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Dizion. 5° Ed. .
LÌ
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pag.305
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LÌ. Definiz: | Avverb., che accenna a luogo poco distante dalla persona che parla. In quel luogo, Ivi, Quivi. Si usa coi verbi così di stato come di moto; e il suo opposto è Qui. |
Dal lat. illic. – Esempio: | Dant. Inf. 8: E quel signor, che lì m'avea menato, Mi disse: Non temer, ec. | Esempio: | E Dant. Purg. 27: Venite, benedicti patris mei, Sonò dentro a un lume, che lì ora. |
Esempio: | E Dant. Parad. 1: Ed ora lì, com'a sito decreto, Cen porta la virtù di quella corda, Che ec. | Esempio: | Bocc. Filoc. 2, 233: Filocolo, che con violate vele e vestimenti era lì co' suoi compagni venuto, comanda che levati quelli via, s'adornino di bianchi. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 3: Una certa crudel rondinella Lì volando la tela sfondò. |
Esempio: | E Fiacch. Fav. 2, 53: Mirate.... Là quel mont'orrido pien di foreste, Che in faccia estollesi da mezzodì; Lì nacqui, e vivere soglio pur lì. | Esempio: | Giust. Vers. 327: Fingi che quattro mi bastonin qui, E lì ci sien dugento a dire: ohibò! | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 607: S'erano accostati a non so qual parte esterna del duomo, e stavan lì guardando attentamente. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam. – | Esempio: | Dant. Purg. 19: Come fatto fui Roman Pastore.... Vidi che lì non si quotava il core, Nè più salir poteasi in quella vita. |
Esempio: | E Dant. Parad. 7: Or, per empierti bene ogni disio, Ritorno a dichiarare in alcun loco, Perchè tu veggi lì così com'io. |
Definiz: | § II. E nel medesimo senso, usato per maggiore evidenza d'espressione, specialmente coi verbi Essere, Lasciare, Piantare, Stare, e simili, o cogli aggettivi Presente, Pronto, e simili. – | Esempio: | Dat. Lepid. 57: Batistino lì presente disse: non c'è pericolo. |
Esempio: | Fag. Rim. 3, 10: Ma quando che si vede tutto dì Che vi vien fatto quel che non credeste, E' par che a farlo siate trattoli. |
Esempio: | Giust. Vers. 244: Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, Colla su' brava mazza di nocciuolo, Duro e piantato lì come un piolo. |
Esempio: | E Giust. Vers.278: Entra in casa, spalanca la vetrata Con lì pronta la carta e il calamaio. |
Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 256: Non son sì scimunito Da potermi lusingare Che voleste lì piantare Solo solo Griantommaso Per veder chi scrisse il Naso. | Esempio: | E Guadagn. Poes. 2, 136: In mezzo al gaudio universale, io solo Dovrei starmene lì come un piolo? | Esempio: | E Guadagn. Poes. 2, 281: L'altro giorno ero lì dal tabaccaio, Quand'entra quel ciarlon di ser Fabrizio, ec. |
Esempio: | Manz. Prom. Spos.2, 463: Quella fatale combinazione d'essersi la terribile carrozza trovata lì sulla strada. |
Esempio: | E Guadagn. Poes. 2, 498: Quella stessa paura era sempre lì a far l'ufizio di difensore. |
Definiz: | § III. E a modo di pleonasmo, si premette ad avverbj o maniere avverbiali, indicanti istantaneità di tempo. – |
Definiz: | § IV. Pure per Ivi, detto di luogo lontano dalla persona che parla. – |
Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 271: I battelli a vapor giù nell'inferno! I battelli a vapore, signor sì: Dove sarà il vapor, se non è lì? |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 390: Era costei nata in quello stesso castello..., e aveva passata lì tutta la sua vita. |
Definiz: | § V. Figuratam., indica tempo, e vale In quel tempo, Allora, e simili. – | Esempio: | Dant. Purg. 20: Mentre che la gran dote provenzale Al sangue mio non tolse la vergogna, Poco valea, ma pur non facea male. Lì cominciò con forza e con menzogna La sua rapina. |
Definiz: | § VI. Lì, si usa pure seguito da un avverbio, o da un aggettivo, o da altro compimento, determinante il luogo o il tempo. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 167: Poi, quando 'l vero sgombra Quel dolce error, pur lì medesmo assido Me freddo. | Esempio: | E Petr. Rim. 2, 223: I' vidi 'l ghiaccio, e lì presso la rosa. |
