esempio: Petr. cap. 3. Poco dinanzi a lei vedi Sansone Via più forte, che saggio, che per ciance In grembo alla nemica il capo pone.
Esempio: E Petr. Frott. Egli è da nulla, Colui, che si trastulla colle ciance.