Esempio: | Bocc. Amor. Vis. 20: Nè lì guari fornita la sua via, Lontano un velo lasciava fuggendo. |
Esempio: | Bern. Rim. burl. V. 57: Poi alla fin d'agosto, o lì vicino,... Verso il padron pigliaremo cammino. |
Esempio: | Fag. Rim. 3, 282: Un peccatiglio voi fareste: Io non dico mortale; ma, vedete, Lì oltre certo voi ci arrivereste. | Esempio: | Giust. Vers. 115: Saldai sei paoli D'un vecchio conto, E poi sul trespolo, Lì fuori pronto, Partii. |
Definiz: | § VII. Posposto, a mo'd'aggiunto, all'adiettivo dimostrativo Quello, serve a distinguere con più forza ed evidenza una cosa, o persona, poco distante da chi parla od ascolta. – | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 454: Per tenere a segno quelle facce lì.... non ci vuol meno di questa qui. |
Definiz: | § VIII. Lì per lì, è maniera avverbiale che significa Sull'istante, Sull'atto, Nel momento, Senz'avervi pensato innanzi, e simili. – |
Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 365: Mette soggezione Il trovar lì per lì dei materiali Da comporre una nuova prefazione, Or che questi umoristici giornali Ogni cosa che avvien sotto la luna, La voglion dire. |
Definiz: | § IX. Di lì, è maniera avverbiale indicante moto da luogo; e vale Dal luogo, o punto, del quale si discorre. – |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 324: Condotto a Padoa.... dipinge nel Santo.... una cappella bellissima. Di lì andò a Verona. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 93: Ma tutto si riduce, al parer mio, Al dire: esci di lì, ci vo' star io. | Esempio: | Giust. Vers. 327: Senza scrollarsi o muoversi di lì. |
Definiz: | § X. In locuz. figur. – | Esempio: | Segner. Crist. instr. 2, 316: Sale su la cattedra de la croce, e di lì rende sensibili ad ogni mente le dimostrazioni di questa rilevantissima verità. |
Definiz: | § XI. Di lì, si usa pure, in vece di pronome, riferendosi a cosa detta avanti, per Da ciò, o simile. – |
Esempio: | Bocc. Rim. 161: Subitamente il cor ferito intese Il ben di quelle sì come provato, Arguendo di lì le sue offese. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 343: Io so che di lì nascono Le bòtte che si danno dai più pratichi Alli meno intendenti. |
Definiz: | § XII. Di lì, usato a modo di aggiunto, vale Che è di quel luogo, Che appartiene, Che presiede, e simili, al luogo del quale si discorre. – |
Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 38: A dì 27 d'aprile desinai, e diedi la biada, alla Rocca. Pagò il Comune di lì. |
Definiz: | § XIII. Di lì, seguito da un compimento retto dalla prep. A od In, denota il termine da cui ha principio un luogo, e figuratam. anche uno spazio di tempo, indicato dal compimento. – |
Esempio: | Cavalc. Dial. S. Greg. 309: Tornando poi alle predette terme di lì a pochi dì, non trovò lo predetto Pascasio. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 1, 210: Questi due fratellini, di lì a non molto, rimasti soli, cominciarono a dire ec. |
Definiz: | § XIV. Di lì, o Per di lì, usato avverbialm., vale anche Per quel luogo, A traverso di quel luogo. – | Esempio: | Targ. Disam. 3: Tutta l'acqua del nostro Arno, o prima o poi, deve passare per di lì. |
Definiz: | § XV. Di qui a lì, vale Da questo a quel punto, e indica una brevissima distanza; e usasi nelle maniere Esserci quanto di qui a lì, Non muoversi di qui a lì, e simili. |
Definiz: | § XVI. Da lì avanti, trovasi per D'allora innanzi, D'allora in poi. – |
Esempio: | Red. Esp. Insett. 62: Ma da lì avanti ne cominciò ogni giorno a morir qualcheduno. |
Definiz: | § XVII. E lì, E sempre lì, E pur lì; sono maniere avverbiali ellittiche, denotanti insistenza, ostinazione, in un'idea, in un sentimento, in un proposito, e simili, e valgono Alle medesime, Alle solite, Delle solite, e simili. – |
Definiz: | § XVIII. Fino a lì, Infino, a lì, vale Fino a quel punto, o anche Fino a quel momento. – | Esempio: | Dant. Parad. 14: Io m'innamorava tanto quinci, Che in fino a lì non fu alcuna cosa Che mi legasse con sì dolci vinci. |
Definiz: | § XIX. Giù di lì. – | V. Giù, §§ XV, XVI e XVII.
Definiz: | § XX. Lì sul tamburo. – | V. Tamburo.
Definiz: | § XXI. Fatto e messo lì. – | V. Patto, Partic. pass., § XXXIII.
Definiz: | § XXII. Andar di lì, si usa figuratam. nella locuzione Deve andar di lì, per indicare che alcuno vuole una cosa ad ogni costo. – Così diciamo, per esempio: |
Definiz: | § XXIII. Bada lì! Modo ironico che si suol dire familiarmente a chi sta troppo sul tirato, specialmente per cose di lieve importanza. – Così diciamo, per esempio: | Esempio: | Esempio del Compilatore Per cinque soldi che dovrai spendere ti rovinerai. Bada lì! – Guardate! mi tiene il broncio, perchè non l'ho ringraziato subito. Bada lì! |
Definiz: | § XXIV. Esser lì, nelle frasi Siamo lì, Siamo sempre lì, Siamo lì col conto, Siamo lì col discorso, vale Non esser mutato nulla, Non esserci segno di mutazione. – Così diciamo per esempio: |
Definiz: | § XXV. E pur la frase Siamo, o Saremo, lì, vale altresì All'incirca, Presso a poco. – Così diciamo per esempio: |
Definiz: | § XXVI. Essere lì, Star, lì, e più comunemente Essere lì lì Star lì lì, seguito da un Infinito retto dalla prep. Per, vale Esser sul punto, Trovarsi in procinto, di fare o patire ciò che è espresso dall'Infinito stesso. – |
Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 43: Al pubblico dirò, come rispose.... Agli esaminator quello scolare Il qual era lì lì per non passare. | Esempio: | E Guadagn. Poes. 2, 114: In Firenze sta lì lì Per andare a dir di sì, In presenza del priore, Al prescelto del suo cuore. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 132: Quando Renzo, ch'era innanzi agli altri, fu lì per entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso. |
Definiz: | § XXVII. E lì finisce, Lì finiamo, ed anche E lì finiamo. – | V. Finire, § XLIX.
Definiz: | § XXVIII. Non finisce lì, La cosa non finisce lì. – | V. Finire, § L.
Definiz: | § XXIX. Restare lì, Rimanere, lì; modo popolare che denota Restare impicciato, Non saper che dire o fare, Perder ogni coraggio, e simili. – | Esempio: | Giust. Vers. 17: Ci si messe co' piedi e colle mani (per infilare uno stivale), Ma poi rimase lì come berlicche Quando ec. | Esempio: | E Giust. Vers. 44: Grullo, confuso, Rimase lì; Col manto il muso Si ricoprì. |
Definiz: | § XXX. Star lì, dicesi in modo figurato e familiare per Essere molto assegnato nelle spese. – Così ad esempio: | Esempio: | Esempio del Compilatore Con queste annate poco prospere, e con le spese che sempre crescono, non c'è da fare sciali; bisogna star lì. |
Definiz: | § XXXI. Chi va lì, trovasi per Chi va là, ma solo nella maniera Fare il chi va lì; che denota, con metafora tolta da quel grido militare, Fare la sentinella, la guardia, ed altresì Fare l'arrogante, il bravaccio. – | Esempio: | Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 112: Quando voi per paura che di Roma non passasse a Firenze, v'eri messo a fargli il Chi va lì all'osteria forse di Radicofani, egli ha preso la via di Bologna. | Esempio: | Fag. Rim. 4, 181: Certi sgherri che fanno il chi va lì, E ne toccano poi checch'è e non è, Che bravure farien con questi qui! |
